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VISITARE
LA COSTA BRAVA - INFORMAZIONI E GUIDA.
Questa
zona marina è una miriade di anime differenti, quella
catalana così come quella iberica, locale e internazionale. Il suo
nome vuol dire letteralmente Costa Frastagliata. Estendendosi a nord
da Barcellona al confine tra Spagna e Francia, è senza dubbio la più
bella delle tre principali coste spagnole per le vacanze. Anche se
c'è molto sviluppo turistico, questa regione estremamente panoramica
della Catalogna svela anche baie incontaminate, paesaggi marini
spettacolari, promontori battuti dal vento, sentieri escursionistici
sulla costa, affascinanti città di mare con ristoranti eccellenti.
Amo
molto la Costa Brava perché ogni volta che ci vado mi
insegna cose diverse e scopro nuovi angoli. È comprensibile che
sia diventata la follia più ragionevole di
Salvador Dalì,
un piatto destrutturato di Ferrán Adriá o il protagonista
delle più belle metafore che il cantautore Joan Manuel Serrat
(...Y escondido tras las cañas | Duerme mi primer amor)
ha dedicato al Mediterraneo. |
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Questo tesoro che si estende lungo la costa di
Girona fino ad abbracciare i Pirenei è insomma una regione che, come
gli universi caleidoscopici, mostra un'immagine diversa ogni volta. Cale
che dipingono il fondo del mare con mostri medievali turchesi, case
coloniche in pietra o quelle affascinanti casette bianche verso il Cap de
Creus fanno parte dell'immaginario di una delle regioni più affascinanti
dell'Europa meridionale. Come in una delle nostre meravigliose regioni in
Italia, non ci si stanca mai di tornare e camminare le strade di
Cadaqués,
Figueres, Calella de Palafrugell,
Roses o Peratallada, e di trascorrere quei pomeriggi
completamente mediterranei che non finiscono mai.
Insomma, non c'è da stupirsi che questa sia una delle località estive più
popolari d'Europa. Perché, in realtà, ha tutto. E non mi riferisco solo alle
spiagge. È una destinazione per tutti i tipi di
visitatore in qualsiasi periodo dell'anno.
In Costa Brava è possibile combinare diverse visite e attività. La mattina
si può imparare a volare nella galleria del vento di Empuriabrava,
poi visitare un monastero romanico come quello di Sant Pere de Rodes,
toccare con mano il medioevo in città come Peratallada o Besalú,
e quindi fare un tuffo a Cadaques, Calella de Palafrugell,
Roses, Tossa de Mar, on in una delle tantissime località costiere
della zona e infine, godersi una cena a base di pesce al suono delle onde.
La Costa Brava non
è solo il litorale
A volte per semplicità chiamiamo Costa Brava il tratto di chilometri che si
affacciano sul Mar Mediterraneo tra Blanes e Portbou, l'ultima
località prima del confine con la Francia. Ma c'è un "entroterra" nelle
regioni della Selva e nell'Empordà Superiore e Inferiore (Alt Empordà
e Baix Empordà) che non sono proprio "marine",
e dove anche le spiagge non sono visibili all'orizzonte. I suoi 214
chilometri di fascia coprono anche i villaggi e i borghi
medievali, alcuni dei quali sono meravigliosi, in gran parte della provincia
di Girona. Qui, come nella vita, c'è una fascia "interiore" al mare
importante e bella.
Peratallada è uno
dei più incredibili villaggi medievali della Catalogna
Nel
Baix Empordà c'è la possibilità di effettuare diverse escursioni
con la "macchina del tempo" per chi vuole provare. Una delle visite più interessanti
della zona è la città medievale di Peratallada. Un luogo autentico,
in un centro storico dove l'armonia delle pietre e dei vecchi mattoni
scalfiti dal tempo è sempre presente. Mura e fossato,
castello, pavimentazione in pietra originale e viti aggrappate alla pietra
che poi ci fioriscono fioriscono sopra: questo è lo scenario. Peratallada è
la migliore sorpresa che si possa trovare da questa parti, un gioiello. Si respira
storia al riparo di una fortezza che taglia la roccia come il burro
(da cui il nome, Pietra Tagliata).
Situata
nel comune di Forallac, quando si arriva su strada da Vulpellac, se
si va molto veloci si corre il rischio di "passare" il paese, che
non è grandissimo. Solo un
piccolo muro con un arco d'ingresso avverte che si è arrivati a Peratallada.
Sulla sinistra, accanto ad una chiesa, si trova uno dei tre parcheggi che
circondano il paese. Il fatto che durante l'estate e nei fine settimana
sia a pagamento è già un primo avvertimento che si tratta di un posto molto
visitato. Questo parcheggio si trova accanto alla Chiesa di San Esteban, un
edificio romanico del XIII secolo a tre navate con la tomba del barone
Gilabert de Cruilles al suo interno (i baroni di questa famiglia
esistono ancora oggi).
Il
mio consiglio è quello di perdersi nelle stradine di questo borgo alla
ricerca degli angoli più belli di questo medioevo catalano. Un comunità molto piccola, con
poco più di 200 abitanti quindi, se avete il tempo, fate in modo che si
tratti di una visita lenta per godere del suo grande fascino. Non ci vorrà
molto per attraversarla, e se vi piace la fotografia, non vi stancherete di
fare scatti interessanti. Vedrete che la cosiddetta Plaza de las Voltes,
con la area porticata, è l'asse della vita a Peratallada,
insieme con l'adiacente Plaza del Castillo, dove si trova l'ufficio
turistico in un bar.
La mia visita a Peratallada è avvenuta a mezzogiorno in un soleggiato giorno
estivo. Non c'erano troppe persone. Ma, come mi hanno spiegato al bar,
questo posto in breve tempo si può riempire di gente tanto da essere
difficile camminare. I numerosi ristoranti che troverete nella vostra passeggiata intorno
al villaggio ancora un segno del suo grande interesse turistico. L'autunno
può essere un ottimo momento per visitare questo posto, in quanto il colore
rossastro delle foglie delle numerose viti che ricoprono buona parte delle
facciate delle case sicuramente conferiscono alla città un fascino
particolare.
La Costa Brava è
piena di festival
La Costa Brava
con circa 150 festival in tutta la regione, 330 spazi
scenici e quasi 1500 spettacoli dal vivo ha un'agenda culturale e di svago
molta alta. La provincia di Girona, non solo durante il periodo estivo,
organizza molteplici eventi in ambienti
speciali. Scenari come castelli, una parete rocciosa sul mare o una
piazza medievale sotto le stelle fanno parte di un'esperienza
che va oltre il semplice spettacolo. Se arrivate in primavera o in estate, alla
stazione ferroviaria di Girona, vi si presenteranno davanti molti manifesti
di concerti e spettacoli con protagonisti locali e
internazionali come Sting, Lady Gaga, Ben Harper, Tom Jones. Generi? Tutti:
Pop, Rock, Indie, Jazz, classic.... un mix di stili diversi ma complementari
tra loro.
A Calella vivrei
per sempre
Calella de Palafrugell sintetizza l'essenza del villaggio marino che
uno sogna durante l'inverno. Immerso in un ambiente privilegiato e con la
spiaggia che raggiunge la porta di alcune case, Calella ti cattura senza
preavviso. Il suo aspetto imbiancato è profumato dalla brezza mediterranea,
la stessa che chiama alle finestre e accarezza quelle tende semitrasparenti
con cui i suoi abitanti privilegiati non perdono di vista il mare. Dal
momento in cui si attraversano i suoi archi, una sorta di porta d'ingresso
al borgo marino, si forma un incantesimo che permette di passeggiare tra i
pescherecci e l'ombra delle case che si affacciano sulla spiaggia.
Insomma, questo posto da quando l'ho visto
la prima volta 25 anni fa
è diventato uno dei luoghi che preferisco, non solo nella Costa Brava,
ma
anche di tutta la Catalogna. Naturalmente è una visione molto
soggettiva, basata su ricordi personali ed emozioni. Ci sono altri luoghi
meravigliosi come Cadaqués, Llançà, Port de la Selva,
Pals o Begur, ma le case bianche di Calella, le sue stradine, il
suo giardino botanico, le sue bellissime spiagge e le insenature mi sono
particolarmente care.
Anche se è un posto turistico e vivace, soprattutto d'estate ovviamente,
riesce ancora a mantenere un'atmosfera rilassata e non sovraffollata. In
inverno, questo paese del Basso Empordà ci mostra il suo lato più
tranquillo e bello, un luogo dove lasciarsi andare, assaporare la delicata
conformazione delle case, dei portici e delle barche arenate sulla
sabbia.
Cosa visitare a Calella de Palafrugell?
I Giardini di Cap Roig
sono una delle sorprese di questo angolo di Costa Brava. Un giardino
botanico vicino al mare pieno di
fascino. Cap Roig è il risultato del sogno di un colonnello russo e di un
aristocratico inglese che già nel 1927 cercavano il loro pensionamento d'oro
in Costa Brava. Quando il sogno divenne realtà, aggiunsero alcuni giardini e
in mezzo costruirono un castello da favola.
Il percorso segnato scende tra la vegetazione e la flora tipica
mediterranea. Si possono visitare luoghi con nomi suggestivi come il
Giardino degli innamorati, la Piazza del tè o il Belvedere
della Signora. Diverse terrazze e aiuole ci mostrano quasi mille specie
botaniche provenienti da tutto il mondo. Durante la passeggiata ci sono punti da cui si può ammirare
un'incredibile vista panoramica sulle calette e le spiagge di Calella.
Il luogo è così bello che durante l'estate ospita uno dei festival musicali
più importanti del paese, dove grandi artisti e musicisti della scena
nazionale e internazionale si esibiscono per più di un mese (il Festival Cap
Roig appunto).
Il piccolo centro
storico ha nelle case di pescatori bianche e luminose non sono
ostacolate da edifici moderni, il suo punto di forza. Nelle piccole vie
l'aria profuma di mare e dei fiori sui balconi delle case. Anche la piccola
chiesetta parrocchiale è di bianco accecante. Tutto conduce alla Plaza
Portbó, con la sua terrazza di fronte alla baia omonima, poi li vicino
si trova la spiaggia di Canadell, dove la bellezza e la maestosità
delle case coloniali contrastano con la semplicità e il bianco delle case
dei pescatori che ci si è appena lasciati alle spalle.
Il Camino de Ronda
Il sentiero di pattugliamento (o camí de ronda) si riferisce a un
sentiero lungo e profondo che costeggia l'aspra parte litoranea della Costa Brava
fino al confine con
la Francia, che le guardie civili percorrevano per sorvegliare il
contrabbando che arrivava in Spagna. Oggi, il motivo per cui si utilizzano i
sentieri di pattugliamento è quello di fare un trekking eccezionale con
vista mare, per arrivare a una cala perduta o per essere trasportati
dai paesaggi più squisiti della costa. Tra scarpate e pinete emerge una
luce blu turchese, dove le onde non si muovono, ma ci sono vere e proprie
piscine naturali in cui sfidare la calura estiva.
Gli amanti delle escursioni e del trekking hanno un'ottima opportunità di
camminare intorno a Calella de Palafrugell, passando per Llafranc e
Tamariu. L'aspro rilievo tipico della Costa Brava è il pretesto
ideale per salire e scendere scalini lungo spettacolari calette e ammirare
alcune bellissime case quasi sulla battigia. È una passeggiata di grande
bellezza paesaggistica con il mare sempre presente mentre si attraversano luoghi da
sogno. È possibile effettuare visite guidate di un giorno o più brevi come
quella Canadell-Cap Roig di 45 minuti o la semplice e bella Calella-Llafranc
di 15 minuti.
Il Faro de Sant
Sebastià, situato nel comune di Palafrugell, ma a pochi minuti da
Calella, è un'altra delle attrazioni della zona. Situato nel Complesso
Monumentale di Sant Sebastià de la Guarda, è stato costruito a metà del
XIX secolo ed è il più potente della Catalogna, con una distanza di 32
miglia nautiche. L'hotel accanto al faro ha una terrazza con vista sul mare
mozzafiato. Una bella cappella e un sito preistorico completano il complesso
architettonico.
Le spiagge di
Calella de Palafrugell
Se c'è qualcosa conferisce il carattere di Calella de Palafrugell, scandendo
nell'ovvio, sono il mare, le sue spiagge e le insenature. Qui di seguito
descriviamo brevemente alcune delle sue spiagge da non perdere.
El Golfet: la spiaggia
più selvaggia e lontana dal borgo di Calella de Palafrugell. L'accesso
avviene tramite la strada che porta a Cap Roig. Prima di arrivare una
deviazione indica la strada per la baia. Dopo aver lasciato l'auto, si
scendono alcune scale per circa cinque minuti per raggiungere una
spettacolare insenatura di acque blu e cristalline, incastonata in una
scogliera ricca di pini e vegetazione mediterranea. Il paesaggio maestoso è
costituito da imponenti rocce che emergono dall'acqua, taglienti, minacciose
e suggestive.
Sant Roc:
un'altra bella spiaggia di sabbia dorata scandita da spunzoni di rocce. Si
trova in una delle urbanizzazioni più recenti di Calella de Palafrugell.
Port Pelegrí: è la
vecchia spiaggia dove lavoravano i pescatori. Le porte blu delle capanne
danno un'aria di inizio secolo. Il verde della vegetazione, la sabbia dorata
e l'azzurro del mare compongono una magnifica tavolozza di colori.
La Platjeta: si trova
nel cuore del lungomare e si può già apprezzare l'atmosfera familiare e
tranquilla di Calella.
Platja d'en Calau: la
continuazione di questa spiaggia è caratterizzata dal numero di persone che
si trovano accanto alla passeggiata gustando un gelato o le prelibatezze
portate dai pescatori in alcuni dei buoni ristoranti del villaggio.
Port Bo: la
spiaggia più famosa di Calella e una delle spiagge più famose della costa
catalana. Sabbia grossolana e con barche arenate e case bianche. È una delle
immagini più affascinanti della Costa Brava. Piazza Port Bo e la sua
terrazza si fondono con la baia dove la gente gode la lettura estiva e
prendere il sole. Qui ogni anno a luglio si celebra il tradizionale festival
La Cantada de Habaneras sotto un cielo stellato.
Port de Malaespina:
accanto a Port Bo e separata dalle rocce di Fesol questa spiaggia di sabbia
granulare ha un fascino particolare grazie alla presenza delle barche
incagliate, dei portici bianchi e dei suoi ristoranti.
El Canadell:
questa spiaggia si trova appena oltre un belvedere e sotto il lungomare che
corre di fronte alle case coloniali della città. Le sue dimensioni lo
rendono ideale per praticare sport da spiaggia come la pallavolo o il
calcio, che per le dimensioni sono praticamente impossibili nelle altre
spiagge del Calella.
Monastero di Sant Pere de Rodes,
il romanico catalano
Arrivare in auto al Monastero di Sant Pere de Rodes
è veramente belle. Si raggiunge in un'enclave
nel Golfo di Roses racchiuso nella montagna a oltre 500 metri di
altitudine. Il tragitto è già di per sé un'avventura. La sinuosità della strada è una di
quelle conseguenze della calma dopo la tempesta. In questo caso la pace ci
ha portato in uno dei luoghi più speciali che il Medioevo ha portato sulla
Costa Brava. Questo monastero benedettino, dove si dice siano arrivate le
reliquie dell'apostolo San Pietro, è stato costruito come una fortezza
inespugnabile, che a sua volta era custodita da un castello in cima alla
montagna. Sant Pere de Rodes è costruita in puro stile romanico catalano,
con due finestre che dividono una grande torre rettangolare, che non perde
di vista il mare.
Castelló
d'Empúries
Una sera abbiamo deciso di visitare Castelló d'Empúries decidendo di
stare lì per il resto della giornata e cenare in uno dei ristoranti che
avremmo trovato aperti. Avevo chiesto a qualche persona che mi
sembrava del posto, su un posto dove mangiare, e tutti mi avevano detto che
avremo mangiato bene da tutte le parti. E così fu, cucina tipica
catalana, la cucina più vera a cui poi dedicherò un articolo. Tutti in
famiglia si ricordano quella cena, anche a distanza di un po' di tempo,
perché un bicchiere di buon vino rosso della zona (Vino DO Empordà), mi
cascò accidentalmente nel mio completo di lino bianco. Ma ero di buonumore,
per la bellezza del posto e per il buon cibo e ci siamo fatti una risata
tutti insieme, io, mia moglie e i nostri figli.
Si potrebbe rimanere per ore a guardare la pala d'altare in alabastro di
Castelló d'Empúries che è un'altra delle città murate della Costa Brava,
come la già citata Peratallada. Quando i conti di Ampurias vi
stabilirono la loro residenza, la vita di questo piccolo borgo di campagna
cambiò per sempre. Come altre città della zona, la cittadina aveva un
importante quartiere ebraico e ben conservati edifici storici. Ma su tutto
spiccava (e spicca tutt'ora) qualcosa di unico, la Cattedrale dell'Empordà
in puro stile gotico catalano che in realtà non è una cattedrale perché non
ci sta un vescovo. Il "titolo" della Chiesa di Santa Maria, forse
deriva dalle sue dimensioni assolutamente da "cattedrale", ma nessun vescovo
ha mai vissuto qui. Ma a prescindere da questo fatto, una mera formalità,
non c'è dubbio che la cattedrale di Empordà è uno degli edifici religiosi
più splendidi non solo della provincia, ma di tutta la Catalogna.
Il portico del tempio gotico è una delizia (con la scena dell'Adorazione dei
Magi e dei dodici apostoli), ma il segreto meglio custodito di questo luogo
è, come accennato, la pala d'altare in alabastro appollaiata
sull'altare maggiore. Un'opera di rara bellezza, la cui delicatezza e il
dettaglio ne fanno il capolavoro della scultura gotica catalana. Per
ammirarlo occorrono luce e tempo, molto tempo (oltre ad una donazione di 1 €
per la necessaria conservazione del tempio). Questo complesso scultoreo che
rappresenta la Passione di Cristo e che nella sua parte superiore è
completato da una nicchia con la Vergine e il Bambino Gesù in braccio
sorprende per il realismo di ciascuna delle sue scene. E, soprattutto, per i
piccoli dettagli, come l'espressività dei volti o le pieghe semplici e
pensose dei personaggi. Nulla fu lasciato al caso durante la sua
costruzione. Quindi vi consiglio di prendervi un po' di tempo per vedere nei
dettagli questa fantastica opera d'arte centimetro dopo centimetro, alla
ricerca di mostri e demoni che non sono in vista, inseguendo gli angeli con
gli occhi e trovandosi con un sacco di domande senza risposta. Ne vale la
pena.
Girona è una base
eccellente per esplorare la zona
Probabilmente
per raggiungere la Costa Brava la maggior parte di voi sono arrivati in
aereo atterrando a
Girona, una città a cui abbiamo dedicato, per la sua bellezza, una
piccola guida completa (vedere il link) e che offre una base quasi perfetta
per esplorare la Costa Brava e la zona circostante fino a raggiungere i
Pirenei. La città è molto belle e sempre vitale, ed è un peccato quando vedo
molte persone che ci passano vicine e vanno oltre senza sapere cosa si
perdono. Per esempio uno dei quartieri ebraici medievali più completi
e meglio conservati d'Europa, un quartiere antico con centinaia di metri di
portici, un ponte di ferro con un'anima Eiffeliana che si affaccia sul fiume
Onyar, un angolo squisito e romantico come la superba scala della Pujada
de Sant Domènec (Cuesta de Santo Domingo), etc. E si potrebbe anche
aggiungere che qui si trova quello che è considerato il miglior ristorante
del mondo, il Celler de Can Roca (Calle Can Sunyer 48).
Alloggiando vicino alla stazione e noleggiando un auto, se non siete venuti
in macchina dall'Italia, ci possiamo ritrovare sulla spiaggia o in un
villaggio medievale perduto in meno di trenta minuti. D'estate, nella
Plaça dels Jurats, nel cuore del centro storico, il Festival Tempo
sota les estrelles è solo una delle molteplici manifestazioni che vanno
avanti a ciclo continuo per tanti mesi con buona musica (e un bicchiere di
cava) con le antiche mura come parte del palco.
Begur
Un altro
dei borghi che si dovrebbero visitare durante un viaggio in Costa Brava è
Begur, un villaggio nel Baix Empordà a 45 minuti da Girona e a un'ora e
mezza da
Barcellona. Oltre a una folla enorme di turisti che si ripetono anno
dopo anno, a Begur trascorrono le loro vacanze principalmente i barcellonesi.
La torre di guardia nella parte alta della città dove si trovano i resti del
castello di Begur, fondato nell'XI secolo, è un buon punto di partenza per
vedere la città. Le sue difese medievali nel XVI secolo furono rinforzate
con torri come quelle di Can Pella i Forgas, di bella forma
cilindrica, Hermanac de Can Pi, poi integrata in una casa, Sant
Ramón e Can Marqués. Le mura furono gravemente danneggiata nel
1810 durante quella che in Spagna è conosciuta come Guerra d'Indipendenza
(dai francesi), e parte della sua emblematica torre padronale crollò...Continua
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Begur.
Pals
Ebbene
si, anche per Pals, che si trova a sei chilometri da Begur, userò
l'aggettivo pittoresco. E se guardate la foto qui accanto o una delle
immagini che potete trovare sul web, dovrete ammettere che non è sprecato
per niente. Questo villaggio, fortificato per molti anni è stato
dimenticato. Poco dopo la guerra civile ci sono voluti molti mesi per
ricostruirlo e riportarlo al suo antico splendore. Al giorno d'oggi, gli
invasori sono i turisti che vengono in autobus. Nel mezzo dell'estate gli
autobus turistici si fermano a Pals, ma la maggior parte dell'anno è
possibile godere non solo la città, ma anche gli altri punti di vista
intorno...Continua a leggere su
Pals.
La Bisbal d'Empordà
Questa
volta mi sono fermato anche nel piccolo borgo di La Bisbal d'Empordà
che la mia cartina segnava come sito interessante e che si trova sulla
strada principale tra Begur e Girona. non lontano dalla già citata
Peratallada. La città si trova precisamene a 29 km a sud-est di Girona, 12
km a ovest di Palafrugell e 19 km a nord-ovest di Palamós lungo la strada
C-66 da Girona. Una città medievale che viene spesso ignorata dai turisti ma
che è un luogo interessante da esplorare. Ci siamo fatti un giro ed è stato
comunque piacevole. La strada principale è piena di negozi che vendono
prodotti di produzione locale, soprattutto di ceramica.
Il nome della città deriva dalla parola catalana per "vescovo", "bisbe",
in quanto era di proprietà dei vescovi di Girona dal periodo carolingio in
poi. Venne costruita sul sito di un insediamento romano di nome
Fontanetum, e nel vecchio catalano era a volte indicata come Fontanet.
Il nome spagnolo Bisbal del Ampurdán non è più in uso ufficiale, ma si usa
solo quello catalano.
L'insediamento moderno può essere datato non più tardi della consacrazione
della Chiesa di Santa Maria de la Bisbal nel 901 (l'attuale struttura
barocca risale al XVII secolo). Il palazzo vescovile fortificato, costruito
in parte in stile romanico, occupa una posizione eminente nel centro storico
della città. Il Palazzo Castello dei vescovi di Girona è un esempio
di architettura civile romanica catalana risalente ai secoli XI-XII. È
l'edificio più emblematico della città e uno dei punti di riferimento per la
zona. È anche una parte fondamentale della storia di La Bisbal e della sua
regione. Da quando è stato costruito è sempre stato in uso. È stato sede di
assedi e conflitti armati, utilizzato come carcere più volte, da ultimo
durante la guerra civile spagnola e nel dopoguerra.
Il centro di La Bisbal ha anche altre cose da vedere: le mura di guardia del
castello del palazzo, il portale fluviale (l'unico portale d'ingresso nelle
mura della città che è ancora conservato), il Ponte Vecchio, il quartiere
ebraico, le chiese...
Leggendo su un piccolo opuscolo che ho trovato nel locale ufficio del
turismo (Torre Maria C/Aigüeta, 17 , +34 972 64 55 00), ho letto una cosa
che mi ha incuriosito, e cioè il fatto la città divenne sede di un gran
numero di immigrati francesi dopo la Rivoluzione Francese del 1789. Così
sono andato a leggere sui campanelli qualche conferma e in effetti ho
trovato diversi cognomi che mi sono sembrati francesi...Ma chissà. La Bisbal
è anche uno dei centri tradizionali della Sardana, la danza popolare
catalana (vedere la pagina
Festival
e manifestazioni di Barcellona). Se arrivate di venerdì
mattina, vi accorgerete che la cittadina si trasforma, in tutto il suo
centro storico, in un grande mercato all'aperto, il più antico della
Catalogna (così dicono i locali), fin dal 1322. Fino 150 bancarelle con
cibo, vestiti, oggetti per la casa e accessori personali.
Le Ceramiche de la Bisbal
Come noterete se vi capiterà di arrivare in questo borgo, ci sono tantissimi
negozi di ceramica.
La ceramica è ed è stata una delle principali attività economiche della
città, almeno a partire dal XVIII secolo (la prima testimonianza scritta
della professione di ceramista risale al 1511). Artigiani, creatori,
artisti, quasi alchimisti, i vasai La Bisbal si tramandano da generazioni il
"segreto" della lavorazione dell'argilla. Forme utili,
artistiche, sperimentali, artigianali o industriali, si può trovare di
tutto e di più nella lunga storia della ceramica a La Bisbal.
La ceramica La Bisbal ha subito grandi cambiamenti nel corso della sua
storia, parallelamente alla crescente importanza di questa attività. Sebbene
la produzione fosse limitata ad una zona strettamente locale fino al XVII
secolo, a partire dal XVIII secolo e in particolare dalla fine di questo
secolo, in coincidenza con una grossa crescita demografica, la
domanda di ceramica La Bisbal crebbe notevolmente. Questo aumento della produzione
si tradusse nella presenza sempre più evidente dei prodotti La Bisbal sui
principali mercati della Catalogna (Girona, Olot, Mataró, ecc.).
Chiedendo un po' di informazioni in giro ho capito che
quella della ceramica artigianale è ancora oggi la maggiore attività economica
della città. Pare che a partire dal XIX secolo, in particolare durante la
seconda metà del secolo, la ceramica La Bisbal abbia vissuto il suo periodo
d'oro. I suoi prodotti non erano solo commercializzati in Catalogna, ma
anche importati in colonie spagnole all'estero. Nel corso di questo secolo
c'è stato un graduale processo di specializzazione volto ad accelerare i
processi produttivo. Quindi quella che era un tempo sono una zona agricolo
si è trasformata industrialmente abbracciando la ceramica. Dopo un periodo
di crisi dovuto all'entrata sul mercato di prodotti come la plastica e
l'acciaio inossidabile, grazie al boom turistico negli anni Cinquanta la
produzione di ceramiche, soprattutto decorative ha ripresto vigore.
Oggi, La Bisbal si distingue dagli altri produttori di ceramica per la sua
produzione ben diversificata; non solo si producono oggetti in ceramica, ma
esiste anche un settore molto importante che applica la ceramica
all'edilizia e un altro che produce ceramica decorativa. Alcuni musei
testimoniano i legami tra la ceramica è il territorio come il Museo della
Terracotta e il Museo della ceramica industriale e dell'argilla.
Tossa de Mar
Negli anni '30
del '900 fu costruito a Tossa de Mar il primo albergo, ed era pieno del fascino degli artisti che venivano
dall'altra parte dello stagno, in fuga dai conflitti politici nei loro
paesi e alla perenne ricerca di ispirazione. A quel tempo Tossa de Mar era lontano dal
turismo di massa. Pescatori, filosofi, scrittori e fotografi stranieri si
mescolavano e
popolavano la città.
Il "paradiso blu", la "Babele delle Arti"... titoli nati prima che
scoppiasse la guerra civile spagnola con i suoi orrori...
A
Tossa de Mar, nel Baix Ampordá, si arriva dopo 16 km di una strada tortuosa
tra la vegetazione e subito ci appare, una cinta di mura medievali unico in
tutta la Costa Brava, circondata da sette torri su una collina rocciosa che
offre un'immagine pittoresca...Continua a leggere su
Tossa de
Mar.
Besalú
Besalú
non è esattamente nella Costa Brava, ma nella zona chiamata Garrotxa,
la regione dei vulcani. Ma lasciare la Catalogna settentrionale senza
ammirare Besalú col suo vecchio ponte medievale sarebbe stato un vero e
proprio sacrilegio.
Nella parte che precede i Pirenei nella provincia di Girona, strategicamente
situata su una roccia ai piedi della quale si incontrano due fiumi, questa bella
cittadina medievale è famosa per il suo mercato e per la fiera che vi si celebra
da oltre mille anni.
A meno di tre quarti d'ora di macchina da Girona, questa
città può vantare una delle più gloriose, sensibili ed emozionanti cartoline
medievali di tutto il continente europeo. E qui non c'è spazio per le
esagerazioni. Basta raggiungere il Pont Vell, attraverso il quale scorre il
fiume Fluvià, e rendersi conto che pochissimi luoghi hanno tanta personalità
(e sono tanto fotografati).
Besalú, il cui nome originario era Bisuldunum, era una fortezza
circondata da due fiumi - il Fluvià appunto, a sud e le Capellades
a nord - situata in un importante crocevia a est della Garrotxa. Fu sede di una
potente contea indipendente e possiede ancora oggi un complesso
storico-artistico medievale considerato uno dei meglio conservati in Catalogna.
Citiamo qui alcuni elementi del XII secolo, che hanno subito nel tempo alcune
modifiche gotiche: l'antica Chiesa del monastero di Sant Pere e il suo
singolare deambulatorio, la Chiesa di Sant Vicenç dove si conserva una
cappella gotica dedicata alla Vera Croce, la facciata dell'antica Chiesa
dell'ospedale di Sant Julià, o la Casa Cornellà e la Sala gotica
della Curia Reale.
La Comunità del Monastero di Sant Père fu costituita nel 977, il monastero
consacrato nel 1003. I secoli XII e XIII videro il suo apice. Del complesso
benedettino rimane solo la chiesa dove sono conservate le reliquie dei Santi
Patroni della località di San Primo e San Feliciano, con l'aggiunta del
deambulatorio (caratteristico delle chiese di pellegrinaggio). In seguito alle
violenze anticlericali del 1835, la comunità se ne andò e gli edifici furono
abbandonati e andarono in rovina. La passeggiata intorno al presbiterio con le
sue belle colonne è la parte più interessante di questa chiesa romanica a tre
navate.
Collegata al monastero da dietro si trova l'ex Ospedale di Sant Julià (XII
secolo), che ospitava i pellegrini e i grandi poveri. La chiesa medievale che la
accompagna mostra un bellissimo portale romanico. Questa singolare costruzione,
dalla quale rimane solo la facciata, dalla fine del XII secolo, era la chiesa
del vecchio ospedale della città. In particolare il portale, riccamente
decorato, probabilmente contemporaneo e costruito dagli stessi maestri che
costruirono le absidi della Chiesa di Santa Maria. Sono formati da sei archi in
degrado, il secondo e il quinto sono supportati da colonne circolari. Il timpano
è liscio e l'architrave è adornato da due travi decorate. Nella parte più alta
c'era un campanile distrutto durante un restauro.
L'inconfondibile e famoso ponte romanico sul Fluvià, il Puente Viejo,
residuo della Contea di Besalú, riecheggia la nascita della nazione catalana,
quando le Contee di Barcellona, Ripoll e Girona erano unite sotto lo stesso
vessillo, che si estende per più di cento metri sopra il fiume con i suoi
bellissimi archi gotici. Si ritiene che sia stato costruito nell'XI secolo su un
ponte romano, ma fu ricostruito nel XIV secolo. Al centro del ponte c'è ancora
il casello dove il viaggiatore doveva pagare dazio per attraversarlo. Andato
quasi completamente distrutto nel 1939 durante la Guerra Civile Spagnola fu
ricostruita di nuovo. Si compone di due sezioni ad angolo e al centro si trova
la torre con un piccolo arco. Il ponte ha otto archi a sesto acuto. L'accesso
dalla città è protetto da due torri che uniscono le mura.
A Besalù si trova anche l'antico quartiere ebraico, con la Calle de Llibertat, e
i resti archeologici del Micvé (XII secolo), un bagno rituale, che oggi è
l'unica traccia di bagni ebraici scoperta nella penisola iberica, insieme a
quelli di Girona. Dalla sinagoga del XIII secolo, abbiamo ancora il cortile e
parte della sala di preghiera, e i resti dell'antica porta.
Al di là di tutte queste attrazioni monumentali, si apprezza anche il carattere
medievale e l'atmosfera tranquilla che regna nei vicoli di Besalú, che si
estende per più di cento metri sopra il fiume con i suoi bellissimi archi
gotici. Al centro del ponte c'è ancora il casello dove il viaggiatore doveva
pagare dazio per attraversarlo. Dinamico nel 1939, è stato ricostruito. La
cittadina è anche circondato da luoghi altrettanto interessanti come Banyoles,
Figueres o Olot, che si possono visitare dopo avere visto
questa città medievale catalana. I dintorni di Besalu includono alcune chiese
medievali, la più interessante delle quali è la Chiesa di Santa Eulalia de
Crespia. Nelle vicinanze si trova anche la zona vulcanica di La Garrotxa, un
luogo ideale per escursioni nella natura.
Il Monastero di Sant Pere
La Collegiata di Santa Maria era in origine una semplice cappellina nella
fortezza (ora estinta) dell'Alto Medioevo. Tra il 1017 e il 1020, fu sede
provvisoria dell'effimera diocesi di Besalú, passando da Sant Genis e Sant
Miquel a Santa Maria. L'arrivo di una comunità di agostiniani portò grandi
opere, ma nel XVI secolo, perse il suo status di cattedrale per diventare una
semplice Collegiata. Andata in rovina a partire dal XVIII secolo, rimangono solo
la cappella maggiore e una navata trasversale. Molti dei suoi elementi si
trovano ora nel Museo Nazionale d'Arte della Catalogna.
La Chiesa di Sant Vicenç (XIII), che ha sostituito una chiesa del X
secolo, presenta ancora un imponente rosone, un finestrone gotico e le sue
campane del XVIII secolo.
Da non perdere Casa Cornella (XII secolo), una straordinaria residenza
privata il cui magnifico cortile vi sorprenderà, così come l'imponente galleria
che copre la parte superiore.
La Curia Real è un edificio gotico con archi a sesto acuto e soffitti a
cassettoni originali (XIII-XIV secolo). Era la residenza di Bernat Cavaller, il
procuratore del re.
L'ultimo saluto
alla Costa Brava prima di rientrare
Insomma, questo viaggio lungo la Costa Brava merita di essere esteso dai
confini assoluti, dai confini indicati dalle mappe. Sono infatti favorevole
ad abbattere queste mappe e questi confini cartacei, a passare da una
regione all'altra, da una città all'altra, alla ricerca di questi luoghi
unici. Cadaqués, Cap de Creus, Begur, Tossa de Mar,
Pals, Peratallada, Roses, Calella... sono tutti
protagonisti di un viaggio che entra nel cuore.
L'ultimo saluto alla Costa Brava, per questa volta, prima di tornare in
Italia, passando dalla in Francia via Portbou o La Jonquera non potrebbe
essere più promettente. L'Alt Empordà ha tutto ciò che ci si immagina da
questa zona. Splendide spiagge, borghi suggestivi, castelli, festival
eccezionali, una gastronomia eccezionale insieme a un buon numero di
cantine, superbi siti archeologici come Ampurias e buona parte
dell'universo creativo di questo genio chiamato Salvador Dalí. Non è
poco.
Qualche hanno fa ho trascorso un mese intero con la famiglia a Roses, una
base perfetta per visitare la zona e scrivere le guide per Informagiovani
Italia e fare tante fotografia. Ho potuto vedere in modo approfondito per la
prima volta luoghi come Cadaqués, Portlligat o i canali di
Empuriabrava, che benché artificiali hanno un loro perché. Da allora
sono stato in questa zona diverse altre volte, di passaggio o per più
giorni, sempre trovandomi molto bene.
Seguendo le orme
di Dalí a Figueres e Portlligat
Siamo
in territorio
Salvador Dalí! I vostri orologi potrebbero cominciare a squagliarsi
e vi potrebbero cominciare a crescere dei lunghi baffi a manubrio. Il più
grande esponente del surrealismo nell'arte è nato nella città di Figueres,
capitale della regione, al numero 20 di Calle Monturiol. È sepolto come un
santo laico nel grande teatro-museo, che attualmente è tra i musei più
visitati in Spagna. Un caso vuole che Dalì abbia donato gran parte delle sue
opere a questo museo e il resto al
Museo Reina Sofia di Madrid, che guarda caso è il museo più visitato
in Spagna, più ancora del
Museo del Padro sempre a
Madrid, del celeberrimo
Museo Guggenheim di Bilbao e del
Museo Picasso di Barcellona.
Ma
a Figueres e solo una tappa per i "Daliniani " più fedeli e surreali.
Con Gala, il suo amore un po' matriarca, sempre fonte di ispirazione di vita
e nell'arte musa, visse in una bella casa in riva al mare a
Portlligat (Cadaqués). Dopo la morte di Dalí, la casa è
rimasta intatta (praticamente nessuna sedia è stata spostata) e da allora ha
accolto i visitatori in quella che è una delle più grandi attrazioni
turistiche della Costa Brava. Un luogo dove si può provare a cominciare a
comprendere qualcosa in più dell'eccentricità dell'artista attraverso i suoi
oggetti accumulati in una vita nelle stanze interne ed esterne della sua
casa affacciata sul mare.
Innamorarsi per le
strade di Cadaqués
I
luoghi di Dalì comprendono anche la nostra prossima tappa, come vi abbiamo
raccontato nella sua biografia. Come vedete dai nostri link in grigio,
abbiamo dedicato molte pagine e molti articoli alle località della Costa
Brava, ma
Cadaqués è un luogo che mi ha particolarmente rapito il cuore. È
difficile se non impossibile non restare affascinati da questo borgo marino.
Incarna perfettamente ciò che la Costa Brava ha sempre rappresentato
nell'immaginario, nelle vecchie guide tascabili sulla Spagna del nord che
ogni tanto si tiravano fuori d'inverno sognando l'estate. Una bella città
con un mare di ardesia, pavimenti in pietra e case bianche a cui si
aggrappano le buganvillee, che per gran parte del ventesimo secolo ha
attirato molti artisti in cerca di creatività al riparo da tutto. Quando il
pirata Barbarossa attraversò questo villaggio di pescatori nel 1543, facendo
molti danni, non immaginava che un giorno quelle stesse strade sarebbe state
una cartolina appesa fuori da un'edicola di un Mediterraneo luminoso e
stimolante.
Se
avete tempo prendete una barca o nuotate per un centinaio di metri o poco
più e guardate Cadaqués dal mare, è una meraviglia luminosa. Poi per
vedere il tutto dall'alta prendete la via, stradina dopo stradina, della
Chiesa di Santa Maria per ammirare una maestosa pala d'altare barocca del
1723 in cui i marinai, che pagarono per l'opera, sostengono questa
meraviglia disegnata da Jacint Morató i Soler e scolpita da Pau
Costa e Joan Torres. Fuori dalla chiesa, i baldacchini di
Cadaqués si perdono nel mare di questa baia naturale dove la brezza è solo
un altro compagno di viaggio. Capite perché è facile, volendo, innamorarsi a
Cadaques?
Se volete concedervi un capriccio gastronomico, andate subito a Plaça des
Poal numero 3 e ordinate un tavolo (tempo permettendo) all'Enoteca MF
(che sta per Martín Faixó). Lì le tapas sono autentiche opere d'arte dove il
mare e il vino hanno molto da dire. Carpaccio di gamberetti, tonno rosso o
tataki di salmone con guacamole...Mi è venuta fame al solo scriverlo.
Altri luoghi
Il Parco Naturale di Cap de Creus è un posto favoloso con rocce
scolpite dal vento e calette silenziose e cristalline. La località di Selva del Mar offre
una bella cittadina di
case bianche meta tra l'altro di molti appassionati di windsurf.
A sud di Cap de Creus
si trova
Roses,
cittadina molto turistica con un bel lungomare; conserva
i resti della sua antica cittadella (del XVI secolo) esposti in un
interessante museo all'aperto; ancora Castelló d'Empuries, castello fortificato dominante un
tempo su tutta la zona, dove la chiesa di Santa María (X secolo) è
eccezionale, ricca e suggestiva, simbolo della potenza di un tempo. Gli amanti della natura troveranno grandi aree protette in questa parte
della Costa Brava. Nel Golfo di Roses si può visitare il Parco Aiguamolls
de l'Empordà, importante riserva ecologica (soprattutto per gli
uccelli acquatici).
Da visitare infine il borgo di Colera e i canali di Empuriabrava
e le famose rovine romane di Empúries, vicino a l'Escala.
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