|
101 cose da
fare e vedere in Sardegna parte 4
Eccovi la quarta parte delle 101
cose imperdibili da fare e vedere in Sardegna.
Stavolta partiamo dalla lettera I: Santa
Caterina di Pittinuri, ago Flumendosa, lingua sarda,
Maddalena, mangiare in Sardegna, monumenti naturali, Nora,
Nuoro, nuraghi, Ogliastra ecc. 25 punti, partendo dalla S
fino alla V di Vini sardi. Vedi anche la prima parte dalla A alla C
e dalla C alla I, dalla I alla S, di Cose da
fare e vedere in Sardegna.
|
|
76.
Santa Teresa di Gallura
Santa
Teresa di Gallura il suo nome alla moglie di Vittorio
Emanuele I. La città era un borgo di pescatori molto importante per la
posizione strategica. Oggi è una notissima località turistica, sul
promontorio della costa settentrionale della Sardegna. Centro del paese la
piazza Vittorio Emanuele. Bella la struttura ordinata a scacchiera delle
strade che rivela la pianificazione dell'abitato risalente al 1800. Non
lontano la Torre Longosardo eretta dagli spagnoli, dalla cui terrazza si
gode uno splendido panorama sulla costa. Il porto, a fianco dell'abitato, fu
frequentato sin dall'antichità. Le coste di Santa Teresa sono davvero belle
e ben accessibili. A est il promontorio di Punta Falcone con la spiaggia
della Marmorata, Cala Sambuco, più avanti Porto Pozzo. Andando verso ovest
il promontorio di Capo Testa, con le grandi rocce granitiche, la spiaggia di
Cala Spinosa e Rena Maiore, lunghissima striscia di sabbia separata dalla
strada da una fitta pineta, più avanti Vignola mare località balneare.
Torna su
77.
Sardegna si, Sardegna no
SI: le migliori spiagge, il mare più
cristallino, tempo bello e soleggiato da maggio a ottobre, i prodotti tipici
della cucina sarda (tra tutti il maialino arrosto, gli gnocchetti sardi con
il sugo alla salsiccia e il pane carasau), la bellissima Cagliari, feste e
tradizioni, i ricami, i tappeti intessuti artigianalmente, i cestini, i
costumi tradizionali pregiati, le leggende e la saggezza popolare,
l'entroterra di montagne calcaree e granitiche, foreste di sughere e di
lecci, eccezionali fioriture multicolori e poi ancora la civiltà nuragica,
chiese e santuari medievali... NO: il costo troppo alto del traghetto,
l'assenza di autostrade, il costo troppo alto delle auto a noleggio...
Torna su
78. Sassari
La
bella Sassari assurta agli onori delle cronache sportive
recentemente con la vittoria dello scudetto del basket da parte della
Dianamo Sassari, vide la luce quando alcune popolazioni abbandonarono la
costa nel XII per difendersi dai pericoli delle incursioni barbaresche. Come
altre città dell'isola, anch'essa fu fortificata da pisani e genovesi. Si trova a 20 chilometri
dal mare. Ha lottato nel tempo per affermare la propria autonomia, contro i
pisani prima, poi contro gli aragonesi e da ultimo contro i Savoia alla fine
del '700. In Piazza Italia, realizzata nel XIX secolo, si trova un palazzo
destinato alla provincia, in stile neoclassico, tra le palme nascosta al
centro della piazza, la statua di Vittorio Emanuele II. Il Duomo di Sassari
nel cuore della città medievale, è stato costruito a fine del 1400 in stile
gotico aragonese. Alle sue spalle il Palazzo Ducale oggi sede del municipio
e poco distante la grande piazza Mazzotti...Continua a leggere su
Sassari.
Torna su
79. Sinis
Il
Sinis è una penisola della Sardegna centro-occidentale, lunga
20 km e larga 4, è praticamente deserta. Si trova fra la baia di Is Arenas a
nord, ed il Golfo di Oristano a sud. È una penisola che offre molto, dal
punto di vista naturalistico e archeologico. Ha coste alte, lunghissime
spiagge bianche e grandi stagni (Cabras, Mistras, Sale é Porcu). Da non
perdere una visita all'isola di Mal di Ventre, un grande blocco di granito
con stupendi fondali. Le spiagge del Sinis sono il termine della grande
piana del Campidano a nord, mentre a sud del Campidano troviamo le spiagge
del golfo di Cagliari. Troviamo qui anche le bellissime lagune, ambienti
trasformati dall'uomo ma pur sempre in grado di mantenere la loro componente
selvaggia. Qui in inverno migliaia di fenicotteri si sparpagliano in tutti
gli stagni.
Torna su
80.
Siniscola
Siniscola
è una graziosa cittadina balneare del nuorese, con la Chiesa parrocchiale di
San Giovanni Battista della fine del 1400. Nelle vicinanze Posada, con il
Castello della Fava, il porticciolo della Caletta, con la spiaggia bianca e
la torre del 1600. Si trova a poca distanza dal mare e ai piedi del Monte
Albo. Il nome di Siniscola deriva etimologicamente da "Finis Sholae",
che significa "fine di coorte"; in epoca bizantina il vocabolo "schola"
indicava la ripartizione dell'esercito in varie coorti. Il territorio di
Siniscola fu abitato sin dall'età prenuragica come testimoniano alcuni
reperti rinvenuti nelle dune di Capo Comino. Gli insediamenti neolitici
privilegiarono le vallate e le piane attraversate dai fiumi Cedrino e Posada.
Se si fa un giro per le campagne di questa zona si incontrano numerosi
nuraghi e tombe dei giganti. Nel centro del paese si trovano numeroso
palazzi ottocenteschi di pregevole fattura. Da qui, un strada dritta porta a
La Caletta, un porticciolo turistico con una spiaggia sabbiosa lunga ben 4
chilometri. Molto caratteristiche le dune della fascia costiera tra il mare
e il Monte Albo. Tra le spiagge si segnalano quelle di Capo Comino e di
Berchida. Numerose anche le grotte, importanti sia dal punto di vista
speleologico che archeologico, in quanto abitate dall'uomo in età
preistorica.
Torna su
81.
Spiagge del Sinis
Dopo la scogliera di
Su CRASTU BIANCU, si trova la
spiaggia di SA ROCCA TUNDA, dalla sabbia finissima, riparata dai venti. Poi
la spiaggia di SU PALLOSU, piccola cala molto amata dai pescatori in quanto
riparata dai venti e ottimo punto di partenza per visitare la vicina isola
di Mal di Ventre. CAPO MANNU, capo roccioso con torre costiera e con piccole
selvagge e solitarie spiaggette, famosissimo in tutta Europa come paradiso
dei surfisti. Andando verso sud troviamo MANDRIOLA, spiaggia dal fondale
bassissimo ideale per famiglie. Poi PUTZU IDU, spiaggia di sabbia finissima
con fondale basso. Ci sono bar e pizzerie sul lungomare, nella vicina salina
ammirate i fenicotteri rosa. Seguendo troviamo S’ARENA SCOADA, borgata con
piccole e incantevoli spiagge dai colori e fondali tropicali, riparate a sud
dalle falesie di SU TINGIOSU. PORTU SUEDDA spiaggia dalla sabbia
bianchissima e dal fondale azzurro. Poi MARI ERMI, siamo nel comune di
Cabras, spiaggia bianchissima, e IS ARUTAS (nella foto) sicuramente la spiaggia più
conosciuta nell’oristanese, chiamata spiaggia dei “chicchi di riso? per i
suoi bianchi granelli di quarzo levigati dal mare. TORREGRANDE è la più
importante località costiera nella provincia di Oristano, vicinissimo alla
città, prende il nome dalla più grande torre costiera. Ha un grandissimo
lungomare molto frequentato, bar, pizzerie, ristoranti, chioschi,
bancarelle, sport e musica ne fa il salotto estivo degli oristanesi.
Torna su
82.
Spiagge di Cagliari
Le
Spiagge di Cagliari si estendono ad est della città e formano un
litorale sabbioso largo, lungo molti chilometri che si estende fino alla
vicina Quartu Sant'Elena. Il Poetto, la grande spiaggia cittadina si divide
proprio in Poetto di Cagliari e poeta di Quartu. La Marina al termine della
spiaggia è un luogo ideale per il relax e il divertimento notturno. Come
abbiamo già accennato, nella provincia di Cagliari, sul golfo omonimo, a
destra e a sinistra della città, spostandosi sul litorale per qualche
chilometro è possibile incontrare alcune località turistiche molto
conosciute, come Pula, Chia e Villasimius. Ci sono
spiagge per tutti i gusti: per chi ama la natura e cerca delle spiagge
libere e tranquille in cui rilassarsi lontano dalla massa, fino a spiagge
attrezzate con tutti i servizi necessari.
Torna su
83.
Spiagge di Domus de Maria
Le
Spiagge di Domus de Maria si trovano nella Sardegna sud ovest, in un
fantastico tratto costiero. Da segnalare le spiagge di Chia, lunghissime e
larghissime, dominate dall'omonima torre secentesca. Sotto alla torre si
trovano le rovine di Bithia, un importante porto fenicio del VII
secolo
avanti Cristo. Fantastiche nella zona alle spiagge di Tuerredda e Su Giudeu
(nella foto). Vedi anche la voce Chia.
Torna su
84.
Spiagge imperdibili in Sardegna
Le
spiagge della Sardegna sono sempre
ai primi posti nelle classifiche sulle spiagge più belle d’Italia e del
mondo. Eccovene 10 favolose (leggi anche 101 spiagge migliori in Sardegna):
Porto Giunco (nella foto) e Punta Is Molentis a
Villasimius, racchiusa tra il mare e lo stagno salato di
Notteri, nel Sud-Est della Sardegna; Su Giudeu (Domus de Maria ?
Chia);
Tuerredda (Teulada); La Pelosa, a Stintino, nel Nord-Ovest della Sardegna;
Cala Mariolu, Baunei, nella splendida cornice del Golfo di Orosei; Cala Brandinchi, esotica, sul promontorio di
Capo Cavallo; Berchida (Siniscola);
Cala Luna (Baunei/Dorgali).
Torna su
85.
Spiaggia di Berchida
La Spiaggia di Berchida
è una delle spiagge più belle di tutta
l'isola e anche in agosto non è affollata, dista 5 Km da Capo Comino e si trova a pochi km da
Siniscola, a 6 km dal bivio per Cala Ginepro. Il suo aspetto non delude mai
nessus visitare. Dal fondale basso, è costituita da sabbia candida, dune, macchia mediterranea e un piccolo
stagno alla foce del rio Berchida, con uno scoglio molto seggestio che
attira molti fotografi chiamato S'incollu de sa
Marchesa. A breve distanza (1,3 Km) è possibile visitare l'insediamento nuragico di
Conca Umosa e il villaggio di Rempellos (a
1,9 Km).
Torna su
86.
Spiaggia di Brandinchi
La
Spiaggia di Brandichini si trova nella parte nord a di San Teodoro, alle
pendici del promontorio di Capo Coda cavallo. È una delle spiagge più belle
del Nord Sardegna, con fondale basso, cristallino e banchi di sabbia modificati
costantemente dal mare circondato da dune e pinete. Il contesto è quasi
paradisiaco, con il promontorio ricco di vegetazione di macchia mediterranea
verdissima che fa da sfondo perfettamente con l'azzurro chiaro del mare. Può
essere molto affollata nei mesi di luglio e agosto, ma vale in ogni caso la
visita. Il parcheggio è molto caro ( 2,5 euro all'ora) senza possibilità di
tariffa giornaliera. La spiaggia si si raggiunge percorrendo la SS125 da
Olbia in direzione sud: si prende la deviazione per Capo Coda Cavallo, dopo
900 metri si svolta a destra in una strada sterrata (un po' disastrata) che
dopo circa 1,5 chilometri porta alla spiaggia.
Torna su
87.
Stagni di Oristano
Gli Stagni di Oristano fanno parte di diverse zone umide del
territorio, tra cui la zona del Sinis. In ognuno di essi si trovano
riserve naturali di grande importanza ambientale e sono considerate un
paradiso del birdwatching, dove tra tutti spiccano i bellissimi
Fenicotteri Rosa. Gli straordinari e graziosi volatili che, in
determinati periodi, si possono vedere sostare nelle zone umide in provincia
di Oristano. Gli Stagni nella zona di Oristano comprendono zone palustri
come lo Stagno di Cabras, la Laguna di Mistras, lo Stagno
di Sale 'e Porcus, lo Stagno di Santa Giusta e poco più avanti la
bellissima oasi faunistica di S'Ena Arrubia (proprio dietro l'omonimo
campeggio).
Torna su
88.
Stintino
Stintino
è una tra le località turistiche più rinomate, nella costa nord
della Sardegna, di fronte all'Asinara. Fu fondata dagli abitanti dell'Asinara,
alla fine del 1800, costretti ad abbandonare la loro isola destinata a
colonia penale. La strada da Stintino porta verso nord a Capo Falcone alla
lunga spiaggia de La Pelosa (nella foto), famosa per la sua sabbia fine. La città
possiede due porti, il porto minore e il porto vecchio di recente
costruzione ed è una rinomata località turistica.
Torna su
89.
I Giganti di Monte Prama
In Sardegna ci sono storie di guerrieri, nuraghi e strane
cose. Ci sono luoghi misteriosi che dal passato più remoto sono
arrivati fino ai giorni nostri. Sono arcieri, pugili, sacerdoti.
Giganti. Si dice che la storia del Mediterraneo si stia
riscrivendo e potrebbe davvero essere così. Mont'e Prama
è la parola chiave: un appezzamento di terra arida del Sinis,
costa centro-occidentale dell'isola, e più precisamente nella
provincia di
Oristano.
Un luogo situato in posizione strategica, poco lontano da
un'altra zona archeologica di più recenti testimonianze (l'area
archeologica di
Tharros)...Continua a leggere sui
Giganti di Monte Prama.
Torna su
90.
Storia della Sardegna
La
Storia della Sardegna è antichissima e comprende un'origine remota,
grandi civiltà e ripetute dominazioni straniere. Pensate, l'isola poggia su
un basamento di granito che risale a circa 300 milioni di anni fa. Che si
tratti di rocce antiche lo si desume dall'assenza di montagne di di altezza
rilevante. Il Gennargentu, il massiccio più alto, con i suoi 1800 metri, ha
anch'esso forme arrotondate e levigate dal tempo. Le sue forme sono più
quelle di colline che di montagne. Ci sono insediamenti all'interno della
Sardegna risalenti a circa 15.000 anni fa, nelle grotte, ci sono necropoli
scavate nella roccia, chiamate Domus de Janas, e cavità naturali in Gallura,
scavate nel granito, usate per accogliere le sepolture. Con le tante
insenature e i tanti approdi la Sardegna è stata la frequentata da greci,
fenici, etruschi e romani. Possiamo partire dalla civiltà nuragica che
prende il nome dalle caratteristiche architetture, i nuraghi, eretti in
pietra un po' su tutta l'isola nei luoghi di miglior controllo del
territorio ben 1500 anno a.C.. I popoli nuragici eccellevano nella
lavorazione dei metalli, come testimoniato dalle numerose statue trovate
nelle tombe dei giganti. Le tombe dei giganti sono sepolture collettive
costruite con pietre tanto grandi che la tradizione popolare le ha
attribuite a un popolo di giganti. Intorno al 1000 arrivarono i Fenici
dapprima pacificamente ma in seguito imponendosi con la forza. Fondarono i
diversi centri tra cui Nora, Cagliari e Tharros. Subentrarono i cartaginesi,
che sconfitti nella prima guerra punica, cedettero l'isola ai romani. La
popolazione cercò di resistere per più di due secoli. Alla caduta
dell'impero romano la Sardegna fu preda dei Vandali, dei Visigoti e dei
Bizantini fino a subire gli attacchi della pirateria araba che ne causarono
lo spopolamento a livello di centri costieri. La popolazione locale si
rifugiò verso l'interno. Intorno al 1900 vennero costituiti quattro regni
autonomi, detti giudicati, con a capo un giudice (o una giudichessa). Le
decisioni più importanti venivano presi da una sorta di parlamento dei
rappresentanti del popolo. Ogni regno era autonomo ed aveva esercito, leggi,
lingua diversa. Il periodo dei giudicati corrisponde a una fioritura civile
dei economica. A lungo disputata tra le repubbliche marinare di Pisa e
Genova, nel 1297, per porre fine a questa situazione la Sardegna fu ceduta
da Papa Bonifacio VIII agli aragonesi. Il dominio durò oltre quattro secoli,
durante i quali le condizioni della popolazione peggiorarono. Nel 1700
l'isola passò gli austriaci e fu ceduta ai Savoia nel 1718 in cambio della
Sicilia. Da allora la Sardegna entrò a far parte delle vicende italiane e
divenne nel 1948 regione a statuto autonomo, vive oggi di terziario. Il
turismo è molto importante anche se la stagione turistica resta legata ai
mesi di luglio ed agosto.
Torna su
91.
Supramonte
Il
Supramonte è un vastissimo altopiano al centro
della Sardegna (si estende su una superficie di circa 350 km² con una
altezza media di 900 metri s.l,), in territorio di Oliena che attraverso i monti di
Dorgali,
Orgosolo e Urzulei e si affaccia sul mare con le falesie del grande Golfo di
Orosei. Le località situate lungo la base delimitano i confini
dell'altopiano. Queste frontiere naturali seguono verso settentrione l'alto
corso del fiume Cedrino e, verso meridione, il corso del rio Olai.
L'azione erosiva, condotta sulle rocce calcaree dai fiumi ha creato, nel
corso dei millenni, stupefacenti gole e voragini molto profonde che arrivano
fino al mare, come la Grotta del Bue Marino, o risorgive come Su
Gologone.
Torna su
92.
Tratalias, il paese fantasma
Siamo nel Sulcis, nel sud della Sardegna,
una terra ricca di storia e tradizioni. Qui, a poco più di 1 ora di distanza
da Cagliari c’è un borgo incredibile, Tratalias, chiamato anche il paese
fantasma, perché è disabitato. O meglio, è stato abbandonato per il pericolo
causato dalla costruzione di una diga, e ricostruito in un altro posto, ma
oggi vive in qualche modo una seconda vita. Il paese in pratica si svuotò ma
gli edifici restarono intatti e in tempi recenti è stato "recuperato",
"riportato a nuova vita", con l'apertura di laboratori e negozi artigianali
che ripropongono i vecchi mestieri, oltre a un bel ristorante. Da visitare!
Torna su
93.
Tavolara
L’Isola di Tavolara si trova nel nord della Sardegna, non
distante da Olbia e vicino a San Teodoro. Si erge per oltre 500 metri
spuntando dal mare e dominando tutto il Golfo di Olbia. Tavolara si
raggiunge con un piccolo traghetto da Porto San Paolo in 15-20 minuti ed è
un'eccezione nel panorama di granito della Gallura, fatta com'è da rocce
calcaree a picco sul mare. La parte che guarda l’isola di Molara ha degli
scogli a pelo d’acqua che sono il paradiso per chi fa snorkeling. È oggi
parco nazionale, informatevi con una guida ambientale per l'accesso.
Torna su
94.
Tharros
La città
di Tharros, abitata dai punici era una delle città mediterranee
più importanti dell'antichità. I suoi templi, gli edifici, le strade erano
imponenti. Si trova sulla punta meridionale della penisola del Sinis e fu
molto importante in età romana, all'inizio del medioevo e fu anche
Vescovato. Fu abbandonata per le incursioni del mare dei pirati
saraceni...Continua a leggere su
Tharros.
Torna su
95.
Tombe dei giganti
Le
Tombe dei Giganti, sono le tombe megalitiche della civiltà
nuragica. Si tratta di sepolture collettive, formate da un corridoio che
immette in una cella circolare o rettangolare; sulla facciata esterna sono
presenti le grandi stelle monolitiche che la credenza popolare ha attribuito
a giganti. Alcune leggende di quelle che ci appassionano tanto
nell'infanzia raccontano che si tratta delle tombe dei giganti che in un
lontano passato hanno camminato sulla Terra. Inoltre, per aggiungere
un po' di sogno in più, si dice che le lapidi sarebbero resti del
leggendario continente perduto di Atlantide.
Torna su
96.
Torri della
Sardegna
Se
siete già stati in Sardegna vi sarete accorti che il suo panorama è
costellato di torri.
Oltre alle migliaia di Nuraghe ancora presenti e
ben visibili, la Sardegna ha molte torri di avvistamento a presidio
dell'intero sistema costiero. Famose e ben visibili sono le torri spagnole;
addirittura a fine 1500 Filippo II di Spagna istituì la Reale
Amministrazione delle torri per gestirle, tanto erano numerose!
Torna su
97.
Trenino verde
Il
Trenino Verde è il più celebre treno sardo che conduce in parecchie ore
di viaggio in giro per la Sardegna su ponti arditi, passaggi a ridosso delle
pareti rocciose, attraversa lunghe gallerie e paesi, tra vigneti e filari di
fichi d'India. Le tratte sono poche: Mandras/Arbatax 160 km attraverso il
Gennargentu e i borghi della Barbagia, passando tra nuraghi, valli e laghi
fino ad arrivare al mare; Isili/Sorgono, passando tra i nuraghi del
Sarcidano, i boschi di leggi e i borghi della Barbagia; Nulvi/Palau
percorrendo la Gallura, terra di rocce di granito, boschi di sughere e mare,
ammirando dolmen; Planargia/Macomer/Bosa, fino al mare. Tutte le stazioni di
partenza sono raggiungibili con i mezzi pubblici.
Torna su
98.
Vermentino
Tra
gli ottimi vini di Sardegna, di certo non potete perdervi un calice fresco di
Vermentino, un vino bianco, color paglierino, dal gusto deciso,
fruttato, prodotto soprattutto nella
Gallura. Ottimo come aperitivo, ne esistono di tipi frizzanti oppure più fermi e secchi, ma viene
servito sempre fresco e si sposa molto bene con il pesce arrosto, primi a
base di pesce, crostacei e formaggi freschi. Servire alla temperatura di
8-10 °C.
Torna su
99.
Villasimius
Il
promontorio con la Torre del Giunco, segnala l'inizio delle lunghissime
spiagge di Villasimius. Alle spalle della spiaggia del Giunco si trova lo
stagno di Notteri. Una lunga striscia di sabbia divide il mare dalle acque
dello stagno, uno spettacolo imperdibile. Villasimius è oggi un noto centro
turistico sulla punta sud est della Sardegna. La strada che porta a Capo
Carbonara permette l'accesso a diverse belle spiagge, tra le quali spiccano
Simius, Timi Ama e la spiaggia di Porto Giunco dominata dalla Torre e con lo
stagno di Notteri alle spalle...Continua a leggere su
Villasimius.
Torna su
100.
Vini e liquori sardi
Tra i principali vini sardi ricordiamo il
Cannonau di Sardegna, il Nuragus di Cagliari, e Vermentino di Gallura, la
Vernaccia di Oristano. Jerzu ?
In Sardegna è conosciuta come la
"città del vino", ed è già un tutto
dire. Il paese è costruito su più livelli ed è circondato da vigneti che
crescono sulle colline circostanti. In questa zona si produce il Cannonau
rosso DOC. Le mete consigliate per gli amanti del Cannonau sono: Tortolì che
ha una grande tradizione enogastronomica, legata al mondo dei pastori e dove
vengono prodotte diverse qualità di vino Cannonau, da tavola, da aperitivo e
da dessert; Oliena che produce un Cannonau di grandissima qualità, tanto da
essere ricordato da Gabriele D’Annunzio in una sua lettera e Mamoiada. Il
liquore più tradizionale è il mirto, che può essere bianco o rosso, a seconda se
viene ricavato dalla macerazione in alcol delle banche mature o dalle bacche
verdi e dalle foglie del mirto. Il mirto si beve come digestivo ma anche
come aperitivo consumandolo in questo caso freddo. Famoso è anche il Filu u ferru, una
grappa gradazione molto elevata che deve il suo nome al filo di ferro che
contrassegnava la bottiglia nascosta sotto terra quando la produzione della
grappa illegale.
Torna su
101.
Tiscali (Villaggio nuragico Sardegna)
Del villaggio archeologico di Tiscali,
in Sardegna, non si sapeva niente fino all'inizio del Novecento,
quando nel 1910 venne visitato da Ettore Pais, studioso di storia
dell'antichità e grande conoscitore dell'isola, di cui era anche originario.
Venne poi fotografato nel 1927 da Antonio Taramelli, archeologo
friulano.
* iniziamo con il dire che qui non stiamo
parlando di Tiscali - gestore informatico internet di
Renato Soru, ma di tutt'altro, e che ha infatti preso il nome
dall'antico villaggio situato nel centro più interno della Sardegna.
Il sito archeologico si posiziona in una
piccola altura, una dolina (come viene chiamata solitamente la cavità di una
valle carsica), situata in quella parte dell'isola che possiamo distinguere
come compresa tra il Supramonte (di cui è anche parte) e la costa
orientale del Golfo di Orosei ed esattamente parte del comune di
Dorgali (provincia di Nuoro) da cui dista una 40 di minuti tra
auto e inerpicata a piedi. Il piccolo villaggio nuragico è oggi uno dei siti
archeologici più importanti d'Italia e del Mediterraneo, visitabile
attraverso degli itinerari appositamente guidati, data la inaccessibilità
del luogo. É infatti situato all'interno di una piccola grotta con la volta
sprofondata e si compone di una serie di resti di due nucleo abitati
costruiti tra il II e il I millennio a.C.
Nel corso della sua storia, il
villaggio è rimasto pressoché invisibile, tanto che fu probabilmente uno
degli ultimi baluardi della resistenza delle popolazioni nuragiche agli
invasori Romani; e infatti nel tempo il sito è apparso come una “formidabile
fortezza naturale?, per usare le stesse parole di Ettore Pais nel
momento in cui lo visitò. In effetti pochi erano a conoscenza dell'esistenza
di questo piccolo nucleo abitato, sito in un territorio così impervio da
essere quasi fuori dal mondo e considerando che i resti archeologici
ritrovati (comunque esigui) poco spiegano dei motivi che hanno spinto il
popolo di allora ad insediarsi in un luogo nascosto a tutti.
Qualche tempo prima della visita del Pais, il
villaggio venne casualmente scoperto dai carbonai che disboscano la valle
di Lanaittu, nel Supramonte, e da allora ha saputo imprimere un non so
che di sacro e leggendario per il popolo sardo. Un luogo misterioso,
senza dubbio, costruito per rimanere nascosto da eventuali intrusioni,
nonché invasioni provenienti dal mare, e composto da due agglomerati di
capanne interamente costruite lungo le pareti interne della roccia e non
visibili dall'esterno. Il lato nord della parete rocciosa è caratterizzato
dai resti di una quarantina di capanne circolari in pietra, che appaiono
dislocate come su un pendio; il lato della parete sud-occidentale è composto
da circa una trentina di abitazioni, questa volta quadrate o rettangolari.
Al centro della cavità è presente una folta vegetazione di lecci e
lentischi. Gli studiosi ritengono che la tecnica edilizia utilizzata
per la costruzione delle capanne e dei punti di congregazione, differisca da
quella nuragica, tanto che probabilmente il sito potrebbe avere origine
pre-nuragica. Sicuramente fu poi ripopolato e abitato – forse fino anche
all'Alto Medioevo – considerando la particolare posizione e i sistemi di
raccolta dell’acqua piovana rinvenuti; ma risulta poco probabile che, data
l'assenza di sorgenti naturali che potessero permettere l'approvvigionamento
idrico, gli stessi stanziamenti umani siano stati permanenti.
Nel 1995 ha inizio un primo progetto di
recupero e salvaguardia del sito e nel 1999- 2000 vennero effettuati i primi
scavi (e finora unici) per conto della Soprintendenza per i beni
archeologici per le province di Sassari e Nuoro.
Come arrivare a Tiscali
A Tiscali si accede tramite un servizio di
visite guidate a pagamento, mentre a Dorgali è possibile visitare il
Civico Museo Archeologico.
Per maggiori informazioni:
Coop Ghivine del G.r.a. (telefono: 0784
927200/36 - 0784 96721 - 338 8341618 - 349 442552/3/4/8)
In auto da Nuoro:
. prendere la strada per Dorgali. Fare circa 6
km lungo la strada che porta alle fonti di Su Gologone.
. prima del piazzale di sosta, girare a destra
e arrivare fino alla valle di Lanaittu.
. fare circa 8 km e in direzione sud si arriva
ai piedi del monte Tiscali.
. a piedi verso la mulattiera e inerpicarsi
verso il costone (tracciato faticoso).
* A causa del territorio impervio e della
possibile mancanza di orientamento, si sconsiglia dal raggiungere la
località senza una guida locale attrezzata e preparata.
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Dove si trova?
|
|
|