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Siviglia: cosa vedere
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Basilica de La Macarena a Siviglia
La
Basilica della Macarena di Siviglia, nell'omonimo quartiere, rende
omaggio alla Vergine della Speranza ed è famosa per la raffigurazione
della condanna a morte a Cristo, opera dello scultore Felipe Morales
Nieto: Cristo nel momento in cui riceve la condanna a morte di Ponzio
Pilato. Come forse noterete durante la vostra visita alla città,
Siviglia ha sempre osservato un culto molto forte della Vergine Maria.
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In
città ci sono due statue che raffigurano la madre di Gesù, che vengono
portate cerimoniosamente in trionfo durante le processioni della
Semana Santa.
Una terza statua forse ancora più famosa, è conservata proprio in questa
chiesa neo barocca, costruita molto di recente rispetto alle grandi chiede
della città, nel 1949. Prima la statua si trovava nella Chiesa di San Gil,
bruciata giù nel 1936 surante la Guerra Civile Spagnola e oggi ricostruita.
La statua della Vergino, molto più antica, fu scolpita alla fine del XVII
secolo, probabilmente dalla scultrice Luisa Roldàn (anche della La
Roldana), e sul suo volto si riconosce un'enigmatica espressione di gioia e
tristezza mistica. Vicino alla basilica c'è anche un museo dedicato alla
Vergine della Macarena e alla confraternita (Hermanidad) che ne perpetua il
culto. Nel museo allestito nel Camera del Tesoro della basilica si
trova una collezione di cosidette "traje de luz" donati come ex voto dai
toreri e la piattaforma d'argento che serve per trasportare la Virgen de la
Macarena. Durante la Semana Santa questa raffigurazione viene infatti
portata, all'alba del venerdì santo, nella Cattedrale per il festeggiamenti
della settimana precedente la Pasqua.
Dietro l'altare barocco principale, si può immediatamente apprezzare la
statua della Vergine della Macarena. Una delle cappelle della
basilica, l'Altar of the Hispanidad, è dedicata al popolo
sudamericano. Questa pala d'altare fu creata dalla Confraternita in
ringraziamento al popolo sudamericano per la quantità di donazioni che
avevano inviato per la costruzione e l'abbellimento della Basilica. La sua
progettazione e realizzazione corrispondevano all'officina di Pérez Calvo.
In essa sono disposti i dipinti dei patroni ibero-americani, tutti dell'
artista sivigliano Luis Encina, ad eccezione di Nuestra Señora de
la Altagracia, patrona della Repubblica Dominicana, realizzata in
ceramica dall'artista Enrique Orce.
Sull'altare primeggia un dipinto della Vergine di Guadalupe, patrona
del Messico, opera del pittore Joseph Mota nel 1703. Le altre immagini sono:
Nuestra Señora de Coromoto, patrona del Venezuela; la Virgen de
Caacupé, patrona del Paraguay; Santa Rosa de Lima, patrona del
Perù; la Virgen de la Divina Providencia, patrona di Puerto Rico;
Nuestra Señora de Luján, patrona dell'Argentina; la Virgen de
Chiquinquirá, Patrona della Colombia; Virgen del Quinche, patrona
dell' Ecuador; Nuestra Señora del Carmen, patrona del Cile e
Nuestra Señora de la Altagracia, patrono della Repubblica Dominicana.
Parte delle antiche mura arabe della città, costruite durante il
periodo degli Almoravidi nell'XI secolo, si possono vedere accanto alla
basilica. Quasi tutte le mura che circondavano Siviglia sono state abbattute
nel diciannovesimo secolo e questo è l'unico frammento rimasto fino a oggi.
Basilica della Macarena
Calle Bécquer, 1-3, 41002 Sevilla
Tel: +34 954 90 18 00
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