Cosa
vedere a Siviglia: 54 luoghi interessanti da visitare
Sono tanti i luoghi e i punti di
interesse da vedere in una città con la storia e la cultura
di
Siviglia.
La città di oltre un milione e mezzo di abitanti è
attraversata dal fiume
Guadalquivir,
il fiume navigabile dove attraccavano le navi provenienti
dal Nuovo Mondo, cariche d'oro e meraviglie mai viste in
Europa. Una città animata da antiche tradizioni e ospitale
come poche. Colpisce da subito per sua atmosfera sensuale e
spensierata, che inebria anche il turista più distratto.
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Due
storie, due anime, quella moresca e quella cristiana, che oggi si uniscono in
una città Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Vediamo le attrazioni "Assolutamente" da non perdere.
I quartieri come
Barrio de Santa Cruz e Triana rappresentano quasi un biglietto
da visita dell'Andalusia,
regione autonoma della Spagna di cui Siviglia è capitale. La storia di questi luoghi si esprime in particolare con la vitalità
della gente, i sevillanos, giovani e anziani che sono riusciti a
sperimentare un linguaggio creativo capace di raccontare le proprie
tradizioni al mondo intero.Non si tratta di un folclore a uso del
turista, ma un atteggiamento e un modo di vivere vissuto quotidianamente dalle
persone, con orgoglio e partecipazione.
L'esplorazione della città parte proprio
dal Guadalquivir, "¡Oh gran río, gran rey de Andalucía, de arenas
nobles ya que no doradas!" diceva Luis de Góngora, uno dei
massimi esponenti della letteratura spagnola. Un fiume con un nome di
origine araba, al-wadi al-kabīr già chiamato dai Romani fiume
Betis, dalla provincia Hispania Baetica. Ai movimenti del fiume
rispondono quelli del
Flamenco, pura energia e passione di musica e danza (dal 2010
anch'esso parte del Patrimonio UNESCO). Se Siviglia è l'anima della
Andalusia, il flamenco è la sua colonna sonora.
In contrasto, ai movimenti decisi del
ballo, rispondono giornate che iniziano lente e che per questo sembrano
avere a disposizione più ore da vivere. Il buenos dias del mattino
volge verso la sera, quando tutto cambia e diventa 'buenas tardes',
dando inizio alle notti andaluse. L'architettura dei monumenti di
Siviglia racconta solo parte della storia della città, per conoscerla a
fondo gli abitanti hanno preparato ben altro, andiamo a scoprirlo nelle
pagine che seguono con le cose da vedere e da fare a Siviglia.
La
residenza reale dell'Alcázar, con i suoi palazzi, i
suoi patii, le sue stanze mudéjar e i suoi giardini, è semplicemente una
meraviglia. Una fortezza monumento che racchiude gran parte della storia
della città. Dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO,
è - con la cattedrale - il monumento di Siviglia da non perdere con nessun tipo
di scusa.
Il
sito della fortezza era già noto ai Romani. Il Real Alcazar era in
precedenza la fortezza medievale dei
governanti moreschi costruita nel 712. ...Continua a leggere sull'Alcázar di Siviglia.
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Per chi abita qui la Cattedrale di Siviglia è la chiesa più
Grande
del mondo, un tempio immenso che solo a guardarlo dall'esterno lascia esterrefatti.
Secondo i calcoli moderni, che ne considerano il volume, supererebbe di gran
lunga le due chiese di San Pietro a
Roma e St Paul di
Londra, un grande monumento eretto a nome della Vergine Maria nel
XV secolo. Curioso sapere che nel momento in cui venne edificata i suoi
costruttori si dice abbiano dichiarato "Costruiamo questa chiesa per la
quale i nostri posteri ci considereranno dei pazzi"...Continua a
leggere sulla
Cattedrale di Siviglia.
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La
Giralda, la torre che più di ogni altro monumento della città
rappresenta l'unione tra le due anime andaluse, quella
moresca e quella cristiana è il simbolo più conosciuto di Siviglia.
In origine era l'antico minareto
della grande moschea della città, la stessa che ad inizio Quattrocento
cedette il
posto all'attuale Cattedrale. Visibile da ogni punto di Siviglia, dall'alto
dei suoi 100 metri domina l'orizzonte urbano, maestosa come un
tempo. La sua costruzione iniziale è datata 1156, oltre mezzo secolo prima
della Reconquista, fu opera dell'architetto islamico ibn Baso per
conto del califfo al-Mansur. Il suo completamento è del 1184, mentre
le aggiunte successive risalgono al Cinquecento...Continua a leggere sulla
Torre della Giralda.
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La
Torre del Oro è uno dei monumenti più riconoscibili di Siviglia.
Domina le rive del fiume
Guadalquivir ed è probabilmente uno dei luoghi più
fotografati della città. Venne costruita nel XIII secolo (1220-1221) durante
il periodo almohade, per controllare l'accesso al fiume. Il corpo
principale ha un piano a 12 lati, mentre la parte superiore ha un piano a 6
lati e fu un'aggiunta di Pedro I di Castiglia. L' estremità superiore
circolare fu aggiunta nel corso del XVIII secolo (intorno al
1760)...Continua a leggere sulla
Torre dell'Oro.
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Nel 1520 don Fadrique
Enriquez de Rivera, primo Marchese di Tarifa,
rientrando dal suo lungo viaggio in Terrasanta, e
attraversando diversi paesi europei, decise di costruire una
residenza che avrebbe accolto le influenze architettoniche
delle città italiane. Il risultato fu una fusione di stili:
gotico, rinascimentale e mudéjar e un'impronta tipica
andalusa. Ufficialmente nota come Real
Casa Ducale di
Medinaceli, la Casa de Pilatos rimane ad oggi uno degli
edifici più interessanti di Siviglia...Continua a leggere
sulla
Casa de Pilatos.
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La
Collegiata del Divino Salvatore (Iglesia Colegial del Salvador o
semplicemente El Salvador) è probabilmente la chiesa più bella di Siviglia e
la seconda più grande dopo la cattedrale. La chiesa fu costruita nel
1674-1712 sul sito del foro romano della città e poi di un ex moschea, fu
progettata da Esteban Garcia e Leonardo de Figueroa. Nell'anno
829, a causa dell'aumento della popolazione della zona, il califfo Abd
al-Rahman II ordinò al cadí di Isbiliya (la Siviglia musulmana)
di costruire una moschea...Continua a leggere sulla
Iglesia Colegial del Salvador.
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Iglesia de San Luis de los
Franceses
>Situata
sull'antica Calle Real, oggi Calle San Luis, nel cuore del quartiere de la
Macarena, a Inglesia de San Luis de los Frances, è una superba
chiesa barocca con una splendida facciata scolpita, sormontata da una cupola
rivestita di azulejos. È un peccato che le case circostanti impediscano di
avere una visione d'insieme della sua facciata e della sua cupola. Fu
progettata dall'architetto Leonardo de Figueroa e costruito tra il
1699 e il 1730 per conto della Compagnia di Gesù. Si tratta di un
eccezionale esempio di architettura barocca del XVIII secolo.
La Compagnia di Gesù arrivò a Siviglia nel 1554 e costruì una chiesa
un noviziato. Di tutti questi edifici rimane solo la Chiesa
dell'Annunciazione. All'inizio del XVII secolo Luisa de Medina-Sidonia
(Regina Consorte del Portogallo - Luisa di Guzmán) donò loro un terreno per
un nuovo edificio più grande e una nuova chiesa a condizione che fosse
sepolta nella cappella principale e che la chiesa fosse dedicata al suo
santo patrono, San Luigi (Luigi IX, re della Francia medievale,
cugino di Ferdinando III di Castiglia e di León che riconquistò Siviglia).
L' altare maggiore, di grande profusione decorativa, è opera di Duque
Cornejo. All'interno ci sono dipinti di artisti quali Lucas Valdes
a Domingo Martínez (Apoteosi di Sant'Ignazio di Loyola)
e Zurbarán (San Luigi) in trono in vari luoghi del santuario.
La chiesa, oggi sconsacrata è sede del Centro teatrale andaluso.
Indirizzo
Calle San Luis
Tel: +34 954 550 207
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Situata nel cuore della Siviglia storica, la
Plaza della Virgin de los Reyes è probabilmente il luogo migliore per
iniziare una visita alla città. Lungo il perimetro urbano di questa grande
piazza sono infatti situate alcune delle maggiori attrazioni architettoniche
e turistiche della città, tanto che qui trova posto non solo una piazza
bella ed elegante, vanto ed orgoglio dei cittadini, ma anche la
rappresentazione più vera di tutta la
storia di Siviglia...Continua a leggere sulla
Plaza virgen de los Reyes.
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Nella
parte orientale della Plaza del Triunfo, sorge un altro monumento
dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'Umanità di Siviglia, un
simbolo della storia della città.
L'archivio delle Indie ricorda il passato glorioso di Siviglia
come porto principale della Spagna con le colonie del Nuovo Mondo e serviva da
archivio principale dell'impero spagnolo in America. Al suo interno sono
custoditi interessantissimi documenti, qualcosa come 4 milioni tra carte e
mappe e quant'altro, che raccontano la storia dei commerci e delle
esplorazioni spagnole dal 1492 al XIX
secolo...Continua a leggere sull'Archivio
delle Indie.
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Parco Maria Luisa
Il
Parco Maria Luisa si trova a sud del centro storico di Siviglia e
nasce alla fine dell' Ottocento e offre una pausa dal sole cocente durante i
caldi mesi estivi. I magnifici edifici sono un'eredità della fiera
internazionale ibero-americana del 1929 e si trovano in tutto il parco. È la
principale area verde della città e deliziosamente decorata con panchine in
ceramica, fontane, laghetti, statue e monumenti. C'è anche una piccola
montagna - il Monte Gurugú - con una cascata artificiale e un' isola
con gazebo. Ma i turisti spesso si dirigono dritti verso l'attrazione
principale del parco: la Plaza de España, un maestoso
complesso a forma di mezzaluna...Continua a leggere sul
Parco Maria Luisa.
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Plaza
de España
Uno
degli spazi pubblici più attraenti e grandi (50 mila m2) della capitale
andalusa, la Plaza de España, ricorda la ricchezza e il potere
storico della città.Si trova nel cuore del Parco Maria Luisa,
nel centro della città. Venne costruita,su progetto di
Annibale Gonzalez, dal 1914 al 1928 in preparazione della Fiera
ibero-Americana che fu ospitata a Siviglia nel 1929...Continua a leggere
sulla
Plaza de España di Siviglia.
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Barrio Santa Cruz
Santa Cruz è l'antico quartiere ebraico
di
Siviglia, rappresenta il cuore e l'anima della città, nel medioevo
era chiamato Juderia. Oggi è uno dei
quartieri più
caratteristici e amati, ricco di piazzette, vicoli e una
maestranza di locali per la ristorazione e l'intrattenimento serale. Alcuni
dei monumenti più importanti di Siviglia sono situati proprio in questa zona
o nelle vicinanze e a circondarli è un insieme di case pittoresche, tipiche
nei loro cortili fioriti e con alberi da frutto, in buona parte aranci...Continua
a leggere sul
Barrio Santa Cruz.
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Barrio de San Bartolomé
Il
Barrio de San Bartolomé è un altro dei quartieri storici di Siviglia e si
trova tra le vie (calles) Santa María la Blanca e San José, l'Avenida Menéndez
Pelayo, il Barrio dell'Alfalfa e la Calle ?guilas. È un quartiere con una
storia legata principalmente al fatto che anche qui, come per il Barrio Santa
Cruz si trovava parte del vecchio quartiere
ebraico della città e la cui fisionomia urbana è poco cambiata da
allora...Continua a leggere sul
Barrio de San Bartolomé.
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Il passato arabo,
romano e anche visigoto di Siviglia può essere visto ovunque. Ma
sembra meno noto il fatto che la città avesse uno dei più grandi
quartieri ebraici nell'antica a Sepharad, il nome che gli
ebrei diedero alla penisola iberica romana fin dal
II secolo. La città, un'immensa fortificazione, aveva un
quartiere ebraico che ora è indispensabile per rispondere a
molte domande...Continua a leggere su
La
Siviglia Ebraica.
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Plaza de Toros de la Maestranza
L'arena storica di Siviglia è datata XVIII
secolo ed è una delle più famose di tutta la Spagna e la più antica. La sua
capienza è di circa 12.500. Originariamente le corride si svolgevano presso
la Plaza de San Francisco, una storica piazza vicino al municipio di
Siviglia. Quella attuale incominciò a prendere il via dal 1730, anno della sua
prima edificazione. L'arena che oggi tutti conoscono si ammira non solo per la
tradizione storica della corrida, ma per le decorazioni architettoniche
presenti, opera di Vicente San Martin. La Plaza merita una visita
anche per coloro che non ne condividono l'attività. Al suo interno sono
ospitati la piccola cappella di Curro Romero, famoso matator di
Siviglia, e il museo Taurino di Siviglia. Ogni anno le celebrazioni
della
Feria de Abril hanno luogo anche all'interno dell'arena...Continua
a leggere sull'Plaza
de Toros di Siviglia.
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Plaza
de Santa Marta
Nell'angolo
tra Plaza Virgen de los Reyes e Calle Mateos Gagos c'è questa piazza che è una
delle piccole perle della città, un po' nascosta e dal fascino unico. Il nome
della piazza è dovuto al vecchio Ospedale di Santa Marta. Questo è un luogo
altamente raccomandato da visitare, in quanto è uno dei grandi segreti della
città di Siviglia. Questa incantevole piazza è ornata da una croce di pietra, la
croce di San Lazzaro, così chiamata perché si trovava nell'Ospedale di San
Lazzaro dove si trovava originariamente. Fu progettato da Hernan Ruiz II (lo
stesso architetto che realizzò il campanile della Cattedrale) e scolpito da
Diego de Alcaraz nel 1564. La croce si trova qui dall'inizio del XX secolo,
quando fu realizzato il rifacimento del Barrio de Santa Cruz per l'Esposizione
Ibero-americana del 1929. Intorno alla croce ci sono quattro aranci, che si dice
siano i più alti della città.
Le case appartenevano al capitolo della cattedrale, come si può leggere sulle
targhe commemorative in cui si ricorda la morte di Vázquez de Leca, il Canonico
della Cattedrale o di José Torres Padilla, direttore spirituale di Santa Angela
de la Cruz. La leggenda vuole che sia stato in questa piazza che Don Juan
Tenorio (Don Giovanni) rapì Doña Inés.
Per completare la storia di questa piazza, è da notare che fu utilizzata tra il
1930 e il 1980 dai collezionisti di francobolli per un mercatino filatelico la
domenica mattina, fino a quando fu trasferita in Plaza del Cabildo.
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Palacio de San Telmo
Il
Palacio de San Telmo, costruito nel XVII secolo come scuola di
navigatori, è caratterizzato dal suo portale barocco riccamente decorato. Dopo
aver servito una serie di scopi diversi, l'edificio è ora la residenza ufficiale
del presidente dell'Andalusia. Il palazzo prende il nome da San Telmo, patrono
dei marinai. La scuola di marina chiuse nel 1847 e due anni dopo l'edificio fu
venduto ad Antoine d' Orleans, il duca di Montpensier, che ne fece il suo
palazzo...Continua a leggere sul
Palacio de San Telmo.
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Metropol Parasol
La Setas
Plaza de la Encarnación
Area: centro storico (El Centro)
Siviglia
Nel 2011 il grande parasole sivigliano di
Jürgen Mayer H ha aperto i battenti, con il nome di Las Setas,
i funghi, mai nome fu più appropriato (quando lo vedrete capirete perché). Il nuovo edificio principe dell'architettura moderna di Siviglia
è situato nel centro medievale delle città e si presenta come un enorme
struttura color crema ricoperta di un materiale a nido d'ape, a cinque livelli,
alta 30 metri e lunga 150. A sorreggere la testa dei funghi sei gambi rivestiti
di materiale in poliuretano...Continua a leggere sul
Metropol Parasol - La Setas.
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Municipio di Siviglia (Ayuntamiento)
Plaza Nueva 1
Area: centro storico (Barrio de Santa Cruz)
Siviglia
Palazzo Seicentesco costruito secondo lo
stile rinascimentale del luogo. Dopo l'ottenimento del monopolio sui
commerci con le Americhe, venne decisa la costruzione di un nuovo municipio
il cui progetto venne affidato a Diego de Riaño nel 1527. Della
struttura si apprezza in particolare la facciata a confine con la Plaza de
San Francisco, decorata in stile plateresco e con figure della mitologia
classica. Si noti, con curiosità, la scritta 'no8do', motto ufficiale
di Siviglia: un rebus che combina le sillabe NO e DO con la figura 8, che
non è il numero otto, bensì una figura che rappresenta la forma di una
matassa, in spagnolo una 'madeja'. In definitiva si legge "no me ha
dejado" ([Siviglia] non mi ha abbandonato). Alcune delle camere più
belle del palazzo sono la Sala capitolare, la Sala de los Fieles Ejecutores,
il Salón Colón e la Casa Concistoriale che presenta uno spettacolare
soffitto dorato. Le camere sono decorate con dipinti di artisti come
Velázquez,
Zurbarán e Valdés Leal.
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Le opere di Aníbal González
(1876-1929)
Aníbal
González è stato l'architetto per eccellenza dell'Esposizione
ibero-americana del 1929. Nato a Siviglia González, ha segnato la sua
città con il sigillo del modernismo proprio del suo tempo (come nella
Barcellona di
Gaudì), aprendo la strada allo stesso tempo allo stile neo-Mudejar
(come potete vedere nella foto) e al neoplatinismo, stile regionalista che fa
parte della corrente storicista. Oltre alle sue realizzazioni più sorprendenti
intorno alla Plaza de España, la città è sede di molti degli edifici da
lui firmati, spesso riconoscibili per l'uso di mattoni e ceramica, che hanno
contribuito molto all'immagina esotica (insieme al resto) della Siviglia che
conosciamo oggi.
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Isla de la Cartuja
La
Isla de la Catuja è un quartiere che si estende a nord di Triana, su una
penisola delimitata ad ovest dal fiume Guadalquivivir, ad est dal canale Alfonso
XIII. Qui si è celebrata Expo' 92, per onorare l'anniversario dei 500 anni della
scoperta dell' America. Le strutture costruite in occasione dell'EXPO la rendono
a un'"isola" a parte rispetto al resto della città, con uno sviluppo urbano
decisamente moderno per una città come Siviglia. Qui si possono trovare il Museo
d'arte, un parco tematico e un auditorium... Tutte queste attrazioni
meritano di essere scoperte pedalando tra gli insoliti resti di Expo' 93, oggi
Cartuja, il centro scientifico e tecnologico della città.
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Monastero di Santa María de las Cuevas
Monastero di Santa María de las Cuevas, noto anche come il
Monastero della Cartuja (Certosa), è un edificio religioso sulla
Isla de La Cartuja a Siviglia. Qui trovò alloggio
anche Cristoforo Colombo mentre progettava il suo secondo viaggio per
le americhe, e qui venne sepolto per un breve periodo dopo la sua morte a
Valladolid. Da un po' di anni ospita il Centro
Andaluso di Arte Contemporanea (Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (CAAC)).
Secondo una tradizione, nel 1248 nelle cave a nord di Triana, dalle quali
era estratta l'argilla per la produzione delle ceramiche, fu rinvenuta una
statua della Vergine Maria. In quel punto venne allora edificato un
monastero dedicato alla "Signora delle Cave"...Continua a leggere sul
Monasterio di
Santa Maria de las Cuevas.
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Nel 1893, Maria Luisa d'Orléans (1882-1958), duchessa di Montpensier,
donò parte dei giardini del Palacio de San Telmo al comune di Siviglia,
dove si era stabilita e dove sarebbe mora. La città scelse di
ristrutturare questi giardini grazie al paesaggista Jean-Claude Nicolas
Forestier per creare un parco sublime, chiamato Parque María Luisa.
Nel 1929, in occasione della mostra ibero-americana, furono creati diversi
monumenti come la
Plaza de España,
di cui abbiamo già parlato in un articolo apposito. Il parco vale la pena di
essere visitato per una bella pausa dai giri in città; è pieno di piante
esotiche ed europee e soprattutto durante la torrida estate sivigliana, diventa
un rifugio alla calura. Il parco possieda anche un lago molto gradevole. Il
Museo delle Arti e Tradizioni Popolari e il Museo Archeologico di
Siviglia si trovano nel cuore del Parco María Luisa.
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Il
Guadalquivir è il grande fiume dell'Andalusia, che attraversa la
regione per più di 650 chilometri prima di sfociare nell'Oceano Atlantico. Da
sempre è parte integrante di Siviglia, della sua storia, delle sue tradizioni e
del suo sviluppo nei secoli. L'arteria dell'antica Hispalis romana è la
gloria di Siviglia, che ne ha fatto la capitale dell'Occidente, nella prospera
ed elegante città dove vissero musulmani, cristiani ed ebrei. Siviglia deve
molto, quasi tutto al suo fiume. La città che conosciamo oggi ebbe, grazie al
Guadalquivir durante un'età dell'oro (letteralmente) tra il XVI e XVII
secolo, il monopolio sul commercio spagnolo con il Nuovo Mondo, il più grande
centro commerciale. La città, da quel momento in poi, divenne una grande
città...Continua a leggere sul
Guadalquivir.
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La
Plaza del Triunfo, dichiarata Patrimonio dell'Umanità UNESCO nel 1987, è
uno dei luoghi più conosciuti e popolari di Siviglia, circondata com'è dagli
edifici più significativi della città (la Giralda, la cattedrale...). La piazza
è molto grande ed è attraversata ogni giorno da una moltitudine di persone.
Questa zona è stata incorporata nella città durante il periodo del regno di
Taifa. Durante il dominio Almohade, una parte del terreno che comprendeva la
piazza fu inglobata...Continua a leggere sulla
Plaza del Triunfo.
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Plaza de San Francisco
La
Plaza de San Francisco è una delle antiche piazze di Siviglia, il centro
più importante e principale della città fin dal XVI secolo, il suo cuore
politico e sociale dove erano ubicati i maggiori poteri civili. Fu sede delle
"autodafé" dell'Inquisizione, delle feste dei tori e delle canne da zucchero, e
così come oggi è uno dei luoghi più importanti della città, sia durante la
Semana Santa che per il Corpus Domini...Continua a leggere sulla
Plaza de San Francisco.
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La
Plaza del Cabildo è un'incantevole piazza monumentale letteralmente a un
passo dalla Cattedrale di Siviglia e dalla sempre vivace Avenida de la
Constitución... eppure è uno dei segreti più curati della città, anche per molti
abitanti del luogo, al riparo dal trambusto di questa trafficata zona del centro
storico antico. Questa posizione tranquilla, in passato sede del Maestro della
Cappella e di altri membri del personale della chiesa, è oggi un'incantevole
piazza porticata con la sua fontana...Continua a leggere sulla
Plaza del Cabildo.
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Tra
i monumenti e le cose da vedere a Siviglia, non possono mancare le sue antiche mura
che si trovano in tutta la città, ma le parti meglio
conservate si trovano accanto alla Chiesa della Macarena che vedremo più avanti.
In questa zona si conserva un'ampia sezione, completa di illuminazione notturna
recentemente aggiunta. Le mura della città hanno una lunga storia, risalente
all'epoca romana. Fu durante il periodo degli Almoravidi che videro la loro più
grande espansione. Un tempo Siviglia era completamente chiusa dalle mura di
collegamento con la Torre dell'Oro, la principale posizione difensiva lungo il
fiume Guadalquivir. C'erano 19 porte con cui si entrava in città, spesso
chiamate per il loro scopo (ingresso o uscita a una città vicina come Carmona,
Cordova - o un prodotto specifico - carne, olio, olio, rifiuti), L'ultimo porta
che resta in piedi è quella della Macarena, appena fuori dall'immagine a destra
della torre nella foto sopra.
Indirizzo: C/ Muñoz León
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La
Confraternita della Santa Carità fu fondata a metà del XV secolo per dare
una sepoltura a vagabondi, alle persone che annegavano nel fiume
Guadalquivir e a quelli che venivano giustiziati dalle autorità. Era nel
XVI secolo quando si stabilì nell' attuale posizione, ex cappella di San
Giorgio, situata nei cantieri navali reali di Siviglia...Continua a leggere
sull'Hospital
de la Caridad.
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Immediatamente a sud dell’Alcàzar, affacciata sulla
Avda. San Fernando, sorge la vecchia manifattura di tabacchi, nella quale
è ambientata una delle opere liriche più famose di tutti i tempi, la Carmen di
Georges Bizet. L'edificio, oggi sede dell'Università di Siviglia, è
un edificio costruito in pietra nel corso del XVIII secolo come sede della prima
fabbrica di tabacco in Europa. È una delle raffigurazioni più splendide
dell'architettura industriale del vecchio regime...Continua a leggere sulla
Antigua Fabrica de Tabacos.
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Questo
gioiello di museo, ospitato in un ex ospizio per sacerdoti anziani, è uno dei
luoghi più belli e particolari di Siviglia. L'ospizio (progettato da
Leonardo Figueroa) è fiancheggiato da una cappella barocca riccamente decorata.
Le sue pareti sono decorate con affreschi di Juan e Lucas Valdés, opere
di Roldán e Montañés. La sagrestia è decorata con azulejos. Il suo punto di forza è
la collezione di dipinti del XVII secolo della Fondazione Focus-Abengoa
nel Centro Velázquez. Non si tratta di una grande collezione, ma ogni opera è un
capolavoro del suo genere - tra i punti salienti ricordiamo il dipinto di
Diego Velázquez Santa Rufina, dedicato alla santa patrona di
Siviglia. Gli amanti di
Rubens scopriranno due dipinti su rame del
maestro...Continua a leggere sull'Hospicio
de los Venerables Sacerdotes.
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Situato
nel quartiere dello shopping in calle Cuna, il Palacio de Lebrija è un
palazzo del XVI secolo che ospita una collezione molto impressionante di mosaici
romani provenienti dalle vicine rovine di Italica. È uno dei pochi posti al
mondo dove si può effettivamente camminare sopra ad alcuni mosaici. Le ottime
condizioni della casa sono dovute agli ampi lavori di ristrutturazione di
Regla Manjón Mergelina (1851-1938), contessa di Lebrija all'inizio del XX secolo. Quest'ultima
era una viaggiatrice instancabile che aveva visitato tutto il monto, e una
collezionista incredibile. Questo palazzo ospita la sua collezione che espone
pezzi provenienti dal Messico e dall'Estremo Oriente. Il primo piano è
altrettanto interessante, con i suoi saloni e la biblioteca costellata di
superbe opere d'arte (sculture, tappeti, dipinti, mobili, una rappresentazione
di Napoleone e dei suoi generali in porcellana di Limoges, arte asiatica,
sontuosi segretari con cassetti dove i segreti sono stati nascosti ...).
Altre parti della casa
come porzioni del soffitto e una balaustra in mogano provengono da chiese e
palazzi vicini in Andalusia. Grazie al suo lavoro sono stati conservati molti
dei mosaici romani scoperti intorno ad Italica.
Indirizzo: C/ Cuna (Centro - Zona commerciale)
Tel: 954 21 81 81 83 / 954 22 78 78 02
Prezzo: 3,60€ piano inferiore, 6,60€ tour completo
orario: lunedì - venerdì: 10:30 - 14:00,17:00 - 19:00
Sabato: 10:00 - 13:00
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Palacio de las Dueñas
Dal
marzo 2016, il Palazzo de las Dueñas, residenza dei duchi d'Alba a
Siviglia, è aperto al pubblico. L'edificio divenne proprietà della casata dopo
il matrimonio del IV Duca d’Alba con la Marchesa di Villanueva del Rio.
Qui si è spenta nel 2011 l'eccentrica duchessa d’Alba, Cayetana Fitz-James
Stuart, l’aristocratica più blasonata al mondo e titolare di una delle
maggiori fortune di Spagna. Il palazzo è conosciuto anche con il nome di
Palacio de las Pinedas, poiché venne commissionato dalla famiglia Pineda,
che ne fu proprietaria sino al 1484 quando lo dovette vendere per riscattare il
capo della casata, Don Juan de Pineda, prigioniero dei Mori...Continua a
leggere sul
Palacio de las Dueñas.
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Museo del Baile Flamenco
Il
Museo del Baile Flamenco è un museo interessante e innovativo dedicato alla
storia e all’evoluzione di questa forma d’arte andalusa. Offre spettacoli quasi
ogni sera, con diverse opzioni per i biglietti. Gli spettacoli variano da
quaranta minuti a circa un'ora. Nei giorni feriali è possibile combinare lo
spettacolo con una visita al museo e/o una lezione di ballo
introduttiva...Continua a leggere sul
Museo del Ballo Flamenco.
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Museo Archeologico di Siviglia
Tra
i musei di Siviglia, il Museo Archeologico è uno dei più interessanti e
visitati. Contiene pezzi d'arte inestimabili (alcuni di essi hanno più di
2.000 anni) ed è un museo unico nel suo genere. L'edificio era in origine
il Padiglione Rinascimentale durante l'Esposizione ibero-americana del 1929 e il
suo stile neomudejar è visibile solo a Siviglia. Il Museo Archeologico di
Siviglia nel suo complesso è stato inaugurato nel 1867...Continua a leggere sul
Museo Archeologico di Siviglia.
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Gli
antichi Cantieri Navali Reali di Siviglia (Las Reales Atarazanas) si trovano
nelle strade Temprado e Dos de Mayo, nel quartiere Arenal e
furono costruiti intorno al XIII secolo. Per la loro posizione leggermente più
alta rispetto al fiume, alcuni
appezzamenti di terreno furono scelti accanto corso d'acqua. Ci troviamo infatti fuori
dalle antiche mura
cittadine, vicino alle Torri dell'Oro e la Torre della Plata e a
solo un metro sopra il livello dell'acqua del
Guadalquivir, per facilitare il trasporto delle barche...Continua
a leggere sui
Cantieri Navali Reali di Siviglia.
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Tutte
le attrazioni turistiche di Siviglia si trovano a pochi passi l'una
dall'altro nel El Centro, che come si capisce è il centro storico
della città situato a nord della grande Cattedrale che si concentra intorno
e si dirama dalla via pedonale Sierpes. El Centro è stato a lungo il fulcro
attorno al quale ruota tutta l'attività della città. Le strade Sierpes,
Tetuán e Velázquez che si estendono tra Plaza Nueva e Plaza del Duque vi
faranno imbattervi in negozi, musei, chiese, palazzi nobiliari, cafè,
ristoranti e molto altro ancora. In questa zona potrete assaggiare il famoso
salame Jamon de Serano de Belottal, la tapa più famosa di Siviglia.
La sua particolarità è che i maiali vengono nutriti solo con ghiande per la
produzione di prosciutto, che viene utilizzato per la sua preparazione.
El Centro Non è esattamente un "barrio", ma la principale area commerciale
che va da ovest a est lungo le strade principali che vanno dalla Puerta
Real alla Puerta Osario, insieme alle principali vie dello
shopping, Calle Tetuan e Calle Sierpes che vanno a sud fino a
Plaza Nueva e Plaza San Francisco. Anche se quest'area ha perso più di
qualsiasi altra parte della città vecchia a causa di progetti di
ammodernamento mal concepiti negli anni Cinquanta e Sessanta, c'è ancora
molto da vedere e da fare, quindi non si tratta solo dello shopping.
Dal centro geografico della città, la Plaza del Duque e La Campana,
seguire Sierpes o Tetuan fino a raggiungere l'Ayuntamiento, o
municipio, con il suo intricato, ma solo parzialmente, decorato esterno. Fu
costruito nel XVI secolo a fianco della Plaza San Francisco, così chiamata
per il francescano Convento Casa Grande, che occupava l'area che oggi è la
Plaza Nueva e oltre. Questo enorme edificio fu definitivamente
demolito solo nel 1840, e sostituito dalla grande piazza pubblica che
vediamo oggi, il municipio è stato ampiamente ristrutturato con una nuova
facciata classica che si affaccia sulla piazza.
Lasciando la Plaza San Francisco per la strada Entre Carceles (tra le
carceri - una volta letteralmente vero, anche se entrambi sono scomparsi da
tempo) si arriva quasi subito alla Chiesa di San Salvador, nella
piazza omonima. Dopo la cattedrale, questo splendido edificio barocco
costruito alla fine del XVII secolo sul sito di una ex moschea, e solo
recentemente restaurato, è la più grande chiesa di Siviglia. Parte del suo
fascino, è che è quasi circondato da negozi e case costruite contro le mura.
Sul retro della chiesa si trova l'antica Plaza del Pan, in un angolo
del quale si trova Calle Siete Revueltas (Sette curve), la strada più ariosa
di Siviglia.
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L'Hotel
Alfonso XIII è l'hotel più famoso della città, un bel edificio storico
situato tra la Puerta de Jerez, il Palacio de San Telmo e la
Antica Fabbrica del tabacco. Secondo la tradizione l'hotel venne
costruito su ordine del monarca Alfonso XIII per ospitare i capi di
stato stranieri che visitavano Siviglia durante l'esposizione
Ibero-americana del 1929. Il re che da il nome all'albergo non fu molto
fortunato in vita: le sue difficoltà nelle questioni politiche e militari lo
costrinsero ad abdicare nel 1931 e a ritirarsi in esilio a Roma, dove morì
dieci anni dopo. L'hotel è in stile neo-mudejar con un cortile interno,
saloni sontuosi, ampi corridoi, un ascensore riccamente decorato, eleganti
vetrate, candelieri di cristallo e molti altri elementi decorativi di sicuro
interesse e fascino. Si tratta di un luogo particolare e adatto a una pausa
dove fermarsi e prendere qualcosa al bar.
Alla mostra del 1929 presero parte i diplomatici rappresentanti dei paesi
ibero-americani, re Alfonso e sua moglie. Tuttavia, non vi parteciparono
presidenti stranieri, ad eccezione del presidente norvegese Johan Ludwig
Mowinekel, che si è recato in visita privata, e del presidente portoghese
Fragoso. L'hotel ha ospitato molte celebrità durante l'EXPO di Sivgilia del
1992, compresi il principe Carlo e l'allora moglie Diana. Una lista infinita
di divi della musica e del cinema hanno soggiornato e soggiornano in questo
hotel da quando ha aperto. Al suo interno sono presenti diversi ristoranti,
tra cui l'Ena stellato Michelin.
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Casa Museo di Murillo
La
Casa Museo di Murillo, si trova in Calle Santa Teresa 8, nella
parrocchia di Santa Cruz, ed è stata la penultima residenza familiare
dell'artista Bartolomé Esteban Murillo, il quale vi visse come
pittore pienamente riconosciuto e ammirato dalla società sivigliana
dell'epoca. Qui si trova la bottega dove l'artista lavorò negli ultimi anni
della sua vita. Bartolomé Esteban Murillo era considerato "il miglior
pittore di Siviglia" dal Cabildo della Cattedrale di Siviglia, e sviluppò la
sua vita e la sua traiettoria creativa interamente nella sua città natale,
dove nacque nel 1617 e morì nel 1682; solo un breve soggiorno di pochi mesi
alla corte di Madrid, nel 1658, lo allontanò dalla capitale andalusa. Queste
circostanze, insieme al suo eccezionale talento e alla sua estrema
sensibilità, hanno influenzato Murillo a cogliere con la sua pittura, come
nessun altro artista, lo spirito della Siviglia del suo tempo.
La Casa di Murillo è un piccolo palazzo sivigliano a due piani con soffitta,
le cui stanze sono disposte intorno ad un cortile centrale con quattro
gallerie e archi semicircolari su colonne. L'edificio, dichiarato Bene di
Interesse Culturale l'8 marzo 1995, ha subito numerosi interventi,
soprattutto nel corso del XX secolo; l'edificio è quindi tornato ad essere
la casa dell'artista, uno spazio in cui, attraverso riproduzioni delle sue
opere, attività culturali e laboratori, sarà possibile conoscere la
brillante personalità creativa dell'artista.
La Casa de Murillo è anche il punto di partenza dell'Itinerario Tras los
pasos de Murillo, che guiderà i visitatori in un percorso attraverso la
Siviglia del XVII secolo, seguendo le orme dell'artista attraverso i luoghi
più emblematici della sua carriera. L'Itinerario è costituito da 20 spazi
legati alla vita personale e professionale di Murillo, in cui si possono
ammirare più di 50 dipinti originali e più di 80 riproduzioni delle sue
opere più significative. Vi invitiamo a seguire le orme di Murillo e a
scoprire la personalità creativa di un artista eccezionale.
Inoltre, nella Casa de Murillo si possono ammirare due documentari sulla
vita e l'opera del pittore: Murillo, pittore dell'infanzia, diretto,
sceneggiato e narrato da Valdivieso, che porta la produzione del genio del
barocco al pubblico infantile è proiettato dal martedì alla domenica a Casa
Murillo.
Indirizzo e orari
Calle Sta. Teresa, 8, 41004 Sevilla, Spagna
Data di apertura: 1972
Orari: da martedì a sabato 10-20, sabato 10-18 Chiuso di lunedì
Telefono: +34 955 47 04 29
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Giardino di Murillo
I
giardini di Murillo (los Jardines de Murillo) si trovano tra le mura
dell'Alcázar e le piazze Alfaro e Refinadores: l'accesso è da Calle Menéndez
Pelayo o via San Fernando. Nati agli inizi del Novecento, in uno stile
simile a quello del Parco Maria Luisa, questi giardini che prendono il nome
del grande pittore sivigliano Bartolomé Esteban Murillo, (nato in una
casa vicina, donata ai giardini nel 1917) sono dovuti alla volontà al
re Alfonso XIII che decise di cedere alla città una parte dei
giardini della fortezza dell’Alcázar. I giardino sono anche chiamati dalla
popolazione "Giardini di Talavera" dal nome dell'architetto che li progettò
Juan Talavera y Heredia, autore anche di molti edifici modernisti e
cosiddetti "regionalisti" a Siviglia. Sono composti da tre grandi sentieri
principali intrecciati a piccoli sentieri, il tutto delimitato da palme,
imponenti e profumati cespugli di oleandri, ficus....
Una magnolia superba con radici incredibili si trova all'angolo del piccolo
vicolo che conduce alle mura dell'Alcázar. Ci si può sedere su panchine di
mattoni e azulejos e ammirare il monumento dedicato a Cristoforo Colombo,
disegnato dallo stesso Talavera ma realizzato dallo scultore Lorenzo
Coullaut Valera. Senza dimenticare gli elementi marmorei di vari stili
(arabo, visigoto...), e la gloria in omaggio al pittore José García Ramos,
che raggruppa molte delle sue opere ceramiche riprodotte. I giardini
terminano nella Plaza de Refinadores, dove si erge una statua di Don Juan
Tenorio, Don Giovanni, il famoso personaggio del teatro e della
letteratura Europea (ma sivigliano).
Indirizzo: Av. de Menéndez Pelayo, 41004 Sevilla
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Palazzo Arcivescovile
Il
Palazzo Arcivescovole (Palacio de Arzobispal) è situato ai piedi
della torre Giralda, nel centro del quartiere storico della città. Si tratta
di un edificio settecentesco che ospita il clero sivigliano. Mentre dal
cancello principale si può intravedere il patio, se ci si avventurasse più
all'interno si vedrebbero opere importanti di Murillo e di altri
pittori. Ogni tanto si vede l'arcivescovo passeggiare nel giardino durante
la pausa pomeridiana. Purtroppo l'edificio non è aperta al pubblico, ma vale
la pena osservarne l'esterno.
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Acquario di Siviglia
Se
viaggiate a Siviglia con i bambini e state qui un po' di tempo, anche se non
è proprio una attrazione nell'immaginario di visita questa città, potete
visitare l'Acquario di Siviglia, dove più di 7.000 esemplari di 400
specie diverse attendono grandi e piccini. Tra questi, undici diverse specie
di squali. Non solo, c'è un altro motivo molto interessante per visitare
questo acquario, il suo tema il viaggio di Magellano. del 1519. Le specie
ittiche che è possibile trovare ripropongono quelle che incontrò il grande
esploratore portoghese, durante la sua famosa circumnavigazione del mondo
quando, come tutti sanno, partì dalla sua missione a cui non fece mai
ritorno, proprio dalla città di Siviglia. All’interno di questa bella
struttura è possibile dunque vedere, divise in 35 vasche e un percorso di
oltre 700 metri, oltre 400 specie ittiche che sono stati inseriti in habitat
ricreati per l’occasione, specie che rappresentano la biodiversità di fiumi,
mari, oceani e giungle che ci sono sulla terra.
Diviso in 5 aree tematiche (Guadalquivir, Atlantico, Amazzonia, Pacifico e
Indopacifico), l'acquario invitando a rivivere il viaggio di Magellano e
permette loro di scoprire i diversi fondali marini del pianeta. Ha il bacino
di squali più profondo (9 metri) della penisola iberica. In questo oceanario
vivono molte specie, cavallucci marini, pesci pagliaccio, tartarughe marine.
Da non perdere i suoi nuovi spazi (mangrovie e giungla tropicale) e la
mostra di meduse "Calma. El latido del mar".
Il biglietto d'ingresso all'Acquario di Siviglia per gli adulti è di 15 euro
e per i bambini dai 4 ai 14 anni 10 euro. I bambini sotto i quattro anni
sono ammessi gratuitamente (a condizione che siano accompagnati da un
adulto), gli over 65 pagano 10 euro.
Indirizzo: Plaza Santa Marta
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Alameda de Hércules
Siviglia
è una città di quartieri, piccole città all'interno della città stessa, dove
ognuno di essi presenta la propria personalità, le sue particolarità, le sue
persone e anche le sue usanze. Tuttavia, nessun'altra zona del centro di
Siviglia ha subito negli ultimi due decenni un cambiamento così radicale e
spettacolare come l'Alameda de Hércules...Continua a leggere su
Alameda de Hércules.
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Ai
tempi di Colombo il fiume qui era affollato di barche, oggi solo qualche
imbarcazione turistica occasionalmente passa per le acque del Guadalquivir.
Ma è ancora Paseo de Colon, la passeggiata, è un luogo affascinante
che durante il fine settimana è affollato di amanti delle camminate e di
famiglie spagnole vestite per la domenica. La vista sul fiume è abbastanza
bella con una serie di tipiche case andaluse con balconi in ferro battuto,
molti dei quali sono stati convertite in fiorenti ristoranti.
Corre parallelo al fiume Guadalquivir ed è una continuazione del Paseo de
las Delicias. Su questo percorso si concentrano importanti monumenti della
città che abbiamo già visto, come la Torre del Oro, l'arena del della
Real Maestranza (Plaza de Toros) o il Teatro della Maestranza.
Questa bella passeggiata corre parallela al Guadalquivir tra i ponti di San
Telmo e Isabella II. Potrete rimanere sul marciapiede. Il Paseo de
Cristóbal Colón unisce moda, design, gastronomia e galleria. Il flusso
turistico durante tutto l'anno e la facilità di accesso fanno sì che negli
ultimi anni si siano insediati piccoli imprenditori artigiani. La maggior
parte dei negozi del quartiere, ognuno dei quali è dedicato a cose molto
diverse, hanno una forte personalità che li rende molto ben definiti. In
questo "lungomare" cittadino è possibile trovare tutta una serie di tapas
bar e ristoranti dove una fare una piacevole pausa durante la vostra visita
alla città.
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Hospital de las Cinco Llagas
L'ex
Ospedale de las Cinco Llagas, noto anche come Hospital de la
Sangre, rappresenta uno dei migliori esempi di architettura
rinascimentale in tutta l'Andalusia (e uno dei più grandi di tutta la Spagna
in questo stile). Situato nel quartiere Macarena a Siviglia, di fronte alle
mura della città, tra le vie Don Fabrique e San Juan de Ribera, attualmente
ospita il Parlamento dell'Andalusia...Continua a leggere sull'Hospital
de las Cinco Llagas.
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El Postigo (Porta della città)
Situato
nel quartiere Arenal, alla confluenza tra la Calle Almirantazgo e la
Calle Arfe, e
conosciuto semplicemente come "El Postigo" dalla maggior parte dei
sivigliani, la porta delle vecchie mura della città era un tempo conosciuta
come "El Positgo del Aceite". Fu attraverso questa porta che le
provviste di olio dal fiume entravano in città. La porta originaria risale
all'epoca di Ben Yusuf, ma fu successivamente ristrutturata nel XVI secolo
dall'architetto di Brescia Benvenuto Tortelli (uno degli architetti
principali di Siviglia tra il 1566 e il 1572). L'opera di Pedro Roldán è
visibile nella piccolissima cappella settecentesca accanto all' arco con la
sua pala in stile barocco.
Indirizzo: C/ Almirantazgo
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Acquedotto Caños e de Carmona
L'origine
di questo lavoro di ingegneria antica risale al periodo imperiale romano. Si
dice che venne edificato proprio quando Giulio Cesare era governatore di
Híspalis. Con l'avvento dei Visigoti, la manutenzione dell'acquedotto fu
completamente abbandonata, al punto che i canali si intasarono e cessarono di
funzionare. Durante questo periodo e in parte durante il governo musulmano, la
città fu rifornita di acqua salmastra che veniva estratta dai pozzi scavati
sulle rive del fiume. Questo sistema proseguì fino a quando durante la dinastia
Almohade, il califfo Abu Yusuf Yaqub...Continua a leggere sull'Acquedotto Caños e de Carmona.
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La
Basilica della Macarena di Siviglia, nell'omonimo quartiere, rende
omaggio alla Vergine della Speranza ed è famosa per la raffigurazione
della condanna a morte a Cristo, opera dello scultore Felipe Morales
Nieto: Cristo nel momento in cui riceve la condanna a morte di Ponzio
Pilato. Come forse noterete durante la vostra visita alla città,
Siviglia ha sempre osservato un culto molto forte della Vergine Maria. In
città ci sono due statue che raffigurano la madre di Gesù, che vengono
portate cerimoniosamente in trionfo durante le processioni della
Semana Santa...Continua
a leggere sulla
Basilica della Macarena.
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Nel centro di Siviglia, in
una strada accanto a Calle Sierpes, si trova un gioiello di stile barocco
sivigliano, la Cappella di San José, conosciuta in città come "La
piccola cappella di San José" per le sue piccole dimensioni.
All'interno conserva le raffigurazioni di Santa Giusta e Santa Rufina,
due sante, sorelle, venerate soprattutto a Siviglia e considerate protettrici
della Giralda e della Cattedrale (la credenze vogliono che abbiano interceduto
per non farle crollare durante il terremoto di Lisbona del 1755). Quando ci si
entra si ha l'impressione di entrare in una grotta in un tripudio di decori
barocchi...Continua a leggere sulla
Capilla de San José.
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Italica
è un'antica città romana situata a nord di Santiponce (fa parte di questo
comune), a 7 km da Siviglia, sulla Via de la Plata, verso la strada per
Merida. La città venne fondata nel 206 a.C. su una collina vicino al
Guadalquivir, vicino a Hispalis (Siviglia) e Ilipa (Alcalá del Río). Fu una
città importante e attiva nel periodo musulmano, con il nome di "Talikah/Taliqa"
e solo nel XII secolo venne abbandonata, diventando conosciuta dai cristiani
come "Siviglia la Vieja"...Continua a leggere su
Italica.
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Anche nella stessa Santiponce è possibile trovare monumenti interessanti oltre
ad Italica.
Teatro romano
Costruito
nel centro del paese di Santiponce, il teatro fu costruito tra gli anni 30 e 37
d. C. ai piedi del colle di San Antonio, e restò in funzione almeno fino al V
secolo. Una parte del terreno dove sorgeva il teatro è stata riempita e
trasformata in magazzini, recinti e discariche e persino in luogo di sepolture
occasionali. È stato infine riempito e distrutto da diverse inondazioni del
Guadalquivir. Dopo varie fasi di restauro, iniziate negli anni' 80, viene ora
utilizzato per la celebrazione di vari spettacoli, come il Festival del
Teatro Italica.
Museo Comunale di Fernando Marmolejo
Museo della città con una mostra permanente della storia di Santiponce,
dall'epoca romana fino al Medioevo, il Monastero di San Isidoro del Campo
e Santiponce dell'Ottocento, insieme alle opere dell' artista che dà il nome al
museo, un famoso orafo sivigliano.
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