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Hospital de la Caridad a Siviglia
La
Confraternita della Santa Carità fu fondata a metà del XV secolo per dare
una dignitosa sepoltura ai vagabondi di
Siviglia, alle persone che annegavano nel fiume
Guadalquivir e a quelli che venivano giustiziati dalle autorità. Era nel
XVI secolo quando si stabilì nell' attuale posizione, ex cappella di San
Giorgio, situata nei cantieri navali reali di Siviglia.
Nel 1662 Don Miguel de Manara, da cui trasse ispirazione Lord Byron
per il suo Don Juan, si unì alla Confraternita della Carità
ripudiando il suo discusso passato.
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Si dice che lo fece dopo essere tornato da
un’orgia sfrenata, quando improvvisamente ebbe una visione in cui assisteva a un
corteo funebre che trasportava il suo stesso cadavere. Fu lui a volere l’Hospital
de la Caridad nel 1676 per alleviare le pene dei moribondi e dei bisognosi,
per il quale scopo è tuttora utilizzato. La costruzione dell'attuale chiesa
venne portata avanti dall'architetto Pedro Sánchez Falconete nei cantieri
navali reali e i lavori furono completati nel 1670.
L'edificio fu realizzato in
stile barocco formato da una sola navata, presbiterio e coro ai piedi. È
coperto da una volta a botte decorata con intonaco. Ha una facciata esterna a
forma di pala d'altare con modanature incorniciate da mattonelle dipinte con
santi e allegorie. Nella parte superiore è rifinita da soffitta e cornicione con
ringhiere in ferro e pinnacoli alle estremità. Per far posto all'ospedale i
cantieri navali reali cedettero degli spazi in cui furono costruite tre sale: "Sala
del Cristo", "Sala di Nostra Signara del Rosario" e "Sala do San
Antonio", e più tardi una quarta sala, "Sala de San José", nel 1856.
Due splendidi cortili sono stati sviluppati con colonne di marmo e fontane
scultoree sviluppate in Italia, decorate con piastrelle bianche e blu di stile
olandese.
La barocca Pala d'altare principale "La sepoltura di Cristo" è opera di
Bernardo Simón de Pineda (1674). È affiancata da sculture di Pedro
Roldán "San Jorge" e "San Roque". Sul sottotetto sono incise le
sculture delle tre virtù "Fede","Speranza" e "Carità"
dello stesso autore.
Don Miguel commissionò al grande pittore Murillo una serie di undici
dipinti per la cappella. Dei sette rimasti (i francesi rubarono gli altri
durante l’occupazione napoleonica), fa parte una raffigurazione straordinaria di
San Juan de Dios per il quale il Manara stesso fece da modello. Insieme a
questi dipinti sono esposte due opere di Valdés Leal che hanno come
soggetto il Trionfo della morte. Una di queste, che ritrae un vescovo in
decomposizione mangiato dai vermi (sotto la bilancia della giustizia intitolata
Ni mas, Ni menos), è talmente repellente da far dichiarare a Murillo: "Bisogna
tapparsi il naso per guardarlo". Lo spirito che permea entrambe le opere è
pesantemente influenzato dalla vivida memoria dell’epidemia del 1649, che uccise
quasi la metà della popolazione della città.
Hospital de la
Caridad
Ingresso da C/Temprado 3, Siviglia
Orari
Lun-sab 9-13 e 15.30-19, dom 9-12.30
€5 Inclusa audioguida
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