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Università di Siviglia
L'Università di Siviglia (Universidad de Sevilla),
a
Siviglia,
fondata nel 1505 con il nome di Colegio Santa María de Jesús,
è una delle migliori università della Spagna e ha circa 73 mila
studenti iscritti. Con oltre cinque secoli di esperienza
nell'insegnamento, soddisfa appieno i moderni standard richiesti dalla
EHEA (European Higher Education Area), lo Spazio
europeo dell'istruzione superiore. L'università riassume la sua
direttiva educativa in quattro parole: "uguaglianza, libertà,
giustizia e pluralismo". Si concentra in particolare in continui
progressi nei settori della scienza, della tecnologia e della cultura,
tanto da essere oggi uno dei centri d'insegnamento più popolari e
prestigiosi per gli studenti spagnoli, e non solo.
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La sede del Rettorato è situata nel cuore di Siviglia, in uno
degli edifici più belli della città, la
Reale Fabbrica
di Tabacco, del XVIII secolo. Le aree di studio più
rinomate sono Lingua e Letteratura spagnola, Affari e Marketing,
Politica e Relazioni internazionali, e Storia, ed è stata classificata
dal Center for World University Rankings (CWUR) una delle dieci
migliori università della sua nazione.
La storia dell'università di Siviglia risale al XV
secolo (1472), a quando Maese Rodrigo Fernández de Santaella
(1444-1509), un ecclesiastico e teologo spagnolo proveniente da
Carmona, un vicino villaggio dell'Andalusia,
divenne arcidiacono della
Cattedrale di
Siviglia. Originariamente, quella che nel 1505 sarebbe
divenuta l'odierna università con tanto di bolla papale di Papa
Giulio II, era inizialmente chiamata Colegio de Santa Maria de
Jesus, una scuola nata all'interno di quel contesto culturale
delle 'escelas generales' volute da Alfonso il Saggio nel
1254 e dedite all'insegnamento dell'arabo, dell'ebraico, del greco e del
latino per preparare i missionari domenicani al lavoro di
evangelizzazione delle comunità non cattoliche allora fortemente
presenti nel territorio. Collegio e università, così come istituita nel
1505 e riconosciuta dai re cattolici, ebbero tuttavia
linee d'insegnamento distinte, nonostante ospitate nello stesso edificio
(quello inizialmente fatto appositamente costruire da Maese Rodrigo):
dall'iniziale insegnamento linguistico per scopo evangelico, furono
infatti accordati diplomi di logica, filosofia, teologia, diritto
civile e diritto canonico.
Nel 1621 l'università risultava composta da quattro Facoltà:
Teologia, Canonico e Legge, Medicina e Arti. Intorno alla seconda metà
del Settecento, durante il regno di Carlo III, avvennero
importanti cambiamenti nel contesto delle riforme promosse da Pablo
de Olavide (1768), un illuminato riformatore spagnolo dalla vita
alquanto interessante. Costui, nato in Perù da una influente famiglia
basco-creola, con lo zelo del riformatore del suo tempo (fu supervisore
nella costruzione di nuovi villaggi ed opere pubbliche, tra cui il
ripopolamento di zone disabitate della Sierra Morena e della
valle del Guadalquivir, che riuscì a garantire anche con l'apporto
di manodopera tedesca e fiamminga), promosse la nascita di una
università moderna, con l'istituzione degli insegnamenti della
matematica e delle scienze. Con l'espulsione dei gesuiti,
l'università trovò nuova sede nell'edificio della Casa de la Compañía
de Jesús, in via Laraña, ma nel complesso la città (e non solo) fu
privata di molti insegnanti e letterati, fatto che portò ad una certa
destabilizzazione del sistema educativo iberico; per questo lo stesso re
e il governo iniziarono ad incoraggiare numerosi studiosi a trasferirsi
nel paese e a ben considerare persone come Olavide, che a dirla tutta
ebbe un rapporto contrastante con la Spagna: inizialmente interdetto dai
pubblici uffici per una condanna da appropriazione indebita, divenne
grande riformatore illuminato, ma fu poi costretto a fuggire in Francia
nel 1778 perché condannato dall'Inquisizione spagnola. Ad Olavide
è oggi dedicata una nuova università di recente istituzione a Siviglia
(1997), la Universidad Pablo de Olavide (UPO).
Dal XIX secolo, a seguito di una nuova riforma degli studi,
vennero abolite le università più piccole di Baeza e Osuna,
inglobate in quella più grande di Siviglia, che a sua volta fu
standardizzata all'impianto accademico del modello in uso all'Università
di Salamanca, con l'istituzione di nuove facoltà, tra cui
quella di Medicina, e di biblioteche specializzate. Vi fu inoltre la
soppressione della facoltà di Teologia. Il trasferimento
dell'università nella sua attuale sede, la Reale Fabbrica, il bell'edificio
progettato nel Settecento dall'ingegnere Sebastian Van der Borcht
durante il regno di re Ferdinando VI, avvenne nella metà del XX
secolo. Vennero quindi create nuove facoltà (architettura ed ingegneria
da prima ed economia e farmacia poi) negli anni '60 e accordato il
decentramento geografico da cui sono emerse successivamente le
attuali Università di Cadice (a
Cadice,
Cádiz), Università di Córdoba (a
Cordoba)
e Università dell'Estremadura (Universidad de Extremadura),
di cui è parte il campus di
Cáceres.
All'inizio del XXI secolo sono state attuate nuove riforme
nell'Università di Siviglia, che hanno avuto lo scopo di sviluppare le
funzioni concesse alle comunità autonome e approfondire lo
sviluppo e il coordinamento del sistema universitario andaluso.
Dal 2009 l'università ha accordi con 15 organizzazioni di
scambio internazionale, tra cui il Council on International
Educational Exchange e il Real Colegio Complutense, presso l'Università
di Harvard (dal 2015).
Al momento sono presenti i seguenti campus e facoltà
dell'Università di Siviglia:
Nell'edificio principale della Reale Fabbrica di Tabacco
(Facoltà di filología, di geografía e di storia); il Campus Reina
Mercedes (facoltà scientifiche, da biologia e farmacia a matematica
e architettura), il Campus Ramón y Cajal (per le facoltà di
diritto ed economia, filosofia e psicologia), il Campus Macarena
(per la facoltà di medicina e odontologia), Campus Cartuja (per
la facoltà di ingegneria, delle belle arti, tecnica agricola e per la
scuola universitaria politecnica).
La Biblioteca dell'Università di Siviglia, con
1.507.097 volumi, è la terza biblioteca universitaria più grande della
Spagna (dopo la Biblioteca dell'Università Complutense di
Madrid
e la Biblioteca dell'Università
di Barcellona).
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