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Cattedrale di Siviglia
Per chi abita qui la Cattedrale di Siviglia
(Cattedrale di Santa María de la Sede)
è la chiesa più Grande
del mondo, un tempio immenso che solo a guardarlo dall'esterno lascia esterrefatti.
Secondo i calcoli moderni, che ne considerano il volume, supererebbe di gran
lunga le due chiese di San Pietro a
Roma e St Paul di
Londra, un grande monumento eretto a nome della Vergine Maria nel
XV secolo.
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Curioso
sapere che nel momento in cui venne edificata i suoi costruttori si dice abbiano
dichiarato "Costruiamo questa chiesa per la
quale i nostri posteri ci considereranno dei pazzi".
La
Cattedrale di Siviglia, con la sua bellezza e la sua atmosfera mistica,
affascina le centinaia di migliaia di turisti che la visitano ogni anno. Le
imponenti volte gotiche, l'incanto della Patio de los Naranjos, la
singolare Biblioteca Colombiana, insieme ad una sublime iconografia che
comprende dipinti, sculture, vetrate e delicate oreficerie rendono la visita
alla Cattedrale un appuntamento imprescindibile se si visita la capitale dell'Andalusia.
Breve storia
La chiesa
di
Siviglia
sorse
sopra le fondamenta di un
precedente tempio religioso, non cristiano bensì musulmano: della grande
moschea degli almohadi rimane oggi solo l'antico minareto, la splendida
torre di Giralda. I lavori
dell'attuale costruzione iniziarono nel 1403 con lo scopo, da parte dei canonici
di Siviglia dell'epoca, di "fare impazzire dallo stupore chi la vede",
come è stato raccolto nella tradizione popolare orale di Siviglia. Quella
"benedetta" follia fu consacrata come cattedrale nel 1507, diventando, fino alla
costruzione di San Pietro a Roma, la più grande chiesa della cristianità del
mondo. Tuttavia, come per altre grandi chiese, ci vollero secoli per il suo
completamento. Per questo, lo stile
architettonico presente è anche rinascimentale, plateresco, manieristico,
Barocco, neoclassico o neogotico.
L'imponente e superba costruzione dallo stile gotico, il cui primo progetto fu
dell'architetto Alonso Martínez, subì qualche anno dopo la sua
costruzione una battuta d'arresto inaspettata. Il 28 dicembre 1511, uno dei suoi
pilastri molto grandi crollò e parte della volta centrale che copriva il
transetto crollò a sua volta. Alonso Rodriguez, nominato "Maestro
Maggiore della Cattedrale" tra il 1498 e il 1512, fu rimosso dall'ufficio e
sostituito dall'architetto Juan Gil de Hontañón che, seguondo i dettami
della struttura stilistica iniziale, progettò una nuova cupola.
I
numeri della chiesa sono sorprendenti:
135 metri di lunghezza, 100 di larghezza, 42 di altezza (105 in totale), 80
cappelle interne e un insieme abbondante di opere d'arte. Impossibile non
apprezzare le vetrate del XVI secolo, le grate in ferro (rejas) in stile
plateresco, l'elaborato coro del Quattrocento e la pala d'altare in stile
fiammingo. Che dire dei capolavori del
Goya, Valdés, Leal, Murillo e
Zurbarán? Visitate il Tesoro della Cattedrale per apprezzare l'arte
sacra più bella e per non tralasciare la bizzarria delle cosiddette
Tavole alfonsine, (da non confondere con quelle astronomiche di
Toledo) una strana reliquia appartenuta ad Alfonso il saggio
e considerata dai condottieri spagnoli un amuleto da portare sempre con se.
L'edificio è oggi conosciuto più di ogni altra cosa per la sua incredibile
architettura e per ospitare presso la Puerta
de los Principes quella che viene indicata come la tomba di
Cristoforo Colombo (in spagnolo ricordiamo veniva chiamato Cristóbal
Colón), la cui morte avvenuta a
Valladolid nel 1506 è ancora oggi oggetto di un enigma irrisolto
(pare tuttavia essere stato confermato attraverso le ultime tecniche di DNA
che la salma presente nella cattedrale sia effettivamente quella
dell'esploratore genovese).
Puerta de los Palos
Dietro la Puerta de los Palos, il portale neogotico meridionale, la
maestosità del sito della cattedrale è immediatamente evidente, su uno sfondo di
pavimentazione in marmo bianco e nero. Si entra in una foresta di colonne così
alte che, nonostante la loro robustezza, appaiono snelle. All'incrocio del
transetto, le volte ardenti si ergono a 56 metri da terra. La cattedrale ha 10
porte e 24 volte adiacenti. Non meno di 500 dipinti, alcuni firmati Murillo,
Zurbarán, Luca Giordano, Goya o Pedro de Campaña (Pieter
Kempeneer), sono sparsi in questo labirinto gotico e rinascimentale che conserva
un'impressionante lista di tesori.
Interno della
Cattedrale
La Cattedrale di Santa María de la Sede, ha una pianta di forma
rettangolare che occupa lo spazio in cui si trovava l'antica alhama (nome
arabo, che significa bagni) e dove la luce naturale penetra attraverso le
numerose vetrate colorate. Delle cinque navate in cui è divisa, la navata
centrale e la navata della crociera sono più alte delle altre. Per contrastare
questa asimmetria, le cappelle si aprono alle navate esterne, situate tra i
contrafforti, che servono ad equilibrare in profondità la navata del transetto.
Le 68 volte a sesto acuto poggiano su 28 colonne attaccate e 32 pilastri. Questi
pilastri, rivestiti in pietra, sono in muratura.
La navata centrale ospita due delle costruzioni più significative della
Cattedrale, il coro, circondato da grandi organi e la Cappella, che si sviluppa
su quattro piani e ospita la Pala d'altare maggiore. Questa pala d'altare
(retablo in spagnolo), la cui costruzione iniziò nel 1480, è una delle opere più
importanti della storia dell'arte iberica. Di particolare rilievo è la scultura
del crocifisso Cristo del Million, opera gotica del XII secolo,
presieduta dalla Vergine della Sede.
Nella zona orientale, dietro l'altare maggiore, meritano una visita la
Cappella Reale rinascimentale, dove si venera la Virgen de los Reyes,
patrono della città, venerata e sepolta tra gli altri vicino al re Ferdinando
III il Santo, l'altro patrono della città. A destra si trova la Cappella
di San Pedro, dove spiccano i dipinti di Zurbarán, e a sinistra la
Cappella di Cristo di San Paolo.
Accanto alla Porta dei Campanillas, la piccola Cappella di Santa
Giusta e Rufina, protettrice della Giralda, Santa Triana santi di
grande devozione, le cui immagini sfilano il giorno del Corpus Dominie.
Nella loggia (Lonja) la parte sud della cattedrale si trovano tra le altre cose:
-
La
Cappella del maresciallo, con l'immagine della Purificazione della
Vergine.
-
La
Sala capitolare con opere di Bartolomé Esteban Murillo nella
volta.
-
La sacrestia principale è una vera e propria chiesa con numerosi altari
che mette in evidenza i dipinti di Santa Teresa di Gesù di Zurbaran, San Isidoro e San Leandro ancora di
Murillo.
-
La
Cappella di San Andrea, con il Cristo della Clemenza o i calici
è una delle migliori opere di Martinez Montañés.
-
Nella
Cappella dei Dolori, spiccano il dipinto del Matrimonio
della Vergine con San Giuseppe di Valdés Leal e la tomba del
cardinale Spinola.
-
La
Sacrestia dei Calici è accessibile attraverso la cappella precedente,
dove sono esposti i migliori dipinti della Cattedrale, che mettono in evidenza
il dipinto di Goya,"Santa Giusta e Rufina" e il dipinto del
Cristo Crocifisso di Zurbarán.
-
La
Cappella della Virgen de la Antigua, vanta un dipinto murale del XIV
secolo, antica e grande devozione di Siviglia.
-
La
Cappella di San Ermenegildo, dove si segnala la tomba del cardinale
Cervantes.
-
La
Cappella di San Giusepppe, dove spicca il dipinto della cena del re
Baltasar, di autore fiammingo.
-
La
Cappella di Santa Anna o Cristo de Maracaibo, con una tavola
dedicata a questo Cristo.
-
La
tomba di Cristoforo Colombo, risalente al XIX secolo, si trova dietro
la porta del Principe, accanto alla cappella della Madonna dell'Antico,
sul lato un grande dipinto murale di San Cristoforo.
Tomba di
Cristoforo Colombo
Il
mistero rimane sulla vera tomba di Cristoforo Colombo (anche la
Repubblica Dominicana ha il suo e sostiene che è l'unico che esiste). È
noto che l'esploratore genovese, morto a
Valladolid nel 1506, fu sepolto per la prima volta
a Siviglia; in seguito la sua tomba fu trasferita a Santo Domingo. Due
secoli dopo, alla fine della guerra ispano-americana del 1898, fu
rimpatriata a Siviglia passando per l'Avana. Nel 2003, i test sul DNA
hanno dimostrato che le ossa presenti (che rappresentano solo il 15%
dello scheletro) nella cattedrale di Siviglia sono quelle di Cristoforo
Colombo. I quattro cavalieri che sostengono l'orgoglioso monumento
rappresentano le quattro grandi province della Spagna.
Capilla Real
La
Cappella Reale (Capilla Real), in stile plateresco, con le tombe
di Alfonso X e della madre Beatrice di Svevia; nello
stesso luogo, un santuario d'argento contiene i resti del liberatore di
Siviglia Ferdinando III. La grande pala d'altare (retablo mayor)
è uno dei punti della cattedrale da non mancare, e la folla che ci
troverete non si sbaglia: è quindi necessario aprire la strada per
avvicinarsi ai cancelli che proteggono lo stupefacente tesoro della
cattedrale, un pezzo di oreficeria a cui diverse generazioni di artisti
hanno lavorato grazie al continuo afflusso d'oro dalle Americhe.
Nella zona occidentale, (nella parte che da su Avenida de la Constitución), si
segnalano in particolare: Nel coro, tra le cappelle chiamate Alabastro, si evidenzia la
Cappella
dell'Immacolata Concezione, con l'immagine di questa Vergine, culmine
artistico di Martinez Montañes, detta anche "la Cieguita", e la
cappella della Vergine della Stella. Davanti a queste cappelle, accanto al muro, si trovano le cappelle di San
Leandro e San Isidoro.
Nell'area settentrionale (cortile degli aranceti) si segnalano:
-
La
Cappella battesimale o cappella di San Antonio, con bellissimi
dipinti, come la Visione di San Antonio e il Battesimo di Gesù di
Murillo.
-
La
Cappella di San Francisco, con con un San Idelfonso di
Valdés Leal.
-
La
Cappella degli Scalas, con rilievo della Virgen de la Granada.
-
La
Cappella di San Giacomo (Santiago), dove possiamo contemplare
il dipinto di Juan de Roelas, Santiago nella battaglia di Clavijo
e il dipinto del Martirio di San Lorenzo, di Valdés Leal.
-
La
Cappella della Vergine del Pilar, con l'immagine della Vergine del
1500.
Esterno della
Cattedrale
Il Cortile degli Aranci (Patio de los Naranjos). era l'ex sahn,
una corte tipica dell'architettura delle moschee) e venne
profondamente riformato a partire dal 1248. Le ristrutturazioni
intraprese nel XX secolo lo portarono in gran parte alle sue forme
originali, ma con poche decorazioni, che appaiono solo in punti molto
specifici.
La Cattedrale ha numerose porte d'ingresso che si rivaleggiano tra loro
per la bellezza e sono esse stesse un piccolo trattato di storia
dell'arte. Sulla facciata ovest, che si trova sull'Avenida de la
Constitución, si trovano i seguenti elementi:
-
La Porta del Battesimo, costruita nel XV secolo, ospita la
raffigurazione del battesimo di Cristo.
-
La Porta dell'Assunzione, la porta principale della
cattedrale, mette in evidenza le figure degli angeli, realizzate da
Ricardo Bellver alla fine dell'Ottocento.
-
La Porta di San Miguel o del Nacimiento, situata all'inizio
della cosiddetta navata di San Rocco, fu la prima ad essere
terminata nell'edificio gotico. Negli stipiti si vedono i quattro
evangelisti accompagnati da San Laureano e San Ermenegildo,
principe visigoto che si ribellò a Siviglia.
-
Porta d'ingresso alla Chiesa del Tabernacolo.
-
Sulla facciata accanto alla Plaza de la Virgen de los Reyes
si trovano altre due porte, la Puerta de Palos, con la
rappresentazione dell'adorazione dei Re Magi e la Puerta de
Campanillas, dove è ricreata l'entrata di Gesù a Gerusalemme.
-
Sulla facciata che confina con l'Archivio delle Indie, la Porta
del Principe, o San Cristoforo, con la scultura del
Giraldillo, zona d'ingresso per la visita turistica.
-
A nord di Calle Alemanes, Porta del Perdono, con riferimenti
al periodo Almohade e allo stile Gotico, che dà accesso al Patio de
los Naranjos.
Chiesa del
Tabernacolo
La Chiesa del Tabernacolo in stile barocco si trova integrato nel grande
blocco formato dalla Cattedrale, il Patio de los Naranjos e altri
edifici adiacenti. Di forma rettangolare, venne costruita nel XVII
secolo. L'interno si distingue per la sua altezza, per la chiarezza e
per le otto grandi sculture degli evangelisti e padri della Chiesa che
la decorano. È presieduta dall'altare maggiore con un'eccellente
rappresentazione della Discesa di Cristo.
Il tour della Cattedrale deve essere completato con la salita alle rampe
della Giralda, da dove si può, oltre che godere di un panorama unico su
Siviglia, avere una idee più compiuto della grandezza incredibile di
questa chiesa.
Cattedrale di Siviglia (Catedral
de Santa María de la Sede)
Avenida de la Constitución
Area: centro storico (Barrio de Santa Cruz)
Tel: + 34 95 421 49 71
Siviglia
Note: Patrimonio UNESCO dal 1987
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