Capilla de San José a Siviglia

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Capilla de San José a Siviglia

 

Nel centro di Siviglia, in una strada accanto a Calle Sierpes, si trova un gioiello di stile barocco sivigliano, la Cappella di San José, conosciuta in città come "La piccola cappella di San José" per le sue piccole dimensioni. All'interno conserva le raffigurazioni di Santa Giusta e Santa Rufina, due sante, sorelle, venerate soprattutto a Siviglia e considerate protettrici della Giralda e della Cattedrale (la credenze vogliono che abbiano interceduto per non farle crollare durante il terremoto di Lisbona del 1755). Quando ci si entra si ha l'impressione di entrare in una grotta in un tripudio di decori barocchi.


La sua costruzione, nel luogo in cui è stato costruito l'ex ospedale della corporazione dei falegnami, ha dato luogo a una causa legale tra questa corporazione e la corporazione degli architetti. La seconda si lamentava, non senza motivo, del fatto che la prima non fosse stata autorizzata a redigere progetti edilizi. Ad ogni modo la Capilla de San José fu costruita tra il 1699 e il 1766 e coinvolse due dei migliori architetti dell'epoca della città in due fasi distinte: Pedro Romero (1699-1717 navata principale e decorazioni) ed Esteban Paredes (1747-1766 Capilla Mayor e la porta d' ingresso dei piedi della navata centrale).

Capilla de San JoséLa Capilla de San José è annessa alla Basilica di Giovanni in Laterano a Roma, godendo delle sue stesse grazie e indulgenze. Nel 1912 fu dichiarata monumento di interesse artistico nazionale. Si prendono cura della chiesa i frati cappuccini. Considerate le sue piccole dimensioni, la monumentalità del portale ai piedi della navata centrale è sorprendente. Costruito in mattoni e piastrelle, lo stile barocco è organizzato in due corpi. All'interno, con un invano architrave, ci sono due sculture sui lati della porta, Sant'Anna con la Vergine Bambina e San Gioacchino. Le colonne laterali sostengono il secondo corpo, quello superiore, con l'immagine di San Giuseppe in una nicchia di Lucas Valdés (1716). Due medaglioni con rilievi su entrambi i lati di santi completano il corpo. La facciata è coronata da un campanile a due corpi rivestito di piastrelle. La porta laterale è coronata da una nicchia dove appare il passaggio del "matrimonio della Vergine Maria".

La chiesa ha pianta rettangolare con navata unica e transetto, non visibile dall'esterno. La volta della navata centrale è a botte con lunette e poggia su una trabeazione con parentesi. Il transetto ha un ponte ovale sormontato da una lanterna cieca.

La pala d'altare maggiore, in stile barocco di Cayetano de Costa, è composta da una panchina, tre strade separate da stiliti e soffitta superiore. Nel 1694 l'immagine di San Giuseppe fu collocata al centro della pala d'altare, in una nicchia, opera di Agostino di Perea. Intorno alle nicchie ci sono angeli e serafini tra le nuvole.

Sul lato evangelico, a sinistra dell'altare maggiore, sul transetto stesso, si trova una pala d'altare, anch'essa barocca, è l'altare della Madonna delle Tre Ave Maria. Nella nicchia centrale si trova l'Incoronazione della Vergine da parte della Santissima Trinità di Joaquín Bilbao Martínez. Nella parte superiore c'è un busto di San Leandro, sulla destra San Francesco d'Assisi con in mano il crocifisso e sulla sinistra una scultura della morte di San Giuseppe, con Gesù e Maria, opera di Pedro Roldán che si trova in una nicchia.

Sul lato dell'epistola, anche sul transetto, la pala d'altare si trova intorno alla porta della sagrestia. A sinistra c'è un Gesù Bambino e una Natività all'interno di una nicchia, a destra si trova un'immagine di Sant'Isidoro.

Ci sono altre due pale d'altare su entrambi i lati della navata centrale, l'altare evangelico è l'altare di San Giuseppe e la Vergine Maria, raffigurato in un medaglione che lo presiede. Sul lato dell'epistola, di fronte a questo primo altare, si trova l'altare di San Gioacchino, Sant'Anna e la Vergine Bambina, raffigurante Sant'Anna che insegna a leggere Maria contemplando san Giuseppe.

Vale la pena sottolineare l'immagine di Nostro Padre Gesù prigioniero e salvato, popolarmente conosciuto come Cristo di Medinaceli, che è adorato in questa cappella, è un altro del XX secolo di Agustin Sanchez, che si trova su un altare ai piedi della navata a sinistra della porta d'ingresso.


Cappella di San José

Calle Jovellanos, 41001 Sevilla

 

 

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