Barrio de Santa Cruz

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Barrio Santa Cruz - Siviglia

 

Santa Cruz è l'antico quartiere ebraico di Siviglia, rappresenta il cuore e l'anima della città, nel medioevo era chiamato semplicemente Juderia. Oggi è uno dei quartieri più caratteristici e amati, ricco di piazzette, vicoli e una maestranza di locali per la ristorazione e l'intrattenimento serale senza pari. Alcuni dei monumenti più importanti di Siviglia sono situati proprio in questa zona o nelle vicinanze e a circondarli è un insieme di case pittoresche, tipiche nei loro cortili fioriti e con alberi da frutto, in buona parte aranci.

 

Barrio Santa Cruz - SivigliaIl Barrio de Santa Cruz è la quintessenza dell'immagine che il mondo ha di Siviglia: bellissime case bianche con porte in ferro battuto e facciate decorate con gerani e piazzette che profumano di aranci in primavera. Perdetevi per una volta. Oltre ad alcune dei monumenti più importanti della città

come l'Alcazar, la Cattedrale e la Giralda, e l'ex borsa commerciale che è diventato l'Archivio delle Indie e il Palazzo Episcopale, tra i luoghi più affascinanti del quartiere ci sono Plaza Doña-Elvira, Santa-Maria-la-blanca, Hospital de los Venerables e il Museo-Casa Murillo.

 

Chi visita Siviglia non può non venire tra queste stradine se vuole catturare percepire l'anima della città,  con i suoi patii conquistati dai fiori, i vicoli tortuosi ai margini dei quali ci sono case dove è stato forgiato l'amore letterario tra Don Juan Tenorio, il Don Giovanni e Doña Inés.

La statua di Don Juan Tenorio adorna la Plaza de los Refinadores.


Statua Don Juan Tenorio - Barrio Santa Cruz - SivigliaDon Giovanni è una leggenda, vissuto a Siviglia nel XIV secolo, che uccise il comandante Ulloa, padre della figlia che aveva sedotto. Fu assassinato dai monaci del monastero dove fu sepolto il comandante. Non volendo pentirsi dei suoi peccati venne colpito da un fulmine e portato all'inferno.
Il personaggio è stato al centro delle rappresentazioni teatrali spagnole del XVI e XVII secolo ed europee (Tirso de Molina, Molière, Mozart, Balzac, Mérimée, Alexandre Dumas, ..).


Il magnetismo del quartiere di Santa Cruz è tale che anche lo scrittore americano Washington Irving (1783-1859) soggiornò nella zona e poi probabilmente si diresse a Granada per scrivere i suoi Racconti dell'Alhambra.

 

La Calle Mateos Gago, che funge da porta d'ingresso principale del quartiere, è un'arteria emblematica che nasce nella Giralda e offre una delle migliori vedute della famosa torre. In questa via si trova anche la Chiesa di Santa Cruz, costruita su una delle antiche sinagoghe del quartiere ebraico. Un altro dei luoghi famosi del quartiere è la Calle Agua, o Callejón del Agua, un sentiero di 140 metri di lunghezza che corre lungo le mura della città lungo il tratto in cui scorrevano le condutture dell'acqua che alimentavano i giardini degli Alcázares.

Lasciando la Calle Agua si raggiunge la zona degli esuberanti giardini di Murillo, che circondano le mura dell'Alcázar. Da lì si può accedere al lungofiume Catalina de Ribera, un'area di oltre 18.000 metri quadrati piena di jacaranda fiorita, palme da datteri, oleandri e gelsomini, tra le tante altre specie vegetali. Entrambi i giardini sono stati dichiarati Bene di Interesse Culturale e Patrimonio Storico della Spagna.

 

Case e cortili conservano le influenze architettoniche dei tempi più antichi, costruite per far fronte al caldo clima estivo, capaci così di creare ambienti freschi e ventilati. Nel Barrio Santa Cruz è possibile riassumere in un solo quartiere tutto il fascino del sud della Spagna. Addentrarsi lungo il patio de Banderas e fino alla Callejón del Agua può inizialmente disorientare, ma siamo alle spalle del grande Alcázar di Sivigliae al lato dei suoi giardini reali.

 

Barrio de Santa CruzProseguendo, a destra e rivolta verso l'interno, troviamo il cuore del quartiere: Plaza de Santa Cruz, con l'elaborata croce in ferro battuto al suo centro del 1692. Si trovano poco oltre Hospital de los Venerables Sacerdotes, del Seicento (al suo interno si trovano alcuni affreschi di Valdés Leal), e la Casa de la Memoria de Al-Andalus, che ospita un'interessante collezione relativa alla cultura degli ebrei sefarditi. Alcune strade sono così strette che perfino due persone riescono a camminare con difficoltà fianco a fianco.

 

Barrio Santa Cruz - SivigliaUna di queste stradine è conosciuta dagli abitanti di Siviglia come "Strada del bacio", in quanto due amanti che si sporgessero dalle finestre che si aprono su entrambi i lati del vicolo riuscirebbero senza difficoltà a baciarsi. Ci sono altre piazze nel quartiere, piccole e ombreggiate da alberi d'arancio e di ineguagliabile fascino, quelle da non perdere? Plaza Doña Elvira e le sue belle (a dir poco) panchine in piastrelle. Al lato il ristorante La Cueva non farà che aumentare il piacere di una giornata di visita.

 

Sedetevi su una qualsiasi delle terrazze dei numerosi e vari bar e ristoranti del quartiere di Santa Cruz, all'ombra degli aranci, e assaggiato qualcosa della gastronomia tipica sivigliana: gazpacho andaluso, pesce fritto, patate condite, frittate di gamberi o semplicemente delle deliziose olive condite, innaffiate, perché no, con una birra o un bicchiere di vino locali.

 

 

Breve storia del Barrio de Santa Cruz


Il Barrio de Santa Cruz, è lex quartiere ebraico di Siviglia e rimase tale nella sua struttura anche dopo i massacri nel pogrom anti ebraico del 1391 (quando vennero uccise 4000 persone) e la cacciata degli ebrei dalla città nel 1483, anche se alcuni non lasciarono definitivamente il quartiere. Fino alla fine del XIX secolo Santa Cruz restò in un limbo di lenta decadenza fino a quando riuscì a riacquistare parte del suo antico splendore con le riforme promosse a seguito dell'Esposizione ibero-americana del 1929. Questo stato di ibernazione ha avuto l'effetto positivo di avere tramandato l'aspetto del quartiere più o meno come doveva apparire 600 anni fa.

Barrio de Santa Cruz

Area: centro storico / est del fiume

Siviglia

 

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