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Sospensione mutui/affitti d'impresa "Dl
Cura Italia" 16/3/2020
Il governo italiano ha varato il
"Decreto Cura-Italia" (o "Decreto Marzo" come viene anche chiamato), una manovra straordinaria messa a punto per fronteggiare l’impatto economico del Coronavirus. Si tratta di 25 miliardi e flussi di finanziamenti per complessivi 350 miliardi. Tra gli aiuti, in evidenza la sospensione dei mutui prima casa.
Qui di seguito diamo qualche dettaglio importante per capire chi ne ha diritto e chi no.
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In aggiunta è stato preannunciato dal premier Giuseppe Conte "un piano di ingenti investimenti da promuovere con una rapidità mai conosciuta prima dal nostro Paese"
per aiutare a ripartire quando sarà il momento. Un ulteriore decreto è programmato per il mese prossimo, chiamato
"Decreto Aprile". Vedi anche
Speciale Coronavirus.
Il decreto in generale
In Italia tra le misure messe in campo, in primis il finanziamento al sistema sanitario nazionale e alla protezione civile. Vengono inoltre elargiti diversi miliardi al sostegno all’occupazione e viene implementato un divieto
di licenziamento alle aziende per "giustificato motivo
oggettivo" (dicasi crollo ordini, chiusura di un reparto ecc.),
per i prossimi due mesi.
Nello specifico ai lavoratori dipendenti che
continuano a operare, e che hanno reddito non superiore a 40 mila euro, spetterà a marzo un premio pari a 100 euro.
Ai lavoratori autonomi e lavoratori con contratti di collaborazione, quindi partite IVA e stagionali (sia turismo che spettacolo) è riconosciuta un’indennità, una tantum di 600 euro
per il mese di marzo. Sono previste risorse per il Fondo di integrazione salariale e per la cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le imprese "con un solo dipendente" e non solo quelle dai 5
dipendenti in su. Sono inoltre estesi i permessi per la legge 104, che passeranno a 12 giorni con uno stanziamento di 500 milioni di euro. Si aggiunte la sospensione degli obblighi di versamento per tributi, contributi e di altri obblighi fiscali.
Sospensione mutuo prima casa
Tra le misure relative ai mutui prima casa, è
prevista la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per le famiglie in
difficoltà che potranno richiedere direttamente alla banca erogatrice del mutuo la sospensione tramite un modello disponibile
sul sito del Dipartimento del Tesoro/Consap. La possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo è prevista dal Fondo di Solidarietà (Legge n. 244 del 24/12/2007 art. 2, commi 475 e ss.),
rifinanziato dal presente Decreto "Salva Italia".
Chi ha diritto alla sospensione mutuo prima casa per emergenza Coronavirus?
La sospensione dei mutui non è legata all'Isee (non ci sono limiti di
reddito in pratica) ed è estesa anche agli autonomi. La misura si serve in pratica del cosiddetto "Fondo Gasparrini" per i mutui prima casa, tramite il quale è possibile richiedere la sospensione, in condizioni normali, del mutuo per massimo
9 mesi, prorogando poi la scadenza finale dei mesi di sospensione (in
pratica se sospendo per 6 mesi, la scadenza finale del mutuo sarà anch'essa
posticipata di 6 mesi.
Il Fondo è esteso anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti.
Questi dovranno auto-certificare di aver registrato un calo del proprio fatturato (superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019) in conseguenza delle restrizioni per l’emergenza Coronavirus.
La sospensione si applica alla sola quota capitale della rata.
Strumenti di credito per le imprese: cosa prevede il DL Cura
Italia
Tra le misure del Decreto Marzo ci sono anche tre strumenti
immaginati per le piccole e medie imprese andate in difficoltà a
causa del Covid-19. Rispetto alle esposizioni debitorie nei
confronti di banche, di intermediari finanziari degli altri
soggetti abilitati alla concessione di credito in Italia, le
imprese italiane possono avvalersi di diverse tipologie di
sostegno finanziario che saranno pubblicate a breve in Gazzetta
Ufficiale.
Procedura per richiedere la sospensione del mutuo prima casa per emergenza Coronavirus
Presentare la domanda alla propria banca, tramite il modulo scaricabile; una volta acquisita la domanda e la documentazione, la banca verifica il possesso dei requisiti da parte del richiedente, inoltrando entro 10 giorni in via telematica la richiesta a Consap, che si impegnerà - una volta acquisita la documentazione - a comunicare entro 15 giorni lavorativi l’accettazione o meno dell’istanza di sospensione. Il tutto richiede un tempo di risposta limite di circa 25 giorni.
Bonus affitti per
le attività d'Impresa
Il bonus affitti rientra tra le misure utili per garantire
liquidità, nel caso specifico, a chi esercita attività di
impresa. A stabilirlo è l’articolo 62 del testo in versione di
bozza. L'agevolazione consiste in un credito di imposta del 60%
del canone di locazione per il mese di marzo 2020 ed è
applicabile agli immobili che rientrano nella categoria
catastale C/1.
Questo significa che i soggetti che possono accedere al bonus
affitti, devono comunque pagare la cifra dovuta e possono
utilizzare la somma maturata grazie all’agevolazione solo in
compensazione.
Purtroppo, ad ora, non è previsto nessun beneficio per tutte
le attività che sono rimaste aperte anche nel periodo di stop,
come previsto dagli allegati 1 e 2 del del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020.
Vedi anche:
Speciale Coronavirus
Coronavirus - Le linee guida
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
CORONAVIRUS: 3 possibili farmaci e una speranza
CORONAVIRUS, più di 10 possibili buone notizie
101 cose da fare
a casa al tempo del Coronavirus
101 frasi e aforismi
contro la paura
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