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Infine, per ammirare l'aspetto della piazza che possiamo vedere oggi, tra il
1841 e 1870 vennero allargate via Calzaiuoli tra
Orsanmichele ed il Duomo, la via dell'Oriolo e
via de' Martelli. Infine per ingrandire l'adiacente
Piazza San Giovanni, che da su un lato del Battistero
omonimo, negli anni tra il 1885 e il 1895, vennero demolite ed
arretrate le facciate del Palazzo Arcivescovile.
Piazza del Duomo è collegata al "cuore civile" di Firenze,
Piazza della Signoria, da via del Calzaiuoli, oggi gran via
del passeggio e dello shopping. Tutta quest'area
cominciò ad assumere l'aspetto attuale alla fine del Duecento,
quando si decise di costruire la nuova cattedrale al posto della
precedente, dedicata a Santa Reparata e diventata, con lo
sviluppo impetuoso di Firenze, troppo piccola. In epoca
carolingia sia il palazzo del margravio che la sede vescovile
si trovavano nel medesimo complesso, costruito dove ora si trova
il Palazzo dell'Arcivescovato. La sede arcivescovile,
costruita da Giovanni Antonio Dosio tra il 1573 e il 1584, fu
arretrata nel 1895 per ampliare la piazza. Dal cortile interno
si accede alla Chiesa di San Salvatore al Vescovo, ristrutturata
nel '700.
Girando intorno alla piazza partendo da via dei Calzaiuoli è
possibile ammirare la Loggia del Bigallo realizzata da
Alberto Arnoldi tra il 1352 e 1358 in marmo e
composta da 2 grandi arcate riccamente ornate e decorate con
rilievi raffiguranti angeli, Gesù e i profeti. Al numero 7 di
Piazza del Duomo troviamo la Casa dell'Opera di San Giovanni,
successivamente alcune vecchie case risalenti al XV secolo.
All'angolo di via dei Servi troviamo il Palazzo Strozzi
Niccolini del XV secolo. Continuando troviamo altri bei palazzi
risalenti al XVII secolo: Palazzo Guadagni Riccardi, Strozzi di
Mantova, Palazzo dei Canonici, la sede dell'arciconfraternita
della antichissima Misericordia di Firenze, fondata secondo la tradizione (ma senza
documenti certi) nel 1244 da San Pietro Martire (Pietro
da Verona, propagatore della pratica del Rosario,
incidentalmente anche inquisitore e spietato nemico dell'eresia
catara).
