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Cosa vedere a Londra
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L'Isle
of Dogs (Isola dei cani) è una penisola nella East London dove negli ultimi anni
sono sorti avveniristici monoliti in vetro e metallo, complessi residenziali
esclusivi e il DLR (Dockland Light Rail), la metropolitana sopraelevata di
Londra.
I quartieri dell'area sud-est di
Londra
sono fra i più poveri della capitale, ma anche ricchi di storia interessanti
da visitare, nella loro normalità spesso ricca di eccessi. Quando si ha la
possibilità di un soggiorno prolungato e i monumenti del centro non sono più
una scoperta, può essere divertente dedicare una giornata a quest'area
multietnica e pittoresca, penetrando nel mondo della Londra di tutti i
giorni, per scoprire quanto, anche nella quotidianità, questa magica
capitale ha da offrire.
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Osservando il percorso del fiume Tamigi sulla
cartina si può facilmente notare come, dopo aver abbracciato con un ampia
curva il Southbank, esso prosegua dritto per qualche chilometro in
corrispondenza della City, per poi declinare leggermente verso sud e
tracciare una specie di "emme" allungata. Il centro di questa curiosa formazione è occupato
da una penisola che si estende verso sud in una grande ansa circolare del
fiume, con la punta meridionale affacciata sul porticciolo della cittadina
marinara di Greenwich. La sua prima particolarità, oltre alla forma, sta
proprio nel nome con cui è abitualmente conosciuta: Isle of Dogs.
Un'isola, quindi, non una penisola quale in realtà è; così veniva
considerata dagli abitanti della Londra del XVI secolo, il periodo in cui
per la prima volta questo nome viene citato negli annali del regno. Sulla scelta dell'appellativo esistono varie
leggende: la prima parla di una piccola isoletta chiamata Isle of Dogs,
tuttora presente sul fianco sud ovest della penisola, e dalla quale questa
avrebbe preso il nome; essa sarebbe stata terreno di allevamento dei cani da
caccia di re Edoardo III.
Una seconda supposizione convincente deriva il
nome Dogs da uno storpiamento di Dutchs (ovvero Olandesi), e si riferirebbe
agli operai che dai Paesi Bassi furono richiesti all'Isle of Dogs per
bonificarne il suolo dopo una disastrosa alluvione, nel 1488, mentre una
terza parla invece di Ducks, per via della grande quantità di anatre
abitanti le paludi che infestavano l'area.
Dal centro di Londra (e persino dall'aereo quando
il cielo è sereno, è facile notare un curioso assembramento di grattacieli
stagliarsi lontano sullo skyline dell'East End, appartati e solitari come
fossero il nucleo di una città differente. Si tratta di Canary Wharf,
il nuovo centro finanziario di Londra costruito a partire dagli anni novanta
e tuttora in forte espansione, situato proprio sull'Isle of Dogs. Ma prima
di parlare della giovane star che ha rivitalizzato la penisola, e per capire
i motivi che hanno portato alla decisione di creare proprio qui il centro, è
necessario analizzare un poco di storia, iniziando dalla bonifica del
1488.
Originariamente conosciuta come Stepney Marsh,
l'area venne appunto bonificata alla fine del XV secolo, e resa accessibile
grazie alla costruzione di alcune strade, assieme alle quali sorsero anche i
primi cantieri navali. La vera e propria urbanizzazione di Isle of Dogs
risale tuttavia al XIX secolo ed è strettamente legata alla costruzione dei
famosi West India Docks (1802), il porto commerciale della Londra coloniale,
padrona delle rotte transoceaniche dirette ad oriente. Successivamente
all'apertura degli East India Docks (1806) e dei Millwall Docks (1868), la
penisola venne tagliata da parte a parte da canali navigabili, diventando
per la prima volta quindi vera e propria isola, nel suo periodo in assoluto
più fiorente.
Con l'afflusso di masse di operai impiegati nel
commercio marittimo, numerosi interventi di urbanistica e miglioramento
delle infrastrutture vennero attuati in tutta l'area, che adesso poteva
fregiarsi di un sistema ferroviario e di un collegamento con Greenwich
tramite tunnel sottomarino percorribile a piedi (Greenwich Foot Tunnel).
Strettamente legata alle sorti dei Docks, Isle of
Dogs cominciò a degradare mentre questi facevano obsoleti, processo
accelerato dai pesanti bombardamenti subiti dalla Luftwaffe nel secondo
conflitto mondiale e fattosi critico con l'avvento del container, che i
Docks non erano in grado di supportare. Il vecchio porto commerciale chiuse
progressivamente negli anni settanta (ultimi i Millwall Docks nel 1980) e da
allora Isle of Dogs rimase per anni inutile ed abbandonata. Nel 1981 il
governo Thatcher istituì la London Doclands Development Corporation con
l'intento di dare nuovo sviluppo alla penisola; il primo passo verso la
creazione del fantascientifico centro finanziario di Canary Wharf.
Articolo di Paolo Borile per Informagiovani
Italia
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