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Cosa vedere a Firenze
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Parco delle
Cascine
  
Il Parco delle Cascine resta oggi il più grande polmone verde
di
Firenze, uno dei luoghi amati dai fiorentini
(e da chi visita la città) per una
passeggiata, una corsa, un giro in bici o con i pattini, una
pausa dai ritmi cittadini. Nella
bella stagione si rivela un luogo dove incontrarsi, partecipare
ad eventi, mangiare, ascoltare musica e prendere fresco. Lo si
può raggiungere dal centro città a piedi, in bici, in auto, con
la tramvia o il bus 17C.
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Primo nucleo della
cosiddetta "Tenuta
dell'Isola", il futuro Parco delle Cascine, che si estende per
oltre tre chilometri sulla riva destra dell'Arno, fu acquisito dal duca
Alessandro de Medici e incrementato da Cosimo I attraverso l'acquisto
di nuovi terreni. A seguito della capillare riorganizzazione territoriale e
della valorizzazione del verde pubblico attuate da Pietro Leopoldo di
Lorena nella seconda metà del Settecento, anche il parco delle Cascine
fu dotato di attrezzature per la manutenzione e la sorveglianza, ed aperto
al pubblico durante le feste e gli spettacoli di corte e per la tradizionale
festa dell'Ascensione. Vai alle
Cascine oggi. In queste occasioni il parco si mostrava come uno spazio agreste nel quale trovavano posto un gran
numero di venditori ambulanti con banchi e cucine improvvisate.
Le celebri feste granducali alle Cascine, particolarmente grandiose
negli ultimi anni del Diciottesimo secolo, organizzate con la
regia degli architetti di corte (tra i quali Gaspero Paoletti
e l'allievo Giuseppe Manetti), sono documentate dai
dipinti di Francesco Maria Terreni, durante l'occupazione
napoleonica. Seguirono l'avvento di Ferdinando III, e il
granducato di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone,
e le Cascine granducali divennero parco pubblico aperto al
passeggio quotidiano e vennero arredate con opere in pietra
di gusto neoclassico eseguiti da Gaspero Maria Paoletti.
Si veniva così introducendo un elemento del tutto nuovo nella
configurazione urbanistica e nel costume della città.
Nel 1869, durante il breve periodo in cui Firenze fu capitale
d'Italia, nel Parco delle Cascine si fecero altri lavori per la
sistemazione del parco, percorso ormai quotidianamente da lunghe
file di carrozze e frequentato da un folto pubblico anche in
occasione delle numerose parate militari e delle corse di
cavalli, introdotte dagli Inglesi nel 1836.
Le Cascine oggi
I podisti frequentano
il Parco delle Cascine a tutte le ore. I percorsi
possono essere di diversa lunghezza, per il percorso breve, 4
km, suggeriamo di partire da Piazza Vittorio Veneto,
costeggiando l’Arno per arrivare a Piazzale dell’Indiano.
L'itinerario è tutto pianeggiante e in mezzo al verde.
Percorrendo a ritroso Viale dell’Aeronautica, si rientra in
Piazza Vittorio Veneto, coprendo un itinerario di circa 7
chilometri.
Presso uno degli ingressi del parco, in via Fosso Macinante
all'angolo con viale F.lli Rosselli (fermata della tramvia 1 "Carlo Monni"), si trova una grande area relax per
giocare, sostare, mangiare, chiamata Fosso Bandito. Nei
viali del parco, si tiene un mercatino settimanale molto
frequentato, il martedì mattina. Tra le numerosa bancarelle che
si estendono per tutta via Lincoln è possibile trovare prodotti
di qualsiasi genere: frutta, verdura, abbigliamento,
pelletteria, alimentari, fiori, elettrodomestici, casalinghi,
oggetti d'antiquariato ed artigianato (in alcuni casi oggetti di
grande valore), carte telefoniche da collezione, scarpe, e molto
altro ancora. Qui è possibile trovare prodotti ad un prezzo
conveniente.
In estate vi si svolgono feste
ed eventi, in particolare il grande prato del Quercione
(oltre 6 ettari) ospita festival e concerti. È un vastissimo
prato che un tempo era dedicato al pascolo dei bovini e prende
il suo nome da una grande quercia secolare (abbattuta ai primi
del '900 perché ormai secca e quindi sostituita). Qui si trova
anche la Fontana delle Boccacce, di fine 1700, utilizzata per
abbeverare le mucche che pascolavano liberamente nell'area.
E' possibile sedersi sugli scaloni del grande Anfiteatro
all'aperto, bere qualcosa ed ascoltare musica. Nella storica
villa delle Pavoniere trova sede oggi un ristorante
moderno e lussuoso. Alle Pavoniere si trova anche la Piscina
Comunale, aperta nel periodo estivo, oltre al punto di
noleggio bici e pattini a rotelle. Altro ristorante,
gourmet, occupa la parte di Fosso Bandito più vicina al
Teatro dell'Opera, grande e moderno teatro, edificato al
limitare proprio del Parco delle Cascine. La struttura del
teatro è stata progettata dall’architetto Paolo Desideri nel
2008. Il teatro ospita la sede della principale istituzione
musicale della città, il Maggio Musicale Fiorentino e
oltre al teatro lirico, offre anche una sola concerti, un
auditorium ed un anfiteatro all’aperto.
Il percorso più frequentato comprende il viale degli Olmi e
il viale Lincoln. A poco più di un chilometro dall'ingresso,
a metà del parco, trovate
il piazzale delle Cascine con la Palazzina Reale, elegante
costruzione, sede della della facoltà di Agraria
dell'Università. La Palazzina, chiamata anche Villa
Granducale, fu progettata verso la fine del 1700 su desiderio
del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, all’epoca della
trasformazione dell’area in parco pubblico. Dal 1936
ospita la Facoltà di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università
di Firenze. Il piazzale antistante è delimitato, all’imbocco del
viale, da quattro Leonesse ?
Sfingi, ornamentali neo-egizi. Oltre il piazzale ha inizio il viale
dell'Aeronautica nel quale si trovano gli edifici
dell'Accademia Aeronautica, costruiti nel 1937 su progetto di
Raffaele Fagnoni e l'Ippodromo delle Mulina, un tempo
frequentato dagli amanti delle corse di cavalli, oggi chiuso.
Il percorso termina
con il Piazzale dell'Indiano sulla riva del fiume, dove si
trova il monumento al maraja Rajaram Chuttraputti
morto a Firenze nel 1870 e cremato qui, all'incontro tra due fiumi, l'Arno e il Mugnone, secondo il rito di Brahma.
Il monumento fu realizzato nel 1876 dallo scultore inglese Carlo
Francesco Fuller. È sempre stato così popolare da dare il nome,
oltre alla vicina Palazzina, costruita come caffè pubblico,
anche al viadotto, il Ponte all'Indiano appunto, costruito tra
il 1972 e il 1978, grande ponte sostenuto da cavi di acciaio
collegati a due grandi piloni ancorati a terra, unisce il
quartiere di Peretola (dove si trova l'aeroporto) al quartiere
dell'Isolotto.
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