Collezione Peggy Guggenheim - Venezia
Nel Palazzo Venier dei Leoni, sul
Canal Grande
a
Venezia,
troviamo
la Collezione Peggy Guggenheim il più
importante tra i musei italiani per l'arte europea
ed americana della prima metà del ventesimo secolo
(ma che ha pochi rivali anche nel resto del mondo).
Si trova in quella che fu l'abitazione di Peggy
Guggenheim, nipote di Solomon R
Guggenheim, ricco industriale americano e
collezionista d'arte.
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Aperto nel 1951 il museo ospita la collezione personale
di arte del ventesimo secolo di Peggy Guggenheim, ma
anche opere di altre collezioni e mostre temporanee. Peggy Guggenheim (scomparsa nel 1979 all'età di 81
anni), ebbe una vita dedicata all'arte. Suo zio era
Solomon R. Guggenheim, fondatore nel 1939 del
Guggenheim Museum di New York. Avrà modo di frequentare,
sin da giovanissima, molti intellettuali ed artisti della
sua epoca, immersi nel movimento dadaista e d'avanguardia.
Diventerà infatti negli anni la più importante sostenitrice
dell'avanguardia europea, ad iniziare da quella sua prima
collezione a Londra, la galleria Guggenheim Jeune,
aperta nel 1938 insieme a Jean Cocteau.
La collezione Peggy Guggenheim di Venezia venne
inaugurata nel 1951 ed è ricchissima per quantità di opere e
per importanza artistica. Il percorso si snoda lungo una
serie di opere d'arte del Cubismo, del Futurismo,
del Surrealismo ed Espressionismo e collezioni
specifiche, tra cui Collezione Hannelore B. e Rudolph B.
Schulhof, (si apprezzi la scultura bronzea di Pericle
Fazzini, 'Grande donna seduta (Sibilla), del
1947), il Giardino delle sculture Nasher e diverse
mostre temporanee.
Tra le opere più importanti d'arte troviamo quelle di
Picasso
(Sulla spiaggia
– La Baignade, del 1937 e il Poeta (1911),
Pipa, bicchiere bottiglia di Vieux Marc (1914), Lo studio
(1928), Busto di uomo (1939), tra gli altri. Magritte
è rappresentato in particolare con il suo
L'impero delle luci
(L'Empire des Lumières, 1954) e La voce dell'aria
(1931), mentre lo Kandinsky si fa ammirare per Verso
l'alto (Empor) 1929 e Paesaggio con macchie rosse, n. 2
(1913), così come Croce bianca (1922). Chagall lo
troviamo in particolare con il suo la Pioggia (la
pluie, 1911), mentre
Salvador Dalí si apprezza per
La nascita dei desideri liquidi (1931–32) e
Mondrian con
Composizione n. 1 con grigio e
rosso 1938 /
Composizione con rosso 1939.
Non si manchi di
ammirare il genio artistico di Francis Bacon (Studio
per scimpanzé, 1957), così come alcuni dei grandi maestri
italiani: Giorgio de Chirico in La torre rossa,
1913, La nostalgia del poeta, 1914, il pomeriggio
soave, 1916 e
Amedeo Modigliani
con il Ritratto del pittore Frank Haviland, 1914, che fa
parte della Collezione Mattioli (depositata a lungo
termine prezzo la collezione Guggenheim).
Eloquente la copertura artistica dedicata a Max Ernst,
che qui troviamo con diversi dipinti, tra cui Piccola
macchina (1919-20), Il bacio (1927), La foresta
(1927-28), Mare, solo, terremoto Joan Miró e i colori del 'Interno
olandese II (1928), e Donna seduta II (1939), così
come preziose sono le opere di Piet Mondrian (Oceano 5,
1915, e Composizione n. 1, 1938-39). Si apprezzi
l'attenzione riservata ad uno dei massimi scultori del XX
secolo, Henry Moore, che qui troviamo con Figura
sdraiata (1938), Oggetto con spago (1938), Gruppo
di famiglia
(1944), Tre figure in piedi (1953); così
come a Pegeen Vail Guggenheim, la figlia di Peggy, che
combina surrealismo e arte naïve in modo esclusivo; o anche a
Jackson Pollock, che troviamo con un buon numero di opere,
tra cui La donna luna (The Moon Woman), 1942, e
Tancredi con diversi 'Senza titolo' o uno splendido 'Composizione'
(1957). Non mancano i vari Duchamp (Giovane triste in
treno) e Klee (Giardino magico).
Tra le sculture, Jean Arp si lascia apprezzare per le
forme sinuose delle sue 'Testa e conchiglia' (1933), 'Corona
di germogli I' (1936) e 'Mutilato e senza patria'
(1936), mentre l'eleganza di Alberto Giacometti incanta
in particolare con le due versioni di 'Donna che cammina'
(1936), così come César con il suo significativo
L'uomo nella ragnatela (1955). Particolare attenzione merita
l'artista di
Pistoia,
Marino Marini, qui rappresentato in particolare con sculture
quali 'Pomona' (1945), L'angelo della città (1948)
e Gertrude
Nel 1948 la collezione fu esposta alla prima Biennale di
Venezia del dopoguerra, anno in cui Peggy Guggenheim
acquistò Palazzo Venier dei Leoni. Qui visse per tre
decenni, fino a quando non donò il palazzo e la collezione
alla Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York, che oltre
a al museo già citato di New York, cura anche in parte il
Guggenheim Museum di Bilbao e il Deutsche
Guggenheim Berlin (Berlino).
Peggy Guggenheim a noi
piace ricordarla non solo per la sua immane collezione e il
contributo alla diffusione dell'arte, ma anche per il suo
modus vivendi così espressivo e speciale: del suo essere
collezionista disse "...Indossai
un orecchino di Tanguy e uno di Calder, per dimostrare la
mia imparzialità tra l'arte surrealista e quella astratta "
e della sua città adottiva, Venezia.
Peggy Guggenheim muore il 23 dicembre 1979. Le sue ceneri
sono seppellite in un angolo del giardino del suo museo.
Collezione Peggy Guggenheimm
Palazzo Venier dei Leoni
Dorsoduro, 701
30123 Venezia (VE)
Tel. +39 041 2405411
Orario
Apertura 10:00 -18:00 tutti i giornii
Chiuso il martedì e il 25 dicembre
Accesso: a pagamento
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione
totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto
e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
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