Bruxelles
vanta uno straordinario patrimonio Art Nouveau visibile in
edifici come la Maison Cauchie e il palazzo Tassel, opera
dell'architetto Victor Horta, maestro di questo stile.
«Ad ogni epoca la sua arte. All'arte la sua libertà (Der
Zeit ihre Kunst. Der Kunst ihre Freiheit).» (iscrizione sul
frontone Palazzo della Secessione di Vienna, costruito da J
.M. Olbrich nel 1898)
L'Art
Nouveau è il nome dato ad uno stile di architettura e design fiorito in
Europa tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento. Un'arte unica,
appassionata, sensuale e rivoluzionaria. Come recita lo scritto introdotto
di sopra, «A chaque époque son art, à l'art sa liberté»
direbbero i francesi, l'Art
Nouveau risponde al
desiderio di rompere le imitazioni al passato dopo periodi di
neo-classicismo, che avevano popolato precedenti epoche artistiche. |
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C'era
la necessità di sviluppare un'arte che poteva riflettere la
sensibilità e lo stile di vita di una parte della società e
allo stesso tempo capace di sviluppare il linguaggio
dell'artista come armonico ornamento di vita.
L'Art Nouveau si esprime in pura energia estetica.
Docilmente ha saputo unire materiali forti come l'acciaio e
delicati come il vetro, lavorandoli con maestria e creando
morbide e seducenti sinuosità. Si accostano al legno, al
ferro battuto, ai mosaici e ad acquarelli e accompagnano
l'artista in un'epoca ricca di spunti, la stessa che ancora
oggi è possibile ammirare a
Bruxelles, patria dell'Art Nouveau in Europa.
Centinaia di case, scuole, caffetterie e negozi testimoniano
l'originale mano artistica di architetti e ingegneri,
artisti appassionati di un'arte che ha rivoluzionato i
canoni estetici della storia dell'architettura. Numerosi gli
esempi artistici in Europa, tra i tanti quelli di
Vienna che ha avuto i maggiori esponenti in
Gustav Klimt, Josef Hoffman e Otto Wagner,
oppure quelli di
Barcellona con Josep Maria Jujol e il ben
noto Antoni Gaudì (padre
del Modernismo catalano), o in Italia con gli
esponenti dello stile Liberty, quali Fenoglio,
Basile o Galileo Chini.
Come
altre grandi città europee, al volgere del secolo nuovo, il
Novecento, Bruxelles si ritrovò ad essere attraversata da un
periodo di effervescenza artistica, diventando
ricettacolo di idee e ricchezze. La crescita economica e la
borghesia permisero nuovi investimenti edilizi, attraverso
il finanziamento e la conseguente costruzione di nuovi
palazzi ed edifici secondo il piano urbano dell'epoca. Ne
sorsero più di mille, mirabili opere di maestri architetti
come Victor Horta, Gustave Strauven, Paul
Hamesse, Paul Cauchie, tra i tanti. Gli artisti
vennero chiamati dai ricchi borghesi commercianti per
costruire case secondo i canoni della nuova modernità
dell'epoca e l'Art Nouveau, la 'nuova arte', era lo
stile in voga del momento. Aree municipali un tempo
indipendenti andarono a formare nuovi quartieri della
capitale: è il caso di Ixelles o Saint Gilles,
i cui confini con il passare del tempo si stavano fondendo
sempre più con quelli della città.
Bruxelles ospita un gran numero di edifici in stile Art
Nouveau, nonostante le demolizioni che hanno avuto luogo
dalla fine della guerra e fino agli '60 dello scorso secolo.
Diventato fuori moda nel dopoguerra, lo stile dei decenni
precedenti venne infatti sostituito da una nuova pianificata
urbanizzazione che poneva l'accento nello sviluppo urbano
dell'edilizia sociale. Gli edifici in stile Art Nouveau
oggi esistenti sono comunque numerosi e comprendono anche
aree dedicate all'edilizia abitativa popolare: è il caso per
esempio della
Cité des Oliviers (quartiere Schaerbeek), opera
architettonica completata nel 1905 dell'architetto Henri
Jacobs, la cui costruzione servì poi da modello per la
Cité Hellemans (quartiere Marolles), inaugurata a sua
volta nel 1915 e rappresentante il primo modello di 'città
sociale', costituendo allo stesso tempo una realtà
architettonica esteticamente influenzata dall'Art Nouveau.
La
storia di questa area urbana è esemplare, considerando il
periodo storico in cui ha avuto origine: l'amministrazione
comunale dell'epoca decise di affrontare il problema
igienico-sanitario urbano al fine di controllare meglio
alcune aree di quelli che un tempo erano i sobborghi della
città. L'architetto Emile Hellemans, nel 1905,
progettò una serie di sei blocchi paralleli (poi completati
un decennio dopo), un disegno urbano abbastanza moderno per
l'epoca, influenzato dall'Art Nouveau ma anche combinato con
modernismo, che rispondeva meglio alle esigenze pratiche di
carattere sociale rispetto al primo.
Sono molti gli architetti, ingegneri e artisti che hanno
contribuito alla nascita e allo sviluppo di questo stile, ma
a Bruxelles l'Art Nouveau s'identifica soprattutto con
il nome di Victor Horta, sua figura d'avanguardia.
Insieme a Paul Hankar,
nel 1893, Horta lanciò per primo il nuovo stile, permettendo
all'arte di fluire in una nuova estetica. Il patrimonio
architettonico Art Nouveau di Bruxelles è vasto,
suggeriamo alcuni edifici la cui visitata è assolutamente da
non perdere:
Casa Tassel
(Hôtel Tassel)
Inserita
nel 2000 dall'UNESCO nella lista del Patrimonio
dell'Umanità, la Casa Tassel (1893) è il primo grande
esempio edilizio di architettura in Art Nouveau, descritta
come un 'un'opera di genio creativo umano'. Venne
progettata da Victor Horta e con il contributo di
Paul Hankar, per Emile Tassel, un professore scienziato
della città. L'uso di strutture metalliche ha permesso ai
due di creare sorprendenti innovazioni, malleabili al tatto
nonostante la durezza della materia. Gli spazi vennero
rivoluzionati e gli interni creati in modo tale da far
fluire la luce in un insieme di unicità artistica. Casa
Tassel è uno spettacolo di suggestioni, tra linee curve e
forme a spirale, avvolte in nervature metalliche simili a
quelle naturali degli alberi. La parte più caratteristica è
l'atrio, con la sua scala, sorretta da colone e circondata
da decorazioni artistiche di grande effetto, leggere danze
coreografiche di linee che si intrecciano nel pavimento a
mosaico e nelle pareti. La Casa Tassel non aperta al
pubblico, se non in qualche rara occasione con visite
appositamente guidate da esperti. La vetrata sul davanti e
la struttura in ferro, insieme ai disegni, ai pannelli ed ai
trafori contraddistinguono la sua estetica, che può
intravedersi solo dall'esterno.
Rue Paul-Émile Janson (vicino alla Avenue Louise)
Area: Louise e Ixelles (sud del centro storico)
Tel: + 32 (0) 2 219 33 45 info ARAU / +32 2 513 89 40
Bruxelles
Sito UNESCO
Aperta al pubblico: no
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Casa Autrique
(Maison Autrique)
Il
primo edificio importante di Victor Horta, la Casa
Autrique è un uno dei maggiori siti del patrimonio
architettonico di Bruxelles. Risalente al 1893, l'edificio
rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo artistico
e professionale di colui che ancora oggi è considerato il
più grande architetto del Belgio (all'epoca Horta aveva 32
anni e aveva appena concluso un programma di interneship da
Alphonse HF Balat). La casa fu costruita in modo semplice,
rispettando le esigenze di economicità richieste dal
ristretto budget di Eugène Autrique, da qui prende il nome;
è stata recentemente ristrutturata grazie a François
Schuiten e Benoît Peeters, figure ben note nel
mondo del fumetto, che con il contributo dell'architetto
Francis Metzfer, hanno così voluto rendere omaggio
all'architettura di Bruxelles, e al tempo stesso usare
questo spazio come scenario ideale al mondo della fantasia e
dell'immaginazione. Dalla cantina alla soffitta, la Casa
Autrique evidenzia l'interesse storico ed estetico delle
case Art Nouveau di Bruxelles, rivelandone l'intrinseca
seduzione e bellezza.
Chaussée de Haecht, 266
Area: Schaerbeek
Tel: +32 (0)2 215 66 00
Bruxelles
Trasporti: tram 92, 25; bus 59, 65, 66
Aperta al pubblico: si
Orari di apertura: mercoledì-domenica dalle 12.00 alle 18.00
(ultima ammissione alle 17.30)
Entrata: a pagamento
Accesso persone con ridotta mobilità: no
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Museo Horta
(Musée Horta)
Quella
che oggi viene indicato come Museo Horta, il palazzo della
rue Améericaine, è stata in effetti la residenza e ufficio
dello stesso artista e venne costruita tra il 1898 ed il
1901. Si caratterizza come le precedenti per i motivi
decorativi in vetro e ferro battuto, per le piastrelle e il
legno, il tutto immerso in un gioco di luci dorate. Si
notino i dettagli nella ringhiera, le maniglie e gli
accessori per l'illuminazione, che mostrano curve fluenti
naturali così tipiche dello stile. Splendidamente
restaurato, il museo è uno dei migliori esempi di
architettura Art Nouveau in Europa. L'UNESCO ha iscritto la
casa nella lista del Patrimonio dell'Umanità nel 2000.
All'interno è ospitata una mostra permanente di mobili,
utensili e oggetti d'arte disegnati da Horta e dai suoi
contemporanei, così come documenti relativi alla sua vita e
al suo tempo. Il museo organizza anche mostre temporanee su
temi relativi all'artista e alla sua arte.
Rue Américaine 25
Area: centro/ chaussée de Charleroi /quartiere St Gilles
Tel: + 32 (0) 2 543 04 90
Bruxelles
Trasporti: tram 81 (direzione Trinité)
Accesso: a pagamento
Orario di apertura:
martedì-domenica 14.00 alle 17.30 (chiusa per le festività);
aperta la mattina solo su appuntamento.
Sito UNESCO
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Hôtel Solvay
Classificato
insieme alle due precedenti come Patrimonio dell'Umanità
dall'UNESCO, il Palazzo Solvay venne commissionato ad Horta
nel 1894 da
Armand Solvay, magnate della chimica e noto per le
industrie del bicarbonato Solvay. All'epoca Horta venne
investito dei più ampi poteri nella scelta dei materiali,
senza badare a spese, così come finanziato allo scopo di
creare una dimora per Solvay e la sua sposa. Horta diede
sfogo alla sua intensa creatività progettando ogni singolo
dettaglio, dai mobili ai tappeti, alle lampade alle
stoviglie, così come anche il campanello della porta
d'entrata. Nella sua opera venne assistito da Théo van
Rysselberghe, pittore belga neo-impressionista di
Gand, conosciuto in particolare per essere stato
uno dei maggiori rappresentanti della tecnica del
'Puntinismo'. Casa Solvay contribuì nettamente alla fama
crescente del giovane Horta ed oggi è possibile ammirarne
gli interni anche grazie alla famiglia Wittamer, che
acquistò la casa negli anni '50 dello scorso secolo
preservandone la preziosa architettura e arredi.
Avenue Louise 224
+32 (2) 640 5645
Bruxelles
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Hôtel van Eetvelde
Residenza
originariamente costruita per il barone Van Eetvelde,
segretario di Stato di Leopoldo II, responsabile della
gestione in Africa del Congo. Oggi ospita la Maison de Gaz
Naturale, nonché gli uffici di rappresentanza
dell'Ambasciata di Giamaica. Sin dal 2000 è inserito nella
lista UNESCO come Patrimonio dell'Umanità e venne
strutturato con un salone centrale coperto da una cupola in
vetro colorato. L'edificio venne creato per ospitare anche
un garage e un ufficio, oltre agli appartamenti; sono quindi
presenti due ingressi, uno al numero 2 e uno al 4.
Avenue Palmerston 4
Area: Quartiere Europeo
Tel: +32 (02) 219 33 45
Bruxelles
Trasporti: Schuman
Sito UNESCO
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Museo dei Fumetti
di Bruxelles Centre Belge de la Bande Dessinée
Da
solo questo museo vale la visita a Bruxelles, come abbiamo
più volte indicato in altre occasioni. Il CéBéBéDé, così
affettuosamente chiamato dagli abitanti del posto, unisce le
due 'arti' più significative della capitale belga, quella
dell'Art Nouveau di Horta con quella del fumetto, la
'nona arte' (così come definita dal critico francese
Claude Beylie che ampliava la lista originariamente stilata
negli anni '20 da Canudo) o 'letteratura disegnata' come
amava definirla uno dei suoi più grandi esponenti del
fumetto,
Hugo Pratt. Nel 1906 questo stesso edificio era
conosciuto come Anciens magasins Waucquez, un ex
grande magazzino del quartiere finanziario di Bruxelles. Nel
1902 Waucquez commissionò ad Horta la costruzione di un
edificio atto ad ospitare il suo nuovo negozio all'ingrosso;
la struttura venne costruita tra il 1903 ed il 1906 ed ha
l'aspetto di un palazzo Barocco dalla facciata monumentale
in pietra bianca su un basamento di pietra blu. L'interno si
compone di due livelli uniti da una scala centrale. Lo
spazio centrale è ampio e caratterizzato da colonne in stile
classico, direttamente aperto al piano superiore e
caratterizzato a sua volta da due grandi cupole finestrate.
Il pavimento è strutturato in mosaici di marmo, la scala
adornata e le decorazioni in generale presentano l'impronta
floreale così tipica dello stile Liberty. Al piano terra è
inoltre possibile visitare una mostra permanente chiamata 'Espace
Victor Horta', con documenti fotografici che raccontano la
creazione dell'edificio.
Rue des Sables 20
Area: Boulevard de Berlaimont
Metro: Gare Centrale
Tel: + 32 (0) 2 219 19 80
Bruxelles
Accesso: a pagamento
Orario: martedì-domenica dalle
10.00 alle 18.00
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Casa Cauchie
(Maison Cauchie)
Indubbiamente
questo edificio è uno dei massimi esempi di Art Nouveau in
Europa, costruito nel 1905 in stile Art Nouveau
dall'architetto, pittore e designer Paul Cauchie,
vicino parco del Cinquantenario. Cauchie aveva sedici anni
quando iniziò i suoi studi di architettura all'Accademia
delle Belle Arti di
Anversa, iscrivendosi tempo dopo alla Académie
Royale des Beaux-Arts di Bruxelles, dove apprese le tecniche
di pittura e di graffito. Quando sposò Lina Voet,
pittrice, decisero insieme di costruire la loro casa,
l'attuale edificio Maison Cauchie. La casa si caratterizza
in particolare per la splendida facciata, notevole per
decorazione e disegni geometrici, lineari e morbidi. Il
tutto colorato da grandi figure stilizzate in graffito. Pare
che le decorazioni della facciata siano state effettuate
allo scopo di pubblicizzare il lavoro della coppia (lui come
artista di graffiti e lei come insegnante d'arte); l
risultato è stato uno straordinario edificio d'arte, dalla
struttura ai mobili, una casa funzionale nel complesso,
accogliente. Nella facciata è presente la famosa scritta 'Par
Nous-Pour Nous' (Da noi, per noi).
Rue des Francs, 5
Area: Merode
+32 (0)2 673 15 06
Bruxelles
Trasporti: Metro 5/1 Merode; Tram 81, 83; Bus 22, 27, 61, 80
Aperta al pubblico: si ma limitato
Accesso: a pagamento
Orario di apertura: il primo
fine settimana del mese dalle 10.00 alle 13.00 e dalla 14.00
alle 17.30; in estate anche il martedì sera dalle 18.00 alle
21.
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Casa
Hannon (Hôtel Hannon) / Centro
Contretype
Avenue de la Jonction, 1
Area: Saint-Gilles
Tel: +32 (0)2 538 42 20
Bruxelles
Aperta al pubblico: si
Orario di apertura: mercoledì-venerdì dalle 11.00 alle
18.00; sabato e domenica dalle 13.00 alle 18.00. In estate:
dal mercoledì al sabato dalle 13.00 alle 18.00
Costruita come casa padronale da Jules Brunfaut nel
1904 per Édouard Hannon, un ingegnere impiegato alla
Solvay, ma anche critico d'arte e apprezzato fotografo. Il
palazzo ospita oggi il Centro Contretype, dedicato a
mostre fotografiche. Gli interni si caratterizzano per
l'armonia decorativa di marmi, vetrate, legno.
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Palazzo
delle Belle Arti di Bruxelles (Palais des
Beaux Arts de Bruxelles)
Rue Ravenstein 23
Tel: +32 (0) 2 507 82 00
Bruxelles
Aperto al pubblico: si
Accesso: a pagamento
Orario di apertura: solo su prenotazione, escluso il lunedì
Era il 1928 quando Horta progettò il Palazzo delle Belle
Arti di Bruxelles e la sua arte presentava elementi innovati
rispetto ai precedenti palazzi da lui creati. In linea con i
tempi l'Art Nouveau di Horta apprendeva elementi propri
dell'Art Deco, i suoi repertori geometrici
ornamentali, forme sinuose e fluttuanti che si trasformano
in linee rette e geometriche. Le visite guidate si
concentrano in particolare nella spiegazione del passaggio
di un'arte all'altra.
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Altri
edifici di Victor Horta:
Casa Sander Pierron
(Rue de l'Aqueduc, 157)
Casa Max Hallet
(Avenue Louise, 346)
Casa Vinck (Rue Washington, 85)
Altri edifici in stile Art Nouveau di Bruxelles:
Hôtel Gresham (place Royale, 3) di L. Govaerts
(centro)
Hôtel Métropole
(place De Brouckère) di A. Chambon (centro)
Caffetteria Le Ciro
(rue de la Bourse, 18) di H.Coosemans (centro)
Ristorante Le Falstaff
(rue Henri Maus, 17/19) di E.Houbion (centro)
Cité Hellemans (rue Blaes et alentour) di E.Hellemans
e F.Brunfaut (centro)
Palais du Vin (rue des Tanneurs, 58/62) (centro)
Old England (rue Montagne de la Cour, 2) (centro)
Chemiserie Niguet
(rue Royale, 13) (centro)
Hôtel du baron Buffin
(rue Caroly, 19) Ixelles
Maison-atelier Géo Ponchon (rue de la Croix, 25)
Ixelles
Atelier du maître-verrier Sterner (rue du Lac, 6)
Ixelles
Maison Beukman (rue Faider, 83) Ixelles
Hôtel Ciamberlani
(rue Defacqz, 48) Ixelles (uno dei nostri preferiti)
Maison Hankar (rue Defacqz, 71) Ixelles
Maison Van Rysselberghe
(rue de Livourne, 83) Ixelles
Palais Stoclet
(avenue de Tervueren, 271) (Cinquantenaire)
Maison Van Dyck
(boulevard Clovis, 85/87) (Cinquantenaire) una delle più
stravaganti
Maison Saint-Cyr
(Pl. Ambiorix, 11) (Cinquantenaire) una delle più belle
Maison Strauven (rue de Luther, 28) (Cinquantenaire)
Maison-atelier Louise de Hem (rue Darwin, 15/17)
(Saint Gilles)
Atelier de sculpture de Jacques Sermon et Henri Pletinckx
(rue Arthur Diderich, 47) Saint Gilles
Maison Henri Jacobs
(rue Maréchal Foch, 9) Schaerbeek
École Josaphat (rue Josaphat, 229 et rue de la Ruche,
30) Schaerbeek
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