In
un weekend a Bruxelles si possono vedere i luoghi simbolo
come Grand Place, Atomium e Manneken Pis, esplorare i
quartieri caratteristici e gustare le specialità
gastronomiche locali. Di seguito qualche suggerimento.
Bruxelles è una di quelle città che ci ha abituato a
ben altri clamori, primo tra tutti quello finanziario dell'Euro.
La capitale Europea per eccellenza – nonché capitale del Belgio
– ha tuttavia un patrimonio d'arte di incredibilmente valore.
Non solo. La città è anche una delle più alla moda del
continente, patria di design e trends da invidiare ed imitare.
Chi non avrebbe voglia di visitarla, anche
brevemente senza perdersi i suoi più rinomati angoli
di storia e di vita?
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Possiamo provarci anche per soli 2 giorni, tra una riunione e
l'altra, o anche fosse un fine settimana all'insegna del
risparmio e del relax. Il centro storico di Bruxelles è
facile da girare, anche a piedi, ma suggeriamo di non perdere
alcuni dei quartieri più interessanti. Leggete di
seguito:
Itinerario di due giorni a Bruxelles primo giorno -
Itinerario a Bruxelles
secondo giorno.
Giorno 1
-
Grand Place
-
Case corporazione Grand
Place
-
Everard 'T Serclaes
-
Manneken Pis
-
Camminare con un Waffle in mano
-
Place de la Vieille Halle aux Blés
-
Mont des Art
-
Palais Royal e Parc de Bruxelles
-
Sablon e Église Notre-Dame du Sablon
-
Quartiere Art Nouveau di Bruxelles
-
Ixelles e St Gilles
1. Grand Place
Prima tappa: iniziate
il vostro itinerario di buonora, sia che siate in un
hotel
o
ostello di Bruxelles, centrale o meno. L'angolo
turistico per eccellenza di Bruxelles è la grande piazza della
città, la Grand Place,
sicuramente una delle piazze più
belle del mondo, e non solo perché lo ha detto Victor
Hugo, e tanto bella e storicamente importante da essere
stata dichiarata nel 1998
Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
La piazza sembra essere stata 'ricamata' per il gusto di
chiunque la visiti, uno “splendido palcoscenico? di 110
metri per 68, come la osannò l'artista Jean Cocteau. Un
tempo qui aveva sede l'antico mercato medievale, e infatti le
sue origini vanno indietro fino al XII secolo, mentre gli
edifici che la circondano sono originari del XV secolo: sono i
palazzi storici di Bruxelles,
come l’Hôtel de Ville (il Municipio), la
Maison du Roi (la Casa del Re) e le case
delle guilde, le potenti corporazioni dei mestieri...
Continua a leggere su
La
Grand Place...
2. Case Corporazioni della
Grand Place
Seconda Tappa: mentre
siete sulla Grand Place, prendetevi un attimo in più per capire
cosa avete intorno. Gli edifici che vi circondano sono una
meraviglia dell'architettura e della storia. Mercanti e
artigiani che hanno fatto la fortuna della città, che hanno
portato alto il nome di Bruxelles nel mondo, di allora e dei
secoli della sua storia. Se capitate in città un giovedì del
mese di luglio, recatevi alla piazza la sera, verso le 21.00,
per assistere ad una suggestiva parata medievale, a
ricordo dell'antico potere una volta tenuto dalla corporazioni.
Tra gli edifici, magari sceglietene uno a caso, ma sappiate che
al numero 4, nell'edificio un tempo appartenente alla
corporazione degli ebanisti, il Le Sac, del XV secolo, è
oggi ospitata la Maison des Maitres Chocolatiers
Belges, a voi immaginare di cosa si tratta (aperto dalle
10.00 alle 22.00)... Continua a leggere su
Case
Corporazioni della Grand Place di Bruxelles.
3. 'statua' di Everard 'T
Serclaes
Terza tappa: partendo
dalla Grand Place, nella traversa alla sinistra dell'edificio
del Municipio (Hotel de la Ville) e del palazzo Maison de
l'Etoile, c'è una strada chiamata Rue Charles Buls (in
francese)/Karel Buls Straat (in fiammingo). Mentre la
percorrete, proprio all'inizio, non mancate di notare la statua
del cavaliere dormiente Everard 'T Serclaes: come tutti,
anche voi che siete di passaggio, non mancherete occasione di
toccare la statua e, come consuetudine, di esprimere un
desiderio (magari anche solo "sperare di tornare a Bruxelles").
Everard era un nobile cavaliere noto per avere, nel 1356, con
l'aiuto dei cittadini, respinto indietro le truppe fiamminghe
dalla città; nel 1388, un nuovo attacco gli costò la vita (e
prima la lingua, che venne brutalmente tagliata), morì proprio
sulla Grand Place, nel punto esatto dove oggi troviamo la sua
statua, che fu creata nel 1897 da Julien Dillens e
inaugurata nel 1902. Viene raccomandato in particolare di
toccare la mano destra della statua per avere fortuna, oppure se
si vuole 'osare' alto con i desideri, e si preferisce un
anno di felicità, allora si consiglia di passare la mano
sinistra dalla fronte e fino alla testa del cane ai suoi piedi
(non finisce qui: affinché il desiderio diventi realtà, si
consiglia di cercare anche i tre topi nascosti nella ghirlanda
…). La credenza popolare ha inizio durante la prima guerra
mondiale, quando sotto occupazione armata, i cittadini di
Bruxelles ripongono fiducia in t'Sercales toccando la sua mano;
un'azione poi evolutasi nel tempo, in uso ancora oggi.
4.
Manneken Pis
Quarta tappa: dopo
aver ammirato la Grand Place
e la statua del cavaliere dormiente, è arrivato il momento di
cercare il simbolo di Bruxelles, il celebre “bambino
che fa la pipì?, il Manneken Pis. Vi
basteranno pochi minuti di cammino per raggiungerlo, e magari
seguendo la folla di turisti
che ogni giorno va a fargli visita. Da Rue Charles Buls, dovete
proseguire verso Rue de L'Etuve, attraversare Rue du Lombard, e
continuare sulla seconda sezione pavimentata di Rue de L'Etuve.
Eccolo il bambino, all'angolo con Rue du Chêne...dai francesi è
chiamato anche Le Petit Julian, se volete scoprire quali
leggende sono legate al suo fare pipì, continua a leggere...
Le
Petit Julian / Manneken Pis.
*ps. Lo sapevate? esiste anche una versione femminile della
piccola statuina che fa pipì, e pure una 'canina'... ci
arriviamo più tardi.
5. Mangiare
un Waffle
Quinta tappa:
fermatevi un attimo... sono già passate sicuramente un paio
d'ore e quale migliore occasione per assaggiare il dolce belga
per eccellenza? Il mitico Waffle.
Potete anche farlo camminando, quindi senza perdere tempo
per arrivare alla prossima tappa. Molti, i francesi, li chiamano
anche 'Gaufre', e quelli di Bruxelles hanno un contorno
rettangolare, usualmente a nido d'ape, e sono lavorati come da
impasto a base di latte, acqua, burro, uova, farina, zucchero,
lievito di birra e aromi vanigliati. Solitamente vengono servite
spolverate con zucchero a velo, e così le consigliamo se non
volete appesantirvi dalla panna montata, o dalla cioccolata, e
non farvi desiderare il prossimo se non dopo almeno 5 anni.
Ovviamente potete scegliere altri 'snack' per la pausa di prima
mattina, e qui potete trovare qualche altro consiglio...
Birra
e cioccolato a Bruxelles.
6. Place de la Vieille Halle
aux Blés
Sesta Tappa:
procedete per la Rue du Chêne e verso il
Mont des Arts. L'itinerario
vi permette di ammirare da prima un murales, in uno stretto
vicolo (Val des Roses), quindi il piccolo museo Maison du
Folklore et des Traditions, un luogo interessante per
conoscere storie, leggende e aneddoti di Bruxelles. Si arriva
quindi a Place de la Vieille Halle aux Blés, uno dei
luoghi più graziosi, una piazza molto antica fiancheggiata da
edifici del Seicento (Auberge du Roi d'Espagne, del Seicento, al
n.27), in stile barocco ( Maison de la Clé Dorée al n. 29, la
Maison de l'Étoile d'Or al n. 30, la Maison du Cornet al n. 31),
altri in stile Luigi XIV (al n. 38), e in stile Liberty / Art
Nouveau (al numero39-40: Maison et devanture de café, del 1908).
La stazione metro più vicina a questa zona è Gare Central...
continua a leggere sul
Centro
storico di Bruxelles
7. Mont des Art
Settima tappa:
Fontane, giardini fioriti, statue, scalinate, e un ampio
orizzonte sulla città. Siamo a Mont des Art
(letteralmente “Monte delle Arti), uno degli angoli più
suggestivi di Bruxelles. Ci si arriva passando dalla Place de la
Vieille Halle Aux Blés, per Place Saint-Jean e Rue
Saint-Jean. Dalla cima della scalinata, proprio di fronte a
voi, all'orizzonte, si vede la guglia dell'Hotel de la Ville, il
Municipio di Bruxelles della Grand Place. Ai lati, con al centro
la statua equestre di re Alberto I, si sviluppano gli
edifici della Biblioteca reale del Belgio, l'Archivio
di Stato, il Palazzo dei Congressi e il giardino
di René Pechère. Non è tutto, troviamo anche il
MIM (Museo degli strumenti
musicali), con la sua splendida entrata in stile
Art Nouveau e uno splendido
panorama dal suo ultimo piano. Più quello che arriva di
seguito...
8. Palais
Royal, Musei di Bruxelles e Parc de Bruxelles
Ottava tappa: una
delle zone fondamentali di qualsiasi
itinerario di Bruxelles, la
zona aristocratica e reale per eccellenza, non solo il
Palazzo Reale, residenza ufficiale dei Reali del Belgio
(anche se usualmente vivono nel Castello di Laeken, fuori
dal centro), ma anche palazzi come il Palais de Charles de
Lorraine (palazzo del XVIII secolo con arredamento d'epoca,
porcellane, argenteria e arte di fine secolo), il Museo Reale
delle Belle Arti (Rue de la Régence 3), il Musée Modern
(Rue de la Régence), l'imperdibile Museo Magritte (Rue de
la Régence), il Museo Belvue (Place
des Palais) , il Museo
degli strumenti musicali (Rue Montagne de la Cour), e infine il
parco (Parc de Bruxelles) dove è più che meritata una sosta di
relax distesi nell’erba... per saperne di più, continua a
leggere sul
Palazzo Reale di Bruxelles
e suoi
musei di Bruxelles.
9. Quartiere di Sablon
Nona tappa: ci
spostiamo poco più a sud, di qualche minuto a piedi e verso
quello che è conosciuto come il Quartiere di Sablon. Si
parte dal Museo degli Oldmasters (Musée Oldmasters),
parte del museo delle belle arti, e in circa 200 metri si arriva
alla
Église
Notre-Dame du Sablon, una imponente chiesa
gotica, di pratica cattolica e risalente al XV secolo, esempio
vigoroso di architettura in stile
Gotico-brabantino, tipicamente fiamminga. L'interno si
arricchisce di decorazioni, incluse quelle di carattere barocco.
Lo stile deve il suo splendore alla Corporazione dei Balestrieri
della città, e l'edificio si trova sul sito di una cappella più
antica, del XIV secolo, costruita per venerare la piccola statua
miracolosa recuperata da Beatrice Soetkens e riportata da
Anversa a Bruxelles nel 1348. Diversi membri
della corte reale sono sepolti in questa chiesa, mentre nella
cappella di Sant'Orsola, a ovest del coro, giacciono le
spoglia dei membri della famiglia tedesca Thurn e Taxis,
di origini italiane (discendenti dai Tasso, una famiglia di
corrieri bergamaschi), che forse pochi sanno aver ricoperto un
ruolo fondamentale nella diffusione del sistema postale in
Europa, attività che ebbero in mano dal Quattrocento e fino
ad oltre la metà dell'Ottocento.
Nel quartiere si possono anche apprezzare delle belle
passeggiate, un bel giardino pubblico,
Place du Petit Sablon è
uno dei più bei giardini di
Bruxelles. Il giardino fu inaugurato nel 1890
dall'architetto Henry Beyaert
in memoria dei conti Egmonts e
Hornes, giustiziati per la loro resistenza all'invasione
spagnola, ed è circondato da 48 statue in bronzo disegnate da
Paul Hankar,
raffiguranti le corporazioni medievali. Tutta l'area si
rinvigorisce il fine settimane, in occasione del mercato
(proprio alle spalle della chiesa, con il 'marché
des Antiquaires du Sablon' o necessariamente durante lo
shopping, visto che a due passi troviamo le 'maisons' di Taschen,
Pierre Marcolini e altri.
10.
Quartiere Art Nouveau di Bruxelles
Decima tappa: finiamo la prima giornata a Bruxelles
in bellezza. Impossibile visitare la città senza aver conosciuto
la culla dell'Art Nouveau in
Europa, perché quella di Bruxelles è l'emblema di questa
cultura 'modernista' generatasi con proprie specifiche in tutta
Europa ed oltre. Da Place du
Grand Sablon si va a prendere il tram n. 92 (fermata Fort-Jaco) e in circa 11 minuti si arriva ai
quartieri di Ixelles
e di Saint Gilles (fermata Janson). Prima di conoscere i
quartieri, fermatevi un attimo al
Museo Horta, in
Rue Américaine 25, parte del
Patrimonio UNESCO della città. La casa venne progettata
dell'architetto e designer belga
Victor Horta
(1861-1947), considerato da molti il padre dell'Art Nouveau. Era
il 1898. La casa è ora un museo (inaugurato nel 1969) dedicato
alla vita e al lavoro di Horta. Si ammirino gli splendidi
interni in stile Art Nouveau, un'esposizione permanente di
mobili, utensili e oggetti d'arte progettati da Horta e dai suoi
contemporanei, nonché documenti relativi alla sua vita e ai suoi
tempi... continua a leggere su
Art Nouveau - Stile Liberty a Bruxelles.
11.
Ixelles e St Gilles
Ultima tappa della prima giornata: Impossibile
perdere la visita a questi due quartieri, tra i più belli e
tipicamente 'veri' della città.
Ixelles e St Gilles sono due quartieri confinanti tra
loro, caratterizzati da una grande
avanguardia artistica e
una emergente comunità intellettuale giovanile. Siamo nei
quartieri più trendy di
Bruxelles, quartieri hipster direbbe qualcuno, là
dove sono di casa sinonimi tipo “BoBo? o “Bourgeois
Bohemian?. I quartieri
Bohemian di Bruxelles vivono di giovani e multicultura, e
ovviamente di arte. Siamo nell'area più densamente popolata di
edifici Art Nouveau, opere d'arte firmate da artisti e architetti
prolifici, non solo Victor Horta. Passeggiare per Santi Giles, tra l'altro, è come
fare un giro per il mondo intero, in senso letterale e
figurativo; tale è la biodiversità multiculturale del quartiere
che qui si vede subito la reale opportunità di instaurare una
rete sociale interessante: nei mercati, nelle caffetterie e nei
piccoli ristoranti in particolare, così come nelle gallerie
d'arte e nei laboratori d'avanguardia artistica. I due
quartieri sono pieni di centri creativi emergenti, mostre e
scuole, come la Scuola d'Arte
di Saint Luc, dalla quale si sono diplomati alcuni dei
più famosi artisti contemporanei di fumetti. Per approfondire
continua a leggere su.
*
i nostri consigli per la sera
(e non solo): all'insegna della più eloquente
gastronomia
di Bruxelles, consigliamo
a circa 15 minuti a piedi (ovest) del Museo Horta, di arrivare
fino alla zona del
Parvis
Saint Gilles, sede di
numerosi caffè, bistrot e un mercato (ogni giorno tranne il
lunedì); fare un giro ai
vinili di
Dust
Dealers, se siete amanti
del vinile non potete mancare di sicuro, specializzata in musica
jazz-soulf-funk (Rue Vanderschrick 22); la
Tricoterie
(Rue Théodore Verhaegen 158), un posto dove incontrare persone,
per ammirare artisti e attività, così come
Le Piano
Fabriek (Rue du Fort 35),
laboratorio artistico e community center.
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