200 anni dalla Battaglia di Waterloo.
Il 18 giugno 1815 nei pressi di Bruxelles si svolse la storica battaglia di
Waterloo che vide la sconfitta di Napoleone Bonaparte ad opera della coalizione
britannica e prussiana.
Wellington è un pessimo generale. Prevedo la vittoria entro l’ora di pranzo.
(Napoleone Bonaparte, prima della battaglia di Waterloo, nel 1815)
La Battaglia di Waterloo, che ha avuto luogo in Belgio il 18 giugno 1815,
circa 200 anni fa, segnò la definitiva sconfitta del leader militare francese e
imperatore Napoleone Bonaparte (1769-1821), che conquistò gran parte dell'Europa
continentale nei primi anni del XIX secolo. Napoleone arrivò al potere in
Francia avanzando rapidamente nei ranghi dell'esercito la Rivoluzione
Francese (1789-1799), prendendo il controllo del governo francese nel 1799 e
diventando (o per meglio dire autoproclamatosi) imperatore nel 1804.
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Attraverso una serie di guerre vittoriose, dove il suo genio militare venne
riconosciuto anche dagli sconfitti, ampliò il suo impero a tutta l'Europa
occidentale e centrale. Dopo il successo del suo successo arrivò tuttavia la
disastrosa invasione della Russia nel 1812, insieme ad altre sconfitte che
portarono al crollo del suo potere con l'abdicazione e l'esilio nel 1814 all'Isola
d'Elba. Tornò quindi in Francia nel 1815 dopo avere brevemente ripreso
il potere, con i famosi e ultimi 100 giorni. Lo scontrò finale tra tutte le
piccole e grandi potenze europee e la Francia napoleonica avvenne nella
battaglia di Waterloo, non molto distante da Bruxelles i francesi furono sconfitte
principalmente da
inglesi (comandati dal Duca di Wellington) e prussiani. Questo segnò la fine
di Napoleone e del suo regno e la fine della dominazione
francese in Europa. Dopo Waterloo, Napoleone abdicò e più tardi morì in esilio,
il 5 maggio 1821 (data a cui il nostro
Manzoni dedicò la sua famosa
poesia).
Ricorrenze per il
Bicentenario di Waterloo
Il
Belgio si presenta, per il 2015 come una delle nazioni europee, maggiormente
attrattive, dal punto di vista del turismo culturale. Waterloo è una piccola
cittadina che si trova a soli 20 km da Bruxelles, si può arrivare qui, infatti,
sia dall’aeroporto di Bruxelles Zaventem, che da quello di Bruxelles
Charleroi. Intorno a quello che fu il campo di battaglia vi sono numerose
coltivazioni di cereali, che fanno da cornice al maestoso leone bronzeo, che
pesa ben 28 tonnellate e si trova su di una collina alta 40 metri. Per
raggiungere il leone, che è posto su di un piedistallo di pietra, bisogna salire
ben 226 scalini, il suo sguardo è rivolto al punto esatto in cui Napoleone aveva
sistemato il suo esercito, prima della battaglia.
Sotto la gradinata è possibile visitare il Centre du visiteur, che
riproduce la battaglia e ogni suo aspetto e dove e possibile comprare qualche
souvenir.
"La procellosa e trepida/ gioia di un gran disegno/ l’ansia d’un cor che
indocile/serve, pensando al regno;/ e il giunge, e tiene un premio/ch’era follia
sperar;/tutto ei provò : la gloria/maggior dopo il perigio,/la fuga e la
vittoria,/la reggia e il tristo esiglio/due volte nella polvere/due volte
sull’altar"
Alessandro Manzoni "Il Cinque Maggio"
Gli appuntamenti per il bicentenario si svolgeranno a giugno e la manifestazione
organizzata sarà un vero e proprio incontro con la storia. Sarà possibile
rivivere l’ultima battaglia di Napoleone, con la più grande ricostruzione
storica mai riprodotta in Europa, ci saranno ben 5000 personaggi, verranno
impiegati 100 cannoni e 300 cavalli. Gli spettacoli metteranno in scena diverse
fasi della battaglia, dalla preparazione tattica al combattimento bellico vero e
proprio. Sarà, inoltre, possibile visitare i musei, passeggiare per le strade di
Waterloo, che per l’occasione saranno abbellite nello stile tipico di 200 anni
fa, con diversi personaggi in costume, che si aggireranno per i vicoli e verso
la battaglia.
Il terreno che ospiterà le battaglie ha una grandezza di circa 30 ettari, e
proprio per questo motivo sarà in grado di ospitare 60.000 spettatori per ogni
spettacolo. Le scene principali si svolgeranno dal 17 al 21 giugno. Il primo
giorno è prevista l’inaugurazione della fattoria d’Hougoumont.
Il 18/06/2015 vi sarà la presentazione ufficiale dell’evento, con le bande
militari, che suoneranno le note tipiche dell’epoca. Saranno presenti all’evento
anche i discendenti dei combattenti.
Dal 18 al 20 giugno 2015 dalle ore 09.00 alle ore 18.00 ci sarà l’apertura dei
bivacchi, dove si potranno rivivere le logiche che hanno portato alla battaglia
e la vita quotidiana, che si svolgeva durante il combattimento.
Il 19/06/2015 a partire dalle ore 20,00 ci sarà la prima ricostruzione, che
metterà in scena l’attacco francese.
Il giorno seguente, sempre a partire dalle ore 20,00 si metterà in scena la
seconda ricostruzione, che raffigurerà la risposta Alleata, nonché la vita nelle
fattorie.
Ora vediamo come si arrivò a questa battaglia.
Nascita e ascesa di Napoleone
Napoleone Bonaparte nacque il 15 agosto 1769, ad
Ajaccio, in Corsica. L'anno prima della sua nascita, la Francia aveva
acquisito la Corsica dalla Repubblica di
Genova.
La sua famiglia faceva parte della piccola nobiltà dell'isola e non era ricca.
Dopo il diploma presso un'accademia militare francese nel 1785, Napoleone si
iscrisse a un reggimento di artiglieria dell'esercito francese. Pochi anni dopo
scoppiò la Rivoluzione francese nel 1789, ed entro tre anni i rivoluzionari
aveva rovesciato la monarchia e proclamata la repubblica francese. Durante la
rivoluzione, Napoleone fece una rapida carriera tra i ranghi dei militari
dimostrandosi fin da subito un leader di talento dall'audacia fuori dal comune.
Dopo un colpo di Stato nel 1799 Napoleone assunse il titolo di Primo Console
della Repubblica e divenne una figura politica di primo piano in Francia. Nel
1804, si autoproclamò (e autoincoronò) imperatore di Francia in una sontuosa
cerimonia. Sotto Napoleone, la Francia fu impegnata per diversi anni in una
serie di guerre contro varie coalizioni di nazioni europee, e l'impero francese
si espanse in gran parte occidentale e centrale in Europa continentale.
Abdicazione di Napoleone e suo ritorno
Nel 1812, Napoleone, al culmine del suo potere, guidò una disastrosa invasione della Russia, in cui il
suo esercito, (composto di 700 mila uomini, l'armata più grande mai messa
insieme) fu costretto a ritirarsi e ha subito perdite enormi. Allo stesso
tempo, il regni spagnolo e portoghese, con l'assistenza del Regno Unito,
riusciva a liberarsi delle francesi dalla penisola iberica durante la guerra peninsulare
(1808-1814). Nel 1813 la battaglia di Lipsia , conosciuta anche come la
Battaglia
delle Nazioni, vide l'esercito di Napoleone sconfitto da una coalizione che
comprendeva le truppe austriache, prussiane, russe e svedesi (comandate queste
ultime da un ex generale di Napoleone, Bernadotte, che l'imperatore aveva
fatto re di Svezia). In seguito, Napoleone si ritirò in Francia, dove marzo 1814
le forze della coalizione entrarono a Parigi.
Il 6 aprile 1814, Napoleone, che allora aveva 45 anni, fu
costretto ad abdicare al trono. Con il Trattato di Fontainebleau, l'ex
imperatore fu esiliato
all'Isola d'Elba dove non stette molto tempo. Meno
di un anno dopo infatti, il 26 febbraio 1815, Napoleone fuggì dall'Elba e salpò per la
Francia continentale con un gruppo di oltre 1.000 sostenitori. Il 20 marzo,
torna a Parigi, dove fu accolto dagli applausi folla. Il nuovo re, Luigi XVIII
(1755-1824), era già fuggito, e Napoleone si imbarcò in quella che divenne nota come
la sua campagna Cento Giorni.
Napoleone marcia verso il Belgio
Al ritorno di Napoleone in Francia, dopo la parentesi dell'Isola d'Elba, una coalizione di alleati
si riunì prontamente per cercare di sconfiggere definitivamente un nemico che
sembrava già vinto. Queste era formata da austriaci,
inglesi, prussiani e russi più altri piccoli contingenti. Napoleone mise insieme
un esercito cercando di colpire preventivamente l'avversario, sconfiggendo le forze alleate una
a una prima che queste potessero riunirsi compatte contro di lui.
Nel mese di giugno 1815, le forze di Napoleone marciarono compatte verso il Belgio, dove
erano accampati gli eserciti separati di truppe britanniche e prussiane. Nella
battaglia di Ligny, il 16 giugno, Napoleone sconfisse i prussiani sotto il
comando di Gebhard Leberecht von Blucher (1742-1819). Tuttavia, i francesi non
furono in grado di distruggere completamente l'esercito prussiano.
La Battaglia di Waterloo
Due giorni dopo, il 18 giugno, Napoleone condusse il suo esercito di circa
72.000 uomini contro l'esercito britannico formato da un contingente di 68.000 uomini, che aveva preso una
posizione a sud di Bruxelles, vicino al villaggio di Waterloo. L'esercito
britannico, che comprendeva soldati belgi, olandesi e tedeschi, era comandata da
Arthur Wellesley, duca di Wellington (1769-1852), che era salito
alla ribalta contro i francesi durante la guerra d'indipendenza spagnola
(dalla Francia napoleonica).
Sono stati scritti migliaia di libri sulla Battaglia di Waterloo, con aneddoti,
prove e controprove sulle dinamiche degli scontri, sugli errori e suoi possibili
motivi della sconfitta francese. Secondo tutti gli esperti, tuttavia Napoleone
fece un unico grande errore strategico durante la battaglia che segnerà la sua
fine: aspettò fino a mezzogiorno per dare l'ordine di attaccare in modo da lasciare il
tempo al terreno acquitrinoso di asciugarsi il dopo
temporale della notte precedente. Il ritardo diede il tempo alle rimanenti truppe di Blucher,
che, secondo alcuni, non erano più di 30.000, il tempo di marciare a Waterloo e
unirsi agli inglesi in battaglia più tardi quel giorno.
Anche se le truppe di Napoleone condussero un forte attacco contro gli inglesi,
l'arrivo dei prussiani cambiò le sorti della battaglia a sfavore dei
francesi. L'imperatore francese
in evidente inferiorità numerica del suo esercito si ritirò nel caos più
completo. Secondo alcune stime, i francesi subirono più di 33.000 vittime (tra cui morti, feriti o fatti
prigioniero), in quei momenti concitati, mentre le vittime inglesi e prussiane
furono in totale oltre 22.000.
Secondo quanto riferito il comandante corse durante la sua ultima campagna in
Belgio era affaticato e in cattive condizioni di salute. Oltre a questo commise
degli errori tattici e agì in maniera indecisa durante la sua ultima battaglia,
cosa che macchiò la sua grande reputazione. Gli si rimproverò anche la scelta di
alcuni suoi comandanti considerati inadeguati. Molti dei suoi grandi generali e
dei suoi valorosi soldati era già morti nel corso di tante battaglie e guerre
negli anni precedenti In definitiva, la
battaglia di Waterloo segnò la sua fine militare e politica.
Secondo quanto riferito da alcuni testimoni che vissero per raccontarlo, si allontanò dalla battaglia in lacrime.
Il suo rivale
Wellington continuò divenne in seguito primo ministro britannico, mentre il
generale prussiano Blucher, già settantenne al tempo della battaglia di Waterloo, morì qualche anno
più tardi.
Il 22 giugno 1815, ancora una volta Napoleone abdicò. Nell'ottobre di quell'anno, fu
esiliato in un'isola ben più lontana dell'Isola d'Elba, a Sant'Elena, nel sud
dell'Atlantico. Morì il 5 maggio 1821, all'età di 51 anni, molto probabilmente
per un tumore allo stomaco. Fu sepolto nell'isola; tuttavia, nel 1840, i suoi
resti furono restituiti alla Francia e sepolti in una cripta a
Les Invalides
a Parigi, dove sono sepolti altri leader militari francesi.
Il primo a dare la notizia dell'esito della Battaglia di Waterloo, fu il
Times di Londra. Un grosso successo professionale che contribuì alla fama di
autorevolezza del quotidiano per molto molto tempo.
Un anno dopo nella ricorrenza della battaglia Napoleone, che si trovava nel suo
esilio di San'Elena si lasciò sfuggire queste parole su Waterloo: "Giornata
incomprensibile! Concorso di fatalità inaudite...Grouchy! Ney!d'Erlon!...Vi è
stato tradimento! Foruno forse solamente avversità! Ah, povera Francia..."
Grouchy, Ney e d'Erlon furono alcuni suoi generali che secondo l'ex imperatore
dei francesi non eseguendo i suoi ordini portarono alla sconfitta.
Route de Napoleon
Con il bicentenario della Battaglia di Waterloo è stata recentemente inaugurata
la Route de Napoleon in Vallonia", un itinerario turistico che ripercorre le
ultime tracce dell’epopea napoleonica, durante la campagna dei 100 giorni nel
1815. Il percorso, che si estende per oltre 94 km da Beaumont a Waterloo, ed è
stato sviluppato con l’aiuto di storici e esperti ed è con 200 pannelli che
indicano particolari punti di interesse, come ovviamente il luogo di battaglia,
dove Napoleone dormiva la notte prima e vari altri aneddoti .
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