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Classifica delle città più vivibili 2007
Eccovi di seguito la classifica delle 20 città più vivibili del mondo, dove per
gli abitanti è facile e bello vivere. Quella che segue è la classifica fatta dal
britannico Monocle.
1.
Monaco
2.
Copenaghen
3.
Zurigo
4. Tokyo
5.
Vienna
6.
Helsinki
7. Sydney
8.
Stoccolma
9. Honolulu
10. Madrid
11. Melbourne
12. Montreal
13.
Barcellona
14. Kyoto
15. Vancouver
16. Auckland
17. Singapore
18.
Amburgo
19.
Parigi
20.
Ginevra
Al 1° posto si afferma Monaco, per la sua "
combinazione vincente di
alta qualità abitativa, basso livello del crimine, politiche liberali, forte
potere dei media".
Al 2° posto, si classifica prevedibilmente una città
del nord Europa, Copenaghen, capitale della Danimarca, giovane, dinamica e creativa.
3° classificata Zurigo, efficiente, facile da
vivere e sicura.
Al 4° posto troviamo a sorpresa Tokyo, premiata per alcune
caratteristiche quali la presenza di "
Strade residenziali molto tranquille, basso livello del
crimine, eccellenti ristoranti e un sistema di trasporti straordinariamente
efficiente".
L'australiana Sydney occupa un dignitoso 7° posto.
Per l'America le cose non vanno troppo bene, la prima città americana
a comparire è in posizione n. 9, Honolulu.
La Spagna vede Madrid al
10° posto e Barcellona al 13°.
La Germania piazza al 18° posto un'altra delle sue
città, Amburgo. Non poteva mancare Parigi, solo 19°. Conclude la
classifica, Ginevra, l'ultima delle magnifiche 20.
I criteri in base ai quali le città sono state scelte sono
molti, statistici alcuni, piuttosto estrosi altri: si va dalla presenza di
infrastrutture al rapporto qualità/prezzo di mezzi pubblici, dalla criminalità
alla qualità di
scuole e ospedali, dal potere dei media alla disponibilità di mezzi di
informazione internazionali...
I giudici di Monocle s'impegneranno a rivedere
annualmente la graduatoria, ampliando di volta in volta i criteri valutati per
stabilire la vivibilità delle città e la qualità della vita globale.
I criteri più curiosi? Il rapporto fra ore di luce e buio, gli orari
prolungati di ristoranti e locali (in modo che sia possibile mangiare, bere e
stare in compagnia anche tardi), il livello di tolleranza nei confronti di gay,
etnie diverse, lavoro femminile...
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