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Classifica delle città italiane per qualità ambientale
La classifica della qualità ambientale delle città
italiane è stata redatta a seguito di un indagine di Ambiente Italia
(Istituto di ricerca), il Sole 24 Ore e Legambiente. Ben 125 gli indicatori
presi in considerazione per stabilire la qualità ambientale di una città.
Classifica città italiane per qualità ambientale 2013
Venezia,
Trento e
Belluno
sul podio della classifica 2013, vincono rispettivamente la categoria grandi
città (più di 200.000 abitanti), medie città e piccole città. Le tre migliori
superano di poco la sufficienza (60/100 rispetto ai parametri fissati per
stabilire la qualità ambientale). Nel complesso, solo 11 città raggiungono la
sufficienza. Un dato molto preoccupante, fotografia di un paese pigro e che non
crede nel futuro.
Eccovi la classifica delle prime 10:
Grandi città
Posizione |
Grande città |
Punteggio |
1 |
Venezia |
64,85% |
2 |
Bologna |
56,12% |
3 |
Padova |
53,22% |
4 |
Verona |
51,64% |
5 |
Genova |
51,17% |
6 |
Trieste |
48,02% |
7 |
Firenze |
47,70% |
8 |
Milano |
46,52% |
9 |
Torino |
46,31% |
10 |
Roma |
42,81% |
Analizziamo i dati di Venezia nel dettaglio:
Venezia vince per alcuni buoni risultati, ma
ahimè, anche per meriti non suoi (le 41 macchine ogni 100 abitanti, l'estensione
procapite di isole pedonali - 5,10 mq/abitante, sono il risultato della sua
conformazione, piuttosto che di una scelta sostenibile). Vediamo i
miglioramenti: polveri sottili (Pm10) scendono da 41,8 microgrammi al metro cubo
della scorsa edizione ai 36,2 del 2012, la media di giorni di superamento dei
limiti per l’ozono passa da 50 giorni ai 40 di quest’anno. La depurazione delle
acque cresce del 4% arrivando al 94%. Diminuiscono i rifiuti prodotti, da
665 kg per abitante a 642 e aumenta la raccolta differenziata che passa dal
35.4% al 38.8%. Buono lo spazio urbano riservato alle biciclette. In
peggioramento i seguenti parametri: concentrazioni di NO2 (biossido di azoto)
per metro cubo, che passato da una media di 41 Peggiorano, ad
esempio, le medie relative alle concentrazioni di No2 che salgono a 41
microgrammi al metro cubo rispetto ai 38,8 della scorsa edizione e cresce la
percentuale di acqua potabile dispersa dalla rete idrica (passa dal 36% dello
scorso anno all’attuale 38%).
Città di medie dimensioni
1 |
Trento |
71,38% |
2 |
Bolzano |
67,80% |
3 |
Parma |
64,17% |
4 |
Perugia |
63,40% |
5 |
La Spezia |
63,03% |
6 |
Reggio Emilia |
60,42% |
7 |
Pisa |
59,46% |
8 |
Forlì |
59,26% |
9 |
Piacenza |
57,83% |
10 |
Pesaro |
57,70% |
Inquinamento
L’inquinamento atmosferico resta uno dei grandi
problemi irrisolti: scende di poco la media delle concentrazioni di Pm10
(polveri sottili) e di NO2 (nitriti) ma aumentano i giorni di sforamento dei
limiti per l’O3 (ozono). In crescita lenta ma costante, purtroppo, il numero
delle auto private in circolazione (oltre 64 auto ogni 100 abitanti), peggiora
il trasporto pubblico, con medie bassissime di passeggeri trasportati.
Acqua
Le città continuano a perdere per strada oltre il 30%
(in media) dell’acqua potabile immessa nella rete. I processi di depurazione
delle acque sono insufficienti e migliorano pochissimo di anno in anno, per
intenderci nel 2013 viene trattato l’89,6% dei reflui fognari (solo un punto e
mezzo percentuale in più rispetto a un anno fa).
Rifiuti
I rifiuti si riducono, "merito" anche della crisi
economica e della riduzione dei consumi, ma la differenziata procede a rilento,
arrivando le nostre città a differenziare in media solo il 39.3% della
spazzatura prodotta (l'anno precedente la percentuale era il 38%). Solamente 9
città italiane centrano l'obiettivo del 65% per la raccolta differenziata
(obiettivo previsto dalla normativa nel 2012). Le grandi città sono pessime, non
riuscendo quasi mai a raggiungere l'obiettivo del 35%, percentuale che i comuni
avevano deciso di prefiggersi nell'ormai lontano 2006. Eccellenze restano
Verbania e Novara, con percentuali di raccolta differenziata superiori al 70%
Trasporti pubblici
Nei centri urbani il trasporto pubblico è poco usato
dagli abitanti, pensate in media una corsa e mezzo a settimana su metro, autobus
o tram. Praticamente nessun miglioramento per le isole pedonali e le piste
ciclabili, addirittura riduzione delle zone a traffico limitato ZTL.
Eccovi una sintesi delle migliori e delle peggiori
città italiane per qualità ambientale:
Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano dati
2012 - Elaborazione: Ambiente Italia srl
Indicatori |
Le
città migliori per qualità dell'ambiente |
Le
città peggiori per qualità dell'ambiente |
NO2
biossido
di azoto
(microgrammi/m
etro
cubo) |
Grandi
: Napoli
(37,0); Venezia (39,1)
Medie
: Reggio
C. (12,2) Salerno (21,2);
Piccole
: Oristano
(11,5); Ragusa (16,0) |
Grandi
: Bari
(nd ovvero non disponibilie, non fornito)
Medie
: Brindisi,
Cagliari e altre 5 (nd)
Piccole
: Avellino,
Agrigento e altre 16 (nd) |
PM10 (mg/metro
cubo) |
Grandi
: Messina
(20,0); Genova (22,0)
Medie
: Bolzano
(15,0); Sassari (18,7)
Piccole
:Nuoro,
Potenza (17,0);Belluno (20,0) |
Grandi
: Torino
(43,3); Bari (nd)
Medie
:
Brindisi, Cagliari e altre 5 (nd)
Piccole
:
Avellino, Agrigento e altre 15 (nd) |
Ozono (gg. sup.
media) |
Grandi
:Catania,
Messina (1,0); Napoli (8,9)
Medie
: Salerno,
Sassari (0,0); Reggio C., Rimini (1,0)
Piccole
: Chieti,
Nuoro (0,0); Macerata (2,5) |
Grandi
: Bari
(nd); Padova (67,7)
Medie
: Brindisi
e altre 8 (nd)
Piccole
: Vibo
V. e altre 16 (nd) |
Perdite rete idrica (%) |
Grandi: Milano (14%);
Torino (22%)
Medie: Reggio E.
(10%); Monza (15%)
Piccole:Pordenone
(10%); Cremona e Macerata (12%) |
Grandi: Catania (53%);
Palermo (52%)
Medie: Latina (62%); 3
città (nd)
Piccole: Cosenza
(68%); 7 città (nd) |
Depurazione (%) |
Grandi
: Milano
e Torino (100%)
Medie
: Bolzano
e altri 7 (100%)
Piccole
: Aosta
e altre 5 (100%) |
Grandi
: Palermo
(44%); Catania (22%)
Medie
: Treviso
(32%); Salerno (nd)
Piccole
: Benevento
(21%); 3 città (nd) |
Rd - rifiuti (%) |
Grandi
: Verona
(50,9%); Padova (45,7%)
Medie
: Novara
(69,7%); Salerno (68,5%)
Piccole
: Pordenone
(79,0%); Verbania (72,8%) |
Grandi
: Messina
(5,5%); Palermo (11,4%)
Medie
: Siracusa
(3,0%); Foggia(3,7%)
Piccole
: Enna(1,1%);
Isernia (9,5%) |
T.P.L.-viaggi/ab./anno |
Grandi
: Venezia
(564); Milano (484)
Medie
: Trento
(185); Brescia (161)
Piccole
: Siena
(220); Pavia (99) |
Grandi
: Messina
(24); Palermo (41)
Medie
: Latina
(7); Rimini e Salerno (nd)
Piccole
: Agrigento,
e altre 3 città (nd) |
AUTO (auto/100 ab.) |
Grandi
: Venezia
(41); Genova (46)
Medie
: La
Spezia (50); Livorno (53)
Piccole
: Savona
(55); Crotone, Sondrio, Lodi (56) |
Grandi
: Catania
(73); Roma (67)
Medie
: Trento
(115); Bolzano (97)
Piccole
:Aosta
(246); Viterbo, L’Aquila (74) |
Incidentalità
Stradale (vittime/10mila ab.)
[dato
del 2011] |
Grandi
: Trieste
(0,19); Torino (0,32)
Medie
: Pistoia
(0,11); Treviso (0,12)
Piccole
: Campobasso
e altre 4 (0,00) |
Grandi
: Catania
(0,78); Roma (0,67)
Medie
: Foggia
(1,51); Pesaro (1,36)
Piccole
: Rovigo
(1,32); Frosinone (1,25) |
Isole pedonali
(mq/ab.) |
Grandi
: Venezia
(5,10); Firenze (1,08)
Medie
: Lucca
(1,19); Terni (0,88)
Piccole
: Verbania
(2,14); Cremona (1,07) |
Grandi
: Palermo
(0,09); Verona (0,16)
Medie
: Brindisi
(0,00); Taranto (nd)
Piccole
: Agrigento
e altre 4 (nd) |
Piste Ciclabili (m_eq/100ab) |
Grandi
: Padova
(15,19); Venezia (12,50)
Medie
: Reggio
E. (38,02); Alessandria (19,16)
Piccole
: Mantova
(26,74); Lodi (26,48) |
Grandi
:Genova
(0,07) Napoli (0,29)
Medie
: Siracusa
e Reggio C. (0,00) Brindisi e Taranto (nd)
Piccole
: Agrigento
e altre 3 (nd) |
Verde fruibile
(mq/ab.)
[dato del 2011] |
Grandi
: Venezia
(25,27); Bologna (22,54)
Medie
:
Monza (59,64); Lucca (43,30)
Piccole
: Nuoro
(63,94); Pordenone (53,69) |
Grandi
: Palermo
(3,40); Napoli (4,40)
Medie
: Lecce
(0,58); Taranto (1,70)
Piccole
: Caltanissetta
(0,76); Crotone (1,55) |
Dal rapporto emerge anche un profondo divario tra
nord e sud dell'Italia. Al nord c'è più attenzione alle tematiche ambientali
mentre al sud si trascurano i problemi di sostenibilità ambientale. Pessime le
città siciliane: Catania è la peggiore per qualità ambientale per le
grandi città, Siracusa per le città medie e Caltanissetta per le
città piccole. Molti i dati "ND" ovvero "non disponibili" in quanto non forniti
dalle amministrazioni comunali. Catania produce in media per abitante 714,3 kg
e consuma 230,3 litri per abitante al giorno (pensate una vasca da bagno piena
contiene circa 200 litri), senza considerare che l'acqua potabile persa nel
trasporto sulla rete idrica è oltre la metà. Siracusa clamorosamente differenzia
solo il 3% dei rifiuti. Caltanissetta infine prende zero per piste ciclabili e
ZTL; 0,76 metri quadrati procapite di verde urbano fruibile sempre per
Caltanissetta e depurazione delle acque reflue al 63% di capacità di depurare i
reflui. e occupano gli ultimi posti della classifica degli ecosistemi urbani,
dove la maglia nera va alle città siciliane, e quella verde Verbania, città più
vivibile d’Italia.
Migliori città
del passato
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Per il passato 2010 le città dove
si viveva meglio sono risultate Venezia per la categoria grandi città
(seconda Bologna e terza Genova; Bolzano per le medie (seguita da
Trento, La Spezia, Reggio Emilia e Perugia); Belluno
vince tra le città con meno di 80.000 abitanti, Verbania arriva seconda,
terza Aosta, quarta Pordenone e quinta Mantova. A
qualificare queste città come le migliori una buona qualità dell'aria, un basso
tasso di motorizzazione, ampie superfici riservate ai pedoni, un intenso
utilizzo da parte degli abitanti dei trasporti pubblici. Le città peggiori
quanto a qualità ambientale sono risultate Palermo, Siracusa
e Caltanissetta, a causa soprattutto di una bassa percentuale di
depurazione delle acque reflue, di una scarsa raccolta differenziata e di una
ridotta superficie pedonalizzata.
Vediamo le varie aree da tenere sotto controllo: smog, dispersione idrica,
depurazione, raccolta rifiuti, automobili procapite. Smog: oltre 50 città
presentano alte concentrazioni di biossido di azoto; le polveri sottili sono
superiori, a livello medio annuo, al limite massimo per la sicurezza ella salute
umana (40 microgrammi/mc) in ben 6 città (Siracusa, Frosinone, Caserta, Torino,
Pavia e Napoli). 12 comuni continuano a sprecare l'acqua immessa nella rete per
oltre il 50% del totale, 50 comuni perdono oltre il 30% dell'acqua. In 6 città
solo la metà degli abitanti è servita dal depuratore. Infine per l'auto,
mediamente ogni 100 abitanti ci sono 63 macchine. In sintesi rispetto al 2009
poco o niente è cambiato, le amministrazioni locali hanno paura di prendere
decisioni drastiche e manca un coordinamento a livello nazionale sulle
iniziative ambientali.
Migliori città
qualità
ambientale
Ecosistema Urbano, così si chiama la ricerca, giunto
nel 2009 alla sua quindicesima edizione. Attraverso questionari e interviste
dirette ai 103 capoluoghi di provincia italiani si raccolgono ed elaborano una
gran mole di dati. I dati dell'edizione 2009 fanno riferimento ai rilevamenti
avvenuti nel 2007. I dati sono sintetizzati in 27 indicatori di qualità
ambientale, suddivisi in tre grandi categorie:
-
indicatori di pressione
che misurano il
carico generato sull’ambiente dalle attività umane (perdite di rete idrica,
consumi di acqua potabile, di carburante, di elettricità, produzione di rifiuti,
numero di auto pro capite ecc.);
-
indicatori di stato
che misurano la qualità
dell’ambiente in termini di smog, inquinamento idrico, verde urbano;
-
indicatori di risposta
che misurano la
qualità delle politiche delle amministrazioni locali in termini di depurazione,
raccolta differenziata, trasporto pubblico, qualità, aree pedonali, piste
ciclabili, sviluppo di politiche energetiche, diffusione delle fonti
rinnovabili, monitoraggi e rilevamenti della qualità ambientale ecc.
Oltre a questi indicatori, un ultimo criterio preso in
considerazione, la capacità di risposta della pubblica amministrazione al
questionario inviato da Legambiente.
Vi riportiamo di seguito alcuni punti dello studio,
dal quale emerge un Italia come al solito piena di
contraddizioni, con realtà eccellenti a cui si affiancano situazioni disastrose,
e con una tendenza generalizzata al miglioramento "gridato" piuttosto che
"effettivo". Vediamo nel dettaglio la classifica, eccovi le prime:
-
Belluno
-
Siena
-
Trento
-
Verbania
-
Parma
e le ultime... Frosinone
(ultima nella graduatoria con molto smog, trasporti pubblici
pessimi e il record negativo di 73 auto ogni 100 abitanti), in cattiva compagnia
con Ragusa, Catania e Benevento.
La prima classificata è appunto
Belluno,
risultati buoni ma soprattutto miglioramenti costanti: discreta qualità
dell’aria, ottima raccolta differenziata (quasi il 60%, bassissima produzione di
rifiuti, bassi consumi di acqua (136 litri pro-capite) ma perdite eccessive
dalla rete idrica (il 36%), un trasporto pubblico sufficiente (76 viaggi a testa
ogni anno), una buona dotazione di spazio per le bici (4,6 metri per abitante) e
una crescita costante degli spazi vietati alle auto. Seconda classificata è
Siena. Migliora nell’inquinamento
atmosferico, al 95% le acque reflue depurate, crescono i metri quadrati per
abitante di superficie dedicati alle bici (che passano dai 3,51 della scorsa
edizione ai 4,51) e quelli limitati al traffico che salgono a 30,94 metri
quadrati pro capite (erano 30,79 in Ecosistema Urbano 2008) e in questo caso
valgono al capoluogo toscano il primo posto nella classifica di settore. Terza arriva
Trento con una raccolta differenziata dei rifiuti che arriva al 50,3%,
al quarto posto c’è Verbania, con grandi miglioramenti nella
mobilità urbana, al quinto c’è Parma che abbatte notevolmente le
concentrazioni di smog: le medie dell’NO2 si abbassano da 52 microgrammi/mc
della scorsa edizione ai 46 di quest’anno, così come quelle del PM10 che calano
da 40 microgrammi/mc a 36,5. Anche l’Ozono scende dai 58 giorni di superamento
delle soglie dello scorso anno agli attuali 48.
Menzione positiva per Cagliari,
al 35° posto nella classifica generale, che sale di quasi 20 posizioni e si
piazza 5° tra le grandi città. Migliora anche
Caserta, 37° posto, guadagna 4
posizioni.
La questione Roma
e Milano.
Cosa fanno le due grandi italiane? Pareggio nel
2008... nel 2009 retrocede di molto Roma che perde 15 posizioni e passa dal 55°
posto alla posizione n. 70. Migliora di 10 posizioni Milano che conclude in
49° posizione (Milano batte Roma in particolare per raccolta differenziata (31%
contro il 17%), isole pedonali, piste ciclabili.
Tra la prima e l’ultima classificata distanze crescono. Gli ultimi non
sono necessariamente i più poveri
Frosinone, ultima in classifica, ha lo stesso prodotto interno lordo
procapite di Verbania che è invece 4°,
Catanzaro ha un reddito
procapite superiore a Cagliari
ma più di 15 punti in meno nella classifica di qualità ambientale. Quando gli indicatori di qualità ambientale
coinvolgono le politiche locali la situazione si fa disastrosa al sud: sono
depurate il 70% delle acque contro una media dell’85%, la capacità di trasporto
pubblico è meno della metà della media nazionale, la disponibilità di verde
urbano è addirittura inferiore del 60%, la raccolta differenziata è a un
terzo della media nazionale, zone a traffico limitato e piste ciclabili sono
quasi inesistenti (il 15% della media italiana). I relatori della ricerca sostengono che una grande
differenza la fanno le azioni del governo locale e il senso civico
degli abitanti.
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Analizziamo gli indicatori in dettaglio:
SMOG
Diminuiscono leggermente le emissioni di biossido di
azoto (NO2) e le concentrazioni di polveri sottili (Pm10), ma salgono quelle di
ozono (54 città superano il valore obiettivo per la protezione della salute
umana e tenete in conto anche il fatto che non tutte le città hanno un sistema
di rilevazione dell'ozono).
NO2 - (media annua in microgrammi/mc)
Le migliori: Macerata (14,2), Crotone (16,2), L’Aquila (17,0)
Le peggiori: Torino (64,0), Milano (62,8), Genova e Salerno (59,9), Roma (59,8)
Pm10 - (media annua in microgrammi/mc)
Le migliori: Cosenza (13,9), Nuoro, (16,3), Isernia (17,6)
Le peggiori: Torino (59,5), Frosinone (58,4), Siracusa (51,3), Milano (51,0)
Ozono – (media giorni superamento del limite)
Le migliori: Caserta, Imperia, Latina, Nuoro, Teramo (0)
Le peggiori: Novara (99), Bergamo (88), Mantova (87)
CONSUMI
Il consumo d’acqua si attesta a 192 litri al
giorno pro capite (ma il 28% dei comuni si colloca al di sopra di questa soglia)
e molte città hanno acquedotti colabrodo: il 45% dei centri
urbani ha perdite di rete superiori al 30%.
In aumento anche i rifiuti
+ 0,5% in valore assoluto, + 0,1% sul pro
capite, circa 618,7 kg pro capite in un anno.
Il tasso medio di motorizzazione resta elevato, con 64,5 auto ogni 100
abitanti, in crescita di 2 punti rispetto al 2006. Migliora il parco auto,
crescono le auto Euro3 ed Euro4. In crescita il consumo medio di carburanti
per abitante, stimato in chili di petrolio equivalente (kep), si passa da
433 a 451 kep/abitante, e cresce anche se di poco ( 45 kwh pro capite) il
consumo di elettricità con una media per abitante di 1.200 kWh.
Acqua potabile (lt/abitante(giorno)
Le migliori: Enna (87,8), Agrigento (98,9), (Caltanissetta (99,6)
Le peggiori: Salerno (260), Massa (252), Pescara (249), Bergamo (247), Roma
(238)
Tasso di motorizzazione (auto/100 abitanti)
Le migliori: Venezia (43), Genova (47), La Spezia (51)
Le peggiori: Aosta (202), Viterbo (76), Latina (74), Frosinone (73), Potenza e
Roma (71)
Consumi carburante (kep/abitante/anno)
Le migliori: Enna (235), Napoli (282), Foggia (323), Agrigento (336), Genova
(340)
Le peggiori: Sassari (765), Ragusa (761), Nuoro (729), Cagliari (666)
Elettricità (kW/abitante/anno)
Le migliori: Campobasso (896), Matera (926), Benevento e Potenza (936)
Le peggiori: Bolzano (1672), Cagliari (1591), Aosta (1455)
TRASPORTI PUBBLICI
Prima Venezia con 652 viaggi per abitante annui, Roma
e Milano registrano oltre 400 viaggi per abitante in un anno, Napoli e Torino
sono sotto i 200 viaggi annui. Nei piccoli e medi comuni la situazione è critica
on meno di un viaggio alla settimana per abitante.
Trasporto pubblico (viaggi/abitante/anno)
Le migliori: Venezia (652), Roma (517), Milano, (415)
DEPURAZIONE
Sono ancora 5 i comuni in cui la depurazione riguarda
meno del 50% della popolazione, con la situazione più critica ad
Imperia, ancora sprovvista di impianto, seguita da Benevento, Catania, Palermo e
Treviso. Sono 48 i comuni il cui impianto di depurazione raggiunge almeno il 90%
dei cittadini.
Depurazione (% di reflui depurati correttamente)
Le peggiori: Imperia (0), Benevento (20), Trieste (29), Catania (33), Palermo
(34)
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Nel 2007 miglioramento generale con raggiungimento del
valore medio di 24,4% contro il 21,9% del 2006.
Raccolta differenziata (% rifiuti raccolti separatamente sul totale)
Le migliori: Verbania (72,4), Novara (67,8), Asti (60,9), Belluno (57,4)
Le peggiori: Siracusa (2,9), Palermo (3,7), Messina (3,8), Taranto (4,1)
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ZONE PEDONALI, PISTE CICLABILI, ZTL
Crescono pochissimo le zone pedonali (da 0,33
m2 per abitante si passa nel 2007 a 0,35 m2). Quattro comuni (Venezia, Verbania,
Terni e Cremona) superano la soglia di un metro quadro per abitante. Tra le
grandi città, oltre al caso eccezionale di Venezia, Torino ha circa 879.000 m2
di isole pedonali, seguita da Roma con circa 390.000 m2 e da Milano, Napoli e
Firenze con superfici pedonalizzate pari a circa 300.000 m2.
Per la ZTL solo 10 sono le città che hanno ZTL con estensione superiore a 100
ettari. Tra queste, Roma si conferma in testa alla classifica, prima tra le
grandi città seguita da Firenze, Bologna e Verona. Tra le città medie-piccole prima Siena, che con 31 m2/abitante detiene
anche il primato in termini di disponibilità pro capite. Al di sopra dei 10 m2
per abitante si collocano anche Mantova, Pisa, Verona, Firenze, Verbania e
Lecce. Mentre all’opposto ancora 25 comuni rimangono comunque al di sotto di 1
m2 per abitante.
Complessivamente le piste ciclabili si estendono per poco meno
di 2.500 km, in crescita rispetto ai dati del 2006 (circa 200 km in più), ma
scarsissime in confronto alla media europea.
Isole pedonali (metri quadrati per abitante)
Le migliori: Venezia (4,68), Verbania (2,81), Terni (1,67), Cremona (1,26)
Le peggiori: Viterbo, Trapani, Rovigo, Brindisi e Bergamo (0)
Ztl (metri quadrati per abitante)
Le migliori: Siena (30,94), Mantova (17,49), Pisa (14,88), Verona (11,84),
Firenze (11,19)
Piste ciclabili: (metri lineari ciclabili per abitante)
Le migliori: Reggio Emilia (30,74), Mantova (28,75), Vercelli (26,02)
Le peggiori: Isernia, L’Aquila, Napoli, Potenza, Teramo e Vibo Valentia (0)
VERDE URBANO
33 comuni dichiarano ancora una superficie di verde
urbano fruibile inferiore a 5 m2/ab, circa un terzo del minimo di quanto era
previsto dagli standard urbanistici nazionali, mentre sono diventate 11 le città
con superfici che superano i 25 m2 per abitante. Tra queste spiccano le prime 6
con valori oltre i 30 m2 pro capite: Lucca (53,30 m2/ab), Modena (36,40 m2/ab),
Prato (34,71 m2/ab), Rovigo (33,86 m2/ab), Pordenone (31,74 m2/ab) e Firenze
(30,37 m2/ab).
Le peggiori sono Messina (0,4), Trapani (0,7), Caltanissetta (0,7), Sassari (1,1)
ENERGIA PULITA
I comuni che hanno installato pannelli
fotovoltaici sono 59. Primeggia Benevento con 4,30 kW di potenza per abitante,
seguita da Prato (con 3,23 kW di potenza/ab), Frosinone e Foggia con più di 2 kW
di potenza per abitante. Salgono invece a 47, rispetto alle 30 dello scorso
anno, le amministrazioni che hanno scelto impianti solari termici: tra
queste emerge Siena (con quasi 10 m2 ogni 1.000 abitanti), seguita da Catania e
Novara con oltre 4 m2 ogni 1.000 abitanti. Da segnalare che Forlì, La Spezia,
Modena, Ragusa, Sondrio e Vercelli ottengono il punteggio massimo per entrambi
gli indicatori sul solare.
Meno diffuse tra i comuni italiani sono le reti di
teleriscaldamento, realizzate in 22 comuni di cui però 15 mostrano un elevato
numero di abitanti raggiunti (Mantova è prima con più di 800 abitanti serviti
ogni 1.000 residenti, Brescia seconda con oltre 700 abitanti allacciati ogni
1.000 residenti). Gli impianti a
biomasse vanno a rilento: sono infatti solo 10 le amministrazioni comunali che ne usufruiscono,
con valori importanti per Cremona (189 kW ogni 1.000 ab), Brescia (147 kW ogni
1.000 ab) e Bergamo (99 kW ogni 1.000 ab).
(aggiornato a maggio 2014)
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