Classifica città italiane 2011

 Classifica migliori città italiane 

 

Eccovi di seguito la classifica 2011 delle città italiane dove si vive meglio. 107 le città esaminate, 6 le aree significative prese in considerazione: tenore di vita, affari e lavoro, servizi-ambiente-salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero. Ogni area, a sua volta, è valutata attraverso una trentina di parametri.

Leggi la Classifica migliori città italiane 2013

1. Le migliori

2. Le peggiori  

3. Vincono le piccole

4. Felicità è diversa da qualità...

 

Le migliori

Ecco i risultati delle migliori province italiane: tra le metropoli in testa Milano, al 19esimo posto, che fa molto bene per il tenore di vita e molto male nell’ordine pubblico; Roma è al 23esimo posto, ma in risalita di ben 12 posizioni, ma la miglior provincia italiana è Bologna: è qui che si vive meglio nel 2011, con buoni risultati in tutte e sei le aree prese in considerazione nella ricerca e l’eccellenza nel settore "Servizi ambiente e salute", dove è seconda, e con il primato riguardo ai posti disponibili negli asili nido. Il 45% delle donne a Bologna sono occupate, ottimi anche i risultati nel tempo libero, che vede Bologna come la città dove si acquistano più libri. Bella Bologna, la giusta misura fra il grande e il piccolo, fra il passato e il presente! La provincia è però debole per quanto riguarda l’ordine pubblico e il livello di microcriminalità, con un alto numero di truffe. Dopo Bologna si piazzano al secondo e terzo posto del podio Bolzano (nella foto a lato) e Belluno, seguono Trieste e Ravenna. Migliorano molto la loro posizione Lucca (da 60 a 27), Vicenza, Treviso, Prato e Varese.
 

Le peggiori

 

Foggiaè, all’opposto, in fondo alla classifica, 107esima, con pessimi risultati in tutte le aree e, in particolare, sul fronte dell'ordine pubblico, dove si evidenzia un’altissima incidenza di estorsioni e furti di automobili. Trovano scarso impiego le donne e i giovani tra i 25 e i 34 anni. Il Pil è esattamente la metà di quello bolognese e i consumi pro capite si fermano alla soglia di 718 euro. Nella classifica delle peggiori, precedono Foggia, Caltanissetta al numero 106, Napoli 105, Caserta 104 e Trapani 103esima. 


Dintorni di OlbiaVincono le piccole

 

Risultano migliori le città piccole rispetto alle grandi, il nord rispetto al sud, che compare solo al 45esimo posto con Olbia Tempio (Sardegna, nella foto a lato). Unica vittoria del Sud nella categoria ordine pubblico, quella della Sardegna che porta casa un particolare e virtuoso primato: Oristanoè la città più tranquilla per l'ottimo livello di sicurezza. Seguono Sondrio e Belluno.


Suddividendo la classifica e considerando un solo settore alla volta abbiamo i seguenti risultati:
- Tenore di vita: Treviso vince e soffia il gradino più alto del podio a Biella, terza classificata Milano. I consumi sono al top a Biella e Alessandria, con oltre 1300 euro a disposizione procapite per l’acquisto di veicoli, elettrodomestici, mobili, Pc ecc. Le case costano di più a Roma, con 5150 euro al mq, seguono Milano 4800, Firenze, Venezia e Bologna
- Affari e lavoro: Ravenna vince, seguita da Reggio Emilia e Bolzano
- Servizi: vince Trieste nei "Servizi"
- Popolazione: Piacenza vince con i suoi tanti giovani, seguono Parma  e Bologna
- Tempo libero: Rimini regina nel tempo libero per spettacoli, cinema, sport ristoranti. Molto male la Lombardia nell’ospitalità alberghiera (molte città, tra cui Milano, sono oltre il 100esimo posto), molto bene la ristorazione in Sardegna con Sassari al primo posto e Nuoro al secondo.

 
Felicità è diversa da qualità

 

Un dato interessante e curioso: non sempre la cosiddetta qualità della vita coincide con la felicità. Nella classifica della "felicità personale" degli abitanti nei 107 capoluoghi, i bolognesi sono solo 57esimi nella classifica, mentre al primo posto c'è Palermo, con il 20% di intervistati felici, nonostante il 102imo posto nella classifica generale.

 

Leggi anche la Classifica delle città italiane per qualità ambientale, redatta a seguito di un indagine di Ambiente Italia (Istituto di ricerca), il Sole 24 Ore e Legambiente. Ben 125 gli indicatori presi in considerazione per stabilire la qualità ambientale di una città. 

 

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