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Galleria Borghese
Galleria Borghese
La Galleria Borghese è ospitata nella Palazzina
Borghese, una villa patrizia seicentesca, voluta dal cardinale
Scipione
Borghese, della potente e principesca famiglia romana
nipote di papa Paolo V (1605-1621).
La villa e la palazzina sorsero
agli inizi del '600 fuori delle mura Aureliane, tra la
Porta Pinciana
e la distrutta Porta Salaria, in una zona allora occupata da orti
e vigne. La costruzione venne affidata da Scipione Borghese a Flaminio Ponzio e poi al
Vasanzio: l'opera fu realizzata tra il 1613 e il
1614 ed è un ottimo esempio di villa di una grande famiglia romana
degli inizi del XVII sec.
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Quello che era iniziato come un desiderio
visionario del cardinale Scipione Caffarelli Borghese (nipote
di papa Paolo V) nel 1605, da un vigneto di famiglia, divenne uno
dei giardini più belli ed estesi di Roma. Un giardino alternato
da piante esotiche, fontane, statue in stile classico, un posto
'da vedere' già nel XVII secolo, uno dei giardini barocchi più belli
d'Europa. Oggi, Villa Borghese è stata rinominata 'parco
delle arti' per via delle collezioni artistiche in mostra
al suo interno con le varie Galleria Borghese, Museo Carlo
Bilotti, Galleria d'arte Moderna, Villa Giulia
e la Casa del Cinema. In particolare, l'antica Galleria Borghese,
inaugurata nel Seicento dallo stesso cardinale Borghese, e conosciuta
anche come Casino Borghese, ospita capolavori del Tiziano,
Bernini, Raffaello, Caravaggio, Perugino, Rubens, Veronese, Giorgione,
Carpaccio, da Messina, tra i tanti.
Straordinaria è la collezione di sculture
romane collocata sia nel portico, fra le quali spicca un sarcofago
con battaglia di Romani e barbari settentrionali, sia all’interno:
sono conservati 12 busti di imperatori romani in marmi colorati
di G.B. Della Porta; la "Venere vincitrice" del Canova, che
ritrasse la sorella di Napoleone, Paolina, moglie del principe
Camillo
Borghese, il "Davide che lancia la fionda", opera realizzata
nel 1623 dal Bernini; il capolavoro del Bernini "Apollo e Dafne"ed
il suo gruppo marmoreo raffigurante Enea e Anchise. Inoltre
vi sono numerose sculture romane, greche ed egiziane.
La Venere Vincitrice di Canova, scolpiva nel 1805 il ritratto
della sorella di Napoleone, sdraiata su un divano era piuttosto lo
scandalosa a suo tempo. Alla domanda se si fosse sentita a disagio a posare
mezzo nuda in quel modo, Paolina sembra che rispose: "Oh, no, la stanza
era abbastanza calda. "
Oltre alla straordinaria collezione
scultorea, la Galleria ha una ricchissima Pinacoteca con capolavori
di valore assoluto tra cui: Deposizione, Ritratto di donna con unicorno,
Ritratto virile di
Raffaello; Crocifissione del
Pinturicchio; Madonna
del
Botticelli; Davide con la testa di Golia e molti altri ancora.
Da ammirare sono le numerose le opere
di
Caravaggio: San Girolamo, la Madonna dei Palafrenieri, il
Giovane
con canestro di frutta, San Giovanni Battista, Davide con la testa
di Golia, Autoritratto in veste di Bacco.
Di Tiziano sono esposti il celeberrimo
Amor sacro e amor profano, recentemente restaurato, il Cristo flagellato
e il San Domenico. Altri capolavori sono Il figliol prodigo del
Guercino; il San Giovanni Battista del Bronzino;
Apollo e Dafne,
la Santa Caterina e la Maga Circe di Dosso Dossi.
Le
opere di Bernini
Quattro
camere sono tutte dedicate sono state dedicate ai capolavori
giovanili del più grande genio del barocco, Gianlorenzo
Bernini. Al piano terra sono il suo Enea,
Anchise e Ascanio (1613), scolpito secondo alcuni quando
l'artista aveva solo 15 con l'aiuto del padre Pietro, secondo
altri quando ne aveva 22. Il soggetto è tratto dall'Eneide
di Virgilio: è il momento della fuga da una Troia in fiamme.
Enea ha sulle spalle il vecchio padre Anchise ed è
seguito dal figlioletto Ascanio. Bernini segue alla lettera il
testo virgiliano, dove Anchise siede su una sola spalla di Enea.
La diversa età dei tre protagonisti ha dato occasione
all'artista di esibire il suo virtuosismo tecnico nella resa
della pelle dei tre soggetti: vellutata e morbida del bambino,
vigorosa e turgida di Enea, molle e raggrinzita di Anchise.
In una seconda stanza si trova il Ratto di Prosepina (o
Persefone) (1621), in cui Plutone butta indietro la testa in
una risata e la sua mano forte preme nella coscia carnosa della
giovane dea che lotta per liberarsi.
In una terza stanza si trova l'Apollo e Dafne del 1624.
Anche in questa sua scultura composta quando Bernini aveva 26
anni lo scultore coglie il momento con assoluta precisione.
L'episodio tratto dalla Metamorfosi di Ovidio, è quello
dell'amore di Apollo irrefrenabile verso Dafne. Quest'ultima
chiede aiuto al padre Penéo, dio dei boschi, il quale per
impedire ai due di congiungersi la trasforma la figlia in un
albero di Alloro, che da quel momento diventerà sacro per
Apollo. Questo è in breve l'episodio che Bernini rappresenta
fedelmente proprio nel momento della trasformazione della ninfa
in pianta.
La scena è spettacolare e terribile al tempo stesso. Rincorsa da
Apollo, Dafne si protende in avanti, la sua metamorfosi si
compie ed è visibile nelle mani che prendono la forma di rami e
di foglie, mentre i capelli e le gambe si trasformano in tronco
e i piedi in radici; Apollo la guarda incredulo ma rimane
impassibile; lo sguardo della Ninfa è invece al contempo
sbigottito e pieno di terrore.
L'infelice Apollo decise che da quel momento l'alloro sarebbe
diventato l'albero più vicino al suo cuore. ?per questo che da
quel episodio i vincitori dei giochi olimpici, i grandi poeti e
i grandi condottieri vengono incoronati con una corona delle sue
foglie.
Infine il David scolpito nel periodo 1623/24 è la
risposta barocca alla versione rinascimentale di Michelangelo,
pensieroso, tutto proporzioni e filosofia. Il David berniniano è
un'uomo di azione, che contorce il suo corpo mentre è in
procinto di far volare la pietra dalla sua fionda. Bernini
modellò la fronte corrugata e il morso labbro di David in una
espressione che da il senso della sua sfida a Golia.
Informazioni, orari,
costi dei biglietti
Ricordate di prenotare con largo anticipo. Le visite sono a
tempo (due ore) e dovrebbe bastare agevolmente. Le visite a
tempo sono qualcosa di cattivo gusto, ma in questo caso è stato
fatto per permettere un flusso continuo di visitatori e dare a
tutti la possibilità di vedere questi capolavori. Sono possibili
ingressi per un massimo di 360 persone alla volte e ci sono solo
cinque fasce orarie per l'ingresso per tutta la giornata, alle
ore 9, 11, 01:00, 15:00, e 17:00.
Roma - Villa Borghese, p.zza Scipione Borghese, 5
Tel. 068417645 0632879
Orario: 9-19.30 - chiuso lunedì
Costo dei Biglieti
Intero € 11,00 (9,00 + 2,00 di prenotazione obbligatoria)
Ridotto € 6,50 (4,50 + 2,00 di prenotazione obbligatoria)
- Cittadini dell'Unione Europea tra 18 e 25 anni
Gratuito (€ 2,00 prenotazione obbligatoria)
- Cittadini dell'Unione Europea di età inferiore
ai 18 anni
- Studenti e docenti dell'Unione Europea delle
Facoltà di Architettura, di Lettere (indirizzo
Archeologico o Storico-Artistico), di
Conservazione dei Beni Culturali e di Scienze
della Formazione, mediante esibizione del
certificato di iscrizione per l'anno accademico
in corso
- Docenti e studenti dell'Unione Europea
iscritti alle Accademie di Belle Arti, mediante
esibizione del certificato di iscrizione per
l'anno accademico in corso
- Docenti sia di ruolo che a contratto a tempo
determinato, presentando il modello MIUR.
Iniziativa valida fino al 31/12/2014
- Appartenenti all'I.C.O.M. (International
Council of Museums)
- Gruppi scolastici (NO UNIVERSITARI)
dell'Unione Europea (previa prenotazione) con
accompagnatore
- Giornalisti con tesserino dell'ordine
- Dipendenti MiBACT - Ministero per i Beni e le
Attività Culturali e Turismo
Gratuito (€ 2,00 prenotazione obbligatoria)
- Portatori di handicap dell'Unione Europea e un
loro accompagnatore
- Guide turistiche dell'Unione Europea
nell'esercizio della propria attività
professionale, mediante esibizione di valida
licenza rilasciata dalla competente autorità
- Interpreti turistici dell'Unione Europea
quando occorra la loro opera a fianco della
guida, mediante esibizione di valida licenza
rilasciata dalla competente autorità
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