Museo Mimara

Museo Mimara a Zagabria

Il Museo Mimara è uno dei più importanti musei di Zagabria e della Croazia, il suo nome deriva da riva da Ante Topic Mimara, un discusso personaggio, ambiguo e spregiudicato (basti dire che fu consulente di Göring, il gerarca nazista), che donò la sua importante collezione privata (che si trovava in parte in un caveau di una banca di Zurigo) affinché fosse esposta ai musei di Belgrado e appunto (la parte più importante) Zagabria.

Museo Mimara Il tutto benché non si sapesse con esattezza la provenienza di molte opere. L’anno di fondazione del museo è il 1980, anche se lo stesso venne aperto al pubblico solo 7 anni dopo. Oggi all’interno del Museo Mimara è possibile ammirare ben 3750 opere d’arte che vanno dall’antichità all’epoca attuale. In questo museo sono esposti (ci sono molti dubbi riguardo l'autenticità delle opere, come vi racconteremo) dipinti di artisti internazionali e che comunque, hanno segnato la storia dell’arte come Caravaggio, Raffaello, Renoir, Goya. Velasquez, Pieter Paul Rubens, un Cristo in terracotta di Andrea Del Verrocchio, il Maestro di Leonardo da Vinci, un Ratto delle Sabine (il Giambologna realizzò più versioni delle sue sculture, in differenti formati: alcune sono esposte al Museo del Bargello). Proseguendo oltre, tra gli oggetti di pregio si annovera una splendida scacchiera, di fattura veneziana, risalente al XVI secolo. Ma c'è qualche cosa da dire sulla collezione che ora cercheremo di spiegarvi.

Sulla piazza Roosevelt, l'edificio neorinascimentale del XIX secolo che ospita il museo è un punto di riferimento. Progettato da Kuno Waidmann, è servito da scuola superiore fino a quando l'istituzione pubblica della collezione di Ante e Wiltrud Topić Mimara ha deciso di trasformarlo in un museo. Ma pesa su questo museo una storia incredibile, pesantemente accusata da eminenti storici dell'arte come l'americano Thomas Hoving (ex direttore del Metropolitan Museum di New York) o l'italiano Federico Zeri. Secondo le loro indagini, il 95% della collezione sarebbe costituito da falsi. Solo per questo dovrebbe essere una meta interessante da visitare.

Negli anni Venti, il pittore Ante Tomic Mimara si formò con gli storici dell'arte tedeschi prima di diventare collezionista. In quel periodo, un gran numero di opere minori furono rubate da piccole chiese del paese. Si sa che Mimara cercò di vendere quadri che spacciava per Tiziano, Rubens o Giotto. Senza alcun risultato. Poi il suo matrimonio con un'aristocratica italiana, Edina Pjelik di Ina, lo aiuta a comprare molte opere religiose pur continuando a vendere le sue copie. Nel settembre 1929 sarà estradato dalla Francia per il furto del tesoro della cattedrale di Zagabria (sostituito da falsi). Durante la seconda guerra mondiale, Mimara, come detto, fu un consigliere artistico di Göring. Si stabilì a Berlino, dove comprò opere confiscate agli ebrei a prezzi molto bassi. In seguito lo troviamo a Monaco di Baviera a cercare tra le scorte di opere rubate dai nazisti. Esiliato dopo la guerra, torna a Zagabria negli anni Settanta, cede la sua enorme fondo alla Croazia, in cambio di un'indennità annuale e di due case.

Mimara, secondo quanto riportato dalla giornalista Konstantin Akinsha nel suo reportage del 2001 su Artnews, aveva stretto un accordo straordinario con il governo croato quando nel 1973 accettò di consegnare le sue opere alla Repubblica di Croazia. In cambio della collezione, ricevette una rendita annuale di $ 100.000 (una cifra estremamente alta per l'epoca), oltre a una casa a Zagabria e un'altra sulla costa. Dopo la sua morte, la sua vedova, Wiltrud Topic Mersmann, (a sua volta esperta di arte che a sua volta aveva lavorato da marzo 1946 al giugno 1949 presso il Centro Raccolta Point a Monaco di Baviera) che aveva trascorso solo una piccola parte di ogni anno con lui, avrebbe ricevuto $ 50.000 annui. Mimara morì nel gennaio 1986. Sua moglie Mersmann, vivrebbe ancora in un castello sulla collina alla periferia di Salisburgo e avrebbe più di 100 anni.

Secondo alcuni e rispettati storici dell'arte e contemporanei  Ante Topić Mimara,  che morì nel 1987,  avrebbe sottratto molti degli oggetti della sua collezione d'arte mentre lavorava per l'esercito jugoslavo in un punto di raccolta d'arte della Seconda Guerra Mondiale.

Quindi, ricapitolando, nel Museo Mimara, vedrete quindi opere "attribuite a"... Lorenzetti, Raffaello, Giorgione, Veronese, Caravaggio e Canaletto, ai maestri olandesi (Van Goyen, Ruisdael), fiamminghi (Van der Weyden, Bosch, Rubens, Van Dyck), spagnoli (Velázquez, Murillo, Goya), tedeschi (Holbein, Liebermann, Leibl), inglesi (Gainsborough, Turner, Bonington) e francesi (Georges de La Tour, Boucher, Chardin, Delacroix, Corot, Manet, Renoir, Degas). Disegni di Bronzino, Guardi, Claude Lorrain, Le Brun, Oudry, Greuze, Géricault, Friesz... Molte altre opere perfettamente autenticate sono state acquistate dallo Stato croato. Una collezione che va dalla Preistoria al XX secolo. Al piano terra, archeologia (Antico Egitto, periodo ellenistico, arti dell'Estremo Oriente), arti decorative, nonché una sala dedicata alle mostre d'arte contemporanea e una grande sala da tè per eventi.

Che la collezione sia vera, tutta o in parte, dopo la storia con la quale è stata ricostruita, importa poco. Si tratta in fondo di meta-arte, un requisito senza il quale un opera difficilmente diventerebbe famosa o riconosciuta, la storia e il percorso dell'opera e dell'artista è essenziale. Qui abbiamo di fronte un intero museo di opere su cui si anelano dubbi e misteri. Ante Topic Mimara è considerato in patria come un benefattore che ha donato la sua collezione, all'estero, nel migliore dei casi un truffatore e falsario. Nel museo a lui dedicato non viene fatta menzione né dei suoi loschi traffici durante e subito dopo la II Guerra Mondiale, né si accenna alla possibilità che fosse un falsario, ne come abbia fatto ad accumulare una tale collezione. Oggi che è passato abbastanza tempo, forse il museo potrebbe fare chiarezza sul suo "benefattore" e svelare al mondo la verità. Una verità che non mancherebbe di attirare curiosità, pubblicità e visitatori.

Informazioni e orari
Aperto dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 17.00 e la domenica dalle 10.00 alle 14.00. Chiuso il lunedì. Tariffa: da 30 a 40 kn.

Indirizzo

Rooseveltov trg 5, 10000
Zagabria
Croazia

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