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Cosa vedere a Londra
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Affacciata
su Trafalgar Square, la National Portrait Gallery espone i
ritratti dei personaggi britannici che hanno segnato la storia
tra sovrani, politici, scienziati, scrittori, attori e sportivi.
Un unicum che attraversa cinque secoli.
Fondata nel
1856 da personaggi tra cui il futuro primo
ministro britannico Benjamin Disraeli e Lord Ellesmere,
la National Portrait Gallery ospita la più
grande collezione di ritratti del mondo, che raffigurano
famosi uomini e donne britannici che hanno fatto la storia del
Regno Unito dal Medioevo fino ai giorni nostri, dipinti in
alcuni casi da i più grandi pittori nella storia dell’arte. La
collezione principale comprende oltre 11.000 ritratti, molti dei
quali in mostra su diversi piani, vere e proprie icone, da
Enrico VIII, Elisabetta I, fino a Florence Nightingale, ai
Beatles, a J.K Rowling e all'attuale regina Elisabetta II. |
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Tessendo insieme 500 anni di storia attraverso il ritratto la Galleria offre
una visione unica e affascinante in quegli individui che insieme
caratterizzano una nazione. I visitatori possono trovarsi faccia a faccia
con monarchi, cortigiani, politici e poeti, soldati e scienziati, artisti e
scrittori, filosofi e stelle del cinema.
Nel
corso del tempo, più di una persona si è interrogata sul perché i londinesi
abbiano sentito l'esigenza di aprire una galleria dedicata soltanto ai
dipinti che raffigurano volti, i ritratti. Può essere stato perché gli
inglesi (ma non solo loro) sono stati da sempre abituati a palazzi e
residenze dove i ritratti abbondavano, in particolare quelli dei sovrani.
I ritratti erano non soltanto uno strumento di comunicazione, ma anche una
preziosa fonte storica, sugli usi e costumi di un particolare periodo
storico, letta e apprezzata anche quando mancava un vero valore artistico,
cioè quando non si poteva proprio considerare un eccezionale pezzo d'arte,
ma solo una "fotografia" fondamentale del periodo in cui fu eseguita.
Un importante esempio in questo senso fu il ritratto del gruppo dei
partecipanti al Trattato di Londra alla Somerset House il 28
agosto 1604, considerato un eccezionale documento di testimonianza di uno
degli eventi più significativi della storia della città , quello che pose
fine alla ventennale guerra anglo-spagnola dal 1585 al 1604, giunta ad una
fase di stallo dopo la morte del re Filippo II di Spagna. L'esistenza della
National Portrait Gallery è in realtà lo specchio della longevità e
dell'attaccamento alla monarchia inglese, così come una testimonianza del
costume e una panoramica dei risultati prodotti dagli spunti che i pittori
hanno saputo trarre dai volti di aristocratici e gente comune.
Fondata nel 1845 ma aperta al pubblico solo nel 1859, dal 1896 si trova in
St. Martin's Place. Svolge il suo ruolo di aiutare gli storici in
generale, e quelli del costume in particolare, ma anche di celebrare le
glorie patrie. Quindi, qualunque sia la ragione che porta a visitare questo
museo, è bene sempre ricordare che lo spirito che animò la sua fondazione
fu storico e non artistico. Lo rammenta il ritratto di Philip Henry
Stanhope, il fondatore della National Gallery, che accoglie i visitatori
all'ingresso insieme a quelli di due suoi sostenitori.
La collezione, che ha continuato ad arricchirsi di quadri a olio, disegni e
caricature, miniature, busti, fotografie, è una straordinaria carrellata di
opere di tutte le dimensioni, eseguite con ogni tecnica: ritratti di donne e
uomini dal Cinquecento fino ai nostri giorni. Accanto allo stuolo di quelli
di re e regine, principi, duchi, conti e ministri conservatori, Thatcher
inclusa, sono schierati anche alcuni 'sovversivi', tra i quali Emmeline
Pankhurst, la leader del movimento delle suffragette, una 'lady di
ferro' che tirava mattoni alle vetrine e calci negli stinchi ai poliziotti.
Interessante è la Tudor Gallery, dove sono esposte le prime opere
acquisite e una serie di ritratti recenti (anni Ottanta del '900). Chi è
interessato alla storia inglese, visitando la galleria avrà l'impressione di
trovarsi faccia a faccia con vecchie conoscenze di cui non aveva mai visto
il volto. Gli amanti della letteratura inglese invece proveranno un'emozione
anche più intensa, perché gli autori dei testi che li hanno appassionati ci
sono proprio tutti. Mentre gli storici dell'arte non hanno bisogno di
esortazioni particolari né di rassicurazioni: nelle sale della galleria
Holbein, Rubens, Hogarth, Reynolds, Gainsborough,
Sargent sono un ottimo motivo di visita anche per i più esigenti. Chi
si interessa più alla cronaca che alla storia apprezzerà la raccolta di
fotografie dei personaggi che hanno lasciato un segno nell'Inghilterra del
XX secolo.
La
collezione è organizzata in ordine cronologico (a partire dai primi anni
della dinastia Tudors al 2° piano), e poi per tema. I ritratti al primo
piano illustrano l'ascesa e la caduta dell'Impero Britannico attraverso
l'epoca vittoriana fino al XX secolo. Il piano terra è dedicato a figure
moderne, utilizzando una varietà di supporti (scultura, fotografia, video,
ecc). Tra i più popolari ricordiamo ritratti iconici dei Blur di
Julian Opie. Per apprezzare meglio la visita è consigliabile prendere
una audio guida che hanno un costo comunque limitato.
Il ristorante presente all'interno della galleria "Ritratto" (manco a dirlo)
oltre al cibo di buona qualità offre una splendida vista verso Westminster.
La National Portrait Gallery commissiona, dal 1969 ritratti di personalitÃ
viventi, a partire dai membri della casa reale. In quell'anno infatti cambiò
la regola che imponeva alla galleria di accogliere solo dipinti di persone
scomparse da almeno dieci anni, con l’unica eccezione di re e regine. Mentre
i dipinti costituiscono la maggior parte della collezione, ci sono anche
fotografie, video e installazioni multimediali di grande interesse.
Migliori ritratti
della National Portrait Gallery
Ciò
che rende la National Portrait Gallery così interessante è la sua
familiarità con alcuni dei personaggi ritratti, che in molti casi si sono
già visti sui libri di storia. In molti casi, avrete sentito parlare del
soggetto (monarchi, scienziati, politici, celebrità ) o degli artisti che
hanno dipinto il ritratto (Andy Warhol, Annie Leibovitz,
Lucian Freud). Importanti anche il famoso 'Chandos portrait' di
William Shakespeare,
attribuito a John Taylor, la prima opera d'arte nella galleria
acquisita nel 1856 (la prima ad essere anche mostrata) si crede che sua
l'unica che ritrae realmente le fattezze in vita del drammaturgo, Molto
toccante è anche il ritratto della scrittrice Jane Austen fatto dalla
sorella. Da soli questi due ritratti varrebbero una visita alla National
Portrait Gallery....e i ritratti di figure storiche britanniche sono circa
2000. Un altra delle opere più rappresentative della galleria è il
cosiddetto "ritratto Ditchley" della regina Elisabetta I che mostra
la sua figura in piedi su una mappa d'Inghilterra.
Anche se il criterio di inclusione è sempre stata la celebrità del soggetto
piuttosto che il merito dell'artista, si trovano nella galleria molte
importanti opere d'arte. Tra i numerosi ritratti di monarchi inglesi sono
uno di Hans Holbein il Giovane di Enrico VIII con il padre (c.
1537) oltre a un bel ritratto di Elisabetta I (c. 1575). Sono
presenti anche 7 ritratti eseguiti da
Pompeo Batoni,
(originario di
Lucca, uno dei
maggiori ritrattasti di tutti i tempi), tra cui quello di Frederick North,
che fu primo ministro britannico. Altre opere famose includono il ritratto
di Peter Paul Rubens di Thomas Howard (1629), Isaac Newton
ritratto da Godfrey Kneller (1702), e Warren Hastings di
Joshua Reynolds (1766-1768). Autoritratti includono quelli dello stesso
Reynolds (c. 1747), Thomas Gainsborough (c. 1759), e di
George Stubbs (1781).
National Portrait
Gallery
St. Martin's Pl, London WC2H 0HE
Tel: +44 20 7306 0055
Orari: aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18. Il ciovedì e venerdì
rimane aperto fino alle 21.
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