Guglielmo il Conquistatore

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Passato alla storia come colui che conquistò l'Inghilterra nel 1066, Guglielmo il Conquistatore,  è stato uno dei personaggi che più hanno segnato la storia europea del XI secolo. Nato nel 1028, era il figlio illegittimo di Roberto II, duca di Normandia. Dimostrò fin da giovane grandi capacità militari, difendendo e consolidando il potere in Normandia. Dopo la morte del re Edoardo il Confessore nel 1066, avanzò pretese sul trono inglese sostenendo di esserne stato designato erede. Compì così la conquista dell'Inghilterra, sconfiggendo gli anglosassoni nella famosa battaglia di Hastings imponendo il dominio normanno, un evento epocale le cui conseguenze si sentono ancora oggi in molti ambiti.

 

  1. Guglielmo il Conquistare Introduzione

  2. Nascita, l'infanzia, l'adolescenza e i primi anni di regno

  3. L'infanzia di Guglielmo il Conquistatore

  4. L'adolescenza di Guglielmo il Conquistatore

  5. Il primo periodo come Duca di Normandia

  6. La battaglia di Val-ès-Dunes

  7. L'assedio di Brionne

  8. I nemici della Normandia e di Guglielmo

  9. La battaglia di Montemer

  10. Battaglia di Varaville

  11. L'Inghilterra negli anni 1050 e 1060

  12. Conte Godwine del Wessex

  13. Edoardo il Confessore

  14. Conquista del Maine

  15. La campagna in Bretagna

  16. 1066: la battaglia di Hastings

  17. Le conseguenze di Hastings

  18. Da duca a re: Governare l'Inghilterra e la Normandia

  19. La ribellione del Maine e l'Harrying del Nord

  20. Le prime perdite di Guglielmo

  21. L'assedio di Ely

  22. Malcolm di Scozia e il 1073

  23. Rivolta dei Conti

  24. Dal 1076 al 1078 sul continente

  25. La ribellione di Roberto Curthose

  26. Gli scozzesi e i gallesi all'inizio del 1080

  27. Gli ultimi anni e la morte di Guglielmo

  28. Il carattere di Guglielmo

  29. Conclusione

Introduzione

Il 9 settembre 1987 nella Cattedrale di Caen, in Normandia, c'era anche Lady Diana alla commemorazione di uno dei più grandi personaggi della storia occidentale, Guglielmo, diventato, grazie alla leggendaria conquista dell'Inghilterra del 1066, il Conquistatore, venendo incoronato re nell'Abbazia di Westminster il Natale di quell'anno. La stessa Lady Diana, allora ancora sposata con il successore alla corona inglese, Carlo, figlio della regina Elisabetta II, chiamerà con lo stesso nome il suo primogenito e, probabilmente futuro re. L'impresa del "Conquistatore" venne studiata, come fonte di ispirazione, da altri personaggi della storia come Napoleone e Hitler, i quali aspirarono, senza riuscirci, a una nuova invasione dell'Inghilterra che, da allora, non venne mai più invasa. Anzi, per ironia della sorte, circa 900 anni dopo, avvenne un'altra invasione, ma in senso inverso, "Lo sbarco di Normandia", che ebbe i suoi momenti cruciali nelle terre e nelle città di Guglielmo che subirono pensantissimi danni. I successori di coloro che invasero l'Inghilterra nei secoli sono rimasti i dominatori della scena politica ed economica inglese. Ancora oggi, alcuni dei loro discendenti sono tra gli uomini più ricchi del paese (tra questi Hugh Richard Louis Grosvenor, VII duca di Westminster, discendente del conte di Chester, nipote di Guglielmo il Conquistatore, la famiglia del quale possiede, ancora oggi, un'enorme quantità di terreni nel Regno Unito e mezza Londra) o siedono negli scranni del Parlamento. Ogni monarca inglese che ha seguito Guglielmo, compresa la regina Elisabetta II, è considerato un discendente del re di origine normanna. Secondo alcuni genealogisti, oltre il 25% della popolazione inglese è imparentata alla lontana con lui, così come innumerevoli americani con ascendenze britanniche. Il nome Guglielmo, di origine francese antico, composto da elementi germanici ("wil", che significa desiderio, e "helm", che significa protezione), fu introdotto in Inghilterra proprio con Guglielmo il Conquistatore e si diffuse rapidamente. Nel XIII secolo era il nome più comune tra gli uomini inglesi. Oggi è ancora tra i primi dieci e alcuni prevedono che la futura e probabile incoronazione di un altro re Guglielmo porterà il nome ancora più in alto. Forse la parte più duratura dell'eredità di Guglielmo fu il rapporto dell'Inghilterra con la Francia. Dopo il 1066, il francese normanno divenne la lingua della corte, del governo e dell'alta borghesia, e tale rimase per quasi trecento anni. In effetti, ancora oggi si usano alcune parole normanne come lord, beef, buy, pork, ghost, castle, noble, freedom, think, snake, purchase...ce ne sono un'infinità.

A Bayeux, una città situata nell'odierna Francia settentrionale a cui abbiamo dedicato una guida apposita (vedere il link), i sacerdoti locali possedevano un arazzo lungo oltre 70 metri e alto 50 centimetri, raffigurante 58 motivi, 628 personaggi, 202 cavalli. Su questo gigantesco arazzo era ricamata una storia che raccontava come i Normanni, guidati dal loro duca Guglielmo, i discendenti dei vichinghi,  gli uomini del nord che si erano insediati in terra francese, avessero invaso l'Inghilterra; come il re inglese fosse morto e come il duca normanno gli fosse succeduto al trono. Un racconto che sarebbe passato alla storia, scritto da numerosi contemporanei con prospettive diverse, che avrebbe ispirato alcuni e affascinato o persino terrorizzato altri. È la storia di un uomo proveniente da una terra apparentemente piccola che si erge a governare uno dei regni più potenti dell'Europa dell'epoca, un regno che avrebbe gettato i semi di un impero che sarebbero germogliati molti secoli dopo. I nativi normanni (e i francesi moderni) lo conoscono come Guillaume le Conquérant, Guglielmo il Conquistatore.

La storia di Guglielmo è un racconto affascinante, pieno di colpi di scena, vittorie e sconfitte, intrighi politici e una buona, vecchia e cruda esplosione di emozioni. Riassumerla è sempre difficile, soprattutto considerando le convenzioni di denominazione e la porta girevole dei titoli, sia politici che ecclesiastici. Ci si può imbattere, per esempio, in decine, se non centinaia, di persone con lo stesso nome, sia esso Roger, Ralph, Robert, Odone/Odo, Enrico/Henry, Riccardo/Richard, Edoardo/Edward, Cnut, Aroldo/Aroldo/Harald, Edith o, naturalmente, Guglielmo/William. Nel corso degli anni, le battaglie si sono ripetute negli stessi luoghi e i sudditi sono stati fedeli, poi si sono ribellati, sono stati messi in catene, sono stati graziati, si sono ribellati di nuovo e così via all'infinito.

Qual è dunque il modo migliore per raccontare la storia di una delle figure politiche più importanti dell'Europa occidentale medievale in un formato sintetico e facile da digerire? Non c'è una risposta facile, soprattutto perché la vita di Guglielmo è piena di eventi e personaggi che, a dire il vero, meriterebbero altri approfondimenti. Questa nostra biografia cercherà in particolare di coprire gli aspetti più importanti della sua vita, dall'incoronazione alle imprese in Normandia, alla famosa battaglia di Hastings del 1066, agli anni da re, alla creazione del Domesday Book, ovvero il grande censimento completato nel 1086, riguardante la maggior parte dell'Inghilterra e parte del Galles, e all'impatto che ebbe sul mondo. Molti dettagli dovranno essere tralasciati, come le sue vaste attività ecclesiastiche o i suoi rapporti legali e ducali con la gente comune. In questo senso, e solo in questo senso, questa biografia non è uno sguardo esaustivo sulla vita di Guglielmo; piuttosto, è una sintesi estesa per provare a rendere l'idea di ciò che lo ha reso l'uomo che era.

Per certi versi, la vita di Guglielmo è abbastanza in linea con i costumi del suo tempo; non sarebbe diverso da qualsiasi altro sovrano medievale, sia esso l'imperatore del Sacro Romano Impero, il conte angioino, il re ungherese o il principe della Rus' di Kiev. Ma una volta approfonditi gli eventi che si verificarono durante la vita del re normanno, ci si rende conto di quanto Guglielmo fosse innovativo, atipico e, per mancanza di un termine migliore, diverso. Dalla sua nascita a Falaise alla sua morte a Rouen, la sua vita ha superato la prova del tempo e ha raggiunto la proverbiale immortalità.


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