Storia
di Monaco di Baviera dalla fondazione nell'Alto Medioevo fino alla Monaco
contemporanea, passando per il ruolo chiave nella storia tedesca. Date e
avvenimenti principali.
La
città di
Monaco
(dal tedesco München,
letteralmente 'sede dei monaci') ha origine intorno all'anno 750 da alcuni
monaci benedettini provenienti dal monastero di Tegernsee. Nel 1157,
Enrico XII, conosciuto come Enrico il Leone e membro della
casa dei Welfen (Guelfi), grazie ad una decisione del cugino
imperatore Federico Barbarossa diventa 'signore' della Baviera. Egli
concesse ai monaci il diritto di stabilire un mercato nella strada
che collegava la città di Salisburgo
al fiume Isar, già parte importante della Via del Sale: questo
era il percorso lungo il quale i mercanti trasportavano il sale (l'oro bianco
dell'economia medievale) dalle miniere di Bad Reichenhall
e Hallein (nel salisburghese) ad Augusta (Augsburg), ad ovest
di Monaco.
Per seguire tale percorso era necessario attraversare un ponte
sul fiume Isar, situato nel territorio vescovile di Frisinga (in
tedesco Freising) e per questo soggetto ad un pedaggio. Al fine di
approfittare dei benefici economici derivanti dal pedaggio, Enrico il Leone
fece distruggere il vecchio ponte, vicino Oberföhring (oggi un
distretto della città di Monaco), costruendone un altro nell'attuale zona di
Ludwigsbrücke. Nel frattempo, viste le nuove esigenze commerciali,
venne fortificato il mercato. Lo stesso anno l'imperatore
Federico Barbarossa aprì
ufficialmente il nuovo passaggio commerciale. La città era allora
chiamata 'apud Munichen' e deriva il
nome dal monastero dei monaci: Bei den Mönchen
(chiamato per l'appunto 'tra i monaci'). Presso il sito di questo monastero
venne costruita quella che oggi è la chiesa più antica della città, la 'Der
Alte Peter'. La via del sale divenne l'asse centrale su cui andarono a
costruirsi i confini urbani, dalla valle fino all'attuale Marienplatz.
Nel 1180, alla
perdita dei favori di Enrico nei confronti del potente cugino, la Baviera
passò nelle mani della famiglia dei Wittelsbach, con Ottone di
Wittelsbach, la cui dinastia avrebbe plasmato il destino di Monaco per
oltre sette secoli (fino al 1918). Nel 1214, Monaco veniva descritta
per la prima volta come una città “di piccole dimensioni, circondata da
mura e con circa 2000 abitanti?. Pochi
decenni più tardi, nel 1239, fece la sua prima comparsa lo stemma civico del
'Das Münchener Kindl' (figlio di Monaco di Baviera), raffigurante un
giovane monaco vestito con il classico mantello nero. Nei primi anni del XIV
secolo, Luigi IV il Bavaro (1314-1347), primo della casata degli
Witterlsbach ad diventare imperatore del
Sacro Romano Impero, ampliò la
città alle dimensioni con cui rimase fino al XVIII secolo. Tra il 1349 e il
1495 la popolazione subì dodici focolai di peste nera e, come avvenne in
molte altre città, in un clima di diffuso antisemitismo medievale,
furono gli ebrei ad essere incolpati di tale disgrazia. Nel frattempo, lungo
tutto il corso del XIV secolo, la città fu anche caratterizzata da numerosi
incendi, che ebbero fine solo nel XV secolo. Monaco di Baviera riuscì
comunque a diventare un centro di fiorente economia e grande cultura.
Le vie del commercio (non solo commercio del sale, ma anche del
tessuto e del vino), diventarono così frequentate da richiedere l'apertura
di un mercato giornaliero nella Schrannenplatz (attuale piazza della
Marienplatz), che andò ad affiancarsi al mercato del sale della
Kreuzplatz (oggi piazza Promenadeplatz). Nel 1468, Jörg von
Halsenbach diede inizio alla costruzione della chiesa Frauenkirche,
odierno simbolo di Monaco di Baviera, che verrà completata in soli 20 anni.
Durante il
dominio di Albrecht IV il Saggio (1447-1508), la città diventò
capitale della Baviera, e si fece conoscere anche per la fioritura dello
stile gotico, grazie ad artisti come Erasmus Grasser.
Fu tuttavia con il duca Albrecht V
(1550-1579), sostenitore della Controriforma, che Monaco diventò un
rinomato centro artistico e culturale del Rinascimento tedesco. Pochi
decenni più tardi, durante le Guerre di Religione del XVII secolo,
Massimiliano I fece della città la capitale del Cattolicesimo, con la
chiesa Michaeliskirke che divenne il centro della Riforma Cattolica.
Nel luglio del 1610, in opposizione all'Unione Evangelica degli Stati
tedeschi protestanti, venne creata la Katholische Liga (Lega
Cattolica), fondata dallo stesso Massimiliano. Pochi anni più tardi, tra
il 1618 ed il 1658 la Germania e gran parte dell'Europa si diedero battaglia
nella Guerra dei Trent'anni, nel corso della quale (nel 1632) Monaco
venne occupata da Gustavo Adolfo di Svezia. Come segno di gratitudine
per la successiva liberazione venne innalzata l'attuale colonna di
Mariensäule (colonna di Maria), nel centro della Marienplatz. Nel 1634
una nuova ondata di peste bubbonica uccise circa un terzo della popolazione.
La tradizionale danza di Schefflertanz, eseguita ancora oggi ogni
sette anni per le strade di Monaco, ha origine dai festeggiamenti per la
fine dell'epidemia.
Nella seconda metà del XVII secolo, in un periodo
di stabilità, Monaco divenne centro della vita barocca tedesca. La consorte
del principe elettore, Enrichetta Adelaide di Savoia, invitò a corte
numerosi architetti e artisti italiani, vennero costruiti la
Theatinerkirche ed il grande palazzo Nymphenburg, residenza
estiva dei Wittelsbach. Tra il 1705 al 1714, a seguito della guerra di
successione spagnola e del patto intrapreso da Massimiliano II Emanuele
di Baviera, principe elettore di Baviera, Monaco venne occupata dagli
Asburgo d'Austria (il principe elettore era una carica del Sacro Romano
Impero, parte del collegio elettorale al quale spettava l'elezione
dell'Imperatore). Del dicembre 1705 è la triste vicenda dell'insurrezione
dei contadini contro gli invasori, soppressa nel sangue e ricordata come la
"Sendlinger Mordweinacht" (Natale di morte di Sendling). Durante il
regno del principe Carlo Teodoro (1777-99) la Baviera e il Palatinato
vennero uniti, un anno dopo Napoleone conquistò la città e l'intero
Stato. Nel 1806 Monaco divenne capitale del nuovo Regno di Baviera,
ritrovando un nuovo fervore demografico e urbanistico. Il 12 ottobre 1810,
come incentivo all'agricoltura bavarese e in onore al matrimonio tra il
re Ludovico I di Baviera e Teresa di Sassonia-Hildburghausen,
venne organizzato il primo Oktoberfest.
Il XIX secolo è stato uno dei secoli più
importanti per la Baviera, quello che secondo alcuni ha plasmato il
carattere attuale della città di Monaco. All'interno della Confederazione
Germanica (Deutscher Bund, 1815-1866), nata all'indomani del
Congresso di Vienna 1815, Monaco divenne capitale degli Stati medi (Königreich
Bayern) e nel 1818 fu sede della prima costituzione della Baviera.
Durante il regno di Ludovico I il centro urbano era conosciuto come l’Atene
dell’Isar: venne ampliata la Residenza reale e costruite le varie
Ludwigstrasse e Känigsplatz. Nel 1826 venne fondata l’università
di Monaco. Nel 1846 la popolazione oltrepassa la soglia delle 100.000
unità. Nel 1864 salì al trono Ludovico II, conosciuto come il "re delle
favole" e noto per aver fatto costruire i famosi Castelli della Baviera,
tra cui il castello di Neuschwanstein.
Al termine della Prima guerra mondiale, nel
1918 la rivoluzione popolare di novembre guidata dal socialista
Kurt Eisners portò alla cacciata di Ludovico III. Dopo un breve governo
dello stesso Eisner (assassinato nel febbraio 1919) e del socialdemocratico
Hoffmann, venne proclamata la cosiddetta "Repubblica dei Consigli"
(Bayerische Räterepublik), conosciuta anche come Repubblica
Sovietica Bavarese, successivamente liquidata con una sanguinosa azione
repressiva delle truppe prussiane e bavaresi del Reich, chiamate dal governo
in esilio di Hoffmann a Bamberga. Nella Monaco del primo dopoguerra,
da un comitato 'libero di lavoratori per la pace' nasceva il nazismo
attraverso la fondazione del Partito Operaio Tedesco di Anton
Drexler, Karl Harre, Gottfried Feder e Dietrich Eckart,
con il quale iniziarono le varie propagande nazionalistiche e antisemite.
Nel 1923 fallisce il tentativo di colpo di Stato
da parte di Adolf Hitler, compiutosi con la marcia nella
Feldherrnhalle, la Loggia dei Marescialli della Odeonplatz
di Monaco. L'avvenimento è anche noto con il nome di Putsch di Monaco
o Putsch della Birreria (Bierhallenputsch), 'putsch' in
tedesco significa infatti 'colpo di Stato'. Solo un decennio dopo,
all'ascesa di Hitler al potere, venne aperto il campo di concentramento
di Dachau. Nel 1938 Mussolini, Hitler, il primo ministro francese
Daladier e il primo ministro inglese Chamberlain firmarono il noto Patto
di Monaco: francesi e inglesi preoccupati di evitare una guerra,
accolsero le pretese tedesche nei confronti della Cecoslovacchia,
consegnando al Terzo Reich l'intero territorio dei Sudeti, un'area
tedescofona all'interno della Boemia e della Moravia cecoslovacca. Del 1939
è l’attentato contro Hitler, da parte di Georg Elsners. Nel
1943 vennero giustiziati i giovani fratelli Hans Scholl e Sophie
Scholl, leader del gruppo di resistenza pacifista ed intellettuale la"Rosa
bianca" (Die Weiße Rose), attiva presso l'Università di Monaco.
Durante il corso della seconda guerra
mondiale il 70% della città venne distrutto dai bombardamenti alleati.
Gli americani entrarono a Monaco il 30 aprile del 1945. Con il sindaco
Thomas Wimmer, inizia il primo periodo del dopoguerra di Monaco di
Baviera, durante il quale furono ricostruiti gli edifici storici e
creati nuovi quartieri. Pochi decenni dopo prendono il via le Olimpiadi
di Monaco del 1972, purtroppo verranno ricordate per l'attentato
terroristico contro la partecipante squadra israeliana da parte dell'organizzazione
palestinese Settembre Nero.
Nel 1981 viene inaugurata la Nuova Pinacoteca
e tre anni più tardi il Centro culturale Gasteig vede anch'esso la
sua nascita. Nel 1992 si tiene a Monaco il Summit mondiale sull’economia
e nello stesso anno viene inaugurato il nuovo e modernissimo aeroporto
Franz Josef-Strauss di Monaco di Baviera. Nel 1993 viene terminato il
complesso edilizio della Cancelleria bavarese. Nei recenti anni,
Monaco si è sviluppata fino a diventare una delle città più grandi della
Germania, preferita da molti tedeschi come uno dei posti più vivibili
d'Europa. Economicamente è conosciuta per la sua importante industria
editoriale e per essere sede di numerose aziende internazionali. Papa
Benedetto XVI (il tedesco Joseph Ratzinger) iniziò la carriera
ecclesiastica proprio nell'antica arcidiocesi di Monaco-Freising, la stessa
che ha visto sorgere la città nel lontano medioevo.
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