Breve storia di Amsterdam
Il
nome di
Amsterdam è citato per la prima volta in un documento
del 1275 ad indicare un piccolo borgo mercantile dedito alla
pesca. Un secolo prima l'Olanda altro non era che una terra
piuttosto inospitale, paludosa e con diversi fiumi che intersecavano
il paesaggio. Uno di questi era il fiume Amstel, che
si immetteva nell'allora baia di IJ. La città ha origine
proprio nei pressi della diga naturale del fiume, la Dam,
verso la fine del XII secolo. Nasceva così Amstel sul Dam,
da cui deriva il nome di Amsterdam. Oggi, al posto dell'antica
diga, ha trovato posto la piazza maggiore della città, Piazza
Dam (nota semplicemente come 'de Dam').
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Amsterdam divenne città a pieno titolo solo all'inizio
del XIII secolo, allorché l'allora signore locale (Gwijde
van Henegouwen, vescovo di Utrecht), le conferì
il titolo civico. Nel frattempo la città si estese lentamente
dal centro intorno alla diga, vennero costruiti dei
bastioni e scavati dei canali. Nel 1420 la piana urbana
si espanse verso est, dove venne costruito un nuovo
bastione, accompagnarsi al Geldersekade ed al
Kloveniersburgwal, mentre nella parte ad ovest
venne scavato un nuovo canale. L'economia di Amsterdam
in quel preciso momento storico non era in realtà sviluppata:
si basava esclusivamente sulla produzione di birra e
sulla pesca delle aringhe.
Fu
solo dopo che Amsterdam divenne parte dell'Impero
di Borgogna, sempre durante il XV secolo, che le cose incominciarono
ad andare più velocemente. Il porto ebbe un ruolo ed una funzione
ben più stabili e gli scambi con le regioni baltiche si fecero
sempre più intensi, tanto che nel secolo successivo la città
entrò a far parte della potente Lega Anseatica.
Schierata contro l'oppressione spagnola ( in un primo
momento fu tuttavia alleata), Amsterdam partecipò alla
guerra di resistenza delle Sette province del Nord, la
Guerra degli Ottant'anni (1568-1648), aderendo alla Riforma
protestante del 1578. In quel periodo la città, con i suoi
30.000 abitanti, era la più popolata dell'Olanda. Il Paese era
considerato tra i più tolleranti in Europa, e per questo motivo
un gran numero di mercanti della ricca Anversa trasferirono
la propria attività ad Amsterdam, dando una
significativa spinta
all'economia locale. Tutto ciò ebbe un riflesso positivo anche
in campo economico, poiché la fama di città "aperta" fece si
che ad Amsterdam si rifugiassero in gran parte anche gli ebrei
scacciati dal Portogallo e dalla Spagna e, dopo
la revoca dell'Editto di Nantes, anche le ricche famiglie
protestanti francesi. Questi, insieme ai mercanti emigrati da
Anversa, formarono il consistente nucleo della borghesia
imprenditoriale di Amsterdam, da allora sempre in primo
piano nelle vicende della città. Accanto alla attività mercantile
si sviluppò quella manifatturiera, alimentata dai prodotti che
affluivano dalle colonie asiatiche e americane, e l'industria
cantieristica.
Gli
olandesi furono costretti a trovare la propria strada per le
Indie orientali a causa della annessione del Portogallo alla
Spagna nel 1580. I primi viaggi verso le Indie iniziarono da
Amsterdam e furono un grande successo. Stimolati da questi risultati,
gli olandesi iniziarono a pianificare nuove missioni inviando
più navi per le Indie. Tra tutte queste iniziative andava distinguendosi
la famosa Compagnia Olandese delle Indie Orientali, la
VOC (in olandese, Vereenigde Oost-Indische Compagnie).
Oltre il 50% del capitale della nuova società era posseduto
dalla città di Amsterdam. Quando la compagnia venne fondata
non solo furono coinvolti i mercanti, ma anche i cittadini,
che investirono ingenti somme personali nell'iniziativa. Alla
VOC venne affidato per 21 anni il monopolio delle attività coloniali
in Asia. All'inizio del '600 furono fondate la borsa e la banca,
le quali riuscirono a conservare un certo prestigio, anche quando,
nella seconda metà del '700 la città iniziò un periodo di decadenza.
Alla fioritura economica si accompagnò lo splendore culturale,
che ebbe il suo culmine nella metà del XVII secolo, nel momento
in cui Rembrandt diede avvio ad una fiorente scuola pittorica,
Cartesio (che in Olanda passò gran parte della sua vita)
elaborò il suo pensiero filosofico e Bredero, Vondel
e Hooft scrissero le loro famose poesie. Ricchezza, potere,
cultura e tolleranza fiorirono in città, la popolazione crebbe
rapidamente e la città si estese notevolmente. Venne inoltre
costruito il noto anello di canali, edificati alti palazzi,
più di ogni altra città in Olanda, ed anche chiese, un nuovo
municipio ed un intero nuovo quartiere, il Jordaan. Nel
Settecento, Amsterdam poteva contare già 200.000 abitanti.
Nel
1672 la nazione venne coinvolta nella guerra con la Francia
e con l'Inghilterra. Il porto di Amsterdam divenne inaccessibile
per le flotte della Compagnia delle Indie e per questo la prosperità
si concluse ben presto entro la fine del XVII secolo. Ancora
una volta tuttavia la città fu abile a trasformare la sua
economia da mercantile a finanziaria, Amsterdam divenne
il centro bancario dei monarchi europei nel finanziamento delle
loro costose guerre. L'economia di Amsterdam subì un ulteriore
tracollo quando, eletta capitale del Regno d'Olanda nel
1806 da Napoleone, pagò le spese del blocco continentale
anti-francese. Dopo il Congresso di Vienna la città divenne
capitale ufficiale del regno dei Paesi Bassi, anche se
le funzioni governative furono trasferite all'Aia. Nel
corso del secolo diciannovesimo con la costruzione di nuovi
canali, la città ritrovò gradualmente la sua antica prosperità,
segnata da un nuovo continuo aumento della popolazione.
Nel
1940 una delle pagine più buie nella storia del mondo divenne
una terribile realtà: la Seconda guerra mondiale. La
popolazione di Amsterdam venne duramente colpita, anche perché
la sua popolazione comprendeva un'alta percentuale di abitanti
ebrei, molti dei quali furono deportati e uccisi. Luoghi
come la Casa-Museo di Anne Frank e il Monumento Nazionale
in Piazza Dam, ricordano questo tragico periodo.
Dal dopoguerra in poi, e soprattutto negli ultimi decenni,
Amsterdam ha ritrovato un nuovo splendore economico, grazie
allo sviluppo culturale e turistico. Molti dei suoi antichi
edifici sono oggi dei monumenti storici e i suoi canali, parte
del Grachtengordel, sono stati aggiunti nella lista
UNESCO come Patrimonio dell'Umanità.
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