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Cosa vedere a Firenze
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Mercato
Centrale di Firenze
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Abbiamo pranzato al
Mercato Centrale di Firenze un venerdì, prima di raggiungere la nostra
meta, la
Galleria Palatina
di
Palazzo Pitti,
una stupefacente collezione di dipinti e opere d’arte, che poco ha da
invidiare ai ben più famosi
Uffizi (a parte il numero di
visitatori). Erano quasi le 1 e il mercato era molto animato da una
moltitudine di persone in giro per acquisti o per una pausa, come nel nostro
caso, per mangiare.
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In
San Lorenzo, oltre alle tante bancarelle in strada, dove si
vendono soprattutto oggetti in pelle e cuoio, tipici
dell’artigianato locale, vestiti e souvenir, trovate il
Mercato Centrale coperto. In una grande
struttura in ghisa, vetro e cemento si tiene difatti il mercato
alimentare cittadino. Tutti i giorni qui è possibile fare la
spesa e anche mangiare, bere e divertirsi, dalle 10 a
mezzanotte.
Gli
ingressi al mercato sono in Via dell’Ariento e in
Piazza del Mercato, al piano terra c’è il mercato vero e
proprio mentre al primo piano si trova la “ristorazione?, ovvero
“tutto il ben di Dio? che trovate giù al mercato, cucinato
espresso per voi! Raggiungere il Mercato Centrale di Firenze,
nel quartiere di San Lorenzo, è facile perché si trova a soli 5
minuti a piedi dalla Stazione di
Santa Maria Novella dal
Duomo, da piazza San Marco e dalla
Fortezza da Basso.
Il Mercato Centrale
di Firenze, oggi
La struttura architettonica di per sé è molto bella, come una
grande piazza coperta, dove la forma originaria del 1800,
progettata dal’architetto Giuseppe Mengoni (famoso per
aver ideato l’incredibile
Galleria Vittorio Emanuele II
dii Milano) è stata attualizzata grazie a
vetrate colorate e a enormi lampadari in paglia che sovrastano i
tavoli dove si mangia. L’opera Terzo Paradiso, di
Michelangelo Pistoletto, ha trasformato appunto le vetrate
del mercato, colorandole come le vetrate di una cattedrale. Si
tratta di un’installazione luminosa, realizzata appositamente
per questo luogo da Pistoletto, insieme all’artista colombiano
Juan Sandoval. Il simbolo riprodotto sui vetri è una
rivisitazione del simbolo dell’infinito, una linea che,
intrecciandosi due volte, disegna tre cerchi allineati: i due
cerchi opposti simboleggiano natura e artificio mentre l’anello
centrale, frutto della congiunzione dei due, simboleggia la
rinascita.
Gnam!
Tutti i piatti preparati al’interno del Mercato vengono
realizzati con i prodotti che si trovano all’interno del Mercato
stesso. Al primo piano del mercato si può scegliere se mangiare
in modalità street-food, e quindi seduti sui tavolini a
disposizione con posate e piatti di carta ecologica, oppure
salire le scale per raggiungere il ristorante Tosca o la
Pizzeria Sud. I posti a disposizione sono oltre 500, e funziona
così: ci sono tanti “chioschi? che cucinano di tutto, pesce,
carne, dolci, piatti vegan ecc., si ordina nel chiosco che si
preferisce, si paga e si prende il numerino e si aspetta al
tavolo di essere chiamati. Per le bevande passano le cameriere
di sala a prendere le ordinazioni, che vanno pagate al momento.
Qualche esempio succulento? Frittura mista croccantissima,
zuppetta cozze e vongole, spiedini di pesce, ribollita,
spaghetti integrali con crema di broccolo verde e pecorino di
fossa, trippa alla fiorentina, polenta con spezzatino di
cinghiale e molto altro.
Il wi-fi è gratuito con la password che si prende al
punto informativo del Mercato Centrale. Per accedere al primo
piano del Mercato Centrale si possono usare le scale mobili agli
ingressi in Piazza del Mercato Centrale e Via dell’Ariento, dove
ci sono anche due ascensori.
Shopping
È possibile fare acquisti ai banchi del mercato tutti i giorni
dal lunedi al venerdi, dalle 7 di mattina alle 14, ed il sabato
dalle 7 di mattina alle 17 (tranne che da metà giugno a
settembre). Al piano superiore invece apertura dalle 10 a
mezzanotte.
Eccovi una lista di prodotti in vendita al mercato e cucinati al
primo piano nell’area ristorazione: pesce, fritto e polpette,
frutta e verdure, carne, salumi e formaggi, torrefazione,
tramezzini, lampredotto, mozzarella di bufala, pane e
pasticceria, cioccolato e gelato, pasta fresca. Inoltre
birreria, enoteca, caffetteria e bar. All’interno del mercato ci
sono inoltre una scuola di cucina, una libreria specializzata,
un bancomat,) la drogheria con vendita di articoli legati alla
cucina da Eataly. È attivo anche un servizio di consegna a
domicilio dei prodotti entro poche ore. Presso il chiosco del
Chianti (gestito dallo stesso consorzio del Chianti Classico)
potete fare ottimi acquisti e chiedere anche di impacchettare e
spedire direttamente a casa vostra le bottiglie.
Il Mercato Centrale
di Firenze, ieri
Con il trasferimento da Torino a Firenze della Capitale del
Regno d’Italia, Firenze affrontò un restyling del centro
storico, ispirandosi alle grandi capitali europee. Il vecchio
mercato sotto la Loggia del Porcellino era insufficiente
per la crescente popolazione e si decise di crearne uno più
grande in San Lorenzo. Il quartiere si prestava poco però
all’operazione, essendo un dedalo di stradine e abitati malsani.
Si decise allora di aprire uno spazio, abbattendo le case di 4
strade per far posto a un grande capannone adatto ad ospitare il
mercato. La grande struttura fu edificata usando i materiali più
innovativi dell’epoca: ghisa, ferro e vetro. Fu chiamato il
famoso architetto Giuseppe Mengoni (lo stesso che a
Milano progettò il mercato di Sant’Ambrogio e la Galleria
Vittorio Emanuele II), che progettò l’esterno dalle forme
classiche armonizzandolo con le strutture interne ispirate al
liberty, prevedendo tre navate che raggiungevano nel punto
massimo quasi 30 metri di altezza. L’architetto conferì infine
alla struttura un “carattere fiorentino? nel basamento inserendo
richiami rinascimentali. I lavori di costruzione, iniziati nel
1870, terminarono nel 1874, con l’Esposizione Internazionale
d’Orticoltura ospitata nel nuovo edificio e due anni dopo aprì
il mercato vero e proprio. Sul retro del mercato, dalla parte di
via Guelfa, l’abbattimento delle case aveva fatto nascere un
grande spiazzo, la Piazza del Mercato Centrale.
In tempi recenti il Mercato Centrale era molto decaduto,
riducendosi a uno spazio dove poche bancarelle vendevano
prodotti alimentari, grazie alla visione di Umberto Montano e
Claudio Cardini, lo spazio è stato restituito dal 2014 alla
città più vitale e autentico di prima, dando ospitalità ai
preziosi artigiani del gusto locali. Ogni bottega vende i suoi
prodotti, che puoi acquistare per il consumo immediato o per
portarli via, pagando direttamente alla cassa. I tavoli per
consumare sono a disposizione di tutti. Una volta seduti si
ordina da bere e si paga direttamente.
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