Monumento a Raffaello a Urbino

Monumento a Raffaello a Urbino 

 

Passeggiando oltre quelle che un tempo furono le antiche mura cittadine e non molto lontano dalla strada che ospita la dimora che fu la casa natale di Raffaello, troviamo proprio il monumento dedicato al grande artista urbinate, che prima o poi si incontra passeggiando per la città. Un’opera scultorea dello scultore torinese Luigi Belli dedicata al più famoso figlio della città, datata fine Ottocento (completata nel 1897).

Venne inaugurata nello stesso anno con una folta partecipazione popolare e una grande cerimonia, allora nella piazza antistante il Palazzo ducale, di fronte alla Cattedrale di Urbino, da dove fu poi trasferita all’attuale sede nel 1947 (e questo non senza un importante risentimento degli abitanti). D’altronde, non può non legarsi l’identità della città a quella dei suoi personaggi storici più influenti, e Raffaello, insieme a Federico da Montefeltro, è sicuramente il più importante.

L’enorme lavoro preparatorio per la costruzione di questo monumento seguì una pubblica sottoscrizione promossa dall’omonima Accademia Raffaello, che infatti ha giocato un ruolo da protagonista in tutte le vicende legate al monumento stesso (allora costò ben centoventimila lire, una somma cospicua per i tempi), così come ai luoghi legati all’artista. Siamo in piazzale Roma, nella zona di Pian del monte, a pochi passi dall’uscita di via Raffaello, in un bel parco/giardino pubblico. In questa statua bronzea Raffaello è raffigurato con tavolozza e pennelli come se fosse intento a dipingere, su una base di media altezza, decorata da alcune figure allegoriche (Genio e Rinascenza), più dei bassorilievi raffiguranti l’urbinate mentre esegue il ritratto a papa Leone X o mentre è intento a controllare i lavori al Vaticano. Gli stessi si accompagnano a ritratti di altri artisti, tra cui il Bramante e il Perugino. Un luogo sicuramente da visitare per tutti coloro che dal centro storico di Urbino vorranno conoscere i luoghi più verdi e panoramici della città (nelle vicinanze troviamo infatti anche la Rocca/Fortezza di Albornoz.

Raffaello nacque ad Urbino il 6 aprile del 1483, figlio del pittore Giovanni Santi e di Magia di Battista di Nicola Ciarla, purtroppo morta di parto quando il piccolo aveva solo 8 anni. Il giovane venne cresciuto dal padre in una città all’epoca nota per essere uno dei massimi centri culturali del suo tempo. Il potente ducato era infatti all’epoca governato dalla corte di Guidobaldo I (celebre un suo ritratto dipinto proprio da Raffaello, oggi conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze) e dalla moglie Elisabetta Gonzaga. Già in giovane età ebbe modo di viaggiare, dapprima per alcuni lavori di apprendistato presso la Bottega del Perugino, a Perugia; quindi, a Città di Castello e altre, come Siena e Firenze, e fino ad arrivare a Roma, dove potrà magnificare la sua opera con i famosi affreschi, parte dei Musei Vaticani (con le “stanze? che portano il suo nome, e la famosa Scuola di Atene, 1509-1511), ritornando solo brevemente nella sua città natale. A Urbino ebbe modo di dipingere non solo il ritratto a Guidobaldo (nel 1506), ma anche di una serie di altri ritratti, tra cui quello di Elisabetta Gonzaga (1505) e dell'erede designato del ducato, probabilmente Francesco Maria della Rovere (nel Ritratto di giovane con la mela, del 1505), anch’esso, come i precedenti, conservato nella Galleria degli Uffizi (*alcuni studiosi ritengono tuttavia che il dipinto ritragga lo stesso Guidobaldo I).

A Urbino, e per il ducato, Raffaello dipinse molte altre opere, oggi sparse in differenti musei del mondo, tra cui la bella Madonna d’Orleans, del 1506, di casa al Museo Condé di Chantilly, a nord di Parigi, inizialmente passati di mano ai Savoia nel XVI secolo e a questi rubata per poi finire nei contorti meandri delle corti francesi e dei collezionisti inglesi. Lo stesso museo, di Raffaello ospita inoltre anche la Madonna del Velo (1512) e le Tre Grazie (1504). Per il duca, nello stesso periodo, Raffaello dipinse anche San Michele e il drago (1505) e un San Giorgio e il drago (1505 circa), ambedue conservati al Louvre di Parigi, così come altri celebri dipinti di Raffaello, tra cui il famoso Ritratto di Baldassarre Castiglione (1515). Nel frattempo, l’artista urbinate dipinse molte altre ‘madonne’ per le illustri famiglie borghesi fiorentine, come le note: Bella giardiniera (1507, conservata a Parigi), la Madonna del Cardellino (1506, oggi agli Uffizi di Firenze) e la Madonna del Belvedere (1506, conservata Vienna), la Grande Madonna Cowper o Madonna Niccolini e la Piccola Madonna Cowper (rispettivamente del 1508 e del 1404, oggi conservate a Washington), la Madonna Bridgewater (1508, custodita ad Edimburgo, in Scozia). Numerose, inoltre, le opere di Raffaello presenti alla National Gallery di Londra, come la Madonna dei Garofani (1507), il Ritratto di Giulio II (1512) o la Madonna Aldobrandini (1510) o al Museo del Prado di Madrid (tra tutte, la Sacra Famiglia con l’agnello, del 1507). Non mancano Berlino e molte altre città degli Stati Uniti.

Queste sono solo alcune delle opere di Raffaello sparse in tutto il mondo. Le opere erano infatti finite a Firenze con l'eredità di Vittoria Della Rovere, nel XVII secolo, e da qui con gli scambi dei collezionisti presero il via - nel tempo - per altre destinazioni. In quel di Urbino oggi possiamo ammirare pochi dipinti di Raffaello, presenti nella Galleria delle Marche, a Palazzo ducale: La Muta (olio su tavola 64x48 cm), databile 1507 e nota non ufficialmente anche come “la Gioconda raffaelliana?, per la posa simile alla più famosa opera di Leonardo da Vinci (l'immagine ritrae una ignota nobildonna, mostrando alcune influenze leonardesche e fiamminghe) e la e la piccola Santa Caterina di Alessandria (1502-1503 circa, olio su tavola, di 39 x 15 cm). Tra le opere di Raffaello ad Urbino (Casa Raffaello), troviamo anche la Madonna di Casa Santi (1498), una delle primissime opere assegnate all'artista, allora appena quindicenne

Indirizzo

P.le Roma 1A, Pian del monte

61029, Urbino PU

 

 

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