Introduzione
Benvenuti al
Louvre, uno dei più grandi e famosi musei del mondo,
situato nel cuore di Parigi, non lontano dalle sponde
del fiume Senna.
Questa straordinaria istituzione
culturale vanta una collezione di oltre 380.000 opere
d'arte, che spaziano dall'antichità fino ai primi anni
del XIX secolo. Fondato nel 1793, il Louvre ha una
storia affascinante che rispecchia la ricchezza e la
diversità del patrimonio artistico globale. Il museo
occupa l'antico Palazzo del Louvre, un'imponente
struttura che fu inizialmente costruita come una
fortezza nel XII secolo e successivamente trasformata in
una residenza reale. Con il passare dei secoli, il
palazzo ha subito numerose trasformazioni e ampliamenti,
dando vita all'architettura maestosa che ammiriamo oggi.
Il Louvre è suddiviso in otto diverse collezioni, che
coprono una vasta gamma di periodi storici e stili
artistici: antichità orientali, antichità egizie,
antichità greche, etrusche e romane, arte islamica,
sculture, opere d'arte decorative, pitture e grafica.
Tra le opere più celebri esposte al Louvre, si possono
ammirare capolavori come la Gioconda di Leonardo
da Vinci, la Venere di Milo e la Vittoria
alata di Samotracia.
Cominciamo con le
50 curiosità sul Museo del Louvre
-
Il Louvre fu inizialmente costruito
come una fortezza nel 1190 da Filippo
Augusto, re di Francia, per proteggere
Parigi dalle invasioni.
-
Il palazzo del Louvre fu trasformato
in una residenza reale nel XIV secolo da
Carlo V.
-
Il Louvre divenne un museo pubblico
durante la Rivoluzione francese nel
1793.
-
La celebre piramide di vetro
all'ingresso del Louvre fu progettata
dall'architetto Ieoh Ming Pei e inaugurata
nel 1989.
-
Il Louvre è il museo d'arte più
grande del mondo, con una superficie
espositiva di circa 72.735 metri
quadrati.
- Il museo ospita oltre 380.000 opere
d'arte, ma solo una parte di esse (circa
35.000) sono esposte al pubblico.
-
La
Gioconda"
o "Monna Lisa" di
Leonardo da Vinci è
l'opera d'arte più famosa del Louvre e
una delle più celebri al mondo.
-
Il Louvre detiene il primato come
museo più visitato al mondo, con oltre
10 milioni di visitatori ogni anno.
-
Il museo è diviso in tre ali
principali: l'ala Denon, l'ala Sully e
l'ala Richelieu.
-
La collezione del Louvre copre un
periodo di oltre 9.000 anni,
dall'antichità al XIX secolo.
-
Il Louvre è stato utilizzato spesso
come set cinematografico per vari film,
tra cui Il Codice da Vinci e Giochi di
potere.
-
La statua di Amore e Psiche di
Antonio Canova fu scolpita mentre
l'artista era ancora in vita e fu
acquistata dal Louvre nel 1808.
-
La Stele di Rosetta, che permise
agli studiosi di decifrare i geroglifici
egizi, fu scoperta nel 1799 e ora si
trova nel
British Museum. Tuttavia, il
Louvre ospita una copia esatta di questa
stele.
-
Il dipinto Il giuramento degli Orazi di
Jacques-Louis David è
considerato uno dei capolavori del
Neoclassicismo e si trova nel Louvre.
-
L'ingresso al Louvre è gratuito per
i visitatori di età inferiore ai 18
anni, per i residenti dell'Unione
europea di età compresa tra 18 e 25
anni, e per tutti i visitatori la prima
domenica di ogni mese tra ottobre e
marzo.
-
Il dipinto La zattera della Medusa
di Théodore Géricault è basato su un
tragico naufragio realmente avvenuto nel
1816 e si trova nel Louvre.
-
Il Louvre possiede la più grande
collezione di opere di
Peter Paul Rubens
al di fuori del Belgio.
-
La piramide del Louvre è composta da
673 pannelli di vetro, non 666 come
spesso erroneamente riportato da qualche
parte alludendo a qualcosa di esoterico
insito nel museo.
-
Il Louvre possiede una delle più
grandi collezioni di antichità egizie al
di fuori dell'Egitto, con oltre 50.000
pezzi.
-
Il Louvre è aperto tutti i giorni
della settimana, tranne il martedì.
-
Il Louvre possiede la più grande
collezione di arte islamica in Francia,
con oltre 18.000 opere.
-
La Venere di Milo, una delle
sculture più famose al mondo, fu
scoperta nel 1820 su un'isola greca e
ora si trova nel Louvre.
-
La Libertà che guida il popolo di
Eugène Delacroix, un'iconica
rappresentazione della Rivoluzione
francese che sicuramente tutti abbiamo
visto almeno una volta, è esposta al Louvre.
-
La Grande Galleria, che corre lungo
il lato del fiume
Senna, è la galleria
più lunga del Louvre, con una lunghezza
di 365 metri.
-
Il Louvre ospita anche una
collezione di monete, medaglie e
sigilli, con oltre 140.000 pezzi.
-
Durante la Seconda Guerra Mondiale,
molte opere d'arte del Louvre furono
nascoste in diverse località segrete per
proteggerle dai nazisti.
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La Nike di Samotracia, una delle più
celebri sculture di tutti i tempi, fu
scoperta nel 1863 nell'isola greca
omonima e ora è esposta al
Louvre.
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Nel 2018, l'artista urbano francese
JR ha creato un'installazione temporanea
che ha fatto sembrare la piramide del
Louvre scomparsa, grazie a un'illusione
ottica.
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Il Louvre ha aperto una sua
succursale nel 2017 il Louvre Abu
Dhabi.
- La Galleria d'Apollo, che ospita la
collezione di gioielli della corona
francese, è la sala più riccamente
decorata del Louvre.
- L'Appartamento di Napoleone III,
situato nell'ala Richelieu, mostra lo
sfarzo e la magnificenza della vita di
corte durante il Secondo Impero
francese.
-
La Cour Carrée, o Cortile Quadrato,
è il più antico cortile del Louvre,
risalente al XVI secolo.
-
Il Louvre ospita una scuola di
formazione per restauratori d'arte
di fama mondiale,
chiamata l'Institut National du
Patrimoine.
-
La Sala delle Cariatidi situata
nell'ala Denon, riprendendo lo stile
classico grego è famosa per le sue
sculture di donne che sostengono il
soffitto, chiamate "cariatidi"
appunto.
-
Il museo offre visite guidate
notturne ogni mercoledì e venerdì,
permettendo ai visitatori di esplorare
il Louvre in un'atmosfera più intima e
suggestiva..
-
Il Louvre possiede un'enorme
collezione di opere di
Rembrandt, uno
dei più grandi pittori del XVII secolo.
-
L'opera d'arte più antica del Louvre
è la Dama di Brassempouy, una piccola
scultura in avorio di mammut risalente a
circa 25.000 anni fa.
-
Il Louvre ospita la Galerie
Campana, una collezione unica di vasi
greci antichi raccolti dall'archeologo
italiano Giampietro Campana nel XIX
secolo.
-
Nel 2013, l'artista contemporanea
Loris Gréaud ha realizzato
un'installazione nel Louvre intitolata
The Snorks: A Concert for Creatures,
che combinava video, sculture e suoni
subacquei.
-
La statua equestre di Luigi XIV,
situata all'ingresso dell'ala Denon, è
una delle più grandi sculture del Re
Sole.
-
Durante la Rivoluzione francese, il
Louvre fu temporaneamente ribattezzato "Musée
des Arts et de la Révolution".
-
La Galerie Médicis del Louvre
ospita una serie di 24 dipinti di Peter
Paul Rubens, dedicati alla vita di Maria
de' Medici, regina consorte di Francia.
-
Oltre alle opere d'arte, il Louvre
ospita anche una biblioteca
specializzata in storia dell'arte,
accessibile solo agli studiosi e ai
ricercatori.
-
Il Louvre possiede la più grande
collezione di opere di Nicolas Poussin,
uno dei più grandi pittori francesi del
XVII secolo.
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La statua di "Ammut", una creatura
mostruosa della mitologia egizia, si
trova nella sezione delle antichità
egizie del Louvre e rappresenta la
"Divoratrice delle anime".
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La Galerie d'Angoulême del Louvre
contiene una serie di affreschi
realizzati nel 1844 dal pittore francese
Jean-Auguste-Dominique Ingres.
-
Nel 2020, il Louvre ha lanciato un
progetto di crowdfunding per restaurare
il Trittico delle Tentazioni di
sant'Antonio, un capolavoro di
Hieronymus Bosch.
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La sala delle nozze di Cana ospita
il più grande dipinto esposto al Louvre:
Le nozze di Cana di Paolo
Veronese, misurante 6,77 x 9,94
metri.
-
Il Louvre ha recentemente acquisito
un dipinto di Artemisia Gentileschi,
una delle più importanti pittrici del
Barocco, intitolato Giuditta e la sua
ancella. È uno dei pochi dipinti
della Gentileschi nelle collezioni
pubbliche francesi.
-
Nel 1911, la Gioconda fu rubata dal
Louvre da un dipendente del museo,
Vincenzo Peruggia, che nascose il
dipinto nella sua casa per due anni. La
Gioconda fu poi recuperata e restituita
al museo nel 1913. Abbiamo scritto a tal
proposito un lungo approfondimento:
Il furto della Gioconda.
Un po' di storia
Il Louvre non fu il primo museo aperto al pubblico,
poiché era stato preceduto dall'Ashmolean Museum
di
Oxford,
dai
Musei Vaticani,
dal
British Museum
e, in America, dal Charleston Museum, che fu
fondato nel 1773, vent'anni prima dell'inaugurazione del
Louvre come pubblico istituto. Ma in realtà il destino
del Louvre era segnato da secoli, poiché Parigi, di cui
il museo è sia culturalmente sia topograficamente il
cuore, era destinata a divenire la capitale artistica
del mondo.
Il primo edificio che sorse sull'area occupata
attualmente dal Louvre era una fortezza, iniziata nel
1190 da Filippo Augusto (Filippo II di Francia), uno dei
più grandi tra i primi re di Francia. È probabile
tuttavia che durante l'assedio di Parigi di Clodoveo,
verso la fine del V secolo, già esistesse sul luogo un
campo fortificato o una torre dei Franchi. Se ciò è
vero, la denominazione di "Louvre" potrebbe derivare
dalla parola sassone lower, cioè castello fortificato;
ma potrebbe anche essere derivata da louveterie (dal
tardo latino lupara), cioè luogo dove si organizzava la
caccia al lupo, o ancora, come altri pensano, dal nome
di una colonia di lebbrosi.
I successori di Filippo non apportarono modifiche
rilevanti agli edifici del Louvre. Ma la corte e la
nobiltà invitarono artisti e artigiani dalle
Fiandre e
dall'Italia ad arricchire la vita culturale francese. Le
arti e le scienze fiorirono, venne aperta l'Università
(1170). Il Louvre era adibito alle cerimonie ufficiali,
e divenne teatro di sontuosi banchetti, riunioni di
Stato, e tornei che si protraevano per giorni. Furono
tracciati elaborati giardini — un’altra arte in cui i
Francesi eccelsero; una voliera con falconi ed uccelli
esotici e un serraglio per le bestie feroci completarono
lo splendore medievale del luogo. Luigi IX, il re santo,
amministrava la giustizia in una sala ampliata del
Louvre, situata sull’arca dell'attuale Galleria delle
Cariatidi; egli fondò la biblioteca che cento anni
più tardi, sotto
Carlo V, doveva divenire il nucleo
dell’attuale Bibliothèque Nationale.
Il Louvre venne anche saccheggiato dagli inglesi dopo la
sconfitta francese nella Battaglia di Agincourt nel 1415 e l'occupazione
di Parigi. Per più di un secolo, il Louvre decadde.
Ridivenuto prigione e arsenale, i vari edifici aggiunti
caduti in rovina, le mura diroccate, divenne l’ombra
malinconica della primitiva grandezza.
Le cose cambiarono nuovamente con il re Francesco I
che trasformò la fortezza nella sua lussuosa residenza,
traghettando anche il gusto francese dal gotico al
rinascimentale (di importazione italiana). Questo
monarca infatti benché assorbito da guerre interminabili
che prosciugarono le casse dello Stato francese, riuscì
a soddisfare il proprio amore per la magnificenza.
Durante le campagne in Italia, rimase affascinato
dall'arte del nostro paese e invitò immediatamente gli
artisti italiani a lavorare per la sua corte. Molti
raccolsero l'invito: Leonardo da Vinci, fu uno di
questi che visse il resto dei suoi giorni in Francia e
morì, si dice, tra le braccia del re ad Amboise
nella
Valle della
Loira; Andrea del Sarto,
Francesco Primaticcio (che morì a Parigi), Rosso
Fiorentino (che morì anch'egli a Parigi), Niccolò
dell’Abbate (che morì a Fontainebleau) e altri.
Francesco I patrocinò anche la scuola di Fontainebleau,
dove si coltivava la pittura da cavalletto; egli iniziò
così una raccolta che avrebbe potuto costituire il
nucleo di una galleria nazionale. Tuttavia la raccolta
era allora proprietà privata del re, e non s’apriva mai
al pubblico. Quattro delle opere di Leonardo che si
conservano oggi al Louvre e alcuni quadri di
Raffaello a questa collezione. Ma l’idea del museo
passò attraverso non poche vicissitudini prima di
prendere definitivamente forma: lo testimonia il fatto
che nel 1642, quando venne redatto il primo catalogo dei
tesori d'arte reali, gran parte della raccolta di
Francesco I era misteriosamente scomparsa.
Sotto il figlio di Francesco I, Enrico II si portò a
compimento la trasformazione del Louvre alla maniera
rinascimentale "francese" con gli architetti Lescot e
Goujon. Si era trattato di quadruplicare le cubature
precedenti e di rendere il tutto estremamente
monumentale. Il Palazzo del Louvre e il Palazzo delle
Tuileries sarebbero stati collegati da due enormi ali,
che avrebbero racchiuso vasti giardini. Più di tre
secoli dovevano trascorrere perchè l’intero complesso
previsto da questo grande piano venisse realizzato;
ciascuno dei successori di Francesco I e dei governi che
seguirono alla Rivoluzione diedero il loro contributo
per completarlo. Il Louvre divenne così non soltanto la
dimora dei re, la sede del governo, il deposito dei
tesori reali, ma altresì una continua e progressiva
opera, a un tempo palestra e capolavoro, dei più grandi
talenti di Francia.
Tuttavia nel Cinquecento e nel Seicento il Louvre
continuò ad essere una strana accozzaglia di stili:
edifici nuovi in stile rinascimentale, compiuti ed
incompiuti; antiche costruzioni frammiste alle nuove;
vecchie torri, portali e merli ; in una parola, fortezza
non meno che palazzo. Un visitatore inglese, nel 1598,
osservava che il Louvre aveva l’aspetto di una
prigione.
Il grande progetto del Louvre divenne realtà sotto
Enrico IV. Malgrado le guerre, gli intrighi, le lotte
religiose e le difficoltà economiche, e prima di essere
assassinato da François Ravaillac, Enrico IV, il re
ugonotto che si era convertito al cattolicesimo
(ricordate? "Parigi val bene una messa") fece
progetti grandiosi, che in parte riuscì a realizzare.
Raramente nel corso della storia le arti hanno
conosciuto un mecenatismo così generoso. Centinaia di
artisti e artigiani vennero ospitati ai piani inferiori
della Grande Galerie del Louvre, una tradizione che
doveva continuare sotto tutti i successivi sovrani,
finché Napoleone non revocò tali privilegi. Anche la
manifattura dei celebri arazzi Gobelins venne sistemata
lì, e per la sposa di Enrico, Maria de Medici,
Rubens
dipinse una serie di glandi tele, che si conservano al
Louvre.
Con la costruzione del castello di
Versailles,
Luigi XIV abbandonò il Louvre. Parigi tentò di salvare
il Palazzo facendolo sede di riunioni ufficiali, ma il
progetto fu respinto dal re. Verso la metà del
Settecento, s’impose l’idea di utilizzare il Louvre come
pubblico museo. Il successo di una esposizione di
dipinti al Palazzo del Lussemburgo nel 1750
affrettò questa soluzione e nel 1756 fu presentato il
progetto per una esposizione dei dipinti del re nella
Grande Galerie.
Fu solamente dopo la Rivoluzione, tuttavia, che l’idea
venne realizzata e il 18 novembre 1793 vi fu
l’inaugurazione ufficiale del museo. Il principio
ispiratore era dichiaratamente didattico, poiché in esso
si riflettevano gli ideali democratici della
Rivoluzione. Le opere d'arte non dovevano venire
raccolte per il diletto di una classe privilegiata;
dovevano essere accessibili a tutti. Il pittore
Jacques-Louis David fu nominato presidente della
commissione incaricata dell'amministrazione del Louvre,
il cui patrimonio annuo destinato agli acquisti fu
fissato nella somma di 100.000 franchi.
Le collezioni reali furono arricchite da numerosi
dipinti e opere d'arte, precedentemente confiscati alla
Chiesa e agli emigrati e raccolti nell’ex convento dei
Petits-Augustins. Durante il ventennio successivo le
collezioni del Louvre rifletterono le fortune
dell’esercito napoleonico. Nel 1794 giunsero i quadri
sottratti al Belgio, cui seguirono le opere "cedute" e
depredate in Italia; nel dicembre del 1797 si tenne un
grande banchetto nella Grande Galerie in onore di
Napoleone e delle sue truppe vittoriose.
Nel luglio del 1798 ebbe luogo "l’ingresso trionfale dei
monumenti delle scienze e delle belle arti; capolavori
come il Laocoonte furono trasportati su carri dal
convento dei Petits-Augustins per essere sistemati nelle
sale del Louvre. Con la proclamazione dell'Impero di
Napoleone nel 1804, il museo,ora denominato "Musée
Napoléon" si ingrandì rapidamente; statue antiche da
Napoli, la collezione Borghese, la Venere dei Medici e
gruppi di dipinti dalla Germania e dalla Spagna furono
acquistati dal direttore, il barone Denon, dotato di un
"fiuto" straordinario nello scovare opere d’arte.
Dopo Waterloo, i vincitori tolsero al Louvre gran parte
delle collezioni acquistate come bottino di guerra o
mediante trattati, ed anche molte altre. Ma tutta la
Francia aveva continuato a raccogliere opere d’arte: e
presto le pareti furono rivestite dei Rubens trasferiti
dal Palazzo del Lussemburgo e dei dipinti destinati in
precedenza dalla Convenzione ai musei di provincia; si
operò allora anche il trasporto definitivo delle opere
dal convento dei Petits-Augustins e da altre chiese.
Durante il XIX secolo e in seguito, il Louvre fu
straordinariamente arricchito dalle donazioni di
generosi collezionisti, cui s’intitolano varie sale.
Oltre che per i dipinti e disegni, il Louvre è oggi
celebre anche per le raccolte di opere greche, romane,
egizie c orientali. I tesori archeologici provengono
dagli scavi eseguiti in Persia, Caldea etc.
Alla fine del XX secolo, sotto la presidenza di
François Mitterrand, l'architetto Ieoh Ming Pei
installa un trio di piramidi di vetro nel cortile del
palazzo. Dei 160.106 m2 del complesso del Louvre, "solo"
58.470 m2 ospitano le collezioni. Le opere riguardano
l'arte occidentale dal Medioevo al 1848, ma anche le
arti dell'Islam e le civiltà antiche, soprattutto quelle
che hanno influenzato l'arte occidentale. Otto grandi
dipartimenti, distribuiti su tre ali - Richelieu,
Denon e Sully - fungono da punti di
riferimento: orientali, egiziani, greci, etruschi e
romani, arti islamiche, sculture, oggetti d'arte,
dipinti e arti grafiche. È necessario visitarlo
spontaneamente, con pochi punti di riferimento che si
vogliono realmente vedere e cercare di raggiungere
subito quei punti. In caso contrario, l'enormità di
questo museo rischia di disorientare e rendere la visita
meno piacevole di quella che può essere.
Poiché numerose opere d'arte presenti nella collezione
del Museo del Louvre sono state esibite solo all'interno
delle rispettive aree del museo, alcune da quasi due
secoli, è stata presa la decisione di istituire una
filiale distaccata da Parigi. Questa mossa è stata
intrapresa per testare le conseguenze di nuove
esposizioni e rendere accessibili alcune opere a un
pubblico più ampio. Il patrimonio artistico della nuova
sede, situata a Lens, nel nord della Francia,
comprende opere attualmente esposte permanentemente al
Louvre e non, contrariamente a quanto molti credono,
opere dimenticate da tempo nei depositi sotterranei.
Opere di diverse epoche e culture sono esposte una
accanto all'altra, con l'obiettivo di reinventare
l'esperienza di visitare un museo. Inaugurato nel 2012,
il Louvre-Lens ha avuto un costo totale di 150 milioni
di euro e occupa uno spazio di 28.000 m².
Nel 2017 è stato inaugurata la prima filiale estera del
museo, il Louvre Abu Dhabi.
Per ulteriori approfondimenti vedere la pagina:
Storia
del Louvre.
L'architettura del Louvre
L'architettura del Louvre riflette il cambiamento dei
tempi e delle influenze artistiche che hanno preso il
sopravvento nel corso dei secoli, trasformandosi da una
fortezza medievale a uno dei più grandi musei d'arte del
mondo.
Come abbiamo visto il Louvre nacque nel XII secolo come
fortezza, edificata per ordine del re Filippo Augusto.
Non resta molto di quella struttura originale, tranne
per le fondazioni che possono essere viste nel livello
inferiore del museo, nel cosiddetto Louvre Medievale. La
fortezza aveva un disegno molto pratico, con mura spesse
e un fossato largo. Nel 1364, il re Carlo V
decise di trasformare la fortezza in una residenza reale
e le modifiche apportate in quel periodo costituiscono
gran parte dell'aspetto gotico del Louvre.
Il vero cambiamento avvenne nel Rinascimento, quando
Francesco I decise di demolire la vecchia fortezza e
di costruire un palazzo in stile rinascimentale. Fece
arrivare dall'Italia artisti come Leonardo da Vinci per
realizzare il progetto, dando origine al Louvre che oggi
conosciamo. Durante il regno di Enrico II, sua
moglie Caterina de' Medici aggiunse il Palais des
Tuileries, creando un grande complesso di palazzi.
L'edificio continuò ad espandersi fino al XIX secolo,
con ogni nuovo sovrano che aggiungeva la sua impronta al
design complessivo. Luigi XIV, per esempio,
commissionò il completamento della Cour Carrée.
La Cour Carrée, o "Corte Quadrata", è una vasta corte
interna del Louvre, situata a est del complesso del
palazzo. È la corte più antica del Louvre e il suo nome
si riferisce alla sua forma quadrata quasi perfetta.
L'architettura della Cour Carrée riflette diversi
periodi di costruzione che si sono succeduti nel corso
dei secoli. Il progetto originale risale al regno di
Francesco I nel XVI secolo, ma la costruzione del
cortile iniziò veramente durante il regno di Enrico IV,
alla fine del XVI secolo, come parte del suo "Grande
Dessein", un piano per rinnovare il Louvre.
Tuttavia, il complesso non fu completato fino al XIX
secolo, durante il Secondo Impero sotto Napoleone III.
Le quattro ali della Cour Carrée sono tutte decorate con
statue e bassorilievi ed espongono una miriade di
dettagli architettonici. Il loro stile architettonico è
principalmente rinascimentale e classico, riflettendo le
mode dell'epoca in cui furono costruite.
Oggi, la Cour Carrée è uno dei luoghi più fotogenici del
Louvre, apprezzata sia per la sua bellezza
architettonica che per la sua tranquillità, rispetto
alla più frequentata Piramide del Louvre. Le sue ali
ospitano diverse collezioni del museo, tra cui le opere
d'arte del Medioevo, del Rinascimento e dell'età
classica.
L'aggiunta più recente al Louvre è la ormai celeberrima
Piramide di vetro, inaugurata nel 1989.
Progettata dall'architetto Ieoh Ming Pei, la
piramide è diventata l'ingresso principale al museo e ha
causato molte polemiche al momento della sua
inaugurazione a causa del suo design ultramoderno.
Tuttavia, oggi è considerata una caratteristica iconica
del Louvre, perfettamente integrata con l'architettura
storica del palazzo.
Infine, vale la pena di menzionare le sculture
ornamentali che adornano l'esterno del Louvre. Queste
includono una serie di statue greche e romane che
raffigurano divinità e personaggi mitologici, così come
busti di artisti francesi, tutti a celebrare il legame
del Louvre con le arti.
In definitiva, l'architettura del Louvre è un vero e
proprio museo nel museo all'aperto che narra la storia
di Parigi e della Francia. Ogni secolo ha lasciato il
segno sul suo aspetto, rendendo il Louvre una
straordinaria sintesi di oltre 800 anni di storia
dell'architettura.
Come
organizzare la visita al Louvre
Il Louvre è uno dei musei più grandi e famosi al mondo,
e organizzare una visita può sembrare un compito arduo.
Ma con un po' di pianificazione, si può facilmente
gestire una visita senza sentirsi sopraffatti. Ecco
alcuni suggerimenti su come organizzare al meglio la
vostra visita:
1. Pianificare in anticipo
Il primo passo per organizzare la visita al Louvre è la
pianificazione in anticipo. Date un'occhiata al sito web
ufficiale del museo, dove potrete trovare una mappa
interattiva, gli orari di apertura, le informazioni sui
biglietti e un elenco delle collezioni e delle mostre
temporanee. Questo vi aiuterà a capire quali parti del
museo vorrete esplorare.
2. Acquisto dei biglietti
È consigliato acquistare i biglietti in anticipo online
per evitare le lunghe file alla biglietteria. Il museo
offre anche la possibilità di acquistare biglietti
combinati con altre attrazioni di Parigi.
3.
Orari di apertura
Il Louvre è aperto dalle 9:00 alle 18:00, ma il
mercoledì e il venerdì è aperto fino alle 21:45. Notate
che è chiuso il martedì e alcuni giorni festivi.
Programmate la vostra visita tenendo conto di questi
orari.
4. Selezionare le opere d'arte da vedere
Il Louvre ospita più di 380.000 opere d'arte, quindi è
impossibile vedere tutto in una sola visita. Prima di
andare, fate una lista delle opere d'arte che vorreste
vedere. Assicuratevi di includere alcune delle opere più
famose come la Monna Lisa, la Venere di Milo, e la Nike
di Samotracia.
5. Itinerari suggeriti
Il sito web del Louvre propone itinerari suggeriti a
seconda del tempo a disposizione, che variano da 90
minuti a tutto il giorno. Questi itinerari possono
aiutare a concentrarsi su particolari collezioni o temi.
6. Tour guidati
Il Louvre offre una serie di tour guidati, che possono
essere un ottimo modo per scoprire le collezioni del
museo. Controllate la disponibilità dei tour in
anticipo.
7.
Mappa del museo
Scaricate o stampate una mappa del museo per aiutarvi a
orientarvi. Il museo è enorme, quindi avere una mappa vi
aiuterà a risparmiare tempo.
8. Pausa pranzo
Ci sono diversi caffè e ristoranti all'interno del museo
dove potete fare una pausa e mangiare qualcosa. Potete
anche portare il vostro pranzo al sacco e mangiare negli
spazi appositi.
9.
Confort e servizi
Indossate scarpe comode, poiché dovrete camminare molto.
Inoltre, ci sono armadietti gratuiti al piano inferiore
dove potete lasciare i vostri effetti personali.
10.
Negozio di souvenir
Non dimenticate di visitare il negozio di souvenir prima
di uscire, dove potete trovare libri, stampe, e altri
articoli ispirati alle opere d'arte del museo.
Ricordate, la cosa più importante è godersi la visita e
non sentirsi obbligati a vedere tutto. Il Louvre è un
museo da scoprire poco alla volta, magari con più visite
nel corso del tempo.
Tanta arte italiana... in parte trafugata
Quando
si cammina all'interno del Musée du Louvre a Parigi,
si ha la sensazione di attraversare i corridoi del
tempo, immersi in un viaggio che abbraccia diverse
epoche e culture. Tuttavia, per un visitatore italiano,
un particolare settore del museo risveglia un sentimento
peculiare, un misto di orgoglio e inquietudine. Questo
settore è la sezione italiana, un'area ricca di
capolavori della nostra arte, le cui storie raccontano
tanto di genio e bellezza, quanto di appropriazione e
disputa.
Dalla celebre piramide di vetro del Louvre,
simbolo distintivo dell'istituzione, i visitatori si
dirigono verso le diverse sezioni del museo, seguendo i
loro gusti e l'istinto, attratti dai vari tesori
artistici provenienti da ogni angolo del globo. Ma tra
le migliaia di opere d'arte, ci sono quelle che,
inevitabilmente, suscitano un sentimento di identità
nazionale per noi italiani: i capolavori della nostra
arte rinascimentale e barocca, di cui il Louvre vanta
una delle più ricche collezioni al mondo.
Nella sezione italiana del Louvre, si può ammirare
un'ampia gamma di opere d'arte provenienti dall'Italia,
dalla pittura alla scultura, che testimoniano la
grandezza e la profondità del nostro patrimonio
artistico. Tra le opere più famose si annoverano
capolavori di artisti come
Giotto,
Beato Angelico,
Botticelli,
Antonello
da Messina,
Leonardo
da Vinci,
Michelangelo,
Raffaello,
Tiziano, Correggio, Mantegna,
Caravaggio,
Parmigianino… l'elenco è infinito.
L'ampia rappresentazione dell'arte italiana nel Louvre è
in gran parte dovuta alle acquisizioni fatte dal re di
Francia Francesco I durante il Rinascimento,
quando l'arte italiana era molto in voga presso le corti
europee. Francesco I è noto per la sua passione per
l'arte e la cultura italiane, tanto da attirare alla sua
corte artisti di grande talento come Leonardo da Vinci.
Tuttavia, un'ampia parte di queste opere d'arte italiane
non sono arrivate a Parigi attraverso scambi culturali
pacifici o acquisti volontari. Durante le invasioni
napoleoniche dell'Italia alla fine del XVIII secolo,
numerosi tesori artistici italiani furono requisiti e
trasferiti a Parigi come bottino di guerra. Nonostante
gli sforzi di artisti e diplomatici, come
Antonio
Canova che fu inviato dal Papa dopo
la caduta di Napoleone per negoziare la restituzione di
alcune di queste opere, molte di esse rimasero in
Francia.
Vedere le opere d'arte italiane nel Louvre può suscitare
in un visitatore italiano una serie di emozioni
contrastanti. Da un lato, c'è un profondo senso di
orgoglio nel vedere questi capolavori esposti in un
museo di fama mondiale come il Louvre, un riconoscimento
della ricchezza e dell'influenza del patrimonio
artistico del nostro paese. Ma dall'altro lato, c'è
anche un senso di frustrazione e rabbia per la mancanza
di queste opere nel loro contesto culturale originale.
La storia dell'arte italiana nel Louvre è quindi una
storia complessa e talvolta controversa, che solleva
questioni difficili sull'appropriazione culturale e la
restituzione dell'arte. Tuttavia, è anche una storia che
parla dell'universalità e dell'incalcolabile valore
dell'arte, in grado di superare i confini nazionali e le
dispute storiche per ispirare e commuovere le persone di
tutto il mondo. Nonostante le circostanze del loro
viaggio a Parigi, questi capolavori italiani continuano
a toccare il cuore di milioni di visitatori, a
testimonianza della duratura importanza e rilevanza
dell'arte italiana.
Non può essere negato che moltissime opere d'arte
italiane siano oggi custodite fuori dai confini del
nostro Paese. Se da un lato è innegabile che queste
opere rappresentano un pezzo del cuore dell'Italia,
dall'altro è altrettanto vero che molte di esse, se
fossero rimaste in patria, potrebbero non essere mai
state viste o apprezzate dalla maggior parte di noi
italiani.
È un dato di fatto che l'Italia possiede una tale
ricchezza artistica e culturale da rendere quasi
impossibile per un singolo individuo riuscire a vederne,
e apprezzarne, l'intero patrimonio artistico del Paese
nel corso della propria vita. Eppure, c'è un aspetto
confortante nel sapere che queste opere sono collocate
in luoghi belli, prestigiosi e internazionalmente noti
come il Louvre, piuttosto che, magari, lasciate in
disparte, abbandonate a se stesse in qualche chiesa,
palazzo storico o edificio privato, senza ricevere la
fruizione, la tutela, e la valorizzazione che meritano.
Ho scritto, per esempio, di casi simili riguardanti i
due
Guercino,
oltre a numerose altre opere, conservati nella
Chiesa di Santa
Maria Forisportam a
Lucca.
. Sono capolavori che, nonostante la loro ineguagliabile
bellezza e il valore artistico incalcolabile, sono
rimasti per troppo tempo nascosti alla vista e
all'ammirazione del grande pubblico.
Nel contesto del Louvre, tra i pezzi centrali della
sezione italiana, spicca indubbiamente la
"Gioconda"
o "Monna Lisa" di Leonardo Da Vinci,
opera datata 1503-1506. La sua popolarità è stata nel
corso del tempo da fatti come il furto della stesso a
opera dell'imbianchino italiano Vincenzo Peruggia e
ulteriormente amplificata dal bestseller di Dan Brown
"Il codice Da Vinci", e dal successivo film di grande
successo cinematografico diretto da Ron Howard. L'opera
più celebrata di Leonardo merita una particolare
attenzione non solo per la sua indiscutibile bellezza e
per il mistero che la circonda, ma anche perché
rappresenta un simbolo dell'arte italiana nel mondo.
Altro
esempio di opere italiane conservate al Louvre che
furono trafugate durante il periodo napoleonico in
Italia e mai restituite è una parte della predella della Pala d'Altare della
Basilica di San
Zeno a
Verona
(la Crocifissione) eseguita nel periodo 1457-1460 circa
da Andrea Mantegna. Altre due parti della stessa
predella si trovano al
Museo di BelleArti di Tours,
testimonianza di come il patrimonio artistico italiano
sia disperso in diverse sedi museali in tutto il mondo.
Ridurre il Louvre a un semplice deposito di opere
d'arte, per quanto ricco e variegato, sarebbe tuttavia
riduttivo. Il Louvre, oltre ad essere un grande museo, è
la sintesi della cultura e della storia di una nazione.
Per più di sette secoli, ha rispecchiato i cambiamenti e
le costanti della vita francese. Ogni epoca ha
contribuito a forgiare il suo carattere; ogni sovrano
importante ha lasciato un'impronta indelebile nelle sue
sale.
Benché il Louvre abbia attraversato periodi di
abbandono, di profanazione e di decadenza, ha sempre
ricevuto l'amore e l'ammirazione di un grande popolo,
per il quale il culto delle arti non è solo un
passatempo, ma un'attività fondamentale e naturale
dell'esistenza. Proprio come il Paese che ospita, il
Louvre ha dimostrato una straordinaria resilienza,
unendo generazioni di francesi e stranieri in un
apprezzamento comune dell'arte e della bellezza.
Nel complesso, la presenza di così tante opere d'arte
italiane al Louvre e in altri musei stranieri può essere
vista non solo come una perdita, ma anche come
un'opportunità. Ogni volta che un visitatore si sofferma
di fronte alla "Monna Lisa" o a una delle opere di
Mantegna, non sta solo ammirando un capolavoro
dell'arte; sta anche entrando in contatto con un pezzo
della cultura e della storia italiane. Questo, a sua
volta, può generare interesse e apprezzamento per
l'Italia, la sua gente e la sua ricca tradizione
artistica e culturale.
è
SPECIALE GIOCONDA
DI LEONARDO
Le sezioni del Louvre
Il Louvre è diviso in otto collezioni
principali, ognuna delle quali offre
un'opportunità unica per scoprire e ammirare
opere d'arte di varie epoche, culture e
stili. Di seguito, esploriamo in modo
approfondito ciascuna di queste collezioni.
-
Antichità orientali:
Questa collezione comprende opere d'arte
e manufatti provenienti dall'antico
Medio Oriente, tra cui Mesopotamia,
Persia, Anatolia e Levante. Alcuni dei
pezzi più notevoli sono la Stele del
Codice di Hammurabi, il Tesoro di Sargon
II e le enormi statue di tori alati
provenienti dal palazzo di Sennacherib a
Ninive.
-
Antichità egizie:
Il Louvre ospita una delle più grandi
collezioni di antichità egizie al di
fuori dell'Egitto stesso. Questa
collezione copre un ampio arco di tempo,
dalla preistoria all'epoca copta, e
include monumenti architettonici,
statue, sarcofagi, gioielli e oggetti di
uso quotidiano. Tra le opere più famose
troviamo la Stele di Rosetta, il
Sarcofago di Ramses III e la statua del
dio Horus proteggente il faraone
Nectanebo II.
-
Antichità greche, etrusche e
romane: Questa collezione si
concentra sull'arte e la cultura
dell'antica Grecia, Roma e le civiltà
etrusche. Include opere di scultura,
ceramica, bronzi e gioielli. Tra i
capolavori più conosciuti ci sono la
Venere di Milo, la Vittoria alata di
Samotracia e il Mosaico di Alessandro.
-
Arte islamica: La
collezione di arte islamica del Louvre
comprende oltre 18.000 opere che
risalgono dall'inizio dell'Islam al XIX
secolo. Si tratta di manufatti
provenienti dal Medio Oriente, Nord
Africa, Spagna, India e Asia centrale.
Tra i pezzi più notevoli ci sono il
Tesoro di Ewer, il Bacino di Battista e
il Pannello di Cufica.
-
Sculture: La
collezione di sculture del Louvre copre
un vasto periodo storico, dal Medioevo
al XIX secolo. Include opere di artisti
di fama mondiale come Michelangelo,
Donatello, Bernini e Rodin. Alcune delle
opere più celebri sono la Pietà
Rondanini di Michelangelo, il Monumento
funebre di Philippe Pot e l'Amore e
Psiche di Canova.
-
Opere d'arte decorative:
Questa collezione comprende oggetti
d'arte di varie epoche e stili, tra cui
mobili, tappezzerie, ceramiche, vetri e
argenteria. Alcuni pezzi eccezionali
sono il Tesoro di Luigi XIV, la Sala
delle Guardie di Carlo X e il Servizio
di porcellana di Sèvres di Napoleone III.
-
Pitture: La
collezione di pitture del Louvre
comprende oltre 7.500 opere che vanno
dal XIII al XIX secolo.
Il
museo del Louvre vanta, oltre alla ricca sezione italiana,
molte altre sezioni di grande valore, tra cui quelle di
archeologia, che conserva pezzi importantissimi,
dall' arte del vicino oriente, a quella egizia, greca, etrusca
e romana, all' arte islamica ecc.. Tra le opere di archeologia
conservate al Louvre, una versione in tutto simile al "Sarcofago
degli Sposi" di Villa Giulia (conservato al Museo Etrusco
di Roma) del 520-510 a.C.; l' ellenistica "Nike"
di Samotracia, nel momento in cui spicca il suo magico
volo dalla prua di una nave, con i vestiti magistralmente
aderenti al corpo; il greco "Cavaliere Rampin", del 550
a.C. circa; per l' Egitto, gli Annali di Tutmosi III, da
Karnak, Luxor, risalenti al 1479-1425 a.C. .
La sezione di pittura, che ospita i più diversi artisti
europei dal XIII secolo al 1848, è curata da dodici tra
i più grandi esperti mondiali di arte europea medievale\moderna.
Questa è già una garanzia di attenzione e serietà nei confronti
delle collezioni, che vengono trattate come documenti storici,
come pezzi talmente preziosi da necessitare della massima
cura, sia per la conservazione, sia per la valorizzazione
(ricerca scientifica, criteri espositivi, supporti didattici,
ecc.). Rimando sicuramente al sito web del museo per un'
esperienza completa, seria, esatta ed al contempo piacevole
del Museo del Louvre, con una buona idea generale, bella
grafica, agevole movimento tra diverse sezioni e tutte le
informazioni storico-artistiche, catalografiche e visive
che si vogliano avere sulle opere, sugli spazi, sul museo
e varie ed eventuali. Davvero bello, lo devo ammettere.
Non mi sembra tra l'altro che la
Francia
sia ancora caduta nella trappola della fascinazione facile
dell' opera d'arte e dell'oggetto museale. Che cosa intendo?
Intendo che spesso, se l'Italia offre ancora poco dal punto
di vista della valorizzazione museale, della didattica dell'arte,
dell'intrattenimento culturale, del potenziamento della
strumentazione tecnologica per garantire la fruizione più
varia e completa possibile dell'oggetto museale (a parte
poche eccezioni), altrove ho spesso la sensazione che per
eccellere in integrazioni, stimolazioni e potenziamenti
si perda spesso di vista l'opera, la sua magia, la sua unicità,
la sua "aura", per dirla con Benjamin, in sintesi
il motivo vero per cui un'opera d' arte è tale, senza bisogno
di molto altro.
Forse l'Italia, al contrario, rimane ancora troppo attaccata
all'opera ed alla tradizionale "mostra" del prodotto d'arte,
con il classico catalogo da leggere, i pannelli esplicativi
e le tradizionali visite guidate, senza troppa creatività.
La via percorsa dal Louvre mi sembra una via mediana, per
la gente, ma anche per l'opera, scrupolosamente mostrata
al pubblico, scientificamente schedata, vivacemente valorizzata,
ma non dimenticata nella sua natura documentaria e storica,
prima di tutto. Del resto è in Francia che è nata l'enciclopedia,
come pure certa logica espositiva (le prime gallerie comparvero
proprio nei castelli francesi) e museale.
Alcuni consigli
-
Il sito del Louvre (louvre.fr)
è una fonte di informazioni impressionante. Ogni opera esposta
nel museo è accuratamente catalogata, spiegata a localizzata
per essere facilmente trovabile durante una futura visita;
-
Le
didascalie presenti all'ingresso di ogni ambiante
del museo sono anch'esse una fonte di informazioni per orientarsi
a un periodo storico o una corrente artistica;
-
Audioguide in italiano sono disponibili all'entrata
(nel momento in cui scriviamo costano 5€ a presso intero,
3€ ridotto), localizzano la posizione e permettono di visualizzare
le schede delle opere che avete davanti. Potete scegliere
in alternativa un tour audio delle opere più significative
e importanti (Masterpiece Tour, consigliato a chi visita
il Louvre per la prima volta);
-
Application, possibile scaricare l'app del museo
e costruire la propria visita personalizzata;
-
Il biglietto è valido un giorno e potete entrare e uscire
dal Louvre diverse volte durante l'arco della giornata.
Informazioni pratiche
Orari
Chiuso il martedì. Apertura dalle 9 alle 18. Mercoledì e
venerdì apertura fino alle 21.45. Le sale espositive chiudono
30 minuti prima della chiusura del museo.
Prezzi
Biglietto 15 euro per collezione permanente e mostre temporanee.
Da ottobre a marzo, accesso gratuito alla collezione permanente
la prima domenica di ogni mese. Da aprile a settembre non
è previsto accesso gratuito la prima domenica del mese.
Ogni venerdì dopo le 6 del pomeriggio l'ingresso
è libero per i minori di 26 anni.
Entrano gratuitamente: i minori di 18 anno, gli studenti
europei sotto 25 anni, insegnanti di arte, storia dell'arte
e simili, disabili e loro accompagnatori.
Al punto informazioni dietro alla piramide trovate mappe
del museo.
Tutto quanto precede è stato verificato al momento in cui
si scrive, controllate il sito del museo per conferma.
Pause ristoro
All'interno del museo del Louvre ci sono dei cafés (Richelieu,
Mollien, de la Piramide...) dove prendersi una pausa dalle
lunghe ore di visita e riflettere davanti a un pezzo di
torta e una bevanda calda sui capolavori appena ammirati.
Sotto la Piramide di Vetro trovate anche un sandwich bar
e un ristorante decisamente di lusso, il Grand Louvre restaurant.
Sulla terrazza trovate infine un elegante Caffé dove sorseggiare
un buon vino o fare uno spuntino con una bella vista esterna
sulla piramide e su un lato del museo. Chioschi, take away
e gelaterie negli adiacenti giardini.
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per amanti dell'arte e dei musei
Musée du
Louvre
Area: arrondissement
1e (centro)
Tel: + 33 (0)1 40 20 53 17
Metro: Palais
Royal, Louvre
Bus: 21, 24,
27, 39, 48, 68, 69,72, 81, 95.
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