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d'Orsay
L'Impressionismo, nato a Parigi nella seconda metà dell'800, fu
una rivoluzione artistica che cambiò per sempre il modo di
guardare e rappresentare il mondo. Con le loro pennellate rapide
e vibranti, i pittori impressionisti catturarono sulla tela la
fuggevole bellezza della vita quotidiana, la luce cangiante sui
boulevard, la folla brulicante dei café. Monet, Renoir, Degas e
gli altri protagonisti di questo movimento abbandonarono i loro
atelier per immergersi nella realtà palpitante della vita,
restituendoci un'immagine viva e immediata della Parigi di fine
'800. L'Impressionismo fu una celebrazione dell'attimo fuggente,
un inno alla bellezza effimera e sempre mutevole del mondo.
Quali erano le novità principali della corrente
dell'impressionismo?
Innanzitutto il soggetto. Non gli importava che il tema fosse nobile, perciò
storico, mitologico, religioso o celebrativo di qualche concetto elevato. Sulla
scia dei pittori di Barbizon, i primi che si misero a dipingere en plein air (Corot,
Rousseau, lo stesso Courbet, Daubigny, Millet), cioè all’aria aperta.
Gli
impressionisti innalzarono la natura a musa quasi unica della loro pittura, in
particolare Monet.
Quest'ultimo passò quasi tutta la sua vita a cercare di fissare
l’attimo in cui i colori, le luci, le impressioni della natura sono uguali a se
stesse, nel momento perfetto, sublime in cui il pennello riesce a rubare la
sublime bellezza alla natura, prima che muti, e diventi un altro colore,
un’altra luce, un’altra sensazione.
Questo certo non bastava alla commissione giudicatrice del Salon, dove si
esponevano le opere ritenute degne di essere chiamate tali; la natura non era un
soggetto degno; al massimo i paesaggi venivano relegati in alto, dove non
potevano quasi essere visti, ma dovevano comunque rispettare certe regole
tecniche, certi canoni esecutivi.
Ecco l’altro motivo della non-accettazione della pittura impressionista. Veniva
considerata sciatta; secondo i detrattori i pittori impressionisti non sapevano
utilizzare il disegno preparatorio, ed in effetti gettavano direttamente il
colore sulla tela, lo stendevano con le mani, con le spatole, con pennellacci di
nuova fattura. E che colori! Viola per gli alberi, verde per il cielo,
rosa-violetto per la neve, macchie verde-marcio per la pelle delle donne…
Gli
impressionisti fissavano sulla tela l’impressione del momento, senza badare
troppo alle regole accademiche, ma rispettando solo le regole della retina, che
compone insieme i colori, le luci e le ombre, dando al singolo oggetto o
paesaggio la luce, il colore che altri elementi vicini possono trasmettergli.
Una donna sotto un pergolato attraverso il cui fogliame filtri la luce non avrà
un incarnato perlaceo perfetto, ma avrà macchie verdi, bagliori di luce, zone di
ombra sul viso, sulle braccia, senza per questo sembrare "
un ammasso di carne in
decomposizione sul quale macchie verdi-violacee indicano lo stato di completa
putrefazione", come ebbe a dire un critico di "
Le Figaro" dopo aver visto
"
Studio; torso: effetto di sole" di Renoir (l’opera, realizzata nel ‘75 ed
esposta nel ‘76 alla II Esposizione Impressionista, è conservata proprio al
Museo d’Orsay).
Terza novità degli impressionisti: la tecnica. I pittori a quell’epoca potevano
disporre di molti nuovi strumenti: più varietà di colori, i tubetti di colore
(che permettevano di dipingere più agevolmente all’aperto) e, soprattutto, i
pennelli con bocchette metalliche: prima i pennelli avevano le setole tenute
assieme da spago; questo costringeva i pittori ad una pennellata dolce, morbida,
per strati sovrapposti, per non rompere il pennello. Con le bocchette metalliche
finalmente il pennello era più resistente: dunque, via libera alla forza,
all’impeto dell’impressione. Per rendere qualcosa di impulsivo, come una
fuggevole impressione, o sensazione che dir si voglia, tutti questi strumenti
furono a dir poco fondamentali.
Novità che all’epoca furono così difficili da accettare, oggi rendono l’Orsay
uno dei musei più apprezzati del mondo.
Scopri il dipinto di Monet "
La Cattedrale
di Rouen"
FAQ, domande e risposte sull'Impressionismo:
1. Q: Cosa rende
l'Impressionismo così speciale?
A:
L'Impressionismo è stato una vera e propria rivoluzione artistica. Ha sfidato le
regole accademiche dell'epoca, introducendo un nuovo modo di dipingere che
catturava la luce, il colore e l'atmosfera del momento. Gli impressionisti ci
hanno regalato una visione fresca e vibrante del mondo.
2. Q: Chi sono i protagonisti
di questo movimento?
A: L'Impressionismo ha
avuto molti interpreti straordinari, ma alcuni nomi spiccano su tutti: Claude
Monet, con i suoi giochi di luce sull'acqua e i suoi giardini fioriti;
Pierre-Auguste Renoir, con le sue scene di vita parigina e i suoi ritratti
pieni di calore; Edgar Degas, con le sue ballerine e i suoi momenti
rubati di vita quotidiana. Ma ci sono molti altri artisti da scoprire!
3. Q: Qual è il dipinto
impressionista più famoso?
A: È difficile scegliere
un solo dipinto, ma "Impressione, levar del sole" (che vi abbiamo
proposto all'inizio dell'articolo) di Monet è sicuramente uno dei più iconici.
Sapevate che è proprio da questo quadro che deriva il nome "Impressionismo"? Fu
usato dal critico Louis Leroy in modo dispregiativo, ma gli artisti lo
adottarono con orgoglio!
4. Q: Cosa distingue la
tecnica pittorica degli impressionisti?
A: Gli impressionisti
hanno rivoluzionato la tecnica pittorica. Invece di mescolare i colori sulla
tavolozza, li applicavano direttamente sulla tela in pennellate rapide e
separate. Questo creava un effetto vibrante e permetteva di catturare la luce e
l'atmosfera in modo nuovo. Inoltre, spesso dipingevano all'aperto, "en plein
air", per cogliere meglio le sfumature della luce.
5. Q:
L'Impressionismo ha influenzato altri artisti o movimenti?
A: Assolutamente sì!
L'Impressionismo ha aperto la strada a molti sviluppi successivi nell'arte. Ha
influenzato profondamente i post-impressionisti come
Van Gogh e
Cézanne, ha gettato le basi per
l'astrattismo e ha ispirato generazioni di artisti in tutto il mondo. Senza
l'Impressionismo, l'arte moderna sarebbe molto diversa!
6. Q: Dove posso vedere i
capolavori impressionisti?
A: Parigi è sicuramente la
mecca per gli amanti dell'Impressionismo. Il
Museo
d'Orsay e l'Orangerie
ospitano collezioni straordinarie. Ma anche altri musei in tutto il mondo hanno
splendidi esempi di arte impressionista, come il Metropolitan Museum of Art
di New York, la
National Gallery di Londra, e molti altri. Una vera caccia al tesoro
globale!
7. Q: Perché l'Impressionismo
continua ad affascinarci oggi?
A: C'è qualcosa di magico
nell'Impressionismo che continua a catturare il nostro cuore e la nostra
immaginazione. Forse è il modo in cui questi artisti hanno saputo cogliere la
bellezza nei momenti fuggevoli della vita quotidiana. O forse è la loro
celebrazione della luce, del colore e della gioia di vivere. In ogni caso,
l'Impressionismo ci ricorda di apprezzare la bellezza che ci circonda, in ogni
singolo momento.
8. Q: L'Impressionismo si
limitava solo alla pittura?
A: No, l'Impressionismo ha
influenzato anche altre forme d'arte. In scultura, Auguste Rodin ha
portato una nuova vitalità e un senso di movimento, catturando l'essenza del
momento proprio come i pittori impressionisti. Anche in musica possiamo trovare
l'eco dell'Impressionismo, nei compositori come Claude Debussy e
Maurice Ravel, che cercavano di evocare atmosfere e sensazioni piuttosto che
seguire rigide strutture formali.
9. Q: Gli
impressionisti erano apprezzati ai loro tempi?
A: All'inizio, gli
impressionisti hanno incontrato molte critiche e resistenze. Le loro opere erano
spesso rifiutate dalle mostre ufficiali e derise dai critici più tradizionali.
Ma questi artisti hanno perseverato, organizzando le proprie mostre
indipendenti. Gradualmente, il pubblico ha iniziato ad apprezzare la loro arte,
e collezionisti lungimiranti hanno iniziato ad acquistare le loro opere. Ma il
vero riconoscimento è arrivato soprattutto dopo la loro epoca.
10. Q: Qual
è stata l'eredità dell'Impressionismo?
A: L'Impressionismo ha
cambiato per sempre il corso dell'arte. Ha liberato gli artisti dalle
convenzioni accademiche, ha introdotto nuovi soggetti e nuove tecniche, ha
aperto la strada alla sperimentazione. Ha dimostrato che l'arte può catturare la
bellezza e l'emozione del momento, che può essere viva, vibrante e immediata.
Oggi, l'Impressionismo continua a ispirare artisti, a emozionare il pubblico, a
ricordarci di guardare il mondo con occhi sempre nuovi.
11. Q: Ci sono aneddoti
interessanti sui pittori impressionisti?
A: Ce ne sono tanti!
Sapevate, solo per fare un esempio, che Monet era così ossessionato dalla luce
che a volte dipingeva lo stesso soggetto in diversi momenti della giornata? O
che Renoir a volte pagava i suoi modelli con pasti caldi invece che con denaro?
O che Degas era noto per il suo carattere difficile e spesso si nascondeva per
osservare i suoi soggetti senza essere visto? Ogni artista impressionista ha una
storia affascinante da raccontare!
12. Q: Cosa possiamo imparare
dagli impressionisti oggi?
A: Gli impressionisti ci insegnano a guardare il mondo con meraviglia, a
trovare la bellezza nelle cose semplici e quotidiane. Ci ricordano l'importanza
di cogliere l'attimo, di apprezzare la luce e il colore che ci circondano. Ci
incoraggiano a essere audaci, a sperimentare, a seguire la nostra visione
artistica. E soprattutto, ci mostrano il potere dell'arte di emozionare, di
connettere, di elevare l'anima umana. Questi sono insegnamenti senza tempo,
tanto validi oggi quanto lo erano più di un secolo fa.
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