Chiesa di San Romano a Lucca

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Situata nel cuore di Lucca, la Chiesa di San Romano è un affascinante esempio di architettura religiosa che mescola vari stili attraverso i secoli. Costruita originariamente nel Medioevo e dedicata a San Romano Martire, la chiesa è stata più volte rimaneggiata, acquisendo nel tempo elementi romanici, gotici e rinascimentali.

 

La Chiesa di San Romano, come tante chiese di Lucca e d'Italia ha una lunga storia piena di aneddoti e personaggi, purtroppo il più delle volte dimenticata colpevolmente, sconosciuta ai più, anche chi ci vive a pochi metri. È stata riaperta al pubblico come sontuoso auditorium per eventi di vario genere, dai concerti, alle presentazioni di libri, agli incontri culturali più diversi. Aperta solo in caso di eventi. Molto bella la struttura esternamente e la piazza su cui è edificata la chiesa.

 

Tombe Cavalieri Teutonici San RomanoI frati domenicani presero possesso della chiesa nel 1236 "non dubitavasi punto che in essa riposasse il corpo del Santo Martire. Quando poi nel 1281, si dovette far solenne traslazione del sacro deposito della vecchia Chiesa a quella fabbricata di nuovo, si osservò nell'urna l'iscrizione: Hic requiescit corpus S.Romani martyris, qui babtizatus fuit a S.Laurentio M.C.XV.VII sexto idus Augusti." (1)

 

Romano (morto a Roma, il 9 agosto 258), era un legionario romano che si convertì al Cristianesimo mentre assisteva al martirio di San Lorenzo. Dichiaratosi cristiano venne decapitato al tempo della persecuzione dell'imperatore Valeriano. Le sue reliquie si trovano a Roma, Ferrara, Avella e appunto Lucca. Curiosamente è il santo patrono del Principato di Monaco.

 

La costruzione della Chiesa di San Romano ebbe inizio nel VII, come piccolo oratorio all'interno di quello che era il Castrum lucchese. Nel XIII secolo i Frati Domenicani diedero inizio a pesanti lavori di ristrutturazione e ampliamento, che portarono l'edificio alla forma attuale, ovvero quello di una grande chiesa a navata unica. Il progetto non venne però mai portato a compimento, tant'è che la facciata manca tuttora del rivestimento in marmo.

Tombe Cavalieri Teutonici San RomanoSul lato destro, un tempo si trovava il chiostro e per questo vi sono state ritrovate numerose pietre tombali, dei secoli XIV e XV, comprese quelle di sette cavalieri teutonici. La vicina via Gallitassi era il luogo dove i Cavalieri Templari avevano una loro dipendenza. Lucca, sulla Via Francigena era infatti un crocevia di pellegrinaggio verso Roma, e i principali ordini monastici e religiosi dediti alla cura ed alla protezione dei viandanti, avevano in loco una loro magione. In via Gallittassi presero possesso dei beni dei "Templari" dopo la soppressione dell'ordine, i Cavalieri di Malta, quindi dal 1799 il demanio lucchese. Oggi rimane qualche stemma appeso nell'attiguo palazzo e il ricordo nel nome del vicolo della Croce di Malta, in cattivo stato di conservazione. Nella chiesa di San Romano, il 26 aprile 1413 venne siglata la pace tra Fiorentini, Genovesi e Pistoiesi.

Santa Caterina e Savonarola in San Romano


Girolamo SavonarolaIl monastero domenicano, che nel 1325 aveva ospitato Santa Caterina da Siena, inviata dal Papa a Lucca per risaldare la devozione della città al papato in pieno scisma e trasferimento del papa ad Avignone, divenne un importante centro religioso e ospitò, tra gli altri, Fra Girolamo Savonarola. Uno dei primi biografi e caro amico di Savonarola fu un lucchese, Fra Pacifico Burlamacchi, che prese la tonaca un anno prima della morte del frate di Ferrara, entrando proprio nel convento di San Romano. Lo stesso fratello di Girolamo, Marco, divenuto a sua volta domenicano nel 1497, conosciuto come Fra Maurelio, morì nel Convento di San Romano il 28 dicembre del 1510. Questo luogo era divenuto il custode della religiosità savonaroliana alla morte del predicatore. Pur contrari allo status quo della chiesa di allora, sarebbero stati proprio i domenicani di San Romano ad opporsi "vigorosamente" alla diffusione dell'eresia luterana.

 

Nel Seicento, la chiesa fu nuovamente interessata da lavori, che ne trasformarono l’interno, caratterizzato da quel momento in poi da un chiaro stile barocco.

 

Chi erano i ricchissimi coniugi Arnolfini?

 

I Coniugi Arnolfini di Van EyckLa Chiesa di San Romano è entrata a fare parte della storia dell'arte, oltre che per le opere eseguite per la stessa nel corso dei secoli, anche grazie a Giovanni Arnolfini, il ricchissimo mercante di seta e banchiere lucchese ritratto nel famoso quadro di Jan Van Eyck Ritratto dei Coniugi Arnolfini. Giovanni, che si spense l'11 settembre 1472, dispose nel suo testamento (aperto a Lucca il 10 dicembre 1474) che gli esecutori curassero la fondazione del beneficio di una messa quotidiana nella Chiesa di San Romano. In pratica si sarebbe dovuta celebrare una messa in suo onore ogni giorno per sempre! In teoria la messa andrebbe celebrata ancora oggi, non c'era un limite temporale, ma ora nella chiesa, diventata auditorium, non vengono più celebrate funzioni religiose. Il capitolo della chiesa ebbe in dote, in beni terrieri, 400 fiorini d'oro di Lucca, 357 ducati larghi e 8 bolognini, una cifra molto considerevole per l'epoca.

 

 

Storia della Chiesa di San Romano

Chiesa di San Romano - InternoPosta alle spalle del Palazzo Ducale di Lucca, la Chiesa di Romano è stata il più importante convento domenicano della città, caratterizzata da una storia illustre, legata soprattutto tra Quattro e Cinquecento, alle strette relazioni con Girolamo Savonarola e con l'ambiente a lui connesso. Edificata nel XIII secolo, in una zona in precedenza occupata da tre edifici sacri, la chiesa fu ampliata alla fine del XIV secolo. Ulteriori e più incisivi interventi furono intrapresi a partire dalla fine del Quattrocento, nel clima di generale rinnovamento che toccò tante chiese cittadine, e che culminò con l'installazione di due pale di Frà Bartolomeo. Le pale, Madonna della Misericordia, e l'Eterno con Santa Caterina e Santa Maria Maddalena, si trovano ora al Museo Nazionale di Villa Guinigi.

Passignano San RomanoA questa fase risalgono anche l'esecuzione del sepolcro di San Romano ad opera di Matteo Civitali e quella di un coro ligneo intarsiato tutt'ora in loco. Nella prima metà del Seicento, si procedette ad un ulteriore riassetto dell'arredo interno che coinvolse sia gli altari che i relativi dipinti; entrarono allora nella chiesa le opere di pittori illustri, quali il senese Francesco Vanni, Domenico Cresti detto il Passignano (se vi trovate a Lucca approfittate per vedere la sua Natività nel Duomo di San Martino)  e del caravaggesco Paolo Guidotti. Attorno alla metà del secolo si situa poi la più drastica campagna di ristrutturazione subita dalla chiesa, che venne ad assumere in quell'occasione la struttura che presenta ancor oggi.

San Romano come AuditoriumLe precarie condizioni di conservazione dell'edificio resero necessari consistenti lavori di restauro, in seguito ai quali l'assetto precedente fu annullato inglobandolo nel nuovo. I dipinti degli altari, frutto di nuove commissioni, celano in molti casi opere precedenti. La decorazione della chiesa fu completata nel Settecento con gli interventi nelle cappelle e nella zona presbiterale. Passata sotto il demanio pubblico durante l'età napoleonica, la chiesa fu spogliata di gran parte delle sue opere più preziose, tra cui in particolare le due pale di Fra Bartolomeo, di cui abbiamo parlato sopra. Mai riaperta al culto, questa chiesa è oggi adibita a sala concerti. Sono presenti tra l'altro due preziosi organi, collocati nella navata, risalenti l'uno al XVII secolo, l'altro di origine più antica ma totalmente manomesso nel XIX secolo.

Chiesa di San Romano - InternoNella chiesa sconsacrata, oggi auditorium, si tengono molti interessanti incontri durante Lucca Comics. In questo scenario incredibile, abbiamo assistito alla presentazione (narrata dall'autore) di uno dei libri pubblicati da Valerio Massimo Manfredi, al concerto di Vinicio Capossela e incredibilmente anche a recite scolastiche! Davanti alla Chiesa c'è il Museo del Fumetto, al momento in cui si scrive chiuso.

 

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Dove si trova?

 

Bibliografia

1 Memorie del Ducato di Lucca, Volume 4 Di Domenico Bertini

2. Memorie storiche della citta di Pistoja. -Lucca, Filippo-Maria Benedini 1758

3. Scritti vari del Padre Vincenzo Marchese Domenicano Le Monnier 1857

 

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