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Personaggi
famosi di Lucca - 15 personaggi della città toscana. Tra i
personaggi illustri originari di Lucca spiccano Giacomo
Puccini, compositore della Bohème e Madame Butterfly, i
pittori Pompeo Batoni e Pietro Paolini, lo scultore Matteo
Civitali e molti altri.
Donne e
uomini famosi sono ricordati attraverso statue commemorative
e piazze e strade portano il loro nome: Maria Luisa di
Borbone, Antonio Civitali, Giacomo Puccini,
Francesco Burlamacchi, Elisa Bonaparte...
Abbiamo già accennato Paolo Guinigi e Castruccio
Castracani negli articoli precedenti , figure di spicco
del 1300/1400. Vale la pena notare che Paolo Guinigi,
signore di Lucca nel 1400 ed è stato in quel momento , forse
l'uomo più ricco d'Europa . |
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Ilaria del Carretto
(Zuccarello 1379 – Lucca 8 Dicembre 1405)
Personaggio storico
Quello di
Ilaria del Carretto è un nome che ogni lucchese che si rispetti non può non conoscere. . Appartiene ad una donna vissuta intorno al primo
Quattrocento e le cui vicende costituiscono ancora oggi un ricordo indelebile in città. Lo scenario è struggente, malinconico e quasi fiabesco:
protagonista una donna, simbolo di gioventù e bellezza, resa immortale da un'arte, quella rinascimentale..
Ilaria fu sposa giovanissima del nobile lucchese Paolo Guinigi, appartenente ad una delle famiglie più influenti della città. Paolo,
signore di Lucca e già vedovo, sposò Ilaria il 3 febbraio del 1403, nella chiesa di San Romano, in un matrimonio di
grande sfarzo, tanto che le celebrazioni durarono tre giorni. Ilaria fu una donna molto amata dalla popolazione lucchese, bella come poche, giovane e con
una grazia quasi divina. La sua morte, avvenuta a soli 26 anni, durante il parto della secondogenita (Ilaria minor), sconvolse di dolore tutti gli abitanti
e il povero marito, il quale tanto affranto, volle ricordarla con un opera scultorea tra le più famose in Italia: il capolavoro di
Jacopo della Quercia, Monumento Funebre a Ilaria del Carretto, custodito all'interno della Cattedrale di San Martino.
* Per maggiori informazioni su questo personaggio storico, vai alla pagina dedicata (Monumento funebre a Ilaria del Carreto)
e alla biografia di
Ilaria del Carretto.
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I Coniugi Arnolfini
Tra i mercanti stranieri che
vivevano nella prospera
Bruges del XV c'erano i membri della
famiglia Arnolfini da Lucca. Costoro, sono i
protagonisti di uno dei più famosi quadri nella Storia dell'Arte, il
Ritratto dei Coniugi Arnolfini di
Jan Van Eyck. Gli Arnolfini, grazie alla
loro abilità, combinarono il commercio
con la finanza e furono tra i primi banchieri d'affari
lucchesi a imporsi nelle
Fiandre.
Non si è mai saputo per certo quale Arnolfini fu
ritratto, e forse non si saprà mai con certezza. L'ipotesi
più probabile è che si trattasse di Giovanni Arnolfini,
che dovrebbe avere sposato Giovanna Cenami nel 1426, (figlia di
un'altra ricca famiglia lucchese, che dovrebbe
essere la donna nel ritratto) e
che in seguito potrebbe essersi legato ad un'altra compagna
in seconde nozze. Tuttavia, non vi è alcuna prova documentale
di un ulteriore matrimonio. Sono state fatte le più svariate
ipotesi in merito, tra cui quella che il dipinto fosse stato
concepito proprio come memoriale alla moglie morta. Secondo
la ricercatrice Margareth L. Kostner un
parente quasi omonimo Giovanni di Nicolao
Arnolfini fu il personaggio rappresentato nel doppio
ritratto di Van Eyck assieme a Costanza Trenta, da
lui sposata nel 1426... Insomma un bel mistero, che ancora oggi non è stato
del tutto svelato. Se volete approfondire l'argomento leggete il lungo e
documentato articolo che abbiamo scritto sull'argomento:
Ritratto dei Coniugi Arnolfini
Giacomo Puccini
(1858-1924)
Compositore
Giacomo Puccini è forse considerato l'orgoglio più grande di Lucca, il personaggio più famoso nel panorama culturale della città. A tutti sarà capitato di
ascoltare la forza elegante delle sue opere, il genio artistico delle sue composizioni, tra i più grandi della storia musicale italiana. Bohème, Madame Butterfly, Turandot, sono solo alcune delle opere legate al suo nome.
Il maestro nasce a Lucca nel 1858, sestogenito di ben nove figli. La casa natale, in via di Poggio Seconda, si trova nel centro storico,
lungo la via San Paolino. La si riconosce subito per la statua in bronzo dell'artista, raffigurato seduto a fumare, accoglie il
visitatore all'ingresso della Museo Casa Natale Puccini.
Giacomo-Antonio-Domenico-Michele Puccini (prese i nomi dei suoi antenati) discendeva da una famiglia di musicisti (di cinque generazioni)...Continua
a leggere su
Giacomo Puccini.
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Francesco Burlamacchi
(1498-1548)
politico
Francesco Burlamacchi è uno dei personaggi storici più famosi di Lucca. Proveniente da una ricca famiglia di mercanti
fu un abile uomo politico del suo tempo.
La sua vita era incentrata tutta sulla volontà di totale autonomia di Lucca, come città imperiale italiana e con la storica indipendenza che
le deriva dal primo periodo comunale. Diventando Gonfaloniere della Repubblica in due diversi periodi (1533 e 1546), si sentì pronto a
tramare contro la fortuna e la supremazia dei Medici in Toscana, considerando che avrebbe potuto così dar vita ad uno stato di tipo
federale con città come Siena, Pisa e la stessa Firenze, e riformando inoltre il potere papale e la chiesa tutta, verso canoni che si avvicinavano
probabilmente alle influenze protestanti del calvinismo svizzero. Il piano del Burlamacchi venne però scoperto e pur di evitare una guerra tra città
italiane di confine e una destabilizzazione tra alleanze, l'imperatore
Carlo V, decise di prendere a se la questione, facendo giudicare lo
stesso Burlamacchi da un tribunale di Milano, e condannandolo alla decapitazione nel 1548. Oggi, la città lo ricorda nella celebre statua presente in piazza San Michele.
Per maggiori informazioni su questo personaggio storico, continua a leggere
nella pagina
Francesco Burlamacchi.
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Paolo Guinigi
(Lucca, 1376 –
Pavia, 1432)
Paolo Guinigi è stato uno dei personaggi storici più influenti di Lucca, ricco uomo di affari e governante tra i più apprezzati. Nacque nel 1372 da una delle famiglie più importanti della signoria. Di lui la storia ne ricorda in particolare la gestione politico-amministrativa e la moglie
Ilaria del Carretto, la cui tomba scolpita si può ammirare oggi nella
Cattedrale di San Martino di Lucca.
Paolo di per se non fu inizialmente un esponente di spicco all’interno della
propria famiglia...Continua a leggere su
Paolo Guinigi.
Elisa Baciocchi
(Ajaccio, 3 gennaio 1777 – Trieste, 7 agosto 1820)
Elisa Baciocchi nacque Maria Anna Bonaparte,
sorella di Napoleone, nel 1777. Come il più famoso
fratello, ebbe in
Ajaccio i natali e prenderà il nome
di Elisa grazie ad un altro fratello (Lucien), a cui era
molto legata e che affettuosamente usava chiamarla così sin
da piccola. Il nome Baciocchi lo prese dal marito,
Felix Pascal, un ufficiale di origine corso-genovese,
sposato a
Marsiglia nel 1797. Il loro matrimonio fu
celebrato nello stesso periodo di quello della sorella,
Paolina Bonaparte, in sposa al generale Charles Leclerc
(si un omonimo del pilota Ferrarri). La Repubblica di Lucca sin dal 1799 era occupata dai
Francesi e fu a lui, Felix Pascal, italianizzato Felice, che
Napoleone (divenuto imperatore) affidò quello che nel 1805
andava diventando il Principato di Lucca e Piombino;
di fatto però a governare il territorio fu la stessa Elisa,
al cui dominio un anno dopo, andò unendosi anche il ducato di
Massa e Carrara. Con l'unione del ducato e del
principato, e con l'estromissione di Maria Luisa di
Borbone, Regina d’Etruria, Elisa diventò granduchessa
di Toscana...Continua
a leggere su
Elisa Baciocchi.
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Luigi Boccherini
(Lucca, 19 febbraio 1743 – Madrid, 28 maggio 1805)
Luigi Boccherini è stato un
grande violoncellista e compositore, nato a Lucca il
19 febbraio 1743. Figlio di un Settecento italiano dedito
alla musica, ebbe un padre, Leopoldo, contrabbassista,
e un intera famiglia dedita a suonare
un qualche strumento. Da bambino
prende lezioni dal maestro di cappella del Seminario
di Lucca, l'abate D. F. Vannucci,
mentre alle porte dell'adolescenza si trasferisce a Roma
presso la scuola romana del violoncellista Giovanni
Battista Costanzi (noto come Giovannino
del Violoncello o Giovannino da Roma). Aveva solo
13 anni quando inizia la carriera di virtuoso, e circa 15
quando a
Vienna
si presta a varie tournée nelle corti
tedesche. A 24 anni compie una serie di concerti in
Francia e a
Parigi in particolare, dove verranno
pubblicate anche alcune sue opere. Già qualche anno prima
ebbe occasione di fondare a
Firenze un quartetto
stabile con altri suoi coetanei, come Pietro Nardini,
F. Manfredi e Giuseppe Cambini...Continua a
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Luigi Boccherini.
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Santa Zita
(1218-1278)
Personaggio storico - Santa
Santa Zita è una santa speciale per gli abitanti di Lucca. Era già conosciuta in vita per la bontà d'animo e per l'umiltà con la quale si rapportava con la
gente, così come per i miracoli a lei attribuiti. Nasce a Monsagrati nel 1218, un piccolo paesino distante circa 13 km da Lucca, e all'età
di 12 anni si trasferisce in città presso la facoltosa famiglia dei Fatinelli, diventandone domestica. Dopo la sua morte, avvenuta a circa 60 anni d'età,
il suo nome già veniva spesso identificato con la stessa città di Lucca. Di Dante Alighieri è noto un suo riferimento, nel canto XXI della
Divina Commedia, al verso 38, "un degli Anzian di Santa Zita", e questo ancor prima dell'avvenuta canonizzazione di Zita. Oggi, le spoglie della
santa sono oggetto di pellegrinaggio, custodite presso la Basilica di San Frediano a Lucca,
e sono di particolare interesse per l'eccezionale stato di conservazione (il
suo corpo è stato oggetto di numerosi studi e secondo la chiesa cattolica
risulterebbe essere incorrotto, cioè non decomposto).
Per maggiori informazioni su questo personaggio storico, continua a leggere
nella pagina
Santa Zita.
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Pompeo Batoni
(Lucca, 25 gennaio 1708 – Roma, 4 febbraio 1787)
Pompeo Batoni è stato uno dei più grandi pittori
italiani del Settecento. Autentico in stile e
originale in creatività. Di lui, Lucca ricorda in
particolare la famosa Estasi di Santa Caterina
(1743), conservato un tempo
nella omonima chiesa di Santa Caterina, e ora
ammirabile nel museo di Palazzo Mansi (ma spesso in
prestito ad altre importanti istituzioni di cultura
lucchese, tra cui Villa Guinigi).
Divenuto famoso a Roma, dove andò giovanissimo, in seguito
Batoni rifiutò irritato la protezione della Repubblica di
Lucca in denaro e commissioni, e non tornò più nella sua
piccola patria perché i mecenati lucchesi (tra cui il
padrino Alessandro
Guinigi) gli avevano sospeso la pensione condannando il suo
precipitoso (secondo loro) primo matrimonio. Tuttavia continuò sempre a porre,
accanto alla firma sui quadri, latinamente un "Lucensis"...
Continua a leggere
su
Pompeo Batoni.
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Santa Gemma Galgani (Capannori, 12 marzo 1878 –
Lucca, 11 aprile 1903)
Gemma Umberta Pia Galgani
nacque in un paese in provincia di Lucca (Borgonuovo di Camigliano, fraz.
di Capannori) il 12 marzo 1878 e
venne fatta santa nel 1940, a 7 anni dalla sua beatificazione. Quando morì di anni ne aveva soli 25 e la sua fu una vita, seppur breve, ricca di
spiritualità e pratica religiosa.
La sua era una famiglia borghese (erano in tutto 8 i figli), benché di costumi modesti; il padre Enrico, di carattere mite, farmacista, era nativo di Porcari e viene ricordato come un uomo devoto e pio, benché piuttosto ingenuo; la madre si chiamava Aurelia Landi. La casa natale, in via
Pesciatina, è oggi un orfanotrofio, con la camera di Gemma trasformata in una cappella. Qualche mese dopo la nascita, l'intera famiglia Galgani si trasferì
a Lucca, in via de' Borghi...Continua a leggere su
Santa Gemma.
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Castruccio Castracani
(1281-1328)
Condottiero
Castruccio Castracani
è forse il condottiero italiano più famoso della storia medievale. Le sue gesta hanno riempito le cronache della storia, così come hanno portato la città
di Lucca ad uno dei periodi suoi più illustri. Proveniente da un importante famiglia ghibellina, gli Antelminelli, venne esiliato a Pisa nel 1300. Il suo
fu un periodo storico tra i più rappresentativi della storia italiana: ricordiamolo, le lotte tra Guelfi e Ghibellini erano all'apice, in
particolare in Toscana,con le parti schierate nella contesa tra impero e papato in quasi tutta il territorio. Rientrato a Lucca dopo 14
anni di esilio, con una vasta esperienza militare e diplomatica, il Castracani iniziò un percorso che la sua città ancora ricorda come uno dei più
importanti. I suoi furono in particolare risultati importanti da un punto di vista 'territoriale', perché non solo
riuscì a tenere lontano i guelfi fiorentini da Lucca, ma anche da luoghi come Montecatini, garantendo supremazia ed obbedienza
all'imperatore Ludovico il Bavaro in territori come Pisa, Pistoia, Volterra e la Lunigiana tutta. Nicolò Machiavelli due secoli più tardi lo trasformò in un personaggio da leggenda, con il suo 'La vita di Castruccio Castracani'. Morì per febbri malariche durante una delle sue campagne militari, era il 3 settembre 1328 e aveva 47 anni.
Per maggiori informazioni su questo personaggio storico, continua a leggere
nella pagina
Castruccio Castracani.
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Giovanni Sercambi
(1348-1424)
storico – scrittore
Giovanni Sercambi è stato un importante personaggio lucchese, mercante, giornalista e scrittore, capace di raccontare come pochi le cronache del suo
periodo storico. Nasce a Lucca nel 1348 e da giovane si occupa della bottega di speziale della famiglia, ma anche della produzione ed il commercio di
libri. La sua, nel complesso, fu una vita sempre molto attiva negli affari politici e sociale della città, schierandosi da subito con la signoria della famiglia Guinigi. Di lui si apprezzano tutte le opere, il Novelliere e le Croniche, e in particolare
queste ultime: le "Croniche delle cose di Lucca", opera storiografica di straordinaria testimonianza storica, con avvenimenti che spaziano dal
1164 al 1424. Il documento è conservato presso l'Archivio di stato di Lucca ed è diviso in due parti, una prima per vicende accadute dal
1164 al 1400 ed una seconda raccontata fino al 1424. La sottigliezza informativa con la quale il documento venne stilato, con particolare attenzione ai
colori e ai disegni delle miniature, fan si che lo stesso venga considerato un capolavoro storiografico come pochi. Le spoglia di Giovanni Sercambi furono
conservate nella chiesa di San Matteo a Lucca, edificata nel periodo romanico, e anche detta in 'fossa Natali', chiusa al culto dal 1920 e
adibita da allora ad altra funzione.
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Matteo Civitali
(1436-1501)
Scultore
Matteo Civitali è stato uno scultore lucchese dei più raffinati, attivo nel periodo rinascimentale e conosciuto in particolare per avere dato dimora
terrena alla reliquia del
Volto Santo di Lucca, per il quale
ancora oggi la città è motivo di pellegrinaggio religioso e visita storico-culturale.
Nasce a Lucca nel 1436 e artisticamente si forma alla scuola fiorentina, durante il governo della famiglia de' Medici. Restano tuttavia
numerose le attribuzioni al suo primo percorso artistico, e c'è anche chi, come il Vasari, ne menziona gli inizi con Jacopo della Quercia
(scultore dei più affermati), non fosse che il Civitali avrebbe avuto solo 2 anni nel 1438, anno della scomparsa del maestro di Siena.
Insieme al fratello, Bartolomeo, dà il via ad una affermata scuola scultorea e la sua attività registra opere in diverse parti della Toscana e terre circostanti, tra cui
Genova
(le sculture presenti nella cappella di San Giovanni Battista, nella Cattedrale di San Lorenzo) e
Sarzana (in un'opera tarda purtroppo andata distrutta: Gruppo di San Giorgio che uccide il drago). É a Lucca tuttavia che troviamo le opere sue più belle, grazie anche al mecenatismo offertogli
da Domenico Bertini, un uomo molto attivo nella vita cittadina, capace di ricoprire cariche pubbliche importanti e abile mediatore tra le
massime cariche civiche della città e la chiesa di Roma. Al Civitali egli commissiona diversi lavori, tra cui l'Altare del Sacramento del Duomo (andato poi distrutto), il tempietto del Volto Santo, l'altare nella
Chiesa di San Romano.
Oggi, lucchesi e visitatori tutti, possono conoscere del Civitali la effige in bronzo nel loggiato di Palazzo Pretorio a Lucca (in piazza
San Michele), ma sono le opere scultoree sue più famose a suggerirci quanto importante ed elegante sia stata la sua arte (spesso definita
come la più importante del Rinascimento lucchese): oltre quelle sopra menzionate (dal prezioso tempietto nel 1482, al pulpito in marmo (1498), gli
appartengono opere come il ritratto marmoreo di Giovan Pietro d'Avenza, i due angeli nella Cappella del Sacramento, tutti
all'interno della cattedrale, e all'esterno il medaglione che ritrae l'imperatore dell'antica Roma, Galba, il Vir dolorum
commissionato dalla compagnia di San Lorenzo e oggi conservato nel
Museo Nazionale di Villa Guinigi, l'altare del Sacramento nella
Basilica di San Frediano, la Pietà in una chiesa di cui suggeriamo sicuramente una visita approfondita, in località di Lammari (chiesa dedicata a S anta Maria Assunta e San Iacopo), tra Marlia e Capannori, provincia di Lucca, sua ultima scultura. A lui
si devono anche alcune importanti consulenze architettoniche in capo alle
Mura di Lucca e alla Fortezza di Sarzanello.
Gli ultimi anni della sua vita gli trascorse a Carrara, insieme alla seconda moglie. Morì a Lucca nel 1501 e fu sepolto nella chiesa di San Cristoforo, a Lucca, sotto un semplice lastrone in marmo, opera dei figli (anch'essi scultori) Nicolao e Giovanni.
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Lucida Mansi
(1606-1649)
Personaggio storico / leggenda
Lucida Mansi è una figura storica di Lucca realmente esistita e, allo stesso tempo, parte di una delle leggende più raccapriccianti della città. Provate a
specchiarvi nelle acque scure del laghetto dell'Orto botanico della città, chissà se – in una notte di luna piena – riuscite a distinguere
il volto della nobildonna, o udirne le grida da su nel cielo e tra i tetti degli antichi palazzi medievali. La sua storia è in effetti ancora avvolta nel
mistero ed è legata ad uno degli edifici storici della città, la
Torre delle Ore.
Nata a Lucca il 7 marzo 1606 come Lucida Samminiati, si sposrto
vedova. In seconde nozze si riaccompagna a Gaspero Mansi, di importante famiglia lucchese, un nobile più anziano di lei (comunque di soli
39 anni) e al quale resta legata per 14 anni. La leggenda non la registra certo moglie fedele, e infatti vuole che questi siano stati anni ricchi di
tradimenti e sortilegi diabolici contro i suoi amanti. Costoro, si narra, pare restassero uccisi, uno dopo l'altro, nelle notti infuocate di folle amore.
La donna in effetti si diceva essere di particolare bellezza e la sua giovane pelle fu tale da far pensare che essa avesse davvero fatto un patto con il
diavolo. Tanto era la sua ossessione, che pare avesse riempito la sua casa di specchi (Villa Mansi, oggi visitabile in quel di Segromigno in Monte, una frazione di Capannori, Lucca).
Da qui nasce la leggenda: ossessionata dall'arrivo della vecchiaia, la donna stipulò un patto con il diavolo, per il quale furono promessi
trent'anni di giovinezza in cambio dell'anima. Pur di fermare lo scadere imminente del patto, Lucida arrivò fin sopra la cima della Torre delle Ore, la più
alta della città, cercando di fermare le lancette del tempo. Non ci riuscì. Si racconta che la popolazione tutta vide una carrozza infuocata lanciata in
cielo sopra le Mura di Lucca e, una volta rapita l'anima, il corpo della donna venir gettato nelle acque del laghetto dell'Orto botanico
comunale della città. *
Vedi anche la pagina dedicata alla
Torre delle Ore di Lucca.
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