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Cosa
vedere a Lucca - 47 luoghi interessanti da visitare. Città
d'arte ricca di fascino, Lucca incanta il visitatore con le
suggestive piazze medievali, le chiese romaniche, i palazzi
signorili ed il labirinto di viuzze del centro storico
racchiuso dalle famose mura rinascimentali.
Immaginatevi per un attimo in una
delle città più antiche d'Italia, circondati da cinquecentesche
mura (tra le poche rimaste perfettamente intatte in Italia),
da architetture medievali e rinascimentali, da pittoreschi mercatini
e
da una superba gamma di locali gastronomici.
Lucca sorprende, affascina, incuriosisce. Come un felice
testimone del proprio passato racconta della propria
storia, di regni e domini, di principi, principesse
e musicisti. Lucca è stata eletta dal New York Times, nel 2019, al
primo posto delle città d'Europa da visitare, lontano dalla
folla, ed è facile capire perché visitandola.
Sapevate
che Lucca vanta una delle scuole di canto più antiche del mondo,
nata nel VIII secolo d.C. Sarà stato questo a far esplodere
la passione di un genio della musica come
Giacomo Puccini,
che qui nacque. Andiamo a scoprire i tesori di questa
cittadina, le sue gemme
più rare...
Ascolta "10 cose da fare e vedere a Lucca" su Spreaker.
Mura
di Lucca
Nucleo storico urbano
Le
mura di Lucca caratterizzano la
città in modo distintivo, anche se l'urbanizzazione si è sviluppata ben oltre lo storico nucleo
abitativo. Lunghe oltre 4 chilometri, alte 12 metri e larghe
30, le mura sono completamente intatte, e tra le
meglio conservate d'Europa. Secondo molti,
costituiscono il maggiore esempio di fortificazione moderna
di una grande città medievale.
Tuttavia non vi fu mai occasione
di usarle a difesa da assedi o attacchi veri e propri. Vi fu
una sola occasione che mise a dura prova la resistenza
di queste solide pareti, la disastrosa alluvione del
Serchio del 1812, durante la quale le mura servirono
a proteggere la città dalla forza della acque.
Le Mura hanno 11 bastioni (baluardi), 12 cortine, sei porte d'accesso
monumentali ed
una passeggiata pedonale molto suggestiva, ombreggiata da numerosi alberi.
Questi alberi, piantati
a due filari per volere di Maria Luisa Borbone nel XIX
secolo. Biciclette, giovani intenti a fare jogging o a pattinare,
famiglie, turisti...non c'è dubbio che passeggiare lungo le
mura di Lucca sia una delle attività preferite dagli
abitanti e dai visitatori.
Originariamente vennero costruite nel II secolo a.C.,
in forma quadrangolare e vennero poi ampliate durante il XII
ed il XIII secolo, con una nuova altezza rispetto alla precedente
(dagli otto ai dodici metri). L'attuale e terza cinta muraria
venne realizzata nel XVI secolo. La vista della città dalle mura è suggestiva,
come se tutta la storia di Lucca d'un colpo si ritrovasse a
camminare affianco a voi... Continua a leggere:
Le mura di Lucca.
Duomo
di San Martino (Cattedrale di Lucca)
Piazza San Martino
Il
Duomo di Lucca è un esempio eccellente
d'architettura pisano-lucchese e
di architettura
romanica. L'attuale chiesa venne probabilmente costruita
sopra le fondamenta di una precedente chiesa romanica e venne completamente
ricostruita durante il XI secolo. La facciata è molto
particolare: prima di tutto è asimmetrica, cosa
assai strana, seconda di poi ha decine di colonne
annodate che la decorano, un diversa dall'altra. In
facciata la statua di S. Martino, a cui è dedicata
la Cattedrale. La facciata, disegnata
nel 1204 da Guidetto da Como,
in marmi dai colori alternati bianchi e verdi, è rimasta tecnicamente
incompiuta. La struttura, nata con cinque navate e poi ridotta
a tre, costituisce in effetti il primo esempio d'architettura
pisano-romanica a Lucca. All'interno si possono ammirare in
particolare le opere di
Jacopo della Quercia, Nicola
Pisano, Matteo Civitali, Ghirlandaio e
Tintoretto. L'interno è in stile gotico, con
un elegante triforio di agili colonne nella navata centrale,
tra archi a tutto sesto sostenuti da robusti pilastri. Il transetto
settentrionale porta al Santuario, che si caratterizza
per il grande affresco dell'altare Madonna con Bambino e
Santi Stefano e Giovanni Battista (Fra Bartolomeo,
1509). La Sacrestia contiene ugualmente un importante
opera pittorica, la Madonna con Bambino circondata da Santi
di Domenico Ghirlandaio. Sono diverse le opere d'arte
conservate nel Duomo di Lucca, che è conosciuto soprattutto
per ospitare un capolavoro d'eccezione: la tomba di Ilaria
del Carretto, opera di Jacopo della Quercia, uno
dei più alti esempi di scultura funeraria in Italia. La salma
della giovane donna, moglie di Paolo Giunigi (che fu
signore di Lucca dal 1400 al 1430) morta di parto nel 1405 a
soli 26 anni, non è tuttavia mai stata custodita nel famoso
sarcofago e riposa infatti nella cappella di Santa Lucia
a San Francesco. Non si manchi di ammirare il pilastro adiacente
la torre della chiesa, scolpito in un labirinto circolare del
XII secolo, simbolo della lunga e tortuosa strada verso la salvezza
cristiana...Continua a leggere:
Cattedrale di San Martino.
Monumento
Funebre a Ilaria del Carretto
Dentro la cattedrale
Nessun monumento funerario, si legge nel
libri di storia dell'arte, eguaglia la stupenda serenità, il
lirismo intenso e trattenuto del monumento funebre di
Ilaria del Carretto, vero e proprio simbolo della città
di Lucca.
Sembra ancora di sentirlo quel ritmo dannunziano, a stordire
l'animo tra antiche signorie e leggiadre fanciulle.
"[...] Ora donne la bianca fiordaligi | chiusa ne' panni,
stesa in sul coperchio | del bel sepolcro; e tu l'avesti a
specchio | forse, ebbe la tua riva i suoi vestigi. | Ma oggi
non Ilaria del Carretto | signoreggia la terra che tu bagni,
| o Serchio [...] " (Gabriele D'Annunzio, Elettra)...
Di Lucca D'Annunzio ricorda chi in vita ebbe a donar
sorrisi e in morte romantiche vestigia... costei era Ilaria
del Carretto, nata savonese e morta lucchese, seconda
moglie di Paolo Guinigi, signore della città. Continua
a leggere sul
Monumento Funebre a Ilaria del Carretto.
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Il Volto Santo
Dentro la cattedrale
Il
13 settembre si svolge la Luminara di Santa Croce,
una processione religiosa, una celebrazione la cui storia va
indietro di oltre un millennio, durante la quale si rende
omaggio al Volto Santo, protettore dei lucchesi.
Il "Volto", così chiamato, altro non è che un grande
crocefisso ligneo, anche noto come "Cristo nero dei lucchesi",
riccamente adornato durante le celebrazioni. La processione parte alle 20 dalla Chiesa di
San Frediano
e termina dopo circa 3 ore nella
Cattedrale di San Martino, per
celebrare l’oggetto più sacro e prezioso per Lucca, il
Volto Santo (o Santa Croce). Le celebrazioni attirano
tanto i pellegrini quanto i turisti e per l'evento la città
si apre a festa, accogliendo numerosi ospiti. Durante i
festeggiamenti le luci pubbliche vengono spente e le
facciate di case e palazzi sono adornate da migliaia di
lumini. Secondo la leggenda, chiamata
legenda Leobiniana
(da Diacono Leobino, scrittore vissuto verso il secolo undicesimo),
la storia del Volto Santo ebbe inizio in Palestina:
si narra che venne scolpito su legno di cedro del Libano, o
di noce secondo alcuni, da Nicodemo, che fu discepolo
di Gesù, fariseo e membro del Sinedrio di Gerusalemme.
Nicodemo viene anche spesso citato come il "discepolo occulto"
ed è colui che insieme a Giuseppe d'Arimatea si
occupò della sepoltura di Gesù; non a caso è anche indicato
come uno dei primi custodi del Santo Graal... Continua
a leggere:
Il Volto Santo.
Museo Nazionale
Villa Guinigi
Il
Museo Nazionale di Villa Guinigi racconta attraverso
le sue collezioni tutta la storia lucchese, dagli etruschi al
1700. È una delle
gemme nascoste della città, non abbastanza evidenziato all'interno
dell'offerta turistica lucchese ed è un peccato. Se avessero una struttura
del genere all'estero ne farebbero un piccolo
Louvre,
con tanto di caffetterie al seguito... Gli orari di
apertura sono limitati, meglio consultare il sito dei
musei nazionali di Lucca. Si parte dalla preistoria,
passando dagli Etruschi e i Romani fino al Medioevo ed
epoche successive. Il tutto nella splendida cornice
dell'antica struttura, la villa di campagna che fu di
Paolo Guinigi, Signore di Lucca, insieme a un giardino dove il tempo
si è fermato. L'edificio, imponente, è espressione dello
stile tardo gotico lucchese. Le opere contenute sono in gran
parte legate alla storia della città, ma non solo. Continua a leggere
sul
Museo Nazionale Villa
Guinigi.
Chiesa di San Romano
Situata
nel cuore di Lucca, la Chiesa di San Romano è un
affascinante esempio di architettura religiosa che
mescola vari stili attraverso i secoli. Costruita
originariamente nel Medioevo e dedicata a San Romano
Martire, la chiesa è stata più volte rimaneggiata,
acquisendo nel tempo elementi romanici, gotici e
rinascimentali.
La Chiesa di San Romano,
come tante chiese di Lucca e d'Italia, ha una
lunga storia piena di aneddoti e personaggi, purtroppo
il più delle volte dimenticata colpevolmente,
sconosciuta ai più, anche chi ci vive a pochi metri. Di
recente la chiesa è stata riaperta al pubblico come
sontuoso auditorium per eventi di vario genere,
concerti, presentazioni di libri, incontri
culturali. La struttura è davvero bellissima, con
un'ottima acustica e poltroncine comode,
ma è aperta solo in occasione di eventi... Continua
a leggere sulla
Chiesa di San Romano.
Museo
della Cattedrale
Accanto alla Cattedrale, Duomo di San Martino
Nel
complesso monumentale della Cattedrale di San Martino a
Lucca si trova anche il prezioso Museo della Cattedrale,
che raccoglie importanti opere d'arte provenienti dal Duomo
e da altre chiese del territorio.
Il Museo della Cattedrale di Lucca è nato nel 1992 per custodire sia gli arredi realizzati
nell'alto medioevo per lo svolgimento delle funzioni
liturgiche, sia per esporre le opere pittoriche e scultoree
della Cattedrale (rimosse dall'originaria ubicazione e
conservate nei depositi o nella sagrestia del Duomo). Il
museo, formato da otto sale, è ospitato in alcuni edifici
adiacenti, su un lato della cattedrale, sapientemente
restaurati e unificati, tra cui una casa torre del XIII
secolo e il cinquecentesco oratorio di San
Giuseppe...Continua a leggere sul
Museo della Cattedrale di Lucca.
Museo Nazionale di
Palazzo Mansi
Il
bellissimo Museo Nazionale di Palazzo Mansi ha
sede in una delle dimore signorili più lussuose della
città, costruita tra la fine del ´500 e gli inizi del
´600. La famiglia Mansi, una delle famiglie aristocratiche
più importanti di Lucca, acquistò l'edificio nel 1616
e, tra il 1687 e il 1692, lo trasformò in vero palazzo
di rappresentanza: austero all'esterno e articolato
all'interno in modo fastoso, in linea con il gusto barocco
del periodo. Acquistato dallo Stato nel 1965 e restaurato
fino al 1976, nel 1977 è stato aperto al pubblico, allestendo
anche la Pinacoteca Nazionale con opere provenienti
dalle collezioni medicee e granducali. Palazzo
Mansi si trova nel pieno centro di Lucca ed è un valido
esempio di Domus Lucchese (sviluppo in senso
orizzontale della casa)... Gli
orari di accesso sono limitati, consultare il sito del
Museo. Continua a
leggere sul
Museo Nazionale
Palazzo Mansi.
Croce dei Pisani
Dentro al Museo della Cattedrale
La
Croce dei Pisani, sarebbe l'unico e prezioso pezzo
restante del tesoro di Paolo Guinigi, signore di
Lucca (1400-1430) e marito di Ilaria Del Carretto, il
cui bellissimo monumento funebre, opera di Jacopo della
Quercia e di suo fratello Paolo, è conservato nel duomo
della città toscana.
Il Guinigi non era molto apprezzato dai lucchesi, a causa
delle alleanze che fece con milanesi e soprattutto con i
fiorentini. Temeva di essere detronizzato dai suoi stessi
concittadini e per questo spostò molte delle sue ricchezze
fuori da Lucca. Alla sua morte, in una sorta di "damnatio
memoriae", tutto ciò che si trovava in città e lo ricordava
venne distrutto dalla popolazione, convinta di essere stata
tiranneggiata per tanti anni. Anche il sarcofago di Ilaria
del Carretto rischiò di andare perduto e venne salvato dallo
scultore lucchese Matteo Civitali, che lo tenne al
sicuro nel suo studio.
La "Croce" è un'opera di oreficeria molto fine, tempestata
di pietre preziose. Fu realizzata da Vincenzo di Michele
da Piacenza...Continua a leggere sulla
Croce dei Pisani.
Chiesa
di San Michele in Foro
Piazza San Michele
Di sicuro questa è una delle chiese
più belle e suggestive di tutta la Toscana, costruita nel punto
in cui un tempo sorgeva un antico Foro Romano. La troviamo
nel cuore storico di Lucca, circondata da antichi edifici del
XIII secolo, come il Palazzo Pretorio (casa del magistrato
cittadino), caratterizzato da un'arcata rinascimentale. La chiesa venne edificata nel XII
secolo e si compone di una facciata d'ispirazione pisana, composta
da archetti ciechi e portici colonnati sovrapposti, sovrastata
da una grande statua di San Michele, affiancata da due
angeli musicisti.
All'interno sono ospitate importanti opere
d'arte: la Madonna col Bambino di Matteo Civitali
è posta in alto a destra dell'entrata; un'altra, sullo stesso
tema, in terracotta smaltata, probabilmente di Andrea della
Robbia, è posta
sul primo altare a destra; il dipinto capolavoro di Filippino
Lippi, la Pala Magrini, con i Santi Rocco, Sebastiano,
Girolamo e Elena, è collocato nel muro alla destra del
transetto. Tre generazioni dei Puccini suonarono l'organo
in questa chiesa, compreso un giovane Giacomo, che da ragazzo
scelse di cantare nel coro... Continua a leggere:
Chiesa di San Michele in Foro
Chiesa di Santa
Maria Forisportam
La
Chiesa di Santa Maria Forisportam, chiamata dai
lucchesi Santa Maria Bianca per la sua struttura in
marmo delle apuane, appare subito alla destra mentre si arriva dall'imbocco
di via Santa Croce, in direzione di Porta Elisa. La chiesa si chiama
Forisportam, ovvero "fuori porta", perché in epoca romana
qui correvano le mura. Ci troviamo in pratica al confine tra
la Lucca romana e la città medievale. La chiesa
non è visitabile al suo interno, ma le
decorazioni in facciata meritano una visita
(sembrano leggeri merletti anche se sono
scolpiti nella pietra. Si tratta di una chiesa bellissima, con diversi capolavori
dimenticati (tra cui due
Guercino), disinteresse pubblico e
privato (salvo poche eccezioni), un altro patrimonio
italiano che rischia di andare in malora, un altro esempio
di un'Italia immobile. In altri paesi questo sarebbe un
piccolo museo, con persone che vengono a visitarlo, altre
che ci lavorano. Qui, il silenzio assoluto, triste e umido,
interrotto dai passi di un volontario (chissà ancora per
quanto) della Misericordia... Continua a leggere
Chiesa Santa Maria Forisportam
Piazza
Anfiteatro
La
celebre piazza a forma di ellisse, che sorge sui resti di un
anfiteatro romano. Nel Medioevo vennero costruiti una
serie di edifici sopra i resti di un anfiteatro romano
del I e II secolo d.C., distrutto durante le invasioni barbariche.
Questo anfiteatro finì per essere usato come cava di materiale,
per le materie prime necessarie alla costruzione
delle chiese e dei palazzi della città. Ristoranti, bar e
negozi vi attendono nella piazza e se lasciamo spazio
all'immaginazione e ascoltiamo con attenzione è ancora
possibile sentire, nel chiacchiericcio della gente, gli applausi della
folla che assisteva, quasi duemila anni fa, agli spettacoli
dei gladiatori... Continua a leggere su
Piazza Anfiteatro.
Basilica
di San Frediano
Piazza San Frediano
La chiesa romanica di San Frediano
è una delle chiese più grandi e più belle di Lucca e si distingue
per lo splendido mosaico
scenografico della facciata. Venne costruita nel XII secolo,
sopra una precedente basilica del VI secolo, proprio da San
Frediano, allora vescovo di Lucca. A questo santo viene attribuito
il miracolo del fiume Serchio (secondo la leggenda egli
riuscì a deviare il corso delle acque, che di continuo inondavano
la città, con una semplice gesto: tracciando un solco con un
rastrello lungo il percorso che i lucchesi invano avevano cercato
di dargli da tempo). Il mosaico della facciata venne
disegnato dagli artisti della bottega pittorica di Berlinghiero
Berlinghieri in stile bizantino e medievale, e tutt'oggi
si ammira per la grande armonia di colori e luci emanata dai
disegni degli apostoli, degli angeli e del Cristo ascendente.
La chiesa si raggiunge facilmente dalle mura di Lucca, al termine
della via Fillungo e a poca distanza da Piazza Anfiteatro, da
dove si distingue per la grande mole severa e imponente del
campanile merlato. All'interno, si ammiri in particolare, la
fonte battesimale in stile romanico del XII secolo, finemente
scolpita. Alle sue spalle, in alto sul muro, è posta una lunetta
vetrata in terracotta, attribuita ad Andrea della Robbia,
ed il policromo della Madonna Annunciata di Matteo
Civitali, scolpito nel XV secolo. Si notino anche il polittico
della Madonna col Bambino e i Santi Lorenzo, Girolamo e Frediano,
del 1422, di Jacopo della Quercia ed altre sculture,
dipinti e opere d'arredamento del Cinquecento e del Seicento
di Amico Aspertini, Pietro Sorri, Aurelio Lomi, Stefano Tofanelli,
Giovanni Baratta...Continua a leggere:
Basilica di San
Frediano
Chiesa
dei Santi Giovanni e Reparata
Piazza San Giovanni
Nel cuore del centro storico
di Lucca, in piazza San Giovanni, si erge maestosa la
Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, prima cattedrale
della città. Andiamo alla scoperta della sua storia
millenaria, delle caratteristiche architettoniche che la
contraddistinguono e di alcune curiosità legate a questo
importante edificio religioso.
La Chiesa dei Santi
Giovanni e Reparata risale al IV secolo e fino al 724 fu
la prima cattedrale di Lucca. Inizialmente, era dedicata
solamente a Santa Reparata (Reparata di Cesarea). che
fu decapitata sotto l'imperatore Decio intorno alla metà del
III secolo d.C. Nel 724, durante l'età longobarda, la sede
episcopale di Lucca fu trasferita alla vicina Chiesa di
San Martino, già esistente dal VI secolo.
Le fondamenta vennero
costruite sopra un antico insediamento di edifici e bagni
romani. L'attuale complesso del XII secolo, nasconde infatti
una ben più antica origine: si trova infatti sopra una
chiesa lombarda
e che a sua volta venne edificata sopra a una chiesa paleo-cristiana
del V secolo e sopra a un cimitero del VI secolo.
Documenti conservati
nell'archivio diocesano lucchese indicano che la chiesa dei
Santi Giovanni e Reparata fu utilizzata come pieve
battesimale, ovvero un luogo dove si celebrava il rito del
battesimo, rigorosamente la notte di Pasqua.
La denominazione a San
Giovanni Battista venne aggiunta a quella preesistente di
Santa Reparata, sottolineando proprio questa funzione
battesimale. Tra il 1070 e il 1075 l'edificio subì gravi
danni a causa di un incendio, evento che spinse i lucchesi
ad accelerare la costruzione della nuova Cattedrale di San
Martino,consacrata nel 1070, della quale vollero fare il
nuovo duomo cittadino. L'attuale struttura in stile romanico risale al XII secolo, ma la facciata presenta tratti barocchi. Il
portale centrale romanico è ornato da un architrave
raffigurante una Madonna orante, apostoli, e una lunetta
sormontata da archi policromi in marmo bianco e verde di
Prato.
All'interno, l'aula romanica è
divisa in tre navate da colonne sormontate da capitelli di
diversi stili. L'aula a croce latina con transetto segue il
perimetro della prima cattedrale edificata nel IV secolo su
un impianto termale romano preesistente.
Nell'area absidale,
un'apertura nel pavimento rivela un corridoio sotterraneo,
che era la cripta risalente circa al IX secolo. Il transetto
sinistro conduce all'aula battesimale romanica,
ristrutturata nel Trecento con una cupola a sesto acuto.
Dall'apertura centrale, si possono osservare strutture
archeologiche che illustrano la storia di questo edificio
sacro.
Nel XII secolo, quando fu
deciso di costruire la chiesa romanica, l'area
dell'assemblea fu trasformata in un cantiere di lavoro.
Furono costruite tre vasche per la fusione dei metalli e una
fornace per la cottura dei mattoni. A quel tempo, la zona
dedicata al culto fu spostata, e fu eretto un muro con
rilievi raffiguranti la storia di Santa Reparata.
In conclusione, la chiesa dei
Santi Giovanni e Reparata e il suo battistero, un tempo
cattedrale e successivamente divenuta pieve urbana, hanno
rappresentato un punto nevralgico per il culto cristiano
della comunità lucchese nell'antichità e nel medioevo.
Questa chiesa è anche la suggestiva location di concerti dedicati a
Giacomo Puccini durante l'estate, tutti i giorni alle 19.
Palazzo
Ducale di Lucca
Piazza Napoleone
Il Palazzo Ducale di Lucca è uno dei principali
edifici della città, testimone di buona parte della sua
storia. Conosciuto anche come Palazzo della Signoria
o Palazzo della Provincia, venne costruito sulle
fondamenta dell'antico palazzo di Castruccio Castracani del
XIV secolo. Nel 1316 infatti, il condottiero e Signore di
Lucca modificò radicalmente l'ubicazione dei luoghi del
potere della città, scegliendo questa area per la sua
possente Fortezza Augusta. Tale fortezza era stata costruita
per ordine del condottiero Castracani a Giotto nel 1322.
Attualmente il Palazzo Ducale ospita uffici aperti la
mattina dal lunedì al venerdì. Si può dunque dare
un'occhiata ma le sale monumentali sono visitabili solo in
occasione di eventi o mostre. È possibile comunque visitare
i cortili interni e ammirare lo scalone monumentale di
accesso. Continua
a leggere di
Palazzo Ducale di Lucca.
Piazza
Napoleone
La
Piazza Napoleone, chiamata comunemente dai lucchesi
"piazza grande", è la più grande piazza di Lucca, centro
della vita cittadina, luogo di incontro, punto di
riferimento assoluto della città. All'ombra dei suoi alti
alberi di platano vanno in scena ogni anno la maggior parte
degli eventi culturali più importanti. È un luogo dalla
lunga e interessante storia e ancora oggi e contornata da
interessanti edifici dal carattere rinascimentale. Tra questi il Palazzo
Ducale, edificato nel XVI secolo dietro la direzione dell'architetto
fiorentino Bartolomeo Ammannati. Al centro della
piazza si erge la statua di Maria Luisa di
Borbone e in fondo, sulla sinistra, sosta spesso un'antica giostra
cara ai bambini, di quelle antiche con i cavalli a dondolo.
È difficile immaginare ora il fatto che questa bellissima
piazza, fino al fino al 1998 fosse destinata a parcheggio.
Oggi per fortuna ci passano solo pochi taxi e qualche
autobus autorizzato...Se vuoi approfondire la storia e le
tante curiosità su questo luogo continua a leggere sul lungo
articolo dedicato:
Piazza Napoleone.
Museo
Dell'Emigrazione Paolo Cresci
Via Vittorio Emanuele II, 3
A
Lucca si racconta di una grande Italia, in un piccolo ma molto significativo
museo,
dedicato al tema dell'emigrazione italiana nel mondo, il
Museo dell'Emigrazione Paolo Cresci. Cresci era
uno studioso dell'emigrazione, che ha raccolto durante tutta
la sua vita foto, documenti, oggetti e testimonianze,
custodite ora in questo spazio suggestivo. Anni fa la mostra
temporanea "Lungo la scia di
un’elica", migrazione di ieri e di oggi, mi fece davvero
emozionare; all'interno del grande Palazzo
Ducale in Piazza Napoleone erano esposte testimonianze che, non
solo mi hanno avvicinato a una parte importante della storia italiana, ma
mi hanno aiutato a comprendere il senso del lungo cammino dell'uomo,
nella storia dei tempi... Questo piccolo museo ha una bella location
e vale davvero una visita. L'ingresso, quando ci andai, era
gratuito. Continua a leggere sul
Museo dell'Emigrazione Paolo Cresci.
Torre
Guinigi
Via Sant'Andrea e Via delle Chiavi d'Oro
Un tempo, Lucca era caratterizzata
da diverse torri con dei piccoli giardini in cima. Oggi, una
di queste rimane ancora a farsi ammirare: è la Torre Guinigi, parte del Palazzo
Quattrocentesco della potente famiglia lucchese da cui prende
ancora il nome. La torre alberata di Lucca è anche uno dei suoi
simboli più rappresentativi, una struttura in mattoni rossi
alta 44 metri e adornata nella sua cima da alberi
di leccio. Non mancate di visitarla, salite sulla cima per
ammirare il paesaggio (la si raggiunge attraverso
230 scalini): il panorama sulla città, sui dintorni
e sui monti delle Alpi Apuane è spettacolare.
Da qui è anche possibile notare la forma ellittica dell'antico
anfiteatro romano che oggi costituisce Piazza Anfiteatro... Continua a leggere
sulla
Torre Guinigi .
Torre delle Ore
Via Fillungo
La Torre
civica delle Ore di Lucca è l'unica rimasta intatta tra
quelle esistenti nel periodo medievale. Un tempo erano
infatti ben 130 le torri e furono purtroppo demolite con l'avanzare
dei secoli. Il suo nome non è un caso: fu infatti il suo
orologio, dettando le ore del tempo, a disegnarne anche il
suo destino. Innalzata nel
lontano 1390, la Torre delle Ore era ed è anche la più alta
della città; più alta della
Torre Guinigi, benché probabilmente meno
rappresentativa.
Divenne torre civica qualche tempo dopo
essere stata eretta, e dopo essere passata di mano in mano
da una famiglia all'altra, e considerando che in città
diventava necessario munirsi di "un "
orologio bonum,
sufficienter aptum et bene distinguentes tempus per horas".
Da allora e fino ai giorni nostri la torre mantenne il suo
ruolo, nella Via Fillungo in tutta la sua eleganza, a
dettare il ritmo di passanti e turisti e di tutto il cuore
storico della città di Lucca... Continua a leggere sulla
Torre delle Ore.
Via
Fillungo
Centro storico
Via Fillungo è un'elegante via dello
shopping a Lucca, una delle più pittoresche. Lungo il
suo percorso di circa 700 metri si incontrano in particolare
la Chiesa di San Cristoforo, del XII secolo, sconsacrata
e oggi usata per diverse mostre cittadine, la Torre Civica
delle Ore, di cui abbiamo scritto poco sopra, del XIII
secolo, poi la famosa piazza dell'Anfiteatro,
la bellissima Chiesa di San Frediano... Continua a
leggere su
Via Fillungo.
Palazzo
Pfanner
Via degli Asili, 33
Durante la vostra passeggiata
sulle
Mura di Lucca non potete di certo non notare lo splendido giardino
di Palazzo Pfanner. Questo è uno dei palazzi più antichi
della città, un tempo appartenuto alla famiglia Moriconi,
una potente famiglia di mercanti locali, attiva nel settore
della seta. Il palazzo risale alla seconda metà del Seicento
(1660 per l'esattezza) ed è visitabile. Il giardino sul
retro è davvero spettacolare! ...Continua a leggere sul
Palazzo Pfanner.
Chiesa di San
Francesco
La
Chiesa di San Francesco, una delle più belle di
Lucca, è situata sull'omonima piazza che si apre nei
pressi della Villa Guinigi. Piazza pedonale sulla quale si
affacciano bar, ristoranti e negozi è molto vitale, amata
nel quartiere e frequentato da studenti internazionali che
vivono nel vicino IMT, un istituto post universitario
locale. Il legame tra la città di Lucca
e
San Francesco D’Assisi non è casuale. Secondo la
tradizione seicentesca il Santo sarebbe appartenuto a un
ramo della famiglia lucchese dei Moriconi, trapiantatasi
anticamente in Umbria. Si sa dell’esistenza di un primo
insediamento di francescani a Lucca già dal 10 aprile del
1228 (due anni dopo la morte di Francesco e poco mesi prima
della sua canonizzazione), data in cui
Perfetto di Graziano offrì a Goffredo da Castiglione,
futuro papa Celestino IV... Continua a leggere sulla
Chiesa di San
Francesco.
Chiesa di Santa
Maria Corteorlandini
Via Santa Maria Corteorlandini, 10A
Chiesa di Santa Maria Corteorlandini, anche nota
come Santa Maria Nera, fu eretta nel 1187 da un maestro
Guido, come ricorda l'iscrizione a lato della sagrestia: di
questo primitivo edificio sono conservate solo le due
piccole absidi laterali, coronate da archetti pensili, e il
fianco destro, ornato da un semplice portale fiancheggiato
in alto da due leoni. Il nome Corteorlandini deriva
dalla collocazione originaria della chiesa, che si trovava
nella Curtis Rolandinga, ossia nella corte della famiglia di
Rolandinghi che qui risiedeva. L'interno fu completamente trasformato
nel 1719: pur non presentando traccia della struttura
originaria costituisce, tuttavia, un interessante esempio di
architettura lucchese tardobarocca per i pregevoli altari,
stucchi e affreschi che la ornano. Da segna-lare in
particolare, oltre alla Natività di Maria del pittore
senese Francesco Vanni, il prezioso corredo di
tessuti in dotazione alla chiesa, costituito da magnifici
paliotti del XVII e XVIII secolo, tra i quali uno,
ricchissimo, ricamato in corallo, seta, oro e argento,
nonché da parati ecclesiastici di manifattura lucchese dal
XVI secolo in poi.
Teatro del Giglio
Il teatro comunale di Lucca, in Toscana, è uno
dei teatri più antichi d'Italia. Porta il nome di Teatro
del Giglio, situato nella omonima piazza, di lato alla
più conosciuta Piazza Napoleone e poco distante dalle
mura urbane. É un bel teatro, in struttura e
programma culturale, di origine seicentesca e legato
in modo imprescindibile alla storia della città... Continua
a leggere sul
Teatro del Giglio.
Chiesa di San Paolino e San
Donato
La Chiesa di San Paolino
e San Donato, nella via omonima di Lucca,
è l'unica testimonianza di edilizia sacra monumentale del
XVI secolo tuttora esistente a Lucca. Venne costruita in
onore del primo vescovo è patrono di Lucca, San Paolino, e
del secondo vescovo della città, San Donato. San
Paolino, nato ad Antiochia, nell'attuale Turchia, venne
inviato a Lucca direttamente da San Pietro nel 46 d.C. ad
evangelizzare questi territori... Continua a leggere sulla
Chiesa di San
Paolino.
Palazzo Micheletti
Il palazzo fu fatto costruire nella seconda metà del 500 da
Giovan Battista Bernardi, proveniente da una
facoltosa famiglia di mercanti lucchesi. Le caratteristiche
dell'edificio, in particolare l'uso del bugnato sui portali,
le finestre, gli architravi fanno pensare che sia opera del
celebre Bartolomeo Ammannati che in quegli stessi
anni lavorava a Lucca.
Il palazzo è unito alla chiesa di San Giovanni e Santa
Reparata (una delle più antiche della città, e Duomo nel
lontano passato prima di San Martino). Particolarmente bello
il muro "balaustrato" che si ammira anche dall'esterno. Il
muro custodisce un bellissimo giardino interno. Una grande
magnolia fa capolino nella sua maestosità dal lato della
fontana circolare. Un grande glicine colora il muro
perimetrale in estate.
Il palazzo non si può visitare al suo interno, ma una sosta
per ammirarne la forma e la grazia è consigliata.
Palazzo Pretorio (o Palazzo del Podestà).
Il Palazzo Pretorio (o Palazzo del Podestà)
rappresenta uno degli esempi più rilevanti dell'architettura
civile lucchese del XVI secolo. È situato sull'antico
decumano massimo romano, nei pressi dell'area del foro
romano nella piazza San Michele. Guardando la facciata della
chiesa sulla destra. La sua costruzione fu deliberata dal Senato della
Repubblica lucchese nel 1492 con chiara destinazione
pubblica; tra i compiti del palazzo vi era quello di ospitare i
magistrati della città.
Il progetto dell'edificio viene
tradizionalmente attribuito a Matteo Civitali, ma non
esiste documentazione che confermi tale ipotesi; è invece
probabile che la costruzione sia stata realizzata dal figlio
Nicolao Civitali. Elemento rilevante del palazzo è la
loggia in pietra serena del pianoterra, funzionale alla sua
destinazione di ritrovo. Al di sopra si aprono grandi bifore
con esili pilastrini, ornate lateralmente da candelabre
marmoree. Sotto queste logge, si tengono oggi esposizioni ed
eventi periodicamente.
L'edificio ha subito varie trasformazioni in tempi
diversi, senza tuttavia perdere l'aspetto originario. Un
primo rilevante intervento venne eseguito nel 1589 da
Vincenzo Civitali che raddoppiò, con grosse difficoltà
di ordine statico, la loggia. Interventi snaturanti
le caratteristiche originarie sono stati quelli relativi
alla modifica delle finestre dell'ultimo piano, che hanno
sostituito gli antichi oculi rotondi, e l'inserimento in
facciata del grande orologio.
Sotto il portico si trovano,
oltre ad un affresco eseguito nel 1613 da Paolo Guidotti
detto il Cavalier Borghese (1560-1629), raffigurante
la Madonna col Bambino tra i Santi Paolino e Donato,
statue e busti tardo ottocenteschi in memoria di lucchesi
celebri.
Villa Bottini
Villa Bottini,
uno dei luoghi della vita culturale lucchese,
dall'antica e interessante storia, si trova immediatamente fuori della
medievale Porta di San Gervasio e all'interno della
cinta muraria cinquecentesca: la zona, quando la villa tra
1566 e 1593 venne edificata dalla potente famiglia lucchese
dei Buonvisi, presentava pochissime costruzioni ed era ricca
di orti, tanto da far chiamare l'edificio con l'appellativo
"al giardino", a ricordo anche del parco compreso nella
villa. Possiede una rilevanza storica notevolissima:
infatti il suo schema compositivo funzionò da modello per la
costruzione di molte ville nel territorio lucchese e la
"villa ideale" teorizzata da Lorenzo Sanminiati,
sembra essere ricalcata sulle sue forme... Continua a leggere
su
Villa Bottini.
I luoghi di Puccini a
Lucca
Lucca
è la città natale del famoso compositore Giacomo Puccini. Il grande
maestro fu padre di opere liriche immortali e famose in
tutto il mondo, come la Boheme, la Turandot, Tosca e
Madame Butterfly. Tanti dei turisti stranieri che
visitano la città sono attratti proprio dall'associazione di
Lucca con Puccini, la cui popolarità a livello mondiale è
spesso maggiore rispetto a quella di cui gode in Italia
(purtroppo). Potrete visitare la casa Natale e il museo
dedicato a Puccini... Continua a leggere sulla
Lucca di Giacomo Puccini.
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Casa natale di Giacomo
Puccini
La
Casa natale di Giacomo Puccini, dove il compositore
nacque il 22 dicembre 1858, al numero 9 di Corte San
Lorenzo,
nel centro storico di Lucca, alla sua morte, passò al figlio
Antonio e poi alla moglie di questo, Rita Dell’Anna,
che nel 1974 donò l’edificio al comune perché fosse
trasformato in un museo. La piazza dove sorge la casa-museo
si riconosce facilmente per la presenza al centro della
statua in bronzo dell’artista, raffigurato seduto
placidamente a fumare.
L’oggetto
simbolo della collezione museale è il pianoforte Steinway
Sons, acquistato da Giacomo Puccini nel 1901, sicuramente il
pianoforte più importante tra i tanti posseduti dal
compositore, sia per la qualità sia per il fatto che ha
mantenuto intatte le caratteristiche originali. Su questo
pianoforte Puccini compose molta della sua musica,
soprattutto l’ultima sofferta opera Turandot. Nel museo si
possono ammirare gli arredamenti e gli oggetti in uso alla
famiglia del Maestro, tra cui anche i vari premi ricevuti
durante la prima fase della sua carriera, che iniziò a Lucca
come organista nella Chiesa di San Paolino (uno dei suoi
primi lavori è intitolato proprio Mottetto per San Paolino).
In mostra anche lettere, spartiti, cimeli e lo stupendo
vestito originale della Turandot, indossato nel primo
allestimento dell’opera alla Metropolitan Opera House di New
York nel 1926.
Ogni sabato
alle ore 12.00 il museo offre la visita guidata gratuita in
italiano. Controllate che non ci siano variazioni
dell'orario a seconda delle stagioni.
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Chiesa di Santa
Maria della Rosa
Nascosta
in una piccola piazza nel centro di Lucca, la
Chiesa di Santa Maria della Rosa custodisce
secoli di storia e preziosi tesori d'arte. La sua
costruzione risale al periodo 1309-1333 sul sito di
un più antico oratorio dedicato a un'icona della
Madonna, che regge una rosa . Il fianco della chiesa
che da sulla via omonima è uno dei pochi esempi di
stile Gotico della città, ed è conosciuta
soprattutto perché venne frequentata assiduamente
dalla ragazza, poi divenuta Santa, Gemma Galgani.
L'interno presenta tre piccole navate scandite da
arcate a tutto sesto e contiene opere di Matteo
Civitali. Affascinante testimonianza del medioevo
lucchese, questa chiesa minore meriterebbe di essere
riscoperta dai visitatori per il suo indiscutibile
valore storico-artistico. Continua a leggere sulla
Chiesa di Santa
Maria della Rosa a Lucca.
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Chiesa di Sant'Alessandro
Nel
centro storico di Lucca, in Via di Sant’Alessandro, sorge
l’omonima chiesa, la
Chiesa di Sant'Alessandro, la più antica chiesa di
Lucca che ha conservato integro il suo aspetto
originario. La struttura che possiamo vedere ancora oggi
risale all'XI secolo e fu costruita per volere
del vescovo Anselmo I da Baggio, poi papa col nome di
Alessandro II, che vi trasportò nel 1056 il corpo
di Sant'Alessandro. L'edificio ha pianta basilicale,
scandito da tre navate ed è munito di una cripta. La parte
absidale, compiuta all'inizio del secolo XIII con archetti
pensili su mensole zoomorfe e tarsie marmoree, mostra
caratteristiche riconducibili agli stili lombardi diffusi a
Lucca da numerose maestranze attive nei principali cantieri
cittadini (principalmente comaschi). Interno ed esterno sono
uniti da una semplice armonia fondata sui rapporti
proporzionali tra le parti e sulla continuità del severo
paramento a fasce bianco e grigio tenue. La facciata è
austera, interrotta solo dal portale con timpano
triangolare, sormontato da un altorilievo del XIII secolo,
raffigurante Sant'Alessandro in trono, e da una semplice
bifora. Notevolissima è ancora la struttura architettonica
dell'interno, per il ritmo classico e serrato con cui si
succedono le colonne dai capitelli di eccezionale bellezza,
alcuni di spoglio, altri dello stesso periodo della
costruzione della chiesa.
La Chiesa di Sant'Alessandro a Lucca presenta uno stile
fortemente ispirato all'architettura classica romana. In
particolare, lo schema geometrico e simmetrico della
facciata in pietra, con bande alternate aggettanti e
rientranti ricordano l'"opus quadratum" degli antichi
romani. L'organizzazione degli elementi architettonici e
decorativi segue proporzioni regolate da triangoli
equilateri che convergono verso il portale.
Anche all'interno si ritrova la stessa partizione
simmetrica degli spazi secondo uno schema funzionale, con
l'alternanza di colonne, capitelli e rivestimenti marmorei
policromi. Lo stile scultoreo dei capitelli e degli altri
elementi decorativi richiama modelli tardo-antichi e
alto-medievali.
La chiesa di Sant'Alessandro costituisce un raro esempio
di classicismo medievale, con caratteri che la differenziano
dall'architettura romanica locale. Rappresenta quindi un
unicum da valorizzare per la sua importanza
storico-artistica. Questo edificio religioso arrivato sino a
noi testimonia la sopravvivenza della tradizione
architettonica romana in Italia durante il Medioevo. È
quindi in linea con monumenti come il Battistero di San
Giovanni a Firenze o la Basilica di San Salvatore a Spoleto.
Quale anello di congiunzione tra l'antichità e la sua
“rinascita? nel XV secolo, Sant'Alessandro Maggiore
rappresenta un importante rappresentante dell'architettura
toscana del Medioevo.
Indirizzo
Piazza Sant'Alessandro, Lucca
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Chiesa della
Santissima Trinità
Un
edificio di Lucca interessante, fuori dai circuiti turistici
principali, è la Chiesa della Santissima Trinità,
completata nel 1595 che presenta una struttura a navata
unica con una volta a botte. La facciata riflette lo stile
dell'Ammannati e la chiesa è in correlazione con il portale
d'accesso a Villa Buonvisi di fronte. L'interno ospita una
composizione di santi realizzata del caravaggesco Pietro
Paolini. Un altare laterale presenta la Madonna del Latte di
Matteo Civitali.
La
Chiesa della Santissima Trinità si trova in via Elisa
a Lucca, proprio davanti all'ingresso del giardino di Villa
Bottini. Sorse nel 1582, con annesso ospedale della
confraternita della Santissima Trinità. Venne
fatta costruire nel 1589 dal vescovo Alessandro
Guidiccioni; il portale, d'ordine rustico, di un gusto
derivato dall'influenza dall'Ammannati, reca l'iscrizione:
TRINO ET UNI DEO SUMPTO SOCIETATIS-ERECTU(M) A(nno) D(omini)
MDXIC (1609). La chiesa non sempre è aperta ... Continua a leggere
della
Chiesa della Santissima Trinità di Lucca.
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Chiesa di San Micheletto
La
Chiesa di San Micheletto a Lucca sorge in una strada
con lo stesso nome e fa parte di un'area che un tempo
ospitava un complesso monastico delle Clarisse dal XV
secolo. Di quel periodo è rimasto solo un chiostro
quattrocentesco con pilastri ottagonali. La chiesa originale
risaliva all'VIII secolo e fu sostituita nel XII secolo;
tuttavia, è stata ulteriormente rinnovata nel XVIII secolo.
Ora, del complesso originale rimane solamente il fianco
nord, con un portale ornato proveniente dalla bottega di
Biduino, il famoso esponente del romanico pisano. Nel XIX
secolo, la struttura ha subito ulteriori modifiche e oggi
ospita la Fondazione Ragghianti... Continua a leggere
sulla
Chiesa di San Micheletto
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Via del Fosso
La
ricchezza di Lucca (grazie alla produzione della seta) era
in parte prodotta qui, in Via del Fosso, dove
lavoravano i setaioli. È una delle
strade più caratteristiche della città ed è chiamata così per il
fosso che la divide per la sua intera lunghezza. E in parte
pedonale. Il canale
fu fatto costruire nel 1376 allo scopo di difendere la parte
orientale della cittadina e seguiva il tracciato delle mura
medievali, le cui uniche tracce rimaste sono rappresentate
dalla Porta dei SS. Gervasio e Protasio... Continua a
leggere su
Via del Fosso a Lucca.
Mercato del Carmine
Nell'antico
Mercato del Carmine, edificio ottocentesco, si possono
acquistare prodotti tipici alimentari, artigianato e
curiosità. Una tappa per assaporare i sapori di Lucca. Entro
il 2024 dovrebbe essere completamento rinnovato e dovrebbe
diventare un luogo di aggregazione e sala concerti.
La costruzione del Mercato del Carmine, se comparata
agli storici edifici di Lucca, è molto recente (1933), ma
l'origine del complesso da cui sorse, che comprendeva la
Chiesa di Santa Maria del Carmine (per secoli conosciuta
come Chiesa di San Piercigoli) e dell'attiguo convento
e chiostro in cui si insediarono i carmelitani (da qui il
nome) risale a circa l'anno mille. Il tentativo degli anni
'30 del secolo scorso di dotare la città di un mercato
coperto purtroppo costarono l'abbattimento dell'antica
chiesa, di cui resta testimone solo la torre campanaria...
Attualmente pur essendo il mercato visitabile le attività
che vi si svolgono sono minime, peccato... Continua
a leggere sul
Mercato del Carmine.
Palazzo Mazzarosa
Il bellissimo Palazzo Mazzarosa del XVII secolo si
trova in Via Santa Croce, nel cuore di Lucca, poco prima
della Piazza Santa Maria Forisportam dove si affaccia
l'omonima chiesa. La sua collezione non è attualmente
visitabile e cela un tesoro inestimabile (peccato!). Oltre alla sua bellezza architettonica è
importante perché al suo interno si conserva la più cospicua collezione privata della
città, raccolta in gran parte da Antonio Mazzarosa, uomo politico di vasta cultura umanistica, scrittore
di storia, d'arte e d’economia, di tendenza liberale
conservatrice. Il suo vero cognome era in realtà Mansi,
essendo figlio di Giovan Battista Mansi, patrizio
lucchese e di Caterina Massoni. Assunse il cognome Mazzarosa
solo all'età di 20 anni, quando venne adottato dal marchese
Francesco Mazzarosa, che era privo di figli e voleva
evitare l'estinguersi del suo casato e da cui ereditò un
cospicuo patrimonio. I Mazzarosa ereditarono tra il '500 e
il '600 ereditarono i beni dei Guidiccioni, famiglia
che dette a Lucca tre vescovi. Nel 1597 i Mazzarosa
acquistarono la casa in via Santa Croce dov'erano state le
case della famiglia Pazzi, che fu in seguito ristrutturata e
ammodernata come la vediamo oggi.
Raccontando un secolo prima di Antonio Mazzaroza nei suoi
resoconti Georg Christoph Martini (vedere
La
Lucca del '700 di Georg Christoph Martini) ci
dice circa il palazzo: "A causa del gran
numero di contanti che questo cavaliere tiene in casa
(il Mazzarosa), gli è
stato consentito, per speciale concessione del Principe, di
avere una robusta porta di ferro, cosa che a Lucca non è
permessa a nessun altro".
Nel cortile sono disposte sculture etrusche, romane (tra cui
un sarcofago romano),
romaniche e gotiche. Tra quelle romaniche è particolarmente
interessante il notissimo architrave (0,78x3,16x0,13)
proveniente dalla Chiesa di Sant’Angelo in Campo (Lucca),
firmato da Biduino (uno scultore italiano, esponente
del romanico pisano, attivo nel periodo 1173-1194) HOC OPUS PEREGIT MAGISTER BIDUINUS;
ripete il tema dell'Ingresso di Cristo a Gerusalemme
dell'architrave di San Cassiano a Settimo (presso Pisa). Degni di ricordo sono
anche o rilievi del XII secolo,
con Abluzione di Maria Bambina (0,84 x 0,49 x 0,15), con un
Re in trono (0,46 X 0,73 X 0,12), con un Re Magio a cavallo
(0,45 X 0,73 X 0,20).
Tra le sculture gotiche sono frammenti di monumenti funebri
di scuola pisana.
Al primo piano del palazzo sono raccolte Ceramiche di Deruta
(dell'omonimo comune in provincia di
Perugia), Maioliche di Castelli,
(dell'omimo paese abruzzese) della Richard Ginori;
statuette della Manifattura imperiale di porcellane di
Vienna e in Ceramica di Capodimonte (Napoli);
Cristalli di Boemia; vetri di
Venezia (tra questi
un raro Presepio in vetro di Murano del XVIII secolo); arazzi a bosco
di scuola fiamminga del sec. XVII; stoffe lucchesi del XVII e XVIII
secolo; importanti opere di scultura, tra cui un tondo
in terracotta invetriata di Andrea della Robbia, rappresentante una
Madonna con Bambino,
un’edicola di terracotta non invetriata con Natività e
l’Eterno fra angeli di scuola robbiana che reca l’iscrizione
NATIVITAS B(eatae) M(ariae) MATER CHRISTI DE RUBIA, e un
busto di Bianca di Castiglia di scuola francese del XVI
secolo.
Fra i dipinti, oltre un gruppo di autori stranieri (tra cui
notevoli due attribuiti al Pieter Paul Rubens, uno siglato del
Albrecht Dürer,
un trittico attribuito a Lucas van Leyden), appare un
importante gruppo di pittori italiani. Fra questi
ricordiamo:Maestro del tondo Lathrop (nome che il
critico d'arte Bernard Berenson a Michelangelo di
Pietro Mencherini o Membrini), due tavole laterali
di trittico (ciascuna 1,17x0,41) con le figure di San Biagio,
Santa Lucia e due devoti; Scuola fiorentina del XV
secolo,
Madonna con Bambino fra Sant'Elena, Santa Barbara e due angeli,
segnato A.M.F. A.F.; Scuola toscana del XV secolo, predella
con i Santi Giovanni, Stefano e Bartolomeo, il Cristo, la
Madonna e una Pietà; Domenico Puligo (1472-1527),
Madonna
con Bambino e San Giovannino; Scuola fiorentina del XVI
secolo,
Madonna con Bambino fra due angeli; Gaudenzio Ferrari
(1484-1550), Adorazione dei pastori; Andrea del Sarto,
Autoritratto; Jacopo da Ponte detto il Bassano, quattro tele
con Cuciniera, e una con Sposalizio di Santa Caterina; Scuola
del Parmigianino (XVI secolo), Sacra Famiglia; Jacopo
Tintoretto, Pietà, e bozzetto
per Crocifissione (siglato I.R.F.); Federico Fiori detto il
Barocci, Noli me tangere;
Annibale Carracci (1560-1609),
Pietà, San Pietro, Madonna con Bambino e un angelo;
Ludovico Carracci (1555-1602), Cristo e la Samaritana;
Agostino Carracci (1557-1602), San Gerolamo;
Scuola bolognese del XVII secolo, Madonna, Santa Lucia, e Santa Cecilia;
Ventura Salimbeni,
Sacra Famiglia; Jacopo Ligozzi, Nome di Gesù, firmato e
datato 1605, da identificare con il quadro già nella Chiesa
di Sant'Anastasio, descritto da Tommaso Trenta;
Guido Reni, San
Benedetto nel deserto (bozzetto del perduto affresco della
Chiesa San
Michele in Bosco a
Bologna);
Giovan Francesco Barbieri detto il
Guercino,
Madonna con Bambino, su rame; Francesco
Albani, Riposo in Egitto (siglato e datato 1648);
Bernardo
Strozzi detto il prete Genovese (1581-1644), San Pietro che
rinnega Cristo; Carlo Dolci (1616-1686), Madonna Addolorata,
e Madonna dell’Umiltà; Giovanni Francesco Romanelli,
Sant'Agnese; Giacinto Gemignani, Abigail che offre il pane alle
truppe di Mardocheo; Salvator Rosa, Autoritratto;
Pietro Paolini (1603-1681),
Uomo che scrive illuminato dalla lucerna, Cena di Emmaus,
Le
tre età della vita, e Uccelli e vegetazione; Pietro Testa,
Morfeo (tela di soffitto); Simone del Tintore,
tre nature
morte con frutta; Giovanni Marracci, Madonna con Bambino
benedicente, San Francesco e il Beato Angelo Orsucci (da un lato
è rappresentata la Villa Mazzarosa a Segromigno);
Elisabetta Sirani (1638-1665), David; Giovanni Domenico Lombardi,
Ritratti di un Anziano e di un Gonfaloniere della Repubblica
di Lucca, Ritratto di gentildonna, Due composizioni
fantastiche;
Pompeo Batoni (1708-1787),
Allegoria della
Sapienza, Allegoria della Giustizia e della Pace (i due
dipinti sono repliche di quelli della collezione Merenda a
Forlì), San Giuseppe, Madonna del libro, Morte di Lucrezia;
Francesco Antonio Cecchi, Ritratto di Francesco Mazzarosa giovinetto,
Ritratto di Francesco Maria Mazzarosa; Gaetano Vetturali, varie
tele con Paesaggi.
Villa
Ducloz-Dianola
Via Matteo Civali
Incuriosisce questa bella villa dall'aria
Art Nouveau situata nel quartiere San Marco di Lucca,
a poche centinaia di metri dalle mura della città.
Venne costruita nel 1903 su progetto di Gaetano Orzolai
e fu proprietà inizialmente di Luigi Ducloz, che ne commissionò
la costruzione, e successivamente di Emilio Dianda, che
ne completò lo stile intorno al 1911. Si ammirino in particolare
le decorazioni della facciata, delle finestre in maiolica e
del rigoglioso giardino su cui la villa è edificata.
La Villa Ducloz-Dianola è uno dei più importanti esempi di
architettura Liberty (come si suol chiamare in Italia)
conservatosi a Lucca inserita nel contesto architettonico di
Via Civitali, dove sorsero numerose ville in stile Art
Nouveau agli inizi del 900 lungo. La via è anche
detto, proprio per questo motivo, la "via delle Ville".
Palazzo
Massoni
Via dell'Angelo Custode
Bello
anche il
Palazzo
Massoni, a 200 metri dalla Torre Guinigi, in pieno
centro. Si può visitare solo in alcune occasioni. Belli in particolare
sono i giardini: aiuole
con fontane in stile grottesco, laterizi, statue in mosaici.
Il palazzo fu costruito su commissione di Giovanni
Controni a partire dal 1668 e divenne di proprietà della
famiglia Massoni nella prima metà dell’Ottocento. Il
giardino ha mantenuto le decorazioni e la struttura
originaria: è organizzato in maniera simmetrica, con
quattro aiuole sopraelevate di forma quadrata delimitate
da muriccioli ornati a grottesco e con mascheroni di
marmo
di pregevole fattura. Lungo i tre lati del perimetro
una vasca continua, destinata a contenere piante, presenta
la stessa decorazione delle aiuole. Al centro, sul lato
opposto al loggiato, in asse con l’ingresso, vi è una grotta
con fontana ed ornamenti scultorei: domina al centro una
figura femminile con due aquile ai piedi, poggianti su una
piccola vasca rettangolare, che è sostenuta da due statue
raffiguranti dei cani. La tipologia della grotta, rimanda
alla tipica architettura da giardino del territorio lucchese
sviluppatasi fra il Cinque e Seicento.
Biblioteca civica Agorà
Via delle Trombe, 6
La Biblioteca ha sede nel convento dei Padri Serviti,
costruito intorno al 1300 dall'Ordine dei Servi di Maria.
Nel 1912 il complesso fu ceduto al Comune di Lucca e diventò
sede della Casa di Riposo S. Caterina fino al 2000. Dopo due
anni di restauri è stata aperta la Biblioteca Civica Agorà.
Molto bella architettonicamente, in pieno centro storico,
offre un bellissimo chiostro quattrocentesco, tante sale
studio e diverse sale tematiche dedicate ai piccoli lettori,
con le proposte da leggere suddivise per fasce d'età. Adatta
anche ai piccolissimi.
Reggia Longobarda
A
volte bisogna immaginarsi il passato e quando si cammina in
una strada fermarsi a pensare a quello che c'era in un
determinato spazio. A Lucca questo esercizio di fantasia si
potrebbe fare praticamente in ogni punto della città. Ma
questa volta ci limitiamo alla Reggia Longobarda, che si
trovava nell'attuale Piazza San Giusto, dove si trova
l'omonima pregevole piccola chiesa. Nel 2009, durante degli
scavi archeologici sulla piazza venne scoperta proprio la
Curtis Regia Longobarda, un palazzo che risale a un
lasso di tempo che va dall’ottavo secolo al tredicesimo,
che, con gli altri edifici adiacenti, formava il centro
nevralgico di Lucca. I longobardi, dopo aver conquistato le
terre del nord Italia, si spostarono verso il sud e la
Tuscia. L'arrivo a Lucca, avvenne tra il 572 e il 574 per
mano di Alboino che penetrò nell'Etruria. La città venne
utilizzata come roccaforte, contro i bizantini, stanziati a
Pisa. Lucca divenne la capitale del Ducato Longobardo della
Tuscia che durò fino alla conquista di Carlo Magno nel 774.
Come racconta Antonio Mazzarosa, dell'omonima
importante famiglia lucchese nella sua guida della città nel
1843, la reggia dei longobardi ospitò insieme ai "Duchi di
Toscana", imperatori, re e papi.
Mercatino Antiquario
Lucchese
Ogni
terzo weekend del mese si svolge in Piazza San Martino e
altre piazze del centro di Lucca il Mercatino Antiquario, il
secondo per importanza dopo quello di Arezzo, con oltre 200
espositori di oggettistica, mobili e curiosità d'epoca. Non
mancano pezzi di pregio.
Ci
sono tantissime manifestazioni a Lucca, distribuite lungo
tutto il corso dell'anno, da Lucca Comics, a Murabilia, fino
al mitico Lucca Summer Festival. Tra questi c'è un
evento
mensile assolutamente da non perdere: il mercato antiquario e
dell'artigianato. La terza domenica del mese e il
sabato precedente infatti, le
principali piazze di Lucca, si popolano di oggetti del
passato, di espositori e di
visitatori con il Mercato
Antiquario Lucchese.
Vi partecipano oltre 200 espositori provenienti da tutta
Italia. Vi troverete quadri, mobili, libri, oggettistica,
vestiti, di tutto! È considerato uno dei più importanti della
Toscana,
non solo per la qualità degli oggetti esposti
ma anche per la scenografica ambientazione nelle vie e
piazze della città... Continua a leggere sul
Mercatino
Antiquario Lucchese.
Domus Romana
La
Domus Romana "Casa del Fanciullo sul Delfino"
è un sito archeologico risalente al I sec. a.C. nel centro
di Lucca. Il sito, scoperto nel 2010, ha visto portare alla
luce oggetti di vita quotidiana e di carattere votivo di
epoca romana. Tra i reperti di maggiore pregio, una fibula
in bronzo (una spilla) di età Augustea e un sesterzio (una
moneta) emesso nel 14 d.C. dall’imperatore Tiberio.
Molto significativo il fregio in terracotta da
cui prende
il nome la Domus, raffigurante due Putti che cavalcano i
Delfini. In un unico ambiente è possibile ammirare
l’evoluzione delle tecniche costruttive avvenuta in 2000
anni di storia della città. Sono visibili strutture murarie
e reperti di epoca romana (I sec. a.C.), longobarda,
medioevale e rinascimentale, con fregi e oggetti originali.
Chiesa di Santa Caterina - Chiesa delle sigarie
La
Chiesa di Santa Caterina a Lucca rappresenta
uno degli esempi più significativi dell'architettura
barocca religiosa della città. Costruita
originariamente nel 1575, l'edificio venne
completamente trasformato e impreziosito nel 1738
dall'architetto lucchese Francesco Pini, allievo del
grande Filippo Juvarra. Era la chiesa delle
sigaraie, essendo l'edificio proprio davanti alla
vecchia manifattura tabacchi. La
Chiesa di Santa Caterina è una delle più alte
e originali chiese della città, per la sua facciata angolare
e il suo interno ovale. Si trova lungo uno dei principali
percorsi turistici della città di
Puccini, vicino alla porta Sant’Anna e
piazzale Verdi. Si affaccia sull’angolo formato tra la via
del Crocifisso e via Vittorio Emanuele II, di fronte all’ex
Manifattura Tabacchi, (l'edificio era anche chiamato la
"chiesa delle sigaraie", per via delle operaie che andavano
vi a pregare prima di iniziare il lavoro), ed è situata
all’interno di edifici che corrispondono all’originario
Convento delle Monache di Santa Caterina da Siena del
terzo Ordine di San Domenico... Aperta solo in alcune
occasioni e nelle giornate FAI. Continua a leggere sulla
Chiesa di Santa
Caterina a Lucca.
Dintorni di Lucca
I dintorni di Lucca sono altrettanto
interessanti per una visita all'insegna della storia, della
cultura e della natura. Di seguito trovate alcune interessanti
attrazioni che consigliamo di non perdere:
Villa
Torrigiani
Via del Gomberaio
Segromigno-Camigliano (Capannori)
Costruita nel XVI secolo, Villa Torrigiani ,
considerata una piccola Versailles lucchese, è uno dei
migliori esempi di architettura barocca in Toscana, poi trasformata in una lussuosa residenza estiva
durante il XVII secolo dal marchese Nicolao Santini.
Si ammirino in particolare i giardini, riccamente decorati con
fontane e grotte. Si raggiunge da Lucca percorrendo
per 10 km la "via delle ville". A metà del Seicento, Villa
Torrigiani fu acquistata dal marchese Nicolao Santini,
ambasciatore della Repubblica di Lucca alla corte di Luigi
XIV, venne trasformata in dimora sontuosa con un parco
ispirato a quello di
Versailles. Fu costruito anche il giardino
segreto, detto di Flora, con grotte e giochi d'acqua ancora
funzionanti, visibili nella grotta dei Venti.
Villa Mansi
A pochi chilometri da
Camigliano, nel comune di Capannori presso la pieve
del XII secolo, si trova Villa Mansi acquistata nel 1675
dall'omonima famiglia di mercanti di seta lucchesi, la villa è
considerata una delle opere più rappresentative della
cultura e della società lucchese. Originaria del tardo XVI
secolo, fu notevolmente rimaneggiata nei due secoli
successivi. I Mansi trasformarono anche il parco su progetto
di Filippo Juvarra. Lo spazio intorno alla villa venne così
sistemato a prato e il parco ingentilito da ninfei e giochi
d'acqua. I primi proprietari della villa nel 500 furono la
famiglia Benedetti, quindi in seguito passò ai
Cenami (alla stessa famiglia appartenne Bianca Cenami,
ritratta nel celebre
Ritratto dei Coniugi Arnolfini di Jan Van Eyck)e
infine alla famiglia Mansi, conosciuta anche per l'omonimo
Palazzo Mansi a Lucca. L’accesso al Parco è laterale
attraverso il piazzale delle Scuderie e superando un piccolo
ponte che introduce alle architetture dell’acqua sul lato
est del giardino. Piccole cascatelle conducono poi allo
spazio più ampio della Peschiera con balaustra protetta da
statue. Il volume della Villa, un elegante e raffinato
disegno di delicate alternanze cromatiche e leggere
vibrazioni di chiaroscuro realizzate dall’architetto
Muzio Oddi, appare sullo sfondo del giardino all’inglese
tra i volumi di grandi alberature che costeggiano il prato.
Il piano nobile è un susseguirsi di sale comunicanti
affacciate sul Salone centrale e affrescate dal lucchese
Stefano Tofanelli. È in queste sale e nel giardino che,
secondo una delle leggende più amate dal lucchesi, si aggira
tormentato il fantasma della bellissima Lucida Mansi,
vittima di uno scellerato patto con il demonio.
Villa
Reale Marlia
Capannori
La villa porta lo stesso nome della
villa parigina, costruita dal re di Francia Luigi XIV. Originariamente
venne costruita in periodo longobardo, nel XI secolo, ma l'attuale
struttura è il risultato dei lavori commissionati nel XVII secolo
da alcuni nobili locali appartenente alla famiglia Orsetti.
Si caratterizza anch'essa per la presenza di uno splendido giardino
del Seicento, rivisto da Elisa Baciocchi Bonaparte, che
acquistò il complesso nel 1806 e lo ristrutturò secondo lo stile
della sua epoca. (foto di Lorenzo Bartoli). La villa
non è visitabile ma lo è il bellissimo parco.
ORARI DI APERTURA controllate il sito perché gli orari
variano
1 marzo – 31 ottobre
tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00
1 novembre – 28 febbraio
tutte le domeniche e i giorni festivi
dalle 10:00 alle 16:00
Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
Nei giorni e negli orari di chiusura la visita è possibile
su prenotazione.
I cani condotti al guinzaglio possono accedere al Parco.
Torre
del Lago Puccini
Torre del Lago -
Viareggio
Da quando Giacomo Puccini prese in
affitto una semplice struttura presso il lago di Massaciuccoli,
la piccola frazione di Viareggio ha legato indissolubilmente
il proprio nome a quello del grande compositore di Lucca. In
questo splendido contesto paesaggistico si ammiri in particolare
la Villa Puccini, oggi sede del Museo Villa Puccini.
In estate, nel grande teatro all'aperto della villa si
tengono i concerti del Festival Puccini. Si visitino
anche la Villa Borbone, lungo il Viale dei Tigli, che
da Viareggio conduce a Torre del Lago, e la Chiesa di San
Giuseppe, del XVIII secolo.
Le attrazioni turistiche di Lucca
non finiscono di certo qui, sono tante e ancora più numerose.
Lasciamo a voi la loro scoperta, esplorando gli angoli più nascosti
e le piazze della città. I dintorni di Lucca comprendono innumerevoli
altri luoghi come città d'arte come
Pisa,
Pistoia
(ma
Firenze
e
Prato
non sono poi così distanti),
Livorno,
Viareggio
e la
Versilia, i
monti delle Apuane e la
Garfagnana,
Massa e
Carrara, più innumerevoli
paesi suggestivi e pittoreschi più o meno grandi. A voi la scelta,
che di certo non manca.
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