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Teatro
del Giglio a Lucca
Il teatro comunale di Lucca, in Toscana, è uno
dei teatri più antichi d'Italia. Porta il nome di Teatro
del Giglio, situato nella omonima piazza, di lato alla
più conosciuta Piazza Napoleone e poco distante dalle
mura urbane. É un bel teatro, in struttura e
programma culturale, di origine seicentesca e legato
in modo imprescindibile alla storia della città.
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Il nome attuale risale al 1817, ai Borbone, che infatti avevano
come stemma i tre gigli d'oro e che governarono il Ducato
di Lucca dal 1815 al 1847, occupando una parte
delle odierne province di Lucca, Massa e Carrara e Pistoia.
Le origini della struttura risalgono al XVII secolo.
Edificato nel luogo che un tempo ospitava il convento dei
gesuiti della chiesa di San Girolamo
(poco distante e oggi anch'essa teatro) con l'intento
di costruire un vero e proprio teatro aperto al pubblico (accanto agli esistenti teatri di corte, chiusi nelle stanze
nobiliari dei palazzi patrizi). All'epoca in effetti
esistevano pochi luoghi aperti ai cittadini, quelli del
palazzo Pretorio e del palazzo De' Borghi.
La Repubblica lucchese
Le
nuove esigenze culturali in auge nel periodo di una città
fiorente come Lucca, richiesero luoghi di
rappresentazione e di aggregazione sempre più grandi. Fu
così che il Consiglio della Repubblica lucchese
promosse nell'agosto agosto del 1672 il progetto di un
teatro, affidato a Francesco Vincenzo Buonamici e
realizzato dall'architetto Maria Giovanni Padreddio.
Il teatro fu inaugurato nel gennaio del 1675 con il nome di
Teatro Pubblico, con la rappresentazione di due Opere, l'Attila in Capua
di Niccolò Berengani e il Seiano di Niccolò Minato.
La struttura originaria era
suddivisa in tre ordini di
palchi innalzati su colonne in pietra e misurava "sessanta
braccia di lunghezza, ventisette da mezzogiorno e
ventiquattro da settentrione di larghezza, e sedici di
altezza..."
La programmazione era invece costituita da: due
rappresentazioni liriche annuali, a febbraio
(durante il Carnevale) e a settembre (durante la
Festa di Santa Croce,
che celebra il
Volto Santo di Lucca);
in estate la stagione era invece quella della prosa.
Il 16 febbraio 1688 un grosso incendio distrusse
completamente il teatro, che venne ricostruito nel
1692 riprendendo il progetto originario, tuttavia
ampliato, secondo i dettami artistici dell'epoca. Il
teatro si abbellì con i grandi affreschi del soffitto, opera del lucchese
Angelo Livoratti, e un nuovo palco, opera di un altro
lucchese, Silvano Barbati.
Nella seconda metà del
Settecento, il teatro raggiunse il primo grande periodo di
fama ed era ben frequentato dai lucchesi, tanto da richiedere
nel 1754, l'istituzione dell'ufficio "Cura sopra il
Teatro", con il compito di amministrarne la gestione e
la manutenzione. Il declino del teatro coincise con la
caduta del periodo repubblicano a Lucca, e la nascita di
piccoli teatri privati nel centro della città: il Teatro
Castiglioncelli in via del Moro, poi teatro Goldoni,
costruito su progetto di Ottaviano Diodati, il
teatro Pantera in
via Fillungo,
l'Accademia dei Collegiali.
La ripresa d'importanza del teatro avvenne nel XIX secolo, allorché fu
decisa l'edificazione di una nuova struttura, terminata nel
1819, che divenne di proprietà dello Stato. I lavori furono
portati avanti da
Lorenzo Nottolini, su progetto dell'architetto
Giovanni Lazzarini, L'inaugurazione avvenne sotto Maria
Luisa di Borbone, con l'attuale nome, Teatro del Giglio.
A curarne la gestione fu il Marchese Antonio Mazzarosa.
I successivi decenni furono quelli di maggiore successo, con
la presenza sul palco dei nomi più conosciuti nel mondo dell'Opera e della musica:
da Gioachino Rossini, a
Niccolò Paganini, il
tenore e violoncellista Nicola Tacchinardi, il
francese Gilbert Duprez e Maria Malibran, allo
stesso
Giacomo Puccini,
a cui seguirono direttori d'orchestra come Arturo
Toscanini e Domenico Cortopassi. Negli anni
vennero rappresentate le opere più belle dei più celebri
protagonisti del melodramma italiano, Verdi,
Bellini, Mascagni.
Il teatro nel 1900
Nei primi anni del Novecento la piazza divenne uno dei luoghi
urbani più frequentati, anche considerando che proprio qui
aveva sede lo snodo delle linee tramviarie
Lucca-Maggiano e Lucca-Monsummano. Nel 1911 vennero
apportate alcune modifiche alla struttura: venne installata
la luce elettrica, rifatta la pavimentazione (in marmo),
ricostruite le scale e consolidate alcune aree strutturali e
in più aggiunte nuove decorazioni d'epoca. Durante la
Prima guerra mondiale, il teatro venne chiuso e
usato come deposito militare, mentre – dopo una breve
pausa in cui lo stabile si riappropriò dell'originario ruolo
- nella Seconda guerra mondiale venne usato dal
regime fascista per le adunanze del territorio.
Ampliato nel Dopoguerra con oltre quattrocento posti e
revisionato negli anni '80, il teatro si è arricchito
poi di
una biblioteca specializzata e di una nutrita videoteca.
Ricca la stagione di prosa, di danza, di musica sinfonica, a
cui si accompagna la formazione didattica e progetti di
sperimentazione, tra cui il Progetto Puccini
promosso dal Comune di Lucca.
La compagnia stabile è la Compagnia del Teatro Del Carretto
nata nel 1983 e riconosciuta dal Ministero per i Beni e
le Attività culturali, quale compagnia atta a svolgere
attività di ricerca nell'ambito di un teatro d'innovazione.
Dal 1985 il teatro ha ricevuto il riconoscimento di
Teatro di tradizione. Nel complesso del teatro del
Giglio trova posto il Teatro San Girolamo, sala
teatrale collegata ma indipendente e aperta al pubblico nel
maggio del 2002 al seguito del restauro della chiesa di
San Girolamo.
Teatro del Giglio
Piazza del Giglio, 13/15 Tel: 0583 46531
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