Arte e cultura a Barcellona
La città di
Barcellona è una città d'arte, una
delle più importanti nel panorama europeo. Dalla vivacità delle sue spiagge
più note all'atmosfera medievale del
Barri Gòtic e degli edifici modernisti dell'Eixample.
Una serie di tesori conservati nei musei e meraviglie architettoniche alla
luce del sole, gioielli autentici che scandiscono il ritmo dell'unicità
della sua arte e cultura. Ogni quartiere o distretto ospita la
propria festa annuale, con tanto di musica, rumore e folla a tenere gli
abitanti svegli tutta la notte. |
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Nella Fiesta Mayor Gracia per
esempio, ad agosto e per una intera settimana, il
quartiere di Gràcia
si riempie di musica, sfilate in maschera ed elaborati costumi: sono tutti
vestiti da diavoli con in mano torce e falò. Che sarà mai?
I diavoli
danzanti di Barcellona sono formati da gruppi di persone che in costume
ballano per le strade della città con tanto di percussionisti, dispensando
piccoli artifizi pirotecnici dall'estremità dei loro forconi. Barcellona è
ricca di feste della tradizione, questa stessa festività di quartiere
oltre ai simpatici diavoletti è famosa anche per le torri umane di 'castellers':
torri composte da 8 livelli, con un numero di persone per ogni livello che
salgono una sopra l'altra a formare una torre. Il riferimento storico è del
1890, proviene dalle campagne rurali della zona di Tarragona e dai
contadini costretti ad emigrare nella città di Barcellona, stabilendosi
proprio a Gràcia, a causa della crisi vinicola arrivata con il parassita
della filossera.
Gli eventi e le manifestazioni a
Barcellona sono tantissimi, ad agosto come a giugno e dicembre, con il
caratteristico
Natale di Barcellona,
o aprile per la festa di Sant Jordi di Catalogna, celebrata con la
tradizionale fiera del libro e tantissime rose da regalare all'innamorata.
Abbiamo dedicato una sezione a parte alle
Feste e Manifestazioni a Barcellona,
non perdetela! La cultura a Barcellona è ricca di storia e
tradizione, 2000 anni di vita che hanno arricchito una delle più belle ed
interessanti città europee. Con la transizione in Spagna, dalla
dittatura di Franco alla democrazia, la cultura catalana ha
ritrovato il suo posto d'onore nel paese e nel continente, riprendendosi
indietro tradizioni ed opere d'arte di grande valore.
L'arte a Barcellona è legata in
particolare al Modernismo (l'italiano stile Liberty o il
francese
Art Nouveau, o ancora il Jugendstil tedesco), che a
Barcellona si caratterizza per l'unicità datale da personaggi come
Antoni Gaudi,
Lluís Domènech i Montaner, Josep Puig i Cadafalch, Josep
Maria Jujol i Gibert, Francesc d'Assís Berenguer i Mestres e
diversi altri.
Di Gaudí, abbiamo parlato nella
sezione a lui dedicata (si veda la
Barcellona di Gaudi),
e si ricordano a proposito le grandi architetture della
Sagrada Familia,
Casa Batlló (lungo il
Passeig de Gràcia),
la
Pedrera-Casa Milà
o la
Casa Calvet.
Di Montaner, uno dei precursori
dello stile catalano, rimane oggi una traccia unica e personale della sua
Barcellona, stretta tra uno stile che sceglie accostamenti di tipo francese
e architettura arabo ispanica. Si visiti il grande Palazzo della Musica
Catalana, anch'esso elencato dall'UNESCO a patrimonio
dell'Umanità. Uno dei palazzi più belli della Spagna, edificio tra i più
eclatanti della città, fu concepito per essere 'il giardino della musica'
della Catalogna ed è oggi sede della Società corale catalana (Orfeó
Català).
A Cadafalch si devono invece le
spettacolari Casa Amatler, Casa Serra, Casa Martí e
tante altre. A Gibert, che fu stretto collaboratore di Antoni Gaudí,
si devono monumenti come la Fontana di Plaça Espanya o l'elaborato
Santuario della Madre di Dio di Montserrat (nella località di
Montferri).
Tra le architetture dell'arte Modernista
di Barcellona elencate dall'UNESCO sono comprese. oltre a quelle citate
di Guadì e Montaner, anche l'Hospital de Sant Pau en Barcelona
(Montaner) e sempre di Gaudí, il Park Güell, il Palau Güell,
la Casa Milá, la Casa Vicens e la Colònia Güell a
Santa Coloma de Cervelló. Ancora oggi, la cultura modernista
caratterizza la città, donandole un fascino tutto particolare.
Il Modernismo in Spagna e a
Barcellona in particolare ha influenzato altre arti, lasciando la sua
impronta nei più piccoli dettagli d'uso quotidiano. Ha guidato la rinascita
culturale di un gruppo di intellettuali che non si sono limitati a
promuovere solo l'aspetto dell'architettura, ma anche quello della
letteratura e del mondo sociale in generale.
Dal XII al XX secolo, la cultura
letteraria catalana iniziata con Ramon Llull nel periodo
medievale, può dirsi culminata con la poesia di Ausiàs March, nel suo
'Tirant lo Blanc'. Con la Ranaixença, il Rinascimento
catalano, la letteratura di questa parte della Spagna, ha recuperato la
forza che le era propria, ponendosi al suo futuro con l'impatto che meritava
e così come espresso dal movimento culturale modernista.
All'inizio del XX secolo prende vita il
movimento 'Noucentisme', legato alla borghesia e ispirato al
nazionalismo politico catalano. L'ideale estetico di questo movimento,
che dobbiamo a Eugeni d'Ors, promuove un arte più classicista. Il suo
autore più emblematico era Josep Carner ('Frutti Els saborosos', 'El
cor tranquilla' e 'Nabi'). Nel periodo della Prima guerra mondiale, prende
piede il movimento dell'Avant-Garde nella cultura catalana con
artisti come Salvador Dalí e Joan Miró e autori come Joan
Salvat-Papasseit ('L'irradiador del porto i les Gavines'), influenzato
dal Cubismo e dal Futurismo, e Josep Vicenç Foix ('Sol
i de dol'). Non si tralascino autori come Carles Riba ('Elegie de
Bierville'), Josep Maria de Sagarra ('Vida privada', 'El cafè de la
Marina'), Josep Pla i Casadevall ('El Quadern gris'), forse il
narratore più importante della letteratura catalana contemporanea,
per semplicità, ironia e chiarezza.
La Guerra civile spagnola ha
limitato la produzione letteraria regionale, con pochi autori capaci di
resistere alle dure repressioni: Ferran de Pol, Bartra,
Calders. In seguito, la nuova ondata di scrittori che hanno attivamente
promosso il riconoscimento della letteratura catalana sono stati
Llorenç Villalonga ('Bearn') e Mercè Rodoreda ('La Plaça del
diamant', 'Mirall Trencat'). Salvador Espriu merita una menzione per
il suo contributo alla letteratura del periodo, con opere come 'Antigona',
'Cementeri de Sinera' e 'La pell de brau'.
Dalla
seconda metà del secolo scorso troviamo molte nuove generazioni di
autori, grazie ad un intensa attività letteraria e intellettuale. Meritano
una menzione speciale: Josep Palau Fabre, Joan Brossa,
Vicent Andrés Estellés, Gabriel Ferrater, Joan Margarit,
Pere Gimferrer, Maria Mercè Marçal, Baltasar Porcel,
Jaume Cabré, Carme Riera e Sergi Belbel.
Tra folclore, cultura e tradizione, miti
e leggende della Catalonia sembrano incuriosire i più. Tra le tante in
particolare ci sono quelle che parlano delle Streghe di Barcellona.
La stregoneria e le streghe (in catalano chiamate 'bruixes') non sono parte
di un potere occulto, pozioni, cattivi presagi e maledizioni. Derivano dalla
manifestazione della paura di un popolo che ha dovuto vivere momenti
difficili di povertà e fame. Nel XVII secolo, la religione giocò un ruolo
molto importante in Catalogna come nel resto d'Europa, influenzando le
superstizioni dei fedeli. Furono molte le donne accusate di stregoneria
(nella sola Catalogna, tra il 1616 ed il 1622, furono bruciate al rogo circa
400 donne). Oggi vari percorsi itineranti raccontano delle streghe di
Barcellona.
I
musei a Barcellona
parlano invece della storia e dell'evoluzione della città e sono numerosi.
Li troviamo anch'essi immersi nelle tradizioni della sua popolazione:
antiche, moderne, contemporanee, d'avanguardia, in un panorama vario e
diversificato come in poche altre città d'Europa. Il Museo Civico di
Storia, situato in quella che un tempo era la Residenza Reale, il
Museo di Storia della Catalogna, il Museo Nazionale d'Arte Catalana,
il MACBA (Museo D'Arte Contemporanea di Barcellona), il ben
noto
Museo Picasso,
la Fondazione Joan Miró e Centre d'Estudis d'Art Contemporani,
il CosmoCaixa (Museo delle Scienze), sono solo alcuni dei più
importanti musei della città. Si veda la sezione appositamente dedicata ai
musei di Barcellona per maggiori informazioni.
Barcellona non è solo spiagge e
divertimento. L'arte, il folclore e la cultura sono la sua più grande
passione. Lo sapeva bene anche Ernest Hemingway, che a Barcellona
amava passare le ore nel piccolo bar nascosto tra la folla delle Ramblas.
Fumoso e rumoroso, autentico, è il bar aperto nel 1933 da Miguel Boadas,
El Floridità de Cuba, ancora gestito dalla stessa famiglia.
Tutto fa cultura a Barcellona.
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