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Progettato da Renzo Piano e Richard Rogers, il Centro Pompidou nel cuore di
Parigi ospita il Museo Nazionale di Arte Moderna. La sua architettura high-tech
con le tubazioni esterne è diventata un'icona della città.
Nel
1969 il presidente francese Georges Pompidou ebbe l'idea di creare una
nuova istituzione culturale a Parigi, dedicata all'arte moderna.
Oggi, i tubi colorati che compongono la parte esterna del Centro Pompidou
(o
Le Centre Pompidou) sono ormai
noti a tutto il mondo, e al visitatore sembrano dichiarare con costanza quasi
selvaggia: "questo non è un museo del passato e non ci sarà bisogno di
parlare a bassa voce. Se è questo quello che stai cercando, il
Louvre e il
Musée d'Orsay
sono nelle vicinanze." |
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La sensazione iconoclasta dell'esterno del Centro Pompidou, che appare come una grande gabbia toracica dipinta a colori, riprende
i contenuti interni dell'edificio.
Non ci sono errori: questo museo un po'
particolare parla del presente e del futuro ed è un luogo assolutamente da non
perdere. Perché qui si respira la poesia della vita, la ricerca continua della
fugace espressione artistica, la rappresentazione più vera della realtà
nascosta.
Nel
1971 venne indetto un concorso che attirò 650 partecipanti, lo scopo era quello
di costruire un nuovo centro culturale. Il progetto vincitore, presentato dagli architetti Richard Rogers,
Renzo Piano,
Gianfranco Franchini
e Su Rogers,
dava un taglio netto alle convenzioni architettoniche, spostando gli elementi
funzionali quali scale mobili, tubi dell'acqua e dell'aria condizionata
all'esterno dell'edificio, liberando lo spazio interno all'esposizione delle
opere d'arte. Troviamo così
tubi e condutture tutte codificate da colori: blu per l'aria, verde per l'acqua, rosso per gli
ascensori, giallo per l'elettricità, grigio per i corridoi e bianco per
l'edificio stesso.Ad ammirare la sala principale del Centro
Pompidou ci si sente quasi come nei panni di un bambino davanti ad una sala
giochi, tra colori luminosi, grandi lettere amichevoli e una disposizione
ordinata di migliaia di opere d'arte, tutte unite in un'incredibile armonia.
La
costruzione di questo palazzo di vetro e metallo in una posizione centrale del
quartiere di Beaubourg, 4º arrondissement (non lontano dal
Marais), incontrò diverse
opposizioni dai locali, ai quali non piaceva l'idea di una 'raffineria' in un
quartiere storico come il loro. Ma quando il museo venne inaugurato nel dicembre
1977, diventò da subito un immediato successo: inizialmente concepito per
ospitare qualche migliaia di visitatori giornalieri, si dovete poi adeguare ad
accogliere ben oltre 25.000 persone! Ad oggi rimane uno dei luoghi più visitati
della città. Il costo dell'edificio nel 1972 era di 993 milioni di
franchi, nel 2000 i lavori di rinnovo chiesero altrettanti 576 milioni di vecchi
franchi francesi. Dall'anno della sua costruzione, i francesi usano chiamare il
centro con il nome del suo quartiere, Beaubourg appunto.
All'interno del complesso culturale sono ospitati una
biblioteca pubblica (Bibliothèque publique d'information), il MNAM
Museo Nazionale d'Arte Moderna
(Musée National d'Art Moderne), il più grande museo d'arte moderna in Europa, e
l'IRCAM (un centro per la musica e la ricerca acustica). L'attrazione
principale è il museo, al quarto e quinto piano, che raccoglie collezioni
dedicate a movimenti artistici come Surrealismo, Fauves o Fauvismo,
Dadaismo e tanti altri stili d'arte astratta.
I primi tre piani sono dedicati ad una vasta biblioteca (BPI)
che ospita una collezione
di 450.000 libri e quasi 3000 tra giornali, periodici e simili. Nello stesso
piano è inoltre presente anche il Centro per il disegno industriale,
con mostre che in dettaglio espongono i progressi nel campo dell'architettura e
del design nel XX secolo.
Interessante è anche la
fontana Stravinsky,
un 'momentus' surrealista per visitatori curiosi.
Il museo si trova al 4° e 5° piano del Centro Pompidou. Ha una collezione di
60.000 opere del XX secolo, che è la prima collezione europea e la seconda al
mondo, dopo il
MoMA di New York.
Da questa sterminata collezione, da millecinquecento a duemila opere sono
esposte a rotazione. La presentazione è cronologica e permette di comprendere
meglio l'evoluzione delle arti visive negli ultimi cento anni. Al livello 5 del
centro sono esposte opere che vanno dal 1905 al 1960. Al livello 4, si riprende
il filo fino all'arte contemporanea.
Su questi piani si accede alle sale dove vengono allestite grandi mostre
temporanee, che approfondiscono regolarmente un tema legato alla storia
dell'arte moderna o all'opera di un creatore. Infine, tre terrazze estendono
questi spazi e offrono impressionanti sculture di Henri Laurens,
Joan Miró e Alexandre Calder.
La visita al museo è quasi spaventosa (!), come si possono vedere capolavori di
pittori e scultori che hanno cambiato la nostra visione del mondo. Tutte le
principali correnti e movimenti sono rappresentati: fauvismo (Derain,
Matisse, Vlaminck, Dufy, Van Dongen, Rouault.....), cubismo (Braque,
Picasso,
Léger, Gris, Gleizes....), Dadaismo e surrealismo (Duchamp, Man
Ray, Picabia, Magritte,
Dalì....), il
futurismo (Boccioni, Russolo, Magnelli....), l'espressionismo (Kirchner,
Kokoschka, Dix....), la scuola parigina (Chagall,
Modigliani, Soutine....),
le diverse tendenze dell'arte astratta (Kandinsky, Mondrian, Malevitch,
Pollock, Rothko, de Kooning, Hartung, Soulages, Zao Wou Ki.....), arte grezza o
informale (Fautrier, Dubuffet, Tàpies, Chaissac....), Nuovo Realismo (Arman,
Klein, Tinguely de Saint-Phalle, César....), Pop Art (Warhol,
Rauschenberg, Johns....), Fluxus (Beuys, Paik, Filliou, Ben.....),
minimalismo (LeWitt, Serra, Stella, Buren, Morellet....), Arte Povera
(Manzoni, Penone, Kounellis, Pistoletto....), rappresentazione narrativa
(Adami, Cueco, Erro, Fromanger, Rancillac...).
È impossibile menzionarli tutti! Agli artisti citati, che spesso sono passati
da un movimento all'altro durante il loro viaggio, dobbiamo anche menzionare
individualità diverse come Rousseau, Signac, Delaunay, Klee, Giacometti, Arp,
Rivera, Kahlo, Bourgeois, Bacon..... A questi tesori si aggiungono infine pezzi
che illustrano la storia dell'architettura e del design dello stesso periodo (Le
Corbusier, Mallet-Stevens, Prouvé, Loewy, Paulin, Garouste & Bonetti, Starck,
Nouvel, de Portzamparc....). Infine, si noti che, sulla piazza di fronte al
centro, l'Atelier Brancusi ricostruisce l'ultimo luogo di lavoro dello scultore
rumeno Constantin Brancusi (1876-1957). L'installazione progettata da Renzo
Piano permette, da un piccolo giardino recintato e attraverso vetrate, di vedere
opere d'arte, attrezzi e oggetti personali dell'artista.
Il 4° piano ospita opere tra il 1905 e il 1965, di artisti vi sono
Matisse,
Kandinsky,
Miró e
Picasso. Il 5° piano si concentra sul periodo
post-1965, comprendendo il movimento Pop-art e l'Arte figurativa.
Noto non solo per il moderno design, molti artisti da
strada parigini, da pittori a musicisti e giocolieri, amano trascorrere una
parte della loro giornata vicino all'entrata del museo. Place Georges
Pompidou
diventa così il luogo di turisti, viaggiatori
erranti, appassionati d'arte ed anche artisti occasionali, mimi, ritrattisti e
caricaturisti, tutti venuti ad ammirare lo stile inimitabile del Le Centre
Pompidou di Parigi.
Se siete tra coloro che in lista hanno inserito il centro Pompidou tra le cose
da vedere in città, magari valutate di cenare al Ristorante Georges,
sul tetto del Pompidou, fantastica vista sulla città, buon cibo e sempre un
fiore speciale, una rosa rossa, sul tavolo!
Vedere anche:
MUSEO POMPIDOU
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