Cin Cin - Alla salute! 

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Cin Cin - Alla salute! Origini, evoluzione nei secoli e significati antropologici universali di un rituale conviviale che alza i calici per augurarsi reciprocamente fortuna e benessere.

 

Sapevate che brindare dicendo Cin Cin deriva dal Cinese?

Cin Cin, Salud, Cheers, Na zdrowie, Kanpai, sarebbe bello poterlo dire in tutte le lingue del mondo, e visto che ci piace tanto viaggiare e siamo come sempre curiosi abbiamo deciso di farlo. Stiamo parlando del 'brindisi' e quelle di sopra sono le parole in uso rispettivamente in Italia, in Inghilterra, in Polonia e in Giappone.

Alla Salute!I festeggiamenti per il Natale e per il Capodanno si avvicinano e voi chissà in quale parte del mondo sarete a brindare il vostro momento. Gli antichi latini, alzando e toccando i bicchieri prima di bere, avrebbero detto Prosit!, dal verbo 'prodesse' e cioè 'essere di vantaggio', 'che sia di vantaggio a qualcuno', che oggi possiamo sintetizzare con il nostro Alla salute!

Ma da quali oscure origini potrebbe derivare la locuzione Cin Cin? Non sembra in effetti avere niente a che fare con il latino, no? Infatti, l'origine è nientemeno che cinese. Sembrerebbe derivare dalle due parole Ch'ing Ch'ing (请请), il cui significato letterale è per l'appunto 'prego, prego'. Come ha fatto allora questo modo di dire ad arrivare fino a noi in Italia, forse con Marco Polo?

Cin CinMarco Polo, o chi per lui, ha narrato lo sfarzo dei banchetti della Cina imperiale antica: raccontava di come gli ospiti del Gran Khan arrivassero ad essere più di 40.000 e di "un grandissimo vaso d'oro fino, che tiene di vino come una botte, e da ogni lato di questo vaso ne sono due piccoli: di quella grande si cava vino, e de le due piccole beveraggi". Pensate inoltre che le portate servite all'epoca erano non meno a 365, una per ogni giorno dell'anno. Certo, i banchetti dei grandi imperatori cinesi sono passati alla storia per la loro sontuosità, ma non per aver coniato la parola che stiamo cercando. Il Cin Cin infatti è arrivato in Europa con i marinai inglesi provenienti dalle regioni costiere della Cina, dal Guangzhou (in italiano Canton). Il cantonese moderno da allora si è evoluto e oggi il brindisi si fa dicendo Gom bui! e non Cin Cin.

Il gesto del fare un brindisi (in inglese, se siete curiosi, si dice fare un 'toast'... che però non è quello da mangiare) è ormai radicato nella cultura occidentale, ma le usanze che non appartengono alla nostra tradizione sono diverse. Il rituale gestuale e verbale del brindisi può essere più o meno elaborato o formale (alzare il bicchiere verso qualcuno o qualcosa e poi bere), è comunque un messaggio benevolo nei confronti della persona o della cosa considerata.

Cin CinLa storia tuttavia ci racconta che non è sempre stato così: secondo alcuni studiosi l'usanza del brindisi si è evoluta dalla preoccupazione per possibili avvelenamenti, una pratica molto diffusa soprattutto nell'antichità (Roma e Grecia ne sono un esempio) e nel Medioevo. Si dice infatti che l'usanza di scambiare il proprio bicchiere con quello altrui costituiva un segno di reciproca fiducia, così che prima di bere s'iniziava a sbattere il bicchiere verso quello dell'altro, scambiandone anche parte del contenuto. Secondo altri, la genesi del brindisi è da associarsi al XVII secolo ed esattamente alla consuetudine di speziare le bevande da parte di alcune dame dell'epoca. Da allora, gli uomini avrebbero usato il brindisi per catturare l'attenzione degli altri uomini e ingraziarsi la stessa signora. Altri ancora ritengono che il brindisi sia un'usanza ancora più antica e che derivi dalle libagioni celebrate in onore di Dionisio, dio del vino. Il brindisi nell'antica Grecia avveniva in genere durante il simposio, e cioè alla fine del pasto ed aveva una connotazione rituale; era il momento della convivialità e incominciava con i sacrifici in onore degli dei: uno degli ospiti versava il vino a terra, mentre gli altri convitati pronunciavano una preghiera.

Il significato odierno del brindare sembra quindi essere lo stesso, sia che si parli di Cin Cin cinese che di brindisi spagnolo, dove 'brindis' a sua volta ha origine dal tedesco "bring dir's" (io porto a te). Si badi però: paese che vai usanza che trovi e questo vale anche per il brindisi.

Quello del Capodanno lo conosciamo, in genere assume sempre una forma di augurio nei confronti dell'altro. Tuttavia, in alcune culture se da una parte è un gesto solenne e sentimentale, in altre può essere anche ironico e perfino osceno o offensivo. In Giappone prima d'iniziare a bere il celebre 'sake' si usa, come in Europa, fare un brindisi dicendo Kampai! Tuttavia, se siete in Giappone evitate di dire 'cin-cin', il cui significato è tutt'altro). Nei paesi di lingua inglese gli ospiti possono far intendere la loro approvazione ad un brindisi dicendo 'udite, udite' ("hear, hear") seguito da una brevissima dedica: la persona onorata del brindisi però non deve né bere, né tanto meno stare in piedi per ringraziare; infatti, l'usanza è quella di farlo solo dopo la fine del brindisi, ringraziando colui che lo ha offerto e non necessariamente contraccambiare. In Ungheria, non è visto di buon occhio fare un brindisi con la birra: la superstizione ha origine dai festeggiamenti fatti dagli austriaci durante la rivolta ungherese del XIX secolo, che pare siano stati fatti proprio con la birra.

Anche nella storia del cimena i brindisi hanno avuto un ruolo importane. Qual è il vostro film preferito dove il brindisi è diventato un cult?

Cin CinForse Sabrina, con la splendida Audrey Hepburn e il mitico Humphrey Bogart? O ancora Colazione da Tiffany, sempre con la deliziosa attrice britannica (ma belga di nascita, era infatti nata a Bruxelles), o ancora Amarcord o C'era una volta in America... sono davvero tante le situazioni immortalate nel grande schermo e diventate icona nel mondo del cinema. Salute allora!

Ora, se volete farvi un viaggio in Europa e nel mondo attraverso i brindisi, non rimane che imparare un po' di parole:

Se andate a Bologna: non una, ne due ma... cin cin cin cin cin cin

A Cagliari: saludi

Se andate a Varna o a Sofia, in Bulgaria: na zdrave

Praga: na zdraví

Dubrovnik o a Zagabria, in Croazia: živjeli

Copenaghen, e in tutta la Danimarca: skål

In Egitto: fee sihetak, bisochtak

A Tallinn, in Estonia: tervist

Ad Helsinki e in Lapponia: dove brinderete allo spettacolo della natura dicendo kippis

Parigi: santé

A Dublino e in tutta Irlanda: in gaelico slangiva e in irlandese sláinte.

Atene e in tutta la Grecia: eis igian, stin ijiasas, jamas.

In India: pro

A Londra: cheers

Reykjavik, in Islanda: skál

Riga, in Lettonia: uz veselibu

In libanese: Kessak

A Kaunas o Vilnius, in lituano: i sveikata

In Cina, in mandarino: yung sing e gan bei

A Oslo o a Tromsø in Norvegia per vedere il Sole di Mezzanotte e l'Aurora Boreale: skål

Amsterdam e Delft o Leida, in Olanda: proost, gezondheid

A Cracovia e a Danzica, in Polonia: na zdrowie

A Lisbona, in Portogallo: saúde

Nella splendida San Pietroburgo e a Mosca: dove il brindisi diventa vashe zdorovje

In Scozia: slainte

A Barcellona, a Madrid o a Valencia: salud

A Stoccolma, in Svezia: skål

A Berlino: prost, prosit

In Swahili: maisha marefu

Ad Istanbul: serefe

A Budapest, in ungherese: kedves egeszségedre
 

… brindate con moderazione!

 

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